Sheri Tepper - Cronache del dopoguerra

Здесь есть возможность читать онлайн «Sheri Tepper - Cronache del dopoguerra» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1995, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Cronache del dopoguerra: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Cronache del dopoguerra»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Sono passati duecento anni dall’ultimo olocausto ma il dopoguerra dura ancora. Una parte del genere umano (le donne di Marthatown e di altri centri abitati pacifisti) hanno imparato la lezione e giurato di non riprendere più le armi, ma altri la pensano diversamente. Per molti fare la guerra è sinonimo di onore, di uno stile di vita eroico e irrinunciabile. Così, in alcuni avamposti militari disseminati sul pianeta attecchisce una civiltà aggressiva che si identifica con uomini non disposti a fare ammenda del passato. Per Stavia, una giovane dottoressa, non è facile convincere il compagno Chernon a rinunciare alla via della violenza, tanto più che i due devono compiere insieme una missione che non si prospetta facile. Presto dovranno misurarsi entrambi con mille difficoltà e pericoli, e allora non sarà Chernon il solo a dover fare una scelta radicale: anche Stavia si renderà conto che l’utopia potrebbe avere i giorni contati.

Cronache del dopoguerra — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Cronache del dopoguerra», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Quanti anni ha?

— Ha compiuto i ventidue, credo. In ogni caso non ha ancora venticinque anni. Non ha ancora nessuna cicatrice.

— Perché non li lasciano combattere sino a venticinque anni?

— Lo sai; te lo hanno detto nelle lezioni di comportamento femminile.

— Lo so quello che mi hanno detto. Sono più forti, virili e sani tra i diciotto e i venticinque e se devono mettere al mondo dei figli quella è l’età giusta. Così, non vogliono rischiare le loro vite in battaglia sino a quell’età; ma qual è la vera ragione?

— E quale altra potrebbe essere?

— Pensavo che fosse per lasciare loro ancora qualche anno per decidere se tornare indietro oppure no.

— Non sono molti quelli che tornano dopo i venti anni — disse Myra per porre termine al discorso mentre la sua espressione luminosa si corrucciava. — È difficile che accada.

— Scommetterei che stai sperando…

— Non sto sperando nulla — rispose con astio Myra. — Non essere sciocca. Barten è fiero di essere un guerriero; non farebbe mai una cosa del genere. Morgot dice che è meglio che non ne parlino neppure o finiscono per essere solo dei miserabili. “Un guerriero che torna a casa contro la sua volontà rimane un guerriero nel suo cuore”. Vuoi continuare a recitare le tue battute?

— No, sono solo al secondo livello. Non voglio recitare una parte fino all’anno prossimo o a quello successivo. — Stavia si sentì un poco turbata all’idea, soprattutto perché la donna che ricopriva il ruolo principale non era molto brava. — Michy farà la parte di Ifigenia quest’anno.

— Michy — esclamò l’altra incredula. — Vuoi dire che quella grassona farà lo spettro?

— Be’, immagino che Ifigenia potrebbe essere stata grassa. Chi lo sa? Forse era per questo che la volevano sacrificare. Immagino che, se si deve sacrificare un’oca o una pecora, se ne scelga una grassa.

— Uno spettro grasso?

— E chi sarebbe questo spettro grasso? — chiese Joshua dalla porta.

Accorgendosi della piega contrariata che avevano assunto le labbra di Myra, Stavia si affrettò a spiegare. Myra continuava a comportarsi in maniera spiacevole con Joshua, evitando di rispondere direttamente alle sue domande, facendo finta di non vederlo. Se quello era l’effetto che Barten aveva su di lei, Stavia non aveva intenzione di incontrarlo, occhi blu o meno. Non che avesse la probabilità di incontrarlo. Durante il carnevale i guerrieri stavano vicini alla piazza dove si trovavano le case d’appuntamento, le taverne del carnevale e i divertimenti: non era permesso loro di recarsi nelle zone residenziali della città, e Stavia era troppo piccola per poter andare nelle taverne.

— Michy probabilmente vestirà un abito largo e nessuno potrà distinguere la sua figura — commentò Joshua. — Myra, Morgot vuol vederti, per favore, e al più presto. E, Stavia, ho incontrato la tua insegnante di fisiologia all’ospedale. Ha mandato un messaggio in cui chiede di vedere te e Morgot per parlare della possibilità di andare all’istituto medico di Abbyville.

— L’istituto?

— Ad Abbyville. Oh, non si aspetta che tu voglia andarci ancora per qualche anno. È un corso di nove anni, se lo vuoi frequentare per intero, e non ci sono molte occasioni per tornare a casa. Vuol solo sapere cosa ne pensi e naturalmente cosa ne pensa Morgot…

— Perché avrebbe dovuto dirti una cosa del genere? — chiese Myra con una voce pericolosamente spiacevole. — Sono affari tuoi?

Joshua la guardò riservandole una lunga occhiata silenziosa, come faceva delle volte con le erbacce del giardino prima di decidere se tagliarle o meno. — Forse pensa che la mia opinione sulle capacità di Stavia conti qualcosa, Myra. Di tanto in tanto mi chiedono di esprimere il mio pensiero riguardo a voi due.

