Poi c’era Matilda. Trentadue anni, tre bambini morti, e il fatto che se ne stesse a letto a tossire sangue aveva il suo peso. Era la donna più carina che Risoluzione avesse mai visto, anche adesso. Matilda era una Demoin. Forse avrebbe dovuto vendere qualche pecora e rimandarla ai Demoin. Non serviva a nulla una donna che non produceva niente.
Contò le sue dita. Sette figli da Riscelta, tutti cresciuti tranne uno. Quattro da Gentilezza, il cui figlio più grande aveva solo nove anni e due da Pienezza. Sei da Susannah, senza contare quelle che aveva eliminato. Diciannove figli tra tutti, quattordici dei quali erano maschi. Sarebbe dovuto bastare…
Maledetta Susannah comunque, si disse. Con qualsiasi altra moglie un uomo avrebbe potuto fare il suo dovere per la maggior parte dell’anno se voleva farlo senza che restasse incinta. Era come se lei lo volesse tormentare.
Nella casa degli scapoli, Punizione Brome arrotava una mannaia fomentando la rivolta tra i suoi fratelli.
— Bene, non direi che si dimostrino molto intelligenti, impedendoci di prender moglie, a dispetto di quanti acri abbiamo spianato. Ora, pensate alla casa principale. Ci sono le due figlie di Susannah. Castità ha tredici anni e Fede ne ha otto e ci scommetterei che qualcuno ha già fatto un’offerta per Castità. Gentilezza ha una figlia di sette anni che sembra a posto, l’altra sua figlia è ancora una bimba. La figlia di dieci anni della vecchia Riscelta ha sempre il raffreddore ed è pure strabica. Nel frattempo c’è solo uno di noi Brome già sposato, e otto di noi vivono qui nella Casa degli Scapoli mentre altri cinque stanno ancora con le loro madri. Fa un totale di tredici ragazzi da sposare e solo cinque ragazze da trattare. Potete scommettere che alla casa dei Jepson la situazione è la stessa, e così anche in quella dei Gavin e in tutte quelle della valle. Ogni famiglia ha tre o quattro ragazze e almeno una dozzina di figli maschi. Papà ha quasi raggiunto i settantacinque e non durerà a lungo. Quando se ne andrà lascerà Susannah, Gentilezza e Matilda che sono tutte giovani ma che allo stesso tempo saranno solo vedove con bambini, così nessuno vorrà prenderle. Tutto questo porta al fatto che gli Anziani possono godere ciascuno di sei o sette donne a testa, e alcuni di loro anche di più, e uccidono le figlie quando ne hanno voglia, mentre noi altri possiamo andarci a impiccare. C’è una donna ogni quattro di noi, circa.
— Cos’hai intenzione di fare, Puni? Scappare per andare a raggiungere le donne demonio che vivono al nord?
— Immagino che potrei andare a prenderne una e portarmela qui.
— E credi che ci rimarrebbe? Stai dicendo delle stupidaggini.
— Immagino che, se le spezzassi una gamba, dovrebbe restare. — Punizione continuava a sfregare la pietra sul filo della mannaia, lanciando occhiate ai fratellastri Diligenza e Vendetta, i figli di Riscelta.
— Non te ne verrebbe nulla di buono. Quelle sono donne di città, Punizione. Non sanno nemmeno come si fa il formaggio.
— C’è una cosa che dovrebbe sapere come fare — disse cupamente. — Tutto quello che deve fare è restare distesa.
— Non so proprio perché sei così furioso — osservò Diligenza — il Primogenito non si è sposato che l’anno scorso e aveva quasi quarant’anni.
— E cosa è riuscito a procurarsi? Umiltà Gavin, della famiglia che sta al di là della valle, quella ragazza è praticamente calva.
— Avrebbe dovuto rasarsi il capo comunque per sposarsi, Puni. Che differenza fa?
— C’è una grossa differenza tra una donna con i capelli rasati e una calva. Per esempio metterà al mondo dei bambini quasi calvi e Primogenito dovrà andarsene in giro circondato da una torma di bambini pelati.
— Da come l’ho sentita io — osservò Vendetta — il Vecchio Jepson vuole Castità per Ringraziamento, così sta cedendo Perseveranza. Probabilmente sarai tu ad averla.
— Perseveranza, merda! Ha gli occhi così storti che quando ti guarda sembra che vedano solo intorno a te.
