Robert Heinlein - La Luna è una severa maestra
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- Название:La Luna è una severa maestra
- Автор:
- Издательство:Mondadori
- Жанр:
- Год:1966
- Город:Milano
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Al telefono, la voce di Mike risultava strana, una cosa che non avevo preso in considerazione all’inizio. Quando si parla a qualcuno al telefono, ci sono sempre rumori di fondo. E poi si sente il respiro, si ha la sensazione, non sempre cosciente, di fruscio di abiti, di gesti. E soprattutto, anche se dietro l’apparecchio c’è un paravento, si sentono dei rumori che riempiono lo spazio e rendono l’interlocutore una persona viva, in un ambiente reale.
Intorno a Mike non c’era niente. Ormai la voce di Mike era diventata umana per timbro e qualità, e molto riconoscibile. Aveva un tono baritonale, accento nordamericano con qualche inflessione australiana, come Michelle aveva un tono da soprano con accento francese. Anche la sua personalità si era fatta più netta. Quando lo avevo presentato a Prof e Wyoh, sembrava un bambino pedante. In poche settimane si era trasformato, e ora mi pareva di parlare con un adulto suppergiù della mia età.
Quando si era appena svegliato, Mike aveva una voce metallica e confusa, difficilmente comprensibile. Ora era limpida e la scelta delle parole era sempre perfetta: tono familiare con me, dottorale con il Professore, galante con Wyoh, insomma le variazioni che ci si aspetta da un uomo intelligente e maturo.
Ma lo sfondo da cui muovevano le sue parole era muto come una tomba.
Decidemmo di creargli intorno un ambiente. Fu sufficiente dare a Mike una traccia. Ecco i risultati: "Scusami, Mannie, quando il telefono ha suonato ero in bagno". E fingeva di essere ansante per aver fatto una corsa. Oppure: "Mangiavo, fammi inghiottire il boccone". Ricorreva a questi trucchi anche con me, una volta intrapreso il compito di assumere un corpo umano.
Una sera ci riunimmo al Raffles per mettere insieme il personaggio Adam Selene. Quanti anni aveva? Che aspetto aveva? Sposato? Dove abitava? Che lavoro faceva? Che interessi aveva? Stabilimmo che Adam aveva quarant’anni, era pieno di salute, vigoroso, colto, interessato alle arti e alle scienze e profondo esperto di problemi storici, grande giocatore di scacchi, ma con poco tempo per giocare. Si era sposato nel tipo di matrimonio più comune, una troika in cui era il marito più anziano. Aveva quattro figli. Per quanto ne sapessimo la moglie e il marito più giovane non si interessavano di politica.
Era un uomo di bell’aspetto, virile, con capelli grigio-ferro molto ondulati, di razza mista. Rispetto alla media dei Lunari era un uomo agiato, con interessi finanziari a Novylen e a Hong Kong oltre che a Luna City. Aveva due uffici a Luna City, uno con dodici impiegati e un altro, quello privato, con il vice e la segretaria.
Wyoh voleva sapere se andava a letto con la segretaria. Le dissi di lasciar perdere, che era una faccenda privata. Wyoh ribatté indignata che non voleva fare la ficcanaso, ma dato che c’erano era meglio delineare il suo carattere fino in fondo.
Decidemmo che gli uffici erano nel quartiere centrale della Vecchia Cattedrale, lato sud, terza rampa, il cuore del distretto finanziario. Se conoscete Luna City ricorderete che nel quartiere della Vecchia Cattedrale alcuni uffici hanno finestre, diversamente da tutte le altre abitazioni, e guardano sulla grande piazza. Tenevo molto a questo particolare, mi pareva efficace.
Disegnammo la topografia della piazza e stabilimmo che, se l’ufficio fosse davvero esistito, sarebbe stato fra la Società Aetna Luna e la Greenberg C. Mi recai sul posto con il microregistratore per raccogliere i rumori tipici del quartiere; Mike fece il resto spiando qualche telefonata.
Da allora, quando si chiamava Adam Selene lo sfondo non era più muto. Se Ursula, la sua segretaria, rispondeva, andava così: "Qui Società Selene. La Luna sarà libera!". Poi, per esempio: "Potete attendere? Il signor Selene è all’altro apparecchio". A questo punto veniva magari un rumore d’acqua dal bagno a smentire la piccola bugia innocente. Oppure rispondeva Adam in persona: "Parla Adam Selene. Luna Libera. Aspetta un secondo che spengo la televisione". A volte rispondeva il suo vice: "È Albert Ginwallah che parla, il sostituto di Adam Selene. Luna Libera. Se la chiamata riguarda questioni del Partito, e immagino che sia così dato che vi siete presentato con il nome di battaglia, non abbiate timore, il Presidente ha piena fiducia in me".
