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Suonai il campanello.
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Aprì la porta Sara.
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Un secco cazzotto mi colpì in pieno volto.
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Ed eseguii prontamente il suo comando. Non mi feci più vivo. E da tempo ormai, non vedo né lei, né tantomeno sua sorella!”.
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Chiuse e la porta e... “BANG!”.
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BANG!... BANG!... BANG! BANG! BANG!
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BANG!
Fumo... Luci... Tutto è distorto... Bui improvvisi e lampi di luce...
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<<(Cosa?)>>
<<(Che tra la vita e la morte... preferisco non perdere i capelli!)>>
<<(Saggio, molto saggio...)>>
Luci... Bagliori... Lampi.
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Orazio… Alleluia! Avventura ad Assisi I. Sull’attenti
Impresa di pulizie “Scattini S.p.A.”. Giovedì pomeriggio, ore 15 e 30.
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<<...non mettere alla prova la mia già labile indulgenza...>>
<<...sì...>>
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Dormii tutto il tempo su di un bancone.
<!!!Devi saltare di un metro quando pronunzio il tuo nome!>>
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<<(Oh Dio adesso m’ammazza!)>>
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<> II. Le lezioni
Al rogo! Al rogo! Ecco dove a mio zio piacerebbe mandarmi. Fossimo nel medioevo, avrebbe già arrostito il mio deretano dietro ad un mucchio di risate. E non vede l’ora di arrivare ad Assisi per accendere la sua miccia! Insegnare le tecniche di pulizia... io? Che ammalapena so come si usa lo spazzolino da denti! Ricordo ancora anni fa le lezioni che teneva quell’invasato sulla costruzione delle ramazze, composizione di detersivi e altre diavolerie del genere. Per lui l’azienda è stata sempre come una specie di setta religiosa! Obbligava i nuovi operai, appena assunti, me compreso, a seguire un corso intensivo di preparazione di novanta giorni a paga dimezzata, sette giorni su sette, diciotto ore al giorno! Egli stesso fungeva da insegnante! Si cominciava alle tre di mattina spaccate! I corsi si svolgevano in un sotterraneo umido, fatto scavare appositamente sotto i magazzini della ditta; un fitto andirivieni di strettissimi cunicoli che facevano da cornice ad un ambiente cupo e tetro, illuminato solo da candele e torce a muro. E dopo quattro ore di preghiere al santo protettore dei netturbini cominciava la predica!
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Il sottoscritto riusciva ad infilarsi sempre tra le ultime file e si sparava delle abbioccatone tremende! Riuscivo oramai a dormire in tutte le posizioni: seduto, inginocchiato, addirittura in piedi! Una volta però, fui clamorosamente beccato! Mio zio era diventato sospettoso; e mi mise ad ascoltare le prediche nella primissima fila in centro. Trovandomi in quella situazione, riuscì a sviluppare una tecnica che mi permetteva di modificare la rifrazione della luce nelle mie cornee, creandomi così un buio fittizio! Ciò mi permetteva di dormire tranquillamente con gli occhi perfettamente aperti (preoccupandomi prima, di assumere un’espressione d’interesse per non destare sospetti!).
Ricordo solo uno sberlone di micidiale potenza in pieno volto!
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<>, gli dicevo mentre il sangue mi colava vergognosamente dal naso.
<>, urlò impazzito. <>
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E per un mese intero pagai quell’innocente dormita con linciaggi morali:
<<Scattini!!! Tu sei un maiale! E i maiali devono mangiare cibo da maiali! Quindi da oggi in poi non ti sederai più a tavola con noi! Ma, se vorrai nutrirti, dovrai sfamarti per terra! Dentro quel catino di terracotta! E ti gusterai tutti i nostri avanzi!>>
E maltrattamenti fisici:
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<<(Orazio, perdonaci ma noi...)>>
<<(Non vi preoccupate ragazzi, state facendo solo il vostro dovere...)>>
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Ogni giorno, a terra, stremato e dolorante.
<> III. Il viaggio
Stazione ferroviaria. Venerdì mattina, ore 3 e 35 min.
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<>, disse buttando l’occhio sui miei documenti <>
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<>, disse regalandomi un sorriso.
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<<���è proprio un tipo simpatico!>>
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Wagon-lit. Ore 4 e 5 min.
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Wagon-lit. Ore 5 e 35 min.
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