Jean-Christophe Grangé - L'impero dei lupi

Здесь есть возможность читать онлайн «Jean-Christophe Grangé - L'impero dei lupi» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 2004, ISBN: 2004, Издательство: Garzanti, Жанр: Триллер, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

L'impero dei lupi: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «L'impero dei lupi»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Anna Heymes, moglie di un alto funzionario parigino, dopo un intervento di chirurgia estetica soffre di crisi di amnesia e di terribili allucinazioni. Alla ricerca della sua identità e del suo vero volto, incontra Paul, il giovane commissario che sta indagando sull’atroce omicidio di tre ragazze turche impiegate in un laboratorio clandestino. Paul ha chiesto l’aiuto di un poliziotto in pensione dal passato turbolento, Jean-Louis Schiffer, creando così una coppia eccentrica ma tenacissima.
Inizia così una vera e propria discesa agli inferi: un viaggio nei labirinti della mente dei protagonisti, ma anche in un mondo popolato da feroci assassini e trafficanti di immigrati
, oltre che da bande terroriste che vanno dai guerriglieri no-global ai Lupi grigi turchi.

L'impero dei lupi — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «L'impero dei lupi», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

La piccola Mercedes costeggiava ora le cancellate nere dello zoo del Jardin des Plantes. Il sonno degli animali e l’immobilità del parco sembravano scavare abissi di silenzio.

Mathilde si accorse che Anna stava piangendo; singhiozzi da ragazzina, tenui, acuti. Dopo una lunga pausa, la sua voce, mescolata alle lacrime, riprese:

«Ma perché mi hanno cambiato faccia?»

«È incomprensibile. Posso ammettere che tu ti sia trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma non vedo alcuna ragione di trasformare il tuo volto. O forse è una storia ancora più folle: hanno modificato la tua identità.»

«Dunque, prima di tutto questo io sarei stata un’altra persona?»

«L’operazione di chirurgia estetica lo lascerebbe supporre.»

«Io… Io non sono la moglie di Laurent Heymes?»

Mathilde non rispose. Anna insistette:

«Ma… i miei sentimenti? La mia… intimità con lui?»

Mathilde fu presa dalla collera. Nel bel mezzo dell’incubo, Anna pensava ancora alla sua storia d’amore. Non c’era niente da fare: per le donne, in caso di naufragio, c’erano sempre «il desiderio e i sentimenti innanzitutto».

«Tutti i miei ricordi con lui: non posso averli inventati!»

Mathilde alzò le spalle, come per attenuare la gravità di ciò che stava per dire:

«Forse i tuoi ricordi sono stati impiantati. M’hai detto tu stessa che si sbriciolavano, che non sembravano reali… In linea di massima una simile operazione è impossibile, ma la personalità di Ackermann rende possibile qualsiasi supposizione. E i poliziotti devono avergli fornito mezzi illimitati.»

«I poliziotti?»

«Svegliati, Anna. L’istituto Henri-Becquerel. I soldati. Il mestiere di Laurent. A parte la Maison du Chocolat, il tuo universo è fatto solo di poliziotti o di uniformi. Sono loro che ti hanno fatto questo. E sono loro che ti cercano.»

Arrivarono vicino alla Gare d’Austerlitz, in piena ristrutturazione. Una delle facciate rivelava il vuoto all’interno, come una scenografia cinematografica. Le finestre che si aprivano sul cielo sembravano i resti di un bombardamento. A sinistra, sullo sfondo, scorreva la Senna. Fango scuro dalle onde lente…

Dopo un lungo silenzio, Anna riprese:

«In questa storia c’è qualcuno che non è poliziotto.»

«Chi?»

«Il cliente del negozio. Quello che riconoscevo. Con la mia collega lo chiamavamo il “Signor Velluto”. Non so come spiegarti, ma sento che quel tipo è estraneo a tutta la storia. Appartiene al periodo della mia vita che hanno cancellato.»

«E per quale motivo sarebbe sulla tua strada?»

«Forse per caso.»

Mathilde scosse la testa:

«Ascolta. Se c’è una cosa di cui sono sicura è che in questo affare non c’è nessuna casualità. Quel tipo è con gli altri, puoi starne certa. E se il suo viso ti dice qualcosa è perché l’hai scorto assieme a Laurent.»

«Oppure perché gli piacciono i jikola. »

«I cosa?»

«Sono cioccolatini ripieni di pasta di mandorle. Una specialità del negozio.»

Rise sospirando e asciugandosi le lacrime.

«In ogni caso, è logico che non mi abbia riconosciuto, dato che la mia faccia non è più la stessa.»

Poi, con tono disperato, aggiunse:

«Bisognerebbe ritrovarlo. Deve sapere qualcosa sul mio passato!»

Mathilde si astenne da ogni commento. Ora stava risalendo il boulevard de l’Hópital, lungo le arcate d’acciaio del metrò sopraelevato.

«Dove stiamo andando?» gridò Anna.

