Frederik Pohl - L'invasione degli uguali

Здесь есть возможность читать онлайн «Frederik Pohl - L'invasione degli uguali» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1987, ISBN: 1987, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

L'invasione degli uguali: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «L'invasione degli uguali»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Quando viene arrestato dall’FBI con l’accusa di aver spiato un segretissimo laboratorio di ricerca, Dominic DeSota è sbalordito, perché lui in realtà in quel luogo non c’è mai stato. Ma quando gli vengono mostrate fotografie e impronte digitali che provano inconfutabilmente il suo crimine, la vicenda si trasforma in un incubo. Il fatto è inspiegabile, a meno che non si voglia credere alla più pazzesca delle ipotesi, e cioè che esista un altro Dominic DeSota, proveniente da... un mondo parallelo. Ma il problema è che ci sono tanti Dominic DeSota quante le infinite versioni di storia contenute nell’universo, e in una di queste qualcuno ha scoperto il segreto del paratempo, e con esso la possibilità di viaggiare tranquillamente da una dimensione parallela all’altra. Tuttavia, lo sfruttamento indiscriminato del paratempo non può sfuggire alla più semplice legge di compenetrazione, e infatti ogni trasferimento fra diverse linee temporali sta per raggiungere il punto critico, in un crescendo di situazioni bizzarre e affascinanti, dove la Casa Bianca sta addirittura per essere attaccata... dall’esercito degli Stati Uniti di una dimensione parallela. E allora qualcuno dovrà a tutti i costi escogitare una soluzione per evitare che l’intero universo precipiti nel caos.
Con questo nuovo romanzo, Frederik Pohl conferma la sua inesauribile vena, e si lancia in un’emozionante avventura sul tema degli universi paralleli, piena di verve e di ironia.

L'invasione degli uguali — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «L'invasione degli uguali», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— In primo luogo — disse, fissando me con aperta acredine, — la linea temporale da cui sono stato rapito è il Paratempo Gamma. Non è quella da cui provengo io, ma…

— Un momentino, dolcezza. Che cos’è questo Gamma?

— È il nome che gli diamo — spiegò stancamente lui. — Tanto per averne uno con cui identificarlo. Il mio è il Paratempo Alfa. Questo è il Tau. Quello del senatore è l’Epsilon, quello che è stato invaso. E l’altro, da cui è partita l’invasione, è il Paratempo Gamma.

— Vai avanti.

— Non è stato il Paratempo Gamma a inventare il portale. Lo abbiamo realizzato noi in Alfa.

— Noi chi, caro? L’hai inventato tu?

— Nessuno inventa roba simile da solo. Non cose complesse come il portale… è come l’invenzione della bomba atomica. Io facevo parte della squadra, ma ci entrai che ero appena laureato. Quelli che idearono la teoria di partenza furono tre scienziati: Hawking e Gribbin in Inghilterra, e il Dr. DeSota negli Stati Uniti. Non trovate divertente quest’ultimo particolare?

Non stava cercando d’essere sarcastico, soltanto d’essere capito bene, ma dalla gola di Moe uscì un ringhio d’avvertimento. Nyla scosse il capo senza guardare il gorilla. — Continua — disse, e stavolta non aggiunse «tesoro».

Ubbidiente lui proseguì: — All’inizio tutto ciò che potemmo fare fu di spiare. Voglio dire, era possibile ricevere segnali attraverso la barriera. Captare onde elettromagnetiche, ad esempio; e dopo un po’ riuscimmo anche con la visione diretta. Non per tutti i Paratempi. Alcuni sono accessibili, molti altri no. Il Dr. DeSota dice che si tratta di un effetto di risonanza: eravamo fuori sintonia con molte delle linee temporali. Ma naturalmente esse sono in numero infinito. Al tempo in cui io… uh, me ne andai, ne avevamo identificato circa duecentocinquanta, ma da molte di esse non riuscivamo a percepire che segnali sfocati. È questo che voleva sapere?

— Quello che vogliamo sapere, caruccio — disse Nyla, — è tutto quanto. Se non potevate far altro che guardare, come sei arrivato qui?

— No, no — sospirò lui. — Questo succedeva all’inizio. Vale a dire al tempo in cui mi aggregai alla squadra, ai primi di Agosto del 1980. In Ottobre riuscivamo già a mandare oggetti oltre la barriera, senza però poterli recuperare. E nel Gennaio 1981 inviammo un volontario. Io. — Inarcò un sopracciglio. — Fui io a offrirmi.

— E come otteneste questo? — chiese Nyla.

Lui esibì un’espressione paziente, molto paziente. — Se ve lo spiegassi, in questa stanza non c’è una sola persona che avrebbe la più vaga idea di quello che direi.

Nyla aveva un ferreo controllo di se stessa, ma se fossi stato al posto di Douglas-Alfa ci sarei andato più cauto. — Provaci — gli disse, secca.

A Douglas non dovette piacere il lampo dei suoi occhi, perché degluti saliva e disse subito: — Non volevo dire che non siete abbastanza intelligenti. Solo che ci sono due soli modi per spiegarlo. Uno è con le parole che coniammo in fase di realizzazione: la struttura del portale genera una corrente di crononi verdi-negativi che interferisce col flusso naturale dei crononi rossi-positivi. Capite cosa voglio dire? Astruso, no? L’altro modo è in formule matematiche. E per favore, se volete seguirmi dovete prima studiare la fisica dei quanta e la meccanica ondulatoria.

Quel che intendeva era chiaro, e lo capì anche Nyla, ma ciò che chiese fu: — Precisa le date.

