Carlo Botta - Storia della Guerra della Independenza degli Stati Uniti di America, vol. 3
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Storia della Guerra della Independenza degli Stati Uniti di America, vol. 3: краткое содержание, описание и аннотация
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In questo mezzo tempo Burgoyne con somma contenzione si affaticava nell'aprir la via del Forte Anna al Forte Edoardo. E contuttochè tutto l'esercito con grandissimo ardore si adoperasse in questa bisogna, i progressi che si facevano, erano molto tardi. Tanti erano gl'impedimenti, che la natura e l'arte avevano frapposti. Oltrechè e' faceva di mestiero ripulir le strade dagli alberi atterrati, bisognò ancora edificare da quarantotto ponti tutti nuovi, e rassettarne de' vecchi. Tanto penò l'esercito a valicar questo piccolo spazio, che non potè toccare le rive dell'Hudson nelle vicinanze del Forte Edoardo, se non il dì 30 di luglio. Gli Americani, sia perchè erano troppo deboli a poter resistere, sia perchè il Forte Edoardo era piuttosto una rovina inutile, che un difendevole riparo, e sia finalmente perchè temevano, che il colonnello Saint-Leger, superato il Forte Stanwix, non scendesse per la sinistra riva del fiume dei Moacchi sino all'Hudson, e così tagliasse loro la via al ritorno, si ritirarono più sotto a Still-water, dove attendevano a fortificarsi. Nel medesimo tempo abbandonarono il Forte Giorgio, arse prima tutte le navi, che tenevano sul lago dello stesso nome, e rotta in varj luoghi la carreggiata, che da quello guida al Forte Edoardo. In tal modo la via di Ticonderoga pel lago sino a questo Forte diventò affatto libera dalla presenza dei repubblicani. Gl'Inglesi giunti sulle rive dell'Hudson, e viste le sue acque, le quali erano state per tanto tempo l'oggetto delle speranze loro, e per arrivare alle quali tante fatiche sopportate avevano, e tanti pericoli corsi, si rallegrarono grandissimamente, e già si promettevano tutte le cose prospere dalla fortuna.
Ma, non ostanti così liete speranze, incominciarono a provare molte e gravi difficoltà. Tutta la contrada all'incontro era nimichevole, e le vettovaglie si potevano solo trarre da Ticonderoga. Quindi è, che l'esercito britannico dai trenta di luglio sino ai quindici d'agosto tutto fu intento, ed ogni opera usò per far venir i battelli, le provvisioni e le munizioni dal Forte Giorgio sino al primo luogo navigabile dell'Hudson, ch'era una distanza di circa diciotto miglia. L'impresa era difficile; nè il frutto che vi si faceva dentro, francava la fatica ed il tempo che vi si spendevano. La strada era rotta in diversi luoghi, e non vi si poteva passare se prima non si rassettasse. De' cavalli che si aspettavano, appena ne fosse arrivato un terzo. De' buoi a malo stento se n'erano potuti raccorre cinquanta paia. Grosse e continue piogge avevano accresciuto le difficoltà. Laonde avvenne, che malgrado tutta la diligenza che si usava, appena che si fossero potute procurar le vettovaglie pel logorar giornaliero dell'esercito, non che per far riposte, acciocchè potesse procedere più oltre. Addì quindici non si avevano in canova provvisioni che per quattro giorni, e dieci battelli nell'Hudson.
Molto, ed acerbamente fu biasimato Burgoyne per causa degl'indugj operati prima pel passaggio pei deserti del Forte Anna, e poscia per la difficoltà delle vettovaglie nelle stanze del Forte Edoardo. Allegarono, che invece di andarsi ad intricare in quei deserti avrebbe dovuto, dopo occupato Skeenesborough, e sbaragliato tutto l'esercito nemico, ritornarsene rattamente pel Wood-creek a Ticonderoga; di là imbarcar di nuovo le genti sul lago Giorgio, procedere al Forte di questo nome, e, presolo, incamminarsi spedito e pronto per lo stradone carrozzabile al Forte Edoardo. Sarebbonsi, opinarono, in tal modo precipitati gl'indugj, i quali, se riuscirono pregiudiziali all'esercito britannico, furono di altrettanto vantaggio cagione agli Americani. Sarebbesi, continuarono, l'esercito insignorito di Albanìa, prima che i nemici avessero potuto raccorre il fiato. Si giustificava però Burgoyne con dire, che l'indietreggiare in mezzo al corso della vittoria avrebbe scemato l'animo a' suoi, e datone ai nemici; che questi avrebbero fatto testa nel Forte Giorgio, ed intanto rotto la strada per al Forte Edoardo; che passando, come fece, per le solitudini del Forte Anna, oltrechè si avvezzarono i soldati alla guerra intricata delle selve, si obbligarono i nemici a votar di piano il Forte Giorgio, e che avendo già una strada aperta, si doveva sperare, non guasterebbero quell'altra, di cui si tratta; che le navi, che si sarebbero dovute usare pel trasporto delle genti sopra il lago Giorgio, si erano potute adoperare pel trasporto delle bagaglie, armi e munizioni. Mostrava finalmente, che l'avere anteposta la via sulla sinistra a quella sulla dritta pel lago Giorgio, gli aveva fatto abilità di mandare a mano stanca un buon polso di genti sotto gli ordini del generale Reidesel, perchè tenessero in gelosia il Connecticut, e tutta la contrada di Vermont.
Quale di questo sia la verità, Schuyler molto acconciamente si giovò di tali soprastamenti. Già alcuni colonnelli di stanziali erano da Peek's-hill arrivati al campo, e le milizie della Nuova-Inghilterra, quantunque corresse a quei dì la stagione delle messi, stormeggiavano da ogni parte, ed andavano a congiungersi coll'esercito principale; in guisa che, se questi non era ancora abile ad offendere, poteva almeno sperare, occupati i luoghi forti, di difendersi convenevolmente.
