Edward Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1
Здесь есть возможность читать онлайн «Edward Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Издательство: Иностранный паблик, Жанр: foreign_antique, foreign_prose, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1
- Автор:
- Издательство:Иностранный паблик
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:4 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 80
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1 — читать онлайн ознакомительный отрывок
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Edward Gibbon
Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1
A LADY FANNY HARLEY
Piacciavi, nobilissima Lady, cedere che il vostro nome divenga leggiadro ornamento al volume con che s'apre il terzo anello della Biblioteca Storica di tutti i Tempi e di tutte le Nazioni . Prende quinci principio la serie degli storici vostri, fra' quali, dotta qual siete in varie favelle, vi sarà grato rivedere nelle nuove italiche vesti quel valoroso che sì maestrevolmente dipinse il Tramonto del grande Imperio di Roma. Ed a chi potrei io intitolar quest'Opera più convenevolmente che a Voi, onde sì bene è giustificata quella sentenza del divino Platone: «Nulla avervi di più ammirabile sopra la terra che la somma venustà della persona, commista alla peregrina gentilezza dell'animo.» Accogliete, illustre Donzella, questo pegno del conoscente mio ossequio, e sia esso quale iscrizione votiva, che segni i giorni in cui la bella Milano si allegrava allo splendore della vostra avvenenza.
Milano 20 agosto 1820.
Dev.mo Osseq.mo Servitore NICOLÒ BETTONI.AVVERTIMENTO
Io ti presento, o lettore, la Storia della Decadenza e Rovina dell'Imperio romano, scritta da Edoardo Gibbon, ed ora interamente e fedelmente trasportata dall' originale inglese nella lingua italiana. Non una idea, non una parola importante, venne ad essa tolta, mutata od aggiunta. Il testo a cui mi sono attenuto, è quello impresso da Strahan e Cadell, in Londra, colla data del 1791 in 8.º, ottima e sicura edizione, di cui fa cenno l'Autore nelle sue Memorie.
Di due parti è composto il mio lavoro: una comprende l'emendazione de' volumi di questa Istoria, già pubblicati in italiano colle stampe di Pisa, per opera di monsignor Fabbroni 1 1 Il Fabbroni, a quanto ne viene scritto da Pisa, non v'ebbe altra parte che nella spesa. Il primo tomo fu volgarizzato dal Gonnella. Gli altri tomi, dal 2 al 10, ebbero il professore Foggi per traduttore. La versione Pisana conduce l'Istoria del Gibbon sino alla disgrazia di Belisario.
: l'altra risguarda i rimanenti volumi, da me per la prima volta recati nella nostra favella.
Intorno a questa seconda parte non moverò parola. A te spetta, o Lettore, di giudicare la mia fatica. Ti prego soltanto a por mente che essendomi fatto continuatore di una traduzione, non ho potuto nè dovuto governarmi come se fossi stato l'unico traduttore di tutta l'Opera.
Per rispetto al racconciamento della Traduzione Pisana, avvertirai che la prima mia cura fu intesa a confrontare, linea per linea, parola per parola, il testo italiano col testo inglese 2 2 Il traduttore Pisano ha seguito la prima edizione di Londra, che fu poscia riveduta ed accresciuta dall'Autore come egli stesso ne avverte: The History of the Decline and Fall of the Roman Empire is now delivered to the Public in a more convenient form. Some alterations and improvements had presented themselves to my mind ecc. April 20, 1783. Pag. VIII dell'edizione inglese sopra citata.
, onde restaurare le numerose imperfezioni e troncature di quello, raddrizzarne le rilevanti diversità, ed emendarne i notabilissimi errori 3 . Mi diedi poscia a ripulirne lo stile, ma confesso di non aver moltissimo esercitato la lima, tranne intorno al primo tomo, di cui ho dovuto rifare le intere pagine 4 . Gli altri tomi mi apparvero lodevolmente tradotti, per quanto concerne la qualità del dire, e se non sempre esprimono l'enfasi dell'originale, spiccano tuttavia per una chiarezza che di rado s'incontra ne' volgarizzamenti ricavati dalle lingue settentrionali.
Altra cosa ora debbo soggiugnere. Lo scetticismo di Odoardo Gibbon in materia di religione, ha tirato addosso a lui molte veementi censure. Tra suoi avversari, splende primissimo Nicola Spedalieri, celebre Autore dei «Diritti dell'Uomo», e rivale ben degno di starsi a fronte di un tanto istorico e filosofo. Per tranquillare le menti, ed opporre, come altri dice, l'antidoto al veleno, ho messo infine al capitolo 16.º il Compendio della Confutazione di Gibbon, scritta dall'Apologista della Chiesa Romana. Le tre Lettere dirette ai signori Foothead e Kirk, Inglesi cattolici, seguiteranno il capitolo 25.º, e con ciò sarà proveduto ai timori dei più riguardosi.