Lui scosse le spalle. — L’analisi del Dr. DeSota fu, suppongo, la prima dimostrazione inequivocabile che esistevano davvero effetti-quanta del genere già suggerito da Schroedinger. Questo accadde nel 1977. E fu ciò che mi spinse a specializzarmi in quel ramo di studi. Poi lui ed Elbert Gillespie scoprirono l’esistenza dei crononi, nel 1979, e pochi mesi dopo svilupparono il prototipo per osservare oltre la barriera. Infine, come ho detto, io passai nel Paratempo Gamma.

Tacque, in attesa. Nyla strinse pensosamente le palpebre. — Dove hai pensato bene di restare. Dopodiché hai disertato — constatò.

— Io li ho aiutati — la corresse lui. — E non ero obbligato a stare là in eterno, le pare?

— Avrai modo di aiutare anche noi — sorrise lei, di nuovo tutta sesso e caldi lampi nello sguardo.

— No, aspetti un momento! — obiettò lui. — Io… forse ci potrei provare, certo, ma… guardi questo vostro registratore! Se è il meglio che potete fare, non possedete neppure lontanamente la tecnologia di base. Io ho bisogno di mezzi tecnici con cui lavorare. Capisce?

Lei annuì dolcemente. — Che ne dici di tutte le risorse del governo degli Stati Uniti? — E quando lo vide accigliarsi: — Lo hai già fatto per… come li hai chiamati? La gente di Gamma, no?

— Ma mi hanno minacciato di morte, se non avessi… — S’interruppe, lanciandole un’occhiata nervosa.

Lei sorrise, e per qualche istante gli lasciò assaporare quel sorriso. Poi fece qualcosa che non mi sarei mai aspettato: si alzò e andò a sedersi sul bracciolo della sua poltrona, cingendogli il collo con un braccio e premendoglisi addosso come una gatta. Se prima avevo sospettato che sotto i vestiti non avesse nulla, ora ne fui certo. Gli solleticò un orecchio. — Noi non minacciamo — disse, suadente. Vidi Douglas roteare gli occhi per la stanza: un animale in trappola, a cui veniva offerta un’esca. — Al contrario — continuò lei in un languido sussurro. — Offriamo ricompense. Oh sì, tesoro, ricompense. E sarà mio privilegio ricompensarti personalmente in tutti i modi che potrò.

Riuscivo quasi a sentire l’odore degli ormoni che schizzavano fuori dalla sua pelle.

E ci riusciva anche il Larry Douglas locale. — Puttana — sussurrò, così piano che potei appena sentirlo benché fosse seduto sul letto al mio fianco. — Lo sai a cosa mira? È ambiziosa, la vecchia Nyla, ecco cos’è. Vuole usare questa faccenda per arricchirsi e uscire dall’FBI, per salire sulla cima della piramide. E quando avrà questo povero figlio di buona donna nel suo letto gli farà fare tutto quello che vuole… credimi, io lo so!

Tacque, perché Moe ci stava guardando storto.

Ma per me aveva parlato anche troppo. Deglutii un groppo di saliva che la rabbia mi rese amaro come il fiele. Pazzesco! Io ero geloso ! Ero geloso di quel topo di fogna seduto accanto a me, così follemente che l’impulso di saltargli alla gola mi fece fremere. E tutto questo perché? Perché s’era portato a letto quest’altra Nyla.

Allucinante.

Stavo vivendo nelle mie stesse allucinazioni. Lo sapevo, e non me ne importava nulla. Se fosse bastato un pensiero per dargli fuoco avrei riso ferocemente sul rogo delle sue carni. E non solo lui: quello a cui Nyla stava sussurrando paroline all’orecchio… specialmente lui! Tutti quelli come lui. Il mio odio stava dilagando verso ciascuno degli altri Larry Douglas, detestabili doppioni, stupide controfigure, compreso il mio vecchio conoscente e compagno di bevute, Sua Eccellenza l’ambasciatore sovietico, l’Onorevole Lavrenti Yosifovitch Djugashvili.

E per me fonte di costante meraviglia vedere fino a che punto di pazzia può arrivare un individuo sano di mente.

Avevo la testa cosi satura di rabbia e di gelosia che non notai subito l’espressione di Nyla. S’era raddrizzata, corrugando le sopracciglia, e guardava fuori dalla finestra. — Moe — ordinò, — chiudi quelle dannate tendine. Non voglio che tutto il mondo stia a curiosare qui dentro!

— Capo — protestò lui, — nessuno verrebbe a guardare cosa…

— Chiudile! — E tornò a volgersi, di nuovo tutta un sorriso, all’uomo che ormai reagiva con l’aria di un beota alla sua seduzione.

E mi sentii ribollire il sangue.

Era ossessionante. Ciò che volevo era prendere quella femmina e possederla li, in quel momento, e uccidere chiunque si fosse messo fra me e lei. I miei pensieri erano un tale garbuglio che quasi non notai il lieve click uscito dal nulla. L’impercettibile rumore era appena scivolato sulla superficie della mia mente allorché Moe, nel voltare le spalle alle tende chiuse, si piegò in avanti e cadde, rovinando sul grosso registratore. Tornai alla realtà soltanto nel vedere Nyla che balzava in piedi sbigottita, il volto contratto da un improvviso spavento. Aprì la bocca per gridare…

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «L'invasione degli uguali»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «L'invasione degli uguali» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «L'invasione degli uguali»

Обсуждение, отзывы о книге «L'invasione degli uguali» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x