Quest’ultima era una trappola, dato che a ogni compagno era stato ordinato di parlare solo con Adam Selene in persona. Non veniva presa nessuna misura contro chi abboccava all’esca. Si avvertiva invece il capo cellula che a quel compagno non bisognava affidare nessun compito di importanza vitale.
Incominciarono gli echi. I motti Luna Libera! o La Luna sarà Libera! fecero presa fra i giovani, poi fra i cittadini adulti.
Quando udii per la prima volta questi motti, in una telefonata d’affari, quasi svenni per la sorpresa. Chiamai subito Mike per sapere se la persona con cui parlavo era un membro del partito. Non lo era. Allora raccomandai a Mike di indagare lungo i rami del partito per vedere se qualche cellula poteva reclutarla.
La reazione più interessante venne però dall’ Archivio Zebra. Adam Selene apparve negli elenchi del Servizio di Sicurezza meno di un mese dopo la sua creazione, con l’annotazione che si trattava di uno pseudonimo sotto il quale si nascondeva uno dei capi del nuovo movimento clandestino.
Le spie di Alvarez fecero un grosso lavoro sul personaggio di Adam Selene. Nel giro di pochi mesi il suo dossier negli archivi Zebra crebbe in modo impressionante: sesso maschile, fra i 35 e i 45 anni, uffici nel lato sud della piazza della Vecchia Cattedrale, ore di lavoro dalle 9 alle 18, sabato escluso, ma raggiungibile per telefono nelle altre ore, abitazione entro la cerchia pressurizzata municipale dato che il tragitto ufficio-casa non richiede più di diciassette minuti. Sposato con figli. Varie attività economiche, dalla borsa agli interessi agricoli. Frequenta teatri, concerti, eccetera; probabilmente socio del Club Scacchi di Luna City o dell’Associazione Scacchi Luna. Attività sportive durante l’intervallo della colazione, forse socio del Club Atletico di Luna City. Buongustaio, ma che sta attento alla linea. Memoria notevole, accompagnata da grande capacità matematica. Esperto dirigente, in grado di prendere rapide decisioni.
Una spia era convinta di aver parlato con Adam durante l’intervallo di Amleto rappresentato dalla Filodrammatica Civica. La descrizione registrata da Alvarez coincideva con il personaggio che avevamo creato in tutto e per tutto, meno che per i capelli ondulati.
Ma ciò che più faceva imbestialire Alvarez era che ogni volta che una spia gli riferiva un numero telefonico di Adam Selene, il numero risultava falso. Alvarez allora tentò di raggiungere la Società Selene immaginando che quei numeri contenessero una cifra sbagliata. Sapemmo questo perché Mike teneva sotto controllo i telefoni di Alvarez e intercettava le sue disposizioni. Allora Mike decise di giocare uno dei suoi tiri ad Alvarez: i funzionari che componevano tutte le combinazioni possibili con una cifra cambiata invariabilmente finivano per avere la comunicazione con la residenza del Governatore. Alvarez fu convocato dal Governatore e ne uscì con i nervi a pezzi.
Non potevo rimproverare Mike per questo, ma lo misi sull’avviso che facendo così avrebbe insospettito qualsiasi persona intelligente; avrebbero capito che qualcuno si divertiva con il calcolatore. Mike rispose che non erano intelligenti fino a quel punto.
Il vero e unico risultato degli sforzi di Alvarez fu che ogni volta che veniva in possesso di un numero di Adam Selene, noi scoprivamo una spia nella nostra organizzazione… una nuova spia dato che a quelle identificate prima non affidavamo più numeri telefonici di emergenza. Le spie scoperte venivano trasferite in un’organizzazione clandestina fasulla dove potevano solo spiarsi fra loro. Grazie ad Alvarez, riuscivamo a identificare le nuove spie quasi immediatamente e credo che Alvarez fosse molto insoddisfatto della gente che pagava. Due addirittura scomparvero e la nostra Organizzazione, che contava ormai più di seimila aderenti, non riuscì a scoprire dove fossero finite. Eliminate, suppongo. Oppure morte sotto interrogatorio.
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