Avrei potuto inserire moltissime note di erudizione, giovandomi a tal fine dei lavori di varj cospicui stranieri. Ma sì abbondanti già sono quelle dell'Autore, che non ho giudicato opportuno di seppellire il testo sotto le note; e mi sono ristretto ad apporne alcune pochissime e brevissime che troverai impresse in corsivo. Di queste sole mi si aspetta il rendere conto. Potrebbe avvenire che nel corso della stampa fossero richieste alcune altre postille, alle quali sin dal presente dichiaro di non aver parte veruna. Le materie teologiche non sono di mia pertinenza, nè voglio che alcuno abbia ad applicarmi la nota sentenza di Apelle.
Davide Bertolotti.CENNI SOPRA LA VITA DI EDOARDO GIBBON
L'istoria della Decadenza e Rovina dell'Impero di Roma viene generalmente collocata tra i più bei lavori della Musa dell'Istoria, illuminata dalla face della Filosofia. Zimmermann, nome caro a tutti i cuori gentili, diceva parlando di essa: «Tutta la dignità, tutto il diletto di cui è suscettivo lo stile dell'Istoria si trovano in Gibbon: tutti i suoi pensieri hanno nerbo ed ordine, ed i suoi periodi scorrono melodiosamente». – «Io cercherò mai sempre la verità, esclamava Gibbon, finora non ho trovato che la verisimiglianza 5». Ed in fatto, se l'assenza delle passioni, la moderazione dei desiderj, e quel medio stato di fortuna atto a reprimere le lusinghe dell'ambizione e il grido del bisogno, offrono l'idea dell'uomo sommamente acconcio all'imparzialità necessaria per dettare l'istoria, nessun uomo dovea più di Gibbon possedere le qualità di un istorico.
Nato a Putney nella contea di Surrey li 27 Aprile 1737, da una famiglia a sufficienza antica, ma senza splendore, ei non poteva ritrarre da' suoi antenati nè fama nè infamia 6. Le dissipazioni di suo padre avean ridotto ad una discreta misura le molte ricchezze adunate da suo avo, onde a lui ne tornava la necessità di adornare la vita con que' nobili e pacifici trionfi che dall'ingegno son procurati. La vivacità della sua mente s'era manifestata fin dall'infanzia, negl'intervalli che a lui lasciavano una debole e vacillante salute, e le infermità che sino ai quindici anni lo afflissero. Al qual tempo la sua complessione afforzossi in un tratto, senza che di poi risentito egli abbia altro male, fuori della podagra. Trascurato da' suoi educatori, Gibbon non andò obbligato che alla fertile sua memoria delle fondamenta del suo vasto sapere. Dotato di perspicacissimo spirito d'indagine, egli prese a comporre, di sedici anni, un'opera istorica in cui volea determinare il secolo di Sesostri verso il tempo di Salomone. Datosi quindi alle controversie di religione, fu vinto dall'eloquenza degli scritti di Bossuet 7ed abbiurò il protestantismo nelle mani di un prete cattolico in Londra. Cacciato dall'Università di Oxford per tal atto, e mandato da suo padre, che fieramente ne avea preso sdegno, a Losanna, presso il ministro protestante Pavillard, con assai meschina pensione, Gibbon si ricondusse alla religione riformata, o veramente non fu più in appresso nè cattolico nè protestante, ma bensì scettico come Bayle 8.
Il soggiorno di cinque anni in Losanna riuscì però assai favorevole allo spiegamento del suo intelletto. Le immense letture da lui fatte e intorno alle quali egli avea preso per divisa: Mai non dobbiam leggere, se non se per aiutarci a pensare 9gli porsero i materiali di quella dottrina che con tanta sagacità e con tanto splendore egli seppe svolgere ed applicare in appresso. Con tutto ciò la calma dello studio non lo pose interamente al riparo delle perturbazioni della giovanezza. Egli vide a Losanna, ed amò la damigella Curchod, poscia Mad. Necker, ragguardevole pei fregi della persona, del cuore e dell'ingegno. Quest'amore fu quale provare il dovea un garzone d'onorati sensi per una virtuosa donzella, ed egli si rallegrava al sol pensarvi, fin nei suoi anni più tardi. Amendue inclinavano a tal nodo, ma il padre di Gibbon richiamollo in Inghilterra, e questi , sono le sue stesse parole, sospirò come amante, ma obbedì come figlio 10. Ei la rivide a Parigi nel 1763, sposa del celebre Necker, e ritrovò appresso lei, in tutti i tempi della sua vita, quella dolce intrinsichezza, conseguenza di un tenero ed onesto sentimento, cui la necessità e la ragione hanno potuto vincere, senza che di parte o d'altra vi fosse campo a rimproveri o ad amarezze.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Storia della decadenza e rovina dell'impero romano, volume 1» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.