Mathilde attraversò in diagonale e parcheggiò contromano davanti al campus dell’ospedale La Pitié-Salpêtrière. Spense il motore, tirò il freno a mano, poi si girò verso la piccola Cleopatra:

«Il solo modo di comprendere questa storia è scoprire chi eri “prima”. A giudicare dalle tue cicatrici, l’operazione è di circa sei mesi fa. In un modo o in un altro dobbiamo risalire a un periodo precedente.» Puntò l’indice contro la fronte. «Devi ricordarti di quello che è successo prima di quella data.»

Anna diede uno sguardo all’insegna dell’ospedale universitario:

«Vuoi… vuoi interrogarmi sotto ipnosi?»

«Non abbiamo più tempo per quello.»

«E allora cosa vuoi fare?»

Mathilde risistemò una ciocca nera dietro l’orecchio di Anna:

«Se la tua memoria non può più dirci nulla, se il tuo viso è distrutto, rimane una cosa che può ricordare per te.»

«Cosa?»

«Il tuo corpo.»

31.

L’unità di ricerca biologica della Pitié-Salpêtrière era collocata in un edificio della facoltà di medicina. Un lungo blocco di sei piani che snocciolava centinaia di finestre e che lasciava sbalorditi per il numero di laboratori che si potevano immaginare all’interno.

Quella costruzione, tipicamente anni Sessanta, ricordava a Mathilde le università e gli ospedali dove aveva seguito i suoi studi. Aveva una sensibilità particolare per i luoghi e quel tipo di architettura in lei era associato al sapere, all’autorità, alla conoscenza.

Camminarono in direzione dell’ingresso. I loro passi risuonavano sul marciapiede argentato. Mathilde compose il codice di entrata. All’interno furono accolte dall’oscurità e dal freddo. Attraversarono un atrio immenso e raggiunsero, sulla sinistra, un ascensore in acciaio che sembrava una cassaforte.

In quel montacarichi che puzzava di grasso, Mathilde provò la sensazione di salire dentro la torre del sapere, lungo le sovrastrutture della scienza. Malgrado la sua età e la sua esperienza, si sentiva annientata da quel luogo che per lei era come un tempio. Un territorio sacro.

L’ascensore non la finiva più di salire. Anna accese una sigaretta. I sensi di Mathilde erano così accentuati che le sembrò di percepire il crepitio della carta che bruciava. Aveva vestito la sua protetta con gli abiti che sua figlia aveva dimenticato da lei dopo una veglia di fine anno. Le due donne avevano la stessa taglia e prediligevano anche lo stesso colore: il nero.

Anna indossava un cappotto attillato di velluto, dalle maniche strette e lunghe, un paio di pantaloni in seta a zampa d’elefante e delle scarpe di vernice. Quella tenuta da sera le conferiva l’aria di una ragazzina in lutto.

Al quinto piano finalmente le porte si aprirono. Percorsero un corridoio rivestito di piastrelle rosse e punteggiato di porte dal vetro traslucido. Dal fondo filtrava una luce vaga. Si avvicinarono.

Mathilde aprì la porta senza bussare. Il professor Alain Veynerdi le aspettava, in piedi vicino a un bancone in muratura bianco.

Minuto, sulla sessantina abbondante, aveva il colorito scuro di un indù e la secchezza di un papiro. Sotto il camice immacolato si indovinava un abito ancora più impeccabile. Le sue mani erano curate, le unghie, più chiare della pelle, sembravano piccoli bottoni di madreperla posti sulle falangi. I suoi capelli grigi e impomatati erano pettinati con attenzione all’indietro. Sembrava una figurina appena uscita dai fumetti di Tintin. Il suo papillon brillava come la chiave di un meccanismo segreto, pronto per essere ricaricato.

Mathilde fece le presentazioni e riprese a grandi linee la menzogna che aveva già propinato per telefono al biologo. Anna aveva avuto un incidente d’auto, otto mesi prima. La macchina si era carbonizzata, i documenti bruciati, la sua memoria cancellata. Le sue ferite al volto avevano richiesto un complesso intervento chirurgico. Il mistero della sua identità era dunque totale.

La storia era scarsamente credibile, ma Veynerdi non si muoveva in un universo razionale. Per lui contava solo la sfida scientifica rappresentata dal caso di Anna.

Indicò un tavolo in inox:

«Cominciamo subito.»

«Aspettate», protestò Anna. «Non credete che sia ora di dirmi di che cosa si tratta?»

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «L'impero dei lupi»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «L'impero dei lupi» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Jean-Christophe Grangé - La Terre des morts
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Kaïken
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Miserere
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Le Passager
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Le Сoncile de pierre
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - L'Empire des loups
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Les Rivières pourpres
Jean-Christophe Grangé
libcat.ru: книга без обложки
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Esclavos de la oscuridad
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grangé - Le concile de pierre
Jean-Christophe Grangé
Jean-Christophe Grange - El Imperio De Los Lobos
Jean-Christophe Grange
Отзывы о книге «L'impero dei lupi»

Обсуждение, отзывы о книге «L'impero dei lupi» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x