In questo mezzo ebbe Burgoyne le novelle, che il colonnello Saint-Leger colle sue genti d'ordinanza, ed una buona torma d'Indiani per la via del lago Oneida era venuto da Oswego nella contrada dei Moacchi, e che di già oppugnava il Forte Stanwix. Prese tosto speranza, che gli si potesse aprir la strada a qualche buon successo. Perchè, se l'esercito americano, che lo fronteggiava, corresse su pel fiume Moacco per andar in soccorso del Forte, in tal caso rimaneva agl'Inglesi aperto l'adito sino ad Albanìa, e si otteneva il finale intento. Oltredichè, se Saint-Leger ne andasse colla vittoria, le genti americane trovate si sarebbero tra due eserciti regj, quello di Saint-Leger da testa, e quello di Burgoyne da coda. Se per lo contrario i repubblicani si consigliassero, abbandonato il presidio del Forte Stanwix alle sue proprie forze, di ritirarsi in Albanìa, in questo secondo caso tutta la contrada dei Moacchi sarebbe venuta in poter degl'Inglesi, e questi avrebbero fatto la congiunzione loro colle genti del Saint-Leger. Ingrossato allora l'esercito, e vettovagliato dai Moacchi avrebbe facilmente potuto procedere più oltre. Dal che doveva nascere, o che il nemico combatterebbe una battaglia campale, e non si dubitava della vittoria; o sarebbesi grado grado ritratto a luoghi più bassi, ed in questo modo gl'Inglesi si sarebbero fatti padroni della città di Albanìa. Ma se il disegno di spingersi avanti era molto opportuno, non era meno pieno di difficoltà pel difetto delle vettovaglie. Il qual difetto sarebbe anche diventato maggiore in proporzione che l'esercito si allontanerebbe dai laghi, dai quali esse vettovaglie si traevano. Avrebbersi di vantaggio dovute far venire con grosse scorte, ed ordinar una lunga tela di guardie per preservarle dai subiti assalti del nemico. La qual cosa non si poteva ottenere senza assottigliar con evidente pericolo l'esercito già di per sè stesso non troppo gagliardo. Voltò adunque Burgoyne il pensiero a far procaccio di vettovaglie in altro modo, senza del che il disegno non si poteva a patto nessuno mandar ad effetto. Sapeva egli, che i nemici avevano ammassato una gran quantità di biade e di grascie, siccome pure un notabile carreggio ad una Terra chiamata Bennington, posta tra i due rami, che poscia uniti formano il fiume Hosick. Giace ella a venti miglia distante dal fiume del Nort. Quivi si conducevano altresì grossi branchi per uso del campo repubblicano, i quali venivano dalla Nuova-Inghilterra per le parti superiori del Connecticut, e poscia per le contrade del Vermont. Da Bennington si mandavano secondo il bisogno alle diverse parti dell'esercito. La Terra poi era guardata soltanto da alcune bande di milizie di numero incerto; imperciocchè, ora andavano ora venivano, secondo che la propria volontà loro le aggirava. Sebbene la distanza dal campo di Burgoyne a Bennington fosse di cencinquanta miglia, ciò non di meno considerato, che il paese all'intorno, il quale Reidesel già aveva cavalcato, si era dimostrato anzi quieto che no, e bene inclinato all'obbedienza, spinto eziandio da una insuperabile necessità, ed avidissimo di gloria, non disperò il capitano britannico di potere con una improvvisa correrìa arrivare a Bennington, sorprendervi, e portar via sul carreggio del nemico le munizioni. Fatta la risoluzione, ne fu data la cura al luogotenente colonnello Baum, uno de' più riputati capitani tedeschi, che si avesse l'esercito, e molto capace in questa maniera di guerreggiare, scorrazzando il paese nemico. Lo accompagnarono alla fazione da cinquecento soldati, dugento uomini d'armi a piè di Reidesel, i corridori del Frazer, i volontarj del Canadà, una parte dei provinciali molto pratichi dei luoghi, che seguivano le bandiere britanniche, e ben cento Indiani. Seguitavano due pezzi d'artiglierie da campo. Nel medesimo tempo il luogotenente colonnello Breyman col suo reggimento di Brunswicchesi andò a pigliar gli alloggiamenti più sotto verso Bennington sul Batten-hill, a fine di essere in grado di soccorrere, ove d'uopo fosse, a Baum. Le instruzioni, che questi ebbe da Burgoyne, erano molto accomodate; usasse grandissima cautela nel pigliar i posti; facesse diligentemente esplorare la contrada dagl'Indiani verso l'Otter-creek ed il fiume del Connecticut. Non lasciasse scorrazzar gli uomini d'armi, ma sempre gli tenesse raccolti; facesse marciar gli armati alla leggiera da fronte ed alla coda, per non dar dentro agli agguati; non tentasse zuffe dubbie; se il nemico gli venisse all'incontro molto grosso, pigliasse un buon posto, e vi si fortificasse; desse voce, che tutto l'esercito voleva passare nel Connecticut; in fine venisse a ricongiungersi con esso lui in Albanìa. Per dar poi gelosia all'esercito nemico, e tenerlo a bada durante la fazione, Burgoyne mosse tutto l'esercito all'ingiù sulla sinistra riva dell'Hudson, ed andò a por gli alloggiamenti di rincontro a Saratoga. Fatto anche un ponte di foderi, fe' passare a questa Terra le genti più spedite, e faceva le viste, come se tutto l'esercito valicar dovesse per andare ad affrontar il nemico, che stava tuttavia nel suo campo di Still-water.
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