Robert Wilson - L'uomo di Siviglia

Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Wilson - L'uomo di Siviglia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 2004, ISBN: 2004, Издательство: Longanesi, Жанр: Криминальный детектив, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

L'uomo di Siviglia: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «L'uomo di Siviglia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Ossessioni. Ricordi rimossi, un'angoscia crescente, poi, all'improvviso, una scintilla che scatena un terrore sepolto in un angolo oscuro dell'anima. Raúl Jiménez, personaggio ambiguo legato al bel mondo di Siviglia, ma anche alla malavita e ai ricordi delle atrocità della Guerra civile, muore all'inizio della Semana Santa, il momento dell'anno più denso di religiosità e passione in una Spagna tutt'altro che solare, anzi, enigmatica e inquieta. L'ispettore capo Javier Falcón capisce ben presto di trovarsi di fronte a un crimine rituale, quasi iniziatico: l'assassino ha voluto impartire alla sua vittima una “lezione di vista”. Jiménez è stato legato e costretto a guardare una videocassetta, finché il suo cuore non ha ceduto…

L'uomo di Siviglia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «L'uomo di Siviglia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

30 ottobre 1960, Tangeri

L'estate è finita, i turisti ci hanno abbandonato. Esco di casa e aspetto P. al mercato. La vedo attraversare il Petit Soco e dirigersi al posteggio dei taxi del Grand Soco, dove sale su una vecchia Peugeot. La seguo con il taxi successivo, allungando altri dirham al tassista mentre gli indico il percorso da seguire. La Peugeot si ferma davanti al laboratorio di T.C., P. scende e viene fatta entrare. Dico al tassista di aspettarmi, scavalco il muro del giardino. La porta della camera da letto è aperta, dallo studio sento le voci di T.C. e P. ridere. Il battente è socchiuso. Vedo P. nuda che scavalca la sua biancheria sul pavimento e si dirige verso un lenzuolo scomposto per terra. Si inginocchia voltando le spalle a T.C. la cui veste sta già rivelando i grotteschi segni di un'erezione. Dapprima T.C. lavora con la matita, ha un modo particolare di creare ogni linea come se disegnasse con tutto il suo corpo, linee che diventano un balletto di svolazzi, quasi in una danza trasferisse l'opera da se stesso alla carta. Lavora su tre fogli, poi chiede a P. di cambiare posizione. Si sposta dietro di lei e le raccoglie i capelli sulla nuca, fermandoli con un pennello, poi davanti e le fa raddrizzare le spalle in modo che la colonna vertebrale formi una linea curva. P. si accorge della sua eccitazione e, con un gesto d'istintiva intimità, gli rialza la veste e lo accarezza finché T.C. comincia a tremare. P. si abbassa su di lui e T.C. respira affannosamente, poi gli preme una mano sulle natiche e lo attira verso di sé. Lentamente abbassa la testa come in una preghiera. Le mani dell'uomo tremano sulle sue spalle e gli sfugge il grido di un bambino svegliato all'improvviso durante la notte. Lei beve il suo seme. Me ne vado.

Torno in taxi al mio studio e per la prima volta da mesi prendo in mano il pennello. Porto vicino alla parete cinque tele vuote, preparo il colore nero, afferro la matita. Ho la mente d'acciaio. I pensieri sfrecciano lungo canne di fucile come proiettili e in pochi minuti abbozzo un disegno di un'oscenità assoluta, con P. tra satiri dai sessi di dimensioni spaventose. Dipingo con perverso vigore, ma con enorme chiarezza e precisione e quando stacco le tele dalla parete, per chi le guarda, non sono altro che cinque tele in bianco e nero. La mia vendetta prende forma soltanto con una determinata configurazione.

3 dicembre 1960, Tangeri

Non lavoro. Osservo soltanto. L'occhio non fa che posarsi sul groviglio di due esseri. Sono di ghiaccio, la mia mente ha la chiarezza di un grido lanciato in un campo immobile coperto di neve. Conosco ormai perfettamente le abitudini invernali di T.C. Si alza tardi, sempre dopo mezzogiorno, va a fare colazione e a bere il tè in un piccolo caffè, poi fuma tre o quattro sigarette. Nel pomeriggio di rado torna nel suo studio, qualche volta va a casa dalla sua famiglia: ha una moglie e tre bambini, due maschi e una femmina tra i cinque e gli otto anni. Altre volte va sulla spiaggia. Gli piace il brutto tempo. Io lo osservo dal mio studio, in piedi nel vento, sotto la pioggia, le braccia spalancate come se volesse abbracciare le forze purificatrici degli elementi. Di notte lavora. L'ho spiato. È così assorto che non si accorge di nulla. Talvolta lavora nudo, anche se fa molto freddo. Ogni tanto si lascia letteralmente cadere sul pavimento, esausto. Ha completato un quarto nudo: P. inginocchiata. È fenomenale. Meravigliosa, misteriosa semplicità della forma, ma con la stessa qualità che contraddistingue i primi tre: la gioia e il pericolo del frutto proibito.

