Fred Hoyle - La voce della cometa
Здесь есть возможность читать онлайн «Fred Hoyle - La voce della cometa» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1986, Издательство: Longanesi & C.,, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:La voce della cometa
- Автор:
- Издательство:Longanesi & C.,
- Жанр:
- Год:1986
- Город:Milano
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:4 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 80
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
La voce della cometa: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La voce della cometa»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
La voce della cometa — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La voce della cometa», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
«Beh, grazie per aver preso la decisione anche per me. Come facevi a sapere che non volevo tornare a casa?» chiese Frances Margaret.
«Per essere sincero, consideravo scontato il tuo desiderio di non tornare a casa. Ne hai sempre parlato come se casa tua fosse «off-limits». A proposito: dove si trova casa tua?»
«A nord della baia di Morecambe dove le valli come il Duddon si arrampicano verso le alture in fondo. Ci sono rocce calcaree vicine alla costa, con della buona erba per il bestiame, e un fantastico paesaggio siluriano prima di arrivare alla montagna. La mia gente è arrivata da quelle parti un migliaio di anni fa — esattamente come ha detto Eriksson, il pazzo svedese — navigando intorno alla costa della Scozia a bordo di imbarcazioni simili alle navi vichinghe. Dopo un viaggio pieno di incredibili avventure, devono aver pensato di aver scoperto il paradiso. La mia famiglia, per lo meno, è rimasta rintanata nella sua piccola valle per un migliaio di anni. Il patrimonio toccava al figlio maggiore, e i figli più giovani finivano nell’Esercito o nella Marina. O a fare i pirati, immagino, nei bei tempi di una volta.»
«Allora, tu discendi da una linea di primogeniti? Fino a questa generazione, l’ultima?»
«Precisamente. Venti o trenta generazioni, tutte scomparse. Ombre che si allontanano a passo cadenzato nel passato.»
«Perché non me l’hai mai detto?»
«Oh, per una famiglia come la nostra è un motivo d’imbarazzo. Avere un figlio, o, peggio ancora, una figlia, che risolve equazioni di secondo grado è un po’ come se il figlio fosse nato con un occhio solo o dodici dita ai piedi. Così, te ne vai nel mondo e ti unisci ad altra gente con dodici dita ai piedi.»
«Trovo che le mie dodici dita sono molto utili. Sei riuscita a dare un’occhiata a quei dati?» chiese Isaac Newton.
«Non sono incoraggianti, ti pare? La sola velocità dell’oggetto è tanto elevata. Come quello che ha colpito il fiume Tunguska nel 1908.»
«Il meteorite siberiano?» chiese Isaac Newton svoltando con la macchina in una strada più stretta che portava alla cittadina di Dampierre dov’erano alloggiati.
«Sì, e benché il meteorite del Tunguska fosse molto più piccolo di questo, distrusse pur sempre gli alberi nel raggio di un centinaio di chilometri. L’onda d’urto dell’esplosione sarà assolutamente terribile.»
«Ho provato a riflettere su questa faccenda dal punto di vista fisico a cominciare dalla velocità, cinquantuno chilometri al secondo, gli astronomi affermano di averla misurata», cominciò Isaac Newton. «E’ una velocità che supera di gran lunga la velocità del suono in qualsiasi solido o liquido. Il che deve dare luogo inevitabilmente a un fenomeno di gassificazione su scala enorme. L’oggetto si trasformerà in un’immensa bolla di gas rovente che esploderà in tutte le direzioni.»
«Facendo scomparire, sollevandola, l’atmosfera», convenne Frances Margaret in tono cupo. «Al di sopra della zona d’impatto, voglio dire. Poi l’aria tutt’intorno tenterà di precipitarsi sul posto per riempire il vuoto. Il che darà il via al più terribile ciclone registrato in un milione d’anni.»
«Quali dimensioni avrà la zona devastata dall’onda d’urto?» chiese Isaac Newton.
«Per essere sincera, non ho pensato praticamente ad altro dopo l’annuncio fatto in teatro», rispose Frances Margaret sempre in tono cupo.
«E a quali conclusioni sei arrivata?»
«Beh, se dirai che avremo delle macchie nere grosse come quelle sulla Luna, non sarai lontano dalla verità.»
«Del diametro di un migliaio di chilometri?»
«Sì, circa un migliaio di chilometri.»
«Di che percentuale potrà trattarsi rispetto all’intera superficie della Terra, secondo te?»
«Dell’uno percento, o giù di lì. Non saranno, per fortuna, macchie veramente catastrofiche. C’è solo un fatto che dà da pensare: secondo i dati dell’osservatorio l’oggetto atterrerà presumibilmente sull’emisfero settentrionale, dove vive la maggioranza della popolazione mondiale.»
