ELVIRA
Ma sì, figuratevi! Buona sera. ( saluta. Elena accompagna Elvira fino all'uscio, chiacchere e risa, via Elvira, Paolo e Rulfi ).
RUBACONTI ( a Lorenzo )
Vieni?
LORENZO
Volevo proportelo, mi secco… io dopo pranzo…
RUBACONTI
Hai bisogno d'aria come me.
LORENZO
Aspetta, avverto mia moglie.
RUBACONTI
Fai…
LORENZO ( va presso Gemma e le dice )
Io vado, sai?
GEMMA
Benissimo.
LORENZO ( torna a Rubaconti )
Andiamo?
RUBACONTI
Guarda, s'alza la Baronessa. ( Masina s'alza e saluta i vicini ). Andiamocene nella confusione a modo della Corte. ( si ecclissano senza esser veduti ).
MASINA ( in piedi ad Elena )
Vado anch'io.
ELENA
Buona sera.
MASINA
Ho un posto in carrozza. Chi viene dalle mie parti?
ENRICO
Io.
MASINA
Bravo. Ah! mentre mi ricordo, Elena, quella famosa ricamatrice non ha finito ancora?
ELENA
La colpa è d'Enrico che doveva disegnare le cifre.
ENRICO
Oh, guarda!
MASINA
Ve ne siete scordato?
ENRICO
Del tutto. Ma le disegnerò stassera, mi faccio un nodo al fazzoletto.
ELENA
Senza di che…
MASINA
E me le porterete domani?
ENRICO
Mi darete da pranzo?
MASINA
Sarà un doppio favore che mi fate. ( a tutti ) Addio. ( va ad Elena ) Rimani. ( via Masina, Enrico, Lorenzo e Rubaconti ).
Elena, Gemma, Filippo, D'Almèna, Del Sannio, poi Teodoro
ELENA
Eh! che galanteria! tutti così.
D'ALMÈNA
E voi ve ne affliggete?
ELENA
Vorrei poter far del male a qualcheduno.
D'ALMÈNA
C'è Filippo per questo.
ELENA
Non basta. ( entra Teodoro ) Oh, zio!
TEODORO ( la bacia in fronte poi saluta Gemma )
Contessa. Non è venuto ancora il mio protetto?
ELENA
No.
GEMMA
Ah! il viaggiatore! Come si chiama?
TEODORO
Il dottor Sarni. Gli ho detto alle nove e mezzo.
ELENA
Sono le nove.
TEODORO
Tu mi cederai un tuo salotto per riceverlo.
GEMMA
E perchè non in questo?
TEODORO
Non sarebbe caritatevole lasciargli indovinare le delizie del soggiorno di Roma, nel momento che sta per intraprendere un viaggio da cui è miracolo se torna.
ELENA
Ma se lo credi un viaggio così pericoloso, perchè lo aiuti ad andarci?
TEODORO
Io non sono il custode del genere umano, e tanto meno dei signori professori, dottori, scrittori, compositori, seccatori e compagnia bella: ci pensino da sè, che la sanno lunga. La spedizione è allestita dal governo Svedese che avea promesso un posto al dottor Sarni. Ma i posti sono pochi ed all'ultimo momento due ufficiali Russi sollecitano l'imbarco: se l'ottengono, il Sarni è scartato. La cosa sarà decisa fra otto giorni e il dottore sapendo che io fui ministro a Stoccolma e che sono amicissimo di quel Presidente del Consiglio, venne da me per una commendatizia un po' calorosa presso quest'ultimo. Ho promesso di scriverla e m'è venuto un fiore d'eloquenza. Nel mio mestiere ho imparato che bisogna sempre aver l'aria di dar molta importanza agli uomini di studio. Quando sapremo se esiste un mare chiuso piuttosto che un mare libero e che ragione hanno i fenomeni elettrici, non avremo rubato il bacino al barbiere e non occorrerà allo Stato nè uno scrigno di più, nè un carabiniere di meno. Ma gli uomini che hanno il coraggio di affrontare un simile viaggio è meglio che lo facciano. Rimanendo in patria, sarebbero capaci di vagheggiare Dio sa che progressi di civiltà e di metterci sossopra ogni cosa.
ELENA
Oh, oh, lo credi da tanto?
TEODORO
Avessi sentito con che fuoco perorava la sua causa! Neanche per andare a nozze. Con che serietà parlava del dovere che ha ogni uomo di giovare agli uomini e di mettere la vita per lo scoprimento di una verità. Non c'è che dire, è un uomo forte.
D'ALMÈNA
Oh! un uomo forte! sentite, Marchesa?
ELENA
E con ciò?
D'ALMÈNA
Un uomo forte. E il vostro proposito di poc'anzi di far andare la testa in giro al primo che aveste incontrato?
ELENA
Parte.
FILIPPO
Buon per voi che non siete esposta…
ELENA
Ad uno scacco? Oh sì che sarebbe così difficile!
GEMMA
Andiamo colle bravate! Ora ti vanteresti di non lasciarlo partire?
ELENA
Gran cosa! Che ne dite D'Almèna?
D'ALMÈNA
Non dico nulla.
ELENA
Non credete che se volessi?
GEMMA
Ma non vuoi.
ELENA ( a Teodoro )
Quando parte il tuo dottore?
TEODORO
Posdomani.
ELENA
Presto. È ben deciso di partire?
TEODORO
Irrevocabilmente.
ELENA
Se riuscissi a trattenerlo, che ne direste, D'Almèna?
D'ALMÈNA
Non sarebbe il modo d'ispirargli l'eroismo.
ELENA
Ma vi mostrerei che si possono ottenere dei sagrifizi. Va la scommessa?
D'ALMÈNA
Scherziamo, eh?
TEODORO
Io ci avrei un gusto matto.
FILIPPO
E le vostre paure come agitatore?
TEODORO
Oh! in quelle mani…!
ELENA
Intendiamoci. È un uomo di mondo?
TEODORO
Conosco dei duchi che lo sono meno di lui.
ELENA
Quel viaggio non gli deve fruttar denaro?
TEODORO
Glie ne costa.
ELENA
Va la scommessa? Chi tiene?
GEMMA
Io…
ELENA
Tu? Tu sostieni che parte?
GEMMA
Certo.
D'ALMÈNA
La contessa è la sola persona qui che possa senza scortesia dubitare della riuscita.
ELENA
Oh, state pure dalla sua; non me n'ho per male. Va la scommessa?
FILIPPO
In che termini?
ELENA
Io sostengo che quel signore che deve venir qui ora, il Dottor… non rammento nemmeno il nome, guardate.
FILIPPO
Sarni.
ELENA
Il dottor Sarni, non partirà per il suo viaggio polare.
FILIPPO
Io sto per la Marchesa.
ELENA
No, no. Voglio esser sola. ( a Gemma ) Vada fra noi due.
GEMMA
Che va?
ELENA
La statua in bronzo della Tuffolina che mi volevano regalare il giorno della mia festa.
D'ALMÈNA
Ah! per la vita d'un uomo!
ELENA
Glie la salvo la vita.
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