Marco Buticchi - Profezia

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Gli indigeni trattavano ormai con profondo rispetto l’amico ritrovato e seguivano con attenzione i suoi insegnamenti, anche se avevano difficoltà ad apprendere le tecniche militari degli europei. Ma Luigi sapeva quanto fosse importante che vi si addestrassero, certo com’era dell’incombere di un nuovo scontro con gli uomini di de Ceillac.

Soltanto loro, inoltre, potevano aiutarlo nel tentativo di liberare Shirinaze.

Roma. Maggio 1999

Nei giorni seguiti al rapido incontro con Sara Terracini, Gerardo di Valnure era stato tutto preso nella gestione delle sue proprietà. Intanto la presenza di Paola Lari al castello si era fatta sempre più frequente: quando era libera da impegni di lavoro, veniva lì. Ma Gerardo non aveva mai fatto parola nemmeno con lei delle conclusioni a cui era pervenuto con la studiosa romana.

Era quasi sera, ma sapeva che con ogni probabilità avrebbe trovato Sara ancora in laboratorio, con il computer collegato in rete.

Pochi istanti più tardi era infatti in linea con lei, protetto dal programma di crittografia.

‹HO AVUTO DIVERSE COSE DA SBRIGARE QUI, MA ADESSO SONO PRONTO A RIPRENDERE LE RICERCHE›, digitò.

‹SEI SICURO? TE L’HO DETTO: DEVI STARE IN GUARDIA. CONOSCI FIN TROPPO BENE LA PERICOLOSITÀ DI QUELLA GENTE.›

‹NON MI FANNO PAURA.›

‹DA DOVE RICOMINCERESTI?›

‹TI HO CHIAMATO PROPRIO PER QUESTO. HO BISOGNO DELL’AIUTO DEI TUOI AMICI. VORREI RIDARE UN’OCCHIATA ALLA CAPPELLA DEI ST CLAIR A ROSLIN. L’HO GIÀ VISITATA ALCUNI ANNI FA, MA NON POTEVO IMMAGINARE GLI SVILUPPI DI QUESTA VICENDA.›

‹GIUSTO. TANTO PIÙ CONSIDERATI GLI STRANI BASSORILIEVI DI CUI CI HA PARLATO TONI. RICORDI? IMMAGINI DI VEGETALI SCONOSCIUTI PRIMA DELLA SCOPERTA UFFICIALE DELL’AMERICA. MA CHE COSA POSSONO FARE PER TE I MIEI AMICI?›

‹HO BISOGNO DI UNA NUOVA IDENTTTÀ.›

Oswald Breil era appena rientrato in albergo, letteralmente esausto. I festeggiamenti per la sua elezione al parlamento israeliano si erano protratti a lungo, e aveva soltanto voglia di riposare. Fedele alle sue abitudini, tuttavia, prima di coricarsi collegò il computer portatile alla presa telefonica.

Nella sua casella di posta elettronica trovò una sequela di messaggi d’auguri: per lo più vecchi collaboratori e amici. Tra gli altri, però, gli balzò subito agli occhi quello di Sara Terracini. Lo aprì e lesse: ‹COMPLIMENTI!!! CHIAMAMI APPENA PUOI›.

L’agognato riposo poteva aspettare ancora qualche minuto. Oswald si connesse con Roma.

‹SONO EMOZIONATA›, lesse dopo qualche istante. ‹UAU! HO UN AMICO MINISTRO D’ISRAELE.›

‹NON CORRERE TROPPO. PER IL MOMENTO SONO SOLTANTO UNO DEI CENTOVENTI MEMBRI DELLA KNESSET. IL NUOVO PREMIER AVRÀ QUARANTACINQUE GIORNI PER FORMARE UN GOVERNO, E PUOI IMMAGINARTI QUANTI COMPROMESSI DOVRÀ ACCETTARE. NON SO ANCORA SE RICOPRIRÒ UN INCARICO DI GOVERNO. COMUNQUE SONO MOLTO SODDISFATO.»

‹SONO SICURA CHE CE LA FARAI. MA TI HO CHIESTO DI CHIAMARMI ANCHE PER UN ALTRO MOTIVO.›

Quattro giorni più tardi, dopo aver rinunciato all’amata barba e ai capelli lunghi e inforcato un paio di occhiali dalla montatura spessa, Gerardo di Valnure partì per Edimburgo.

Dai documenti risultava essere Flavio Tomasetti, biologo milanese.

Aprile 1312

Lorenzo di Valnure chiamò suo cugino Bertrand nel salone del castello, davanti al grande camino acceso.