Si volse e se ne andò.

Myra trasse un rapido sospiro come se avesse appena ricevuto uno schiaffo.

— Be’, sei stata tu a cominciare — borbottò Stavia.

— Sta’ zitta.

— Sicuro; ma se bastano poche occhiate sdolcinate in cima al muro a rendere una persona sgarbata quanto lo sei diventata tu, non ho nessuna intenzione di andarci di nuovo.

— Non sono affari tuoi.

— Non parlavamo di te. Parlavamo di me! E visto che volevo parlare con Joshua sono affari miei. Chi diavolo ti credi di essere tutt’a un tratto?

— Invece riguardava me. Joshua ha detto di aver espresso delle opinioni su di me; e se vuoi sapere chi credo di essere, allora ti dico che sono una persona stufa che un… un servo venga a mettere il naso nei mei affari.

— Oh, certo, preferiresti che fosse un certo guerriero a mettere il suo naso da qualche altra tua parte, vero?

— Stavia! — la voce di Morgot la colpì come una frustata. — Myra, volete venire da me per favore?

Stavia sembrò ritrarsi in se stessa, sperando di diventare invisibile. Litigare con Myra era una di quelle cose che si era riproposta di non fare. La sorella si allontanò velocemente dalla stanza e Stavia udì la sua voce dall’altra parte della porta chiusa. — Non sono affari suoi… Non so perché tu… Barten dice… — poi udì l’esplosione della voce della madre.

— Non dirmi mai “Barten dice”. Mai. Questo è il Paese delle Donne e se non riesci a mantenere un comportamento conveniente puoi anche andartene.

Silenzio. Oh, Grande Madre!

Pianti.

La porta si aprì. — Stavia!

— Sì, mamma.

— Myra perderebbe meno frequentemente la calma se tu non litigassi continuamente con lei. Dovresti capire in che stato mentale si trova.

— Sì, mamma.

— Dovresti sapere di cosa si tratta.

— Sì, mamma.

— Sai come la chiamano?

— Infatuazione.

— Sai cosa succede?

— L’infatuazione rende donne in altri casi ragionevoli irragionevoli e illogiche. È il risultato di uno scontro delle forze biologiche che assicurano la sopravvivenza della razza.

— E poi?

— E poi “l’infatuazione deve essere considerata con compassione. Sebbene sia rara, è uno stato che pone delle autolimitazioni”.

— Stavvy…

— Mamma?

— Ti ha fatto arrabbiare, vero?

— È stata… così cattiva con Joshua.

— Lo so. Ricordalo. In ogni caso, se mai dovesse capitarti quello che sta capitando a Myra, non comportarti mai così stupidamente.

— Non contravverrà i comandamenti, vero? Vuole veramente andarsene?

— E diventare una zingara? — Morgot si morse un labbro, come se improvvisamente le fosse venuto in mente qualcosa. — Lo dubito; ma se lo farà, be’, quasi tutte quelle che lo fanno tornano dopo qualche mese.

— Lo so. Ma c’è la quarantena.

— Solo per il tempo necessario per rendersi conto che non sono malate. Be’, faremo tutto quello che è necessario per evitarlo. Parlando di zingari, sto per fare l’ispezione sanitaria settimanale al campo, questo pomeriggio. Penso che sarebbe una buona idea se tu volessi venire.

— Io… non mi è piaciuto l’ultima volta.

— Bene. Questa è una reazione molto adeguata — Morgot cominciò ad avviarsi verso la porta, poi si volse. — In ogni caso penso che porterò Myra con me.

— Myra! Vomiterà!

— Be’, ciò non la ucciderà — se ne andò lasciando Stavia in preda all’agitazione. È bello venir invitati, ma non sempre. Non per tutto.

Oltre le mura meridionali di Marthatown sorgevano recinti di pecore e maiali e fienili, un angolo bucolico chiuso tra le mura e i pascoli e i campi di grano, verdi e gialli e bianchi, tra i quali spuntavano pecore grigie e gruppi di oche. Al di là di quella zona la pianura si estendeva sino ai piedi delle montagne dove lavoravano i tagliaboschi.

Le mura a nord della città erano delimitate dal territorio dei guerrieri, le armerie e le stanze adibite ai cerimoniali si trovavano ai piedi delle mura, di fronte al piazzale delle parate. A nord di questo sorgevano diverse file di lunghe baracche di legno le cui porte e frontoni istoriati fronteggiavano i campi di addestramento e di gioco. A est si trovavano le residenze degli ufficiali dolcemente ombreggiate. A nord, a una certa distanza dalla città, si trovava la Casa dei Vecchi Guerrieri, quasi nascosta in un boschetto. Tutta questa zona costituiva il territorio della guarnigione — circondato da una bassa cancellata — vietato alle donne, dove gli uomini passavano più o meno tutto il loro tempo salvo quando cercavano quella che si compiacevano di chiamare “ricreazione”.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Cronache del dopoguerra»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Cronache del dopoguerra» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Cronache del dopoguerra»

Обсуждение, отзывы о книге «Cronache del dopoguerra» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x