«Metti che la popolazione sia sparpagliata un po’ a casaccio sull’emisfero settentrionale. Questo significa che almeno ottanta milioni di persone moriranno. E’ come una guerra mondiale; peggio delle due che abbiamo avuto.»
«E tutto in una sola notte», annuì Frances Margaret come un automa. «A parte il fatto», continuò, «che le nostre probabilità di sopravvivere sono due volte inferiori alla media.»
«Perché?» chiese ancora una volta Isaac Newton.
«Perché l’oggetto si muove nella direzione del Sole, il che significa che deve colpire necessariamente la Terra sul lato immerso nel buio. E poiché noi ci troveremo sulla superficie notturna quando arriverà l’oggetto, tra le due e le quattro del mattino, le nostre possibilità di sopravvivenza risultano due volte ridotte rispetto alla media.»
Lasciarono la strada maestra varie volte nei pressi di Dampierre, esplorando piste laterali finché non raggiunsero un tratto di terreno scoperto, ricoperto d’erba, che permetteva di osservare il cielo in tutte le direzioni. Poi continuarono, raggiungendo la locanda verso le quattro. La locanda era situata accanto a un torrente che in passato aveva azionato un mulino. Il proprietario della locanda era in piedi dietro il banco quando Isaac Newton chiese la chiave. Consegnando la chiave, l’uomo disse:
«Ha sentito la novità, Monsieur?»
Isaac Newton rispose che l’aveva sentita e il proprietario continuò: «Io ho combattuto nella seconda guerra mondiale, Monsieur, e mio padre nella prima. La gente dice che questa volta tutto sarà altrettanto brutto».
Poi, l’uomo si limitò ad alzare le spalle, con il volto privo di una qualsiasi espressione. Isaac Newton si meravigliò, mentre lui e Frances Margaret salivano nella loro stanza, della capacità infallibile della gente comune quando si trattava di scoprire la verità di una situazione.
Istintivamente, Isaac Newton chiuse a chiave la porta della stanza. Pochi secondi più tardi, così sembrò, erano già a letto e Isaac Newton sentì Frances Margaret bisbigliargli all’orecchio con voce rauca: «Potrebbe essere l’ultima volta».
72
«Per fortuna, abbiamo portato i cuscini», disse Frances Haroldsen sforzandosi di intavolare una conversazione banale mentre s’infilava in uno dei sacchi a pelo che Isaac Newton aveva comprato a Versailles quel pomeriggio. Erano le undici e tre quarti.
Il proprietario della locanda si era rifiutato con una certa fierezza di lasciarsi dirottare anche per un solo centimetro dalla routine normale. La cena era stata servita esattamente all’ora solita. Isaac Newton e Frances Margaret si soffermarono, senza aver nulla da fare, alla locanda fin dopo le dieci. Un’occhiata fuori aveva rivelato che il cielo era semicoperto, ma che alcune stelle più luminose s’intravedevano attraverso gli intervalli tra le nubi. Basandosi su questo fatto, decisero di raggiungere in macchina il punto scelto nel pomeriggio. Avevano ottenuto la chiave del portone della locanda dicendo di voler uscire «per un po’». Nessuno dei due aveva parlato di quanto stava per accadere, per non turbare il sangue freddo del proprietario. Avevano disposto con cura i sacchi a pelo in direzione nord, puntandoli sulla stella polare.
«A quest’ora dev’essere ancora lontano come la Luna», osservò Frances Margaret. «Se riflette la luce del Sole come la Luna, sarà circa tre milioni di volte meno luminoso, circa di quarta grandezza.»
«Bisognerebbe essere degli astronomi dilettanti per accorgersi di un intruso così poco luminoso. Scommetto che i professionisti non sarebbero in grado. Inoltre, il cielo è troppo annuvolato», brontolò Isaac Newton.
«Sta puntando dritto sul Sole e a mezzanotte, cioè pressappoco adesso, deve viaggiare praticamente lungo il meridiano settentrionale, con un’elevazione di circa cinquanta gradi — lassù, nella costellazione del Cigno, non lontano da Deneb. Quella à la stella più luminosa, quella che puoi vedere sul vertice di una specie di croce. Immagino che la croce sia stata interpretata in tempi antichi come un cigno in volo. Devi sapere che ho frequentato una volta un corso di astronomia. Quando andavo a scuola. Ti sto raccontando tutte queste cose perché tu sappia dove guardare», continuò Frances Margaret, chiacchierando senza posa come faceva talvolta. «E’ sbalorditivo, se ci pensi.»
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «La voce della cometa»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La voce della cometa» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «La voce della cometa» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.