«Ho ricevuto da poco un dispaccio da Vienne», disse senza preamboli. E si mise subito a leggere ad alta voce la parte della bolla papale Vox in Excelso riguardante la sorte dell’Ordine Templare.

« In considerazione della cattiva reputazione dei Templari, del sospetto e delle accuse che gravano su di loro; in considerazione della cerimonia segreta di ammissione, della condotta perversa e irreligiosa di molti dei suoi membri; in considerazione dello scandalo, ormai non più sanabile; in considerazione dell’eresia, dei terribili misfatti; in considerazione del fatto che la Santa Romana Chiesa soppresse in passato, per motivi ben più lievi, altri celebrati Ordini, Noi, non contravvenendo alle regole della Cavalleria, e non senza intima sofferenza, non in virtù di una sentenza giudiziaria, ma ex autoritate apostolica, sopprimiamo l’Ordine suddetto con tutte le sue istituzioni.

« Clemente Pontefice della Santa Romana Chiesa, a Vienne il 3 aprile 1312. »

Bertrand rimase in un silenzio assorto: sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma aveva continuato a sperare.

«I miei fratelli avevano ragione. Quello che la Cristianità acclama come il suo Pastore non è che un nemico della comunità di Cristo e dell’intera umanità. E avevano anche ragione di chiedere a noi sopravvissuti di costituirci in una società segreta per combatterlo. Fino alla morte, per il trionfo della verità.»

«Che espressioni aspre. Mi stupisci, Bertrand.»

«Mi sono stupito io stesso nel pronunciarle, ma, credimi, non c’è alternativa. Dovrò rientrare al più presto in Scozia per preparare i miei fratelli a una lunga battaglia contro il Maligno.»

«Sia come vuoi, Bertrand. Qui avrai sempre un amico e alleato fedele. Ma, ti prego, parlami ancora di mio figlio Luigi, della sua sposa, del mio nipotino. Se tornassero, li accoglierei a braccia aperte.»

La nave veleggiava maestosa seguendo la costa. Avvistatala, Luigi si precipitò al coperto tra la vegetazione. Quel mattino si era allontanato dal villaggio dicendo che andava a pesca. In realtà voleva cercare d’individuare la base di de Ceillac, impresa che fino ad allora non gli era riuscita. I guerrieri Calusa erano costantemente in agguato e avevano già ucciso quasi trenta Tequesta in una serie d’imboscate.

La nave virò improvvisamente, puntando verso il largo. Luigi la seguì con lo sguardo sino a quando, al tramonto, non la vide raggiungere l’isola più lontana e scomparire.

«Adesso so dove ti nascondi, de Ceillac», esclamò.

Maggio 1999

Sotto le mentite spoglie del biologo Tomasetti, Gerardo di Valnure si era unito a una delle tante visite guidate ai laboratori di Roslin, circa sedici chilometri a sud di Edimburgo, luogo assurto a grande fama da quando vi era stato effettuato un importante esperimento di clonazione.

Il viaggio organizzato prevedeva una settimana di soggiorno nel paesino scozzese, inclusa un’escursione alla cappella.

La prima caratteristica singolare consisteva proprio nel nome della località e in quello della cappella; la pronuncia era uguale, ma si scrivevano in maniera diversa: Roslin e Rosslyn. Facendo ricerche sull’origine gaelica, Gerardo aveva scoperto che Roslin significa «antico sapere che si tramanda nel tempo».

Finse un grande interesse quando gli venne illustrato lo straordinario procedimento scientifico che aveva portato a clonare la celeberrima pecora Dolly, ma il suo vero interesse era rivolto in ben altra direzione.

Sara Terracini compose il numero telefonico del suo insostituibile collaboratore, Toni Marradesi, pregandolo di andare da lei.

I preziosi volumi di cui si accingeva a esaminare le procedure di restauro erano di straordinaria importanza, ma ormai non riusciva più a togliersi dalla mente le vicende dei Templari.

Quando Toni comparve sulla porta con la sua perenne aria indaffarata, gli scoccò subito un sorriso angelico, ma capì che la tecnica non funzionava più.

«Forza, sputa il rospo», sbottò infatti lui. «In quale pasticcio vuoi ficcarci, questa volta?»

«Niente, Toni… Solo che tu sei l’unico…»

«L’unico pazzo capace di seguirti nelle tue follie. Lasciamo perdere. Di che cosa mi devo occupare?»

«Ricordi quando ci hai detto che esiste la possibilità che i Templari siano sbarcati in America prima di Colombo?»

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