— Che te ne importa al buio?
— È lo stesso discorso della calva. Ti rende più difficile compiere il tuo dovere e, del resto, metterà al mondo dei figli orribili. E se ti sei guardato intorno ultimamente ti sarai reso conto di quanti figli deformi ci sono in giro. L’hai notato? Da’ un’occhiata alle nonne e ai vecchi. La maggior parte di loro non sono brutti. Poi, considera la gente dell’età di Pienezza e di Riscelta e anche quelli più giovani. Ce ne sono molti di più dall’aspetto deforme. E poi guarda quelli ancora più giovani, quelli dell’età di Castità, e allora ti renderai conto di quello che dico. Ci sono un sacco di bambini che vengono eliminati perché hanno le labbra leporine o i piedi deformi. Ce ne sono un sacco con gli occhi storti, i denti marci e le facce bizzarramente contorte. Come se ci fosse qualcosa di sbagliato in loro.
Vendetta assunse uno sguardo particolare ma non disse nulla. Stava pensando che suo padre si era sposato per la prima volta quando aveva venticinque anni. E il nonno in età ancora più giovane. E ora Primogenito si sposava a quarant’anni e Punizione ne aveva trentacinque. Lo stesso Vendetta ne aveva trentaquattro e le sole femmine nei paraggi avevano sette e otto anni.
— Non ha gran senso che tu parli di andartene a prendere una di quelle del Paese delle Donne — disse con una rabbia profonda e radicata. — Papà te la porterebbe semplicemente via se lo facessi.
Nella Casa delle Mogli di Riscelta Brome, Primogenito Brame, di quaranta anni, sedeva nella semioscurità della cucina discorrendo con sua madre che aveva cinquantacinque anni. I suoi fratelli, Vendetta, Diligenza Determinazione, e Preservato dal Signore si trovavano tutti nella Casa degli scapoli. Sua sorella Modestia di dieci anni stava filando la lana nella rimessa poco distante, l’altra sua sorella, Gratitudine Brome, che ora aveva trentadue anni, si era sposata a quattordici anni al Vecchio Gavin, oltre la montagna, e sua madre non l’aveva vista per molti anni, anche se Primogenito lo aveva fatto. Apparentemente era venuto, come sembrava ragionevole credere, a portare alla madre notizie della figlia maggiore.
— Ha appena avuto il suo dodicesimo figlio — disse alla madre. — Otto di loro sono vivi. Ha detto di riferiti che questa volta qualcosa è andato storto ma che non se l’è presa troppo. Ha detto che avresti capito.
Riscelta assentì senza fare commenti. Pensava di sapere cosa stava cercando di comunicarle Gratitudine. — La prossima volta che la vedrai — mormorò — dovresti suggerirle di chiedere aiuto a tua zia Susannah. La madre, o forse era la nonna di Susannah, non me lo ricordo più, fu rapita in un altro paese e portata in Terrasanta. Aveva imparato molte cose femminili e le insegnò a Susannah.
— Non lo sapevo — disse Primogenito in tono sorpreso. — Chi la prese? La madre o la nonna di Susannah, voglio dire.
— Penso che sia stato il vecchio Demoin, quando era solo un ragazzo che viveva nella Casa degli Scapoli. In ogni caso dovrebbe essere il Vecchio Brome a lasciare che Susannah vada ad occuparsi delle nascite se il vecchio Gavin lo permetterà. Ho sentito parlare solo di un’altra donna con la capacità di guarire nelle quattro valli. È una Simpson, penso. Ma deve essere molto vecchia.
— Lo dirò a mia sorella — rispose lui fissando il pavimento sotto i piedi. — Mamma…?
— Sì, Primogenito?
— In realtà sono venuto a chiederti una cosa.
— Sono sicura che papà potrebbe risponderti a qualsiasi domanda.
L’uomo maturo avvampò assumendo un colorito rosso scuro agli angoli della barba. — Non voglio chiederlo a papà. Voglio chiederlo a te.
— Bene, figlio. Solo voglio che tu rammenti, io sono solo una donna e non so molte cose. — Riscelta mantenne il viso calmo e tranquillo come sempre. Era più semplice non mostrare sentimenti, far finta di non desiderare nulla. Se si sopravviveva abbastanza, si poteva diventare nonne e la vita diventava abbastanza piacevole prima di morire.
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