28 dicembre 1960, Tangeri

È una notte gelida, forse la più fredda da quando sono a Tangeri, il vento soffia da nord-ovest portando il gelo dell'Atlantico. Percorro a piedi le vie della città silenziosa. Nemmeno un cane randagio in giro. È una lunga camminata fino allo studio di T. C, e impiego più di un'ora per arrivare. Non penso, ma scavalco subito il muro nel mio solito punto (ne ho trovato uno dove atterro su un sentiero, senza lasciare orme nella terra smossa). Vado nella camera da letto e dal rumore dei passi capisco che sta lavorando. Entro nella luce dello studio, caldo grazie alla stufa a legna in un angolo. T.C. continua a lavorare, voltandomi le spalle. Mi avvicino, vedo i muscoli tesi sotto l'abito, mi fermo vicinissimo a lui e ancora non si accorge di niente. Le pennellate sono spesse, carnose. Gli respiro sul collo e lui si immobilizza, solido come pietra. Non si volta. Non riesce a voltarsi.

«Sono io», dico.

Si gira. Gli occhi cercano i miei per tentare di ragionare, poi, vedendo che è inutile, per chiedere pietà. Non ho nessun bisogno, né desiderio, di discutere e la mia mano è un lampo che gli taglia la gola con una forza così brutale che si ode una specie di schianto. Pennello e tavolozza gli sfuggono di mano, cade in ginocchio, lo sento tentare disperatamente di respirare attraverso la laringe sfracellata. Mi porto alle sue spalle e gli premo la mano sulla bocca e sul naso. Le forze lo hanno abbandonato completamente a causa della violenza del mio colpo. Solo quando la morte gli invade la mente l'istinto di conservazione restituisce energia al suo braccio, ma è di gran lunga troppo tardi. Lo immobilizzo e spengo l'ultima fiammella di vita. Lo depongo a faccia in giù sul pavimento, prendo i quattro nudi, li stacco dai loro telai, li arrotolo e li appoggio alla parete accanto alla porta. Prendo una latta di acquaragia e la verso sul pavimento e sul corpo inerte di T.C. Trovo anche alcol e trementina. Butto un fiammifero acceso nella stanza ed esco. Torno a piedi allo studio, nascondo il rotolo di tele dietro una trave sopra il mio letto. Mi sdraio. Ho portato a termine il mio compito e il sonno mi prende con facilità.

Javier vuotò il bicchiere. Mentre la gravità di ciò che stava leggendo si sprigionava dalla pagina per riempire tutta la stanza del suo orrore cancrenoso aveva continuato a versarsi il liquore e, a quel punto, era ubriaco. Il senso di trionfo lo aveva abbandonato, aveva la sensazione che le sue guance di gomma fossero state ripetutamente schiaffeggiate, i piedi erano nascosti dai fogli caduti dalla mano sempre più debole. La testa gli ciondolava sulla spalla. Istintivamente raddrizzò il collo, respingendo il sonno e quanto nel sonno lo aspettava, ma ben presto rinunciò a ogni resistenza, lo sfinimento ebbe la meglio, mente e corpo furono messi fuori gioco.

Sognò se stesso addormentato, non da adulto, ma da bambino. Sentiva la schiena calda, era al sicuro sotto la zanzariera e, nel dormiveglia, sapeva che era il sole a scaldarlo e che accanto alla sua testa, sulla parete, poteva vedere attraverso le palpebre abbassate il piccolo cratere che aveva grattato nella parete imbiancata. Sentì divincolarsi nel suo corpo la felicità infantile che gli saliva dalle viscere nell'udire sua madre che lo chiamava: « Javier! Javier! Despiértate ahora, Javier! »

Si svegliò immediatamente, perché era certo che la mamma sarebbe stata lì nella stanza e che sarebbe stato felice e amato.

Ma lei non c'era. Quello che c'era si agitò per un attimo davanti a lui finché la vista non gli si schiarì. Era nel suo studio, seduto su una delle sedie dallo schienale alto della sala da pranzo, e non poteva muoversi perché qualcosa gli stava segando il collo, i polsi e le caviglie. I piedi erano nudi e freddi sulle piastrelle del pavimento.

XXXIII

Lunedì 30 aprile 2001, casa di Falcón, calle Bailén, Siviglia

Non c'era nulla sulla scrivania di fronte a lui. I quadri erano stati tolti dalla parete.

«Sei sveglio, Javier?» domandò una voce alle sue spalle.

«Sono sveglio.»

«Se cerchi di gridare sarò costretto a imbavagliarti con i tuoi calzini, quindi, per favore, sii ragionevole.»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «L'uomo di Siviglia»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «L'uomo di Siviglia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


libcat.ru: книга без обложки
Robert Wilson
Robert Wilson - Mysterium
Robert Wilson
Robert Wilson - À travers temps
Robert Wilson
Robert Wilson - Julian Comstock
Robert Wilson
Robert Wilson - Chronos
Robert Wilson
Robert Wilson - Die Chronolithen
Robert Wilson
Robert Wilson - Los cronolitos
Robert Wilson
Robert Wilson - Les Chronolithes
Robert Wilson
Robert Wilson - The Harvest
Robert Wilson
libcat.ru: книга без обложки
Robert Silverberg
Отзывы о книге «L'uomo di Siviglia»

Обсуждение, отзывы о книге «L'uomo di Siviglia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x