1 ...6 7 8 10 11 12 ...25 Anmerkungen
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
I
Gli Stati europei: riflessioni su Stati e nazioni nell’Europa di oggi
“Die Europäischen Staaten: Überlegungen zu den gegenwärtigen Europäischen Staaten und Nationen
Lo Stato nell’Unione Europea tra Sovranità e Controllo. Una storia di successo, nonostante tutto (1951-2020)
Beatrice Benocci *
Abstract
In the seventy-five years since the end of the Second World War and sixty-nine years since the founding of its first community, the European Union has achieved its goal of peace. Representing a community of 500 million citizens spread over a territory of four million square kilometres, the EU is the largest market in the world (20% of global GDP), where goods and people move freely, and has the second most used currency. It is also the main trading power and the first donor of humanitarian and developmental aid. Now more than ever, Europeans believe that one of the successes achieved by the European Union, in addition to the free market and peace, has been the establishment of European citizenship. Recently, however, the Union has decided not to enlarge further. It has been faced with unprecedented global challenges and equally important internal ones that require decisions affecting the well-being and security of its citizens. This work is a reflection on what the EU has achieved so far, despite the difficult balance between control and sovereignty it has been forced to maintain, in the lack of a European state. A sort of first – and not exhaustive – swot analysis that helps us to support the EU project, the only bulwark against future crises and conflicts.
Introduzione
L’obiettivo della pace è insito nel processo di costruzione europea, sin dalla dichiarazione Schuman (1950); l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa, pur largamente dibattuto e perseguito non era, nell’idea dei padri fondatori, un obiettivo di facile realizzazione, né raggiungibile con modelli tradizionali. Secondo Jean Monnet l’Europa sarebbe stata costruita con una solidarietà di fatto, non con un trattato, né con una costituzione. Sicuramente nel corso di questi settantacinque anni dalla fine della Seconda guerra mondiale e sessantanove dall’istituzione della sua prima comunità – la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA), l’Europa comunitaria ha conseguito l’obiettivo della pace, rappresenta una comunità di 500 milioni di cittadini, su un territorio di quattro milioni di chilometri quadrati, è il più grande mercato al mondo (20% del Pil globale), nel quale circolano liberamente merci e persone, e possiede la seconda moneta più utilizzata. È, inoltre, la principale potenza commerciale e il primo donatore di aiuti umanitari e per lo sviluppo. Mai come in questo momento1 gli europei ritengono che uno dei successi conseguiti dall’Unione Europea (UE), oltre al libero mercato e alla pace, sia stata l’istituzione della cittadinanza europea, lasciando trasparire un senso di appartenenza crescente alla Comunità. Recentemente, però, l’Unione ha deciso di non procedere a ulteriori allargamenti. Come ben delineato nel “Libro Bianco sul futuro dell’Europa”, essa si trova a dover affrontare, ormai da almeno un decennio, sfide globali inedite e sfide interne altrettanto importanti che richiedono decisioni riguardanti il benessere e la sicurezza dei cittadini.
Читать дальше