Алиса Токлас - I biscotti di Baudelaire

Здесь есть возможность читать онлайн «Алиса Токлас - I biscotti di Baudelaire» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Год выпуска: 2013, ISBN: 2013, Издательство: Bollati Boringhieri, Жанр: Проза, Биографии и Мемуары, Кулинария, essay, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

I biscotti di Baudelaire: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «I biscotti di Baudelaire»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Con il loro salotto artistico e letterario - che negli anni tra le due guerre era frequentato, tra gli altri, da Picasso, Picabia, Matisse, Braque, Hemingway, Fitzgerald, Sherwood Anderson - Alice B. Toklas e Gertrude Stein hanno fatto un pezzo di storia. Ma quando, dopo la morte di Gertrude, un editore chiese ad Alice di scrivere le sue memorie, lei si schermì dicendo che al massimo sarebbe stata in grado di scrivere un libro di cucina. Lui promise di accontentarsi, ma lei fece molto di più.
Uscito nel 1954 in America con il titolo "The Alice B. Toklas Cookbook", "I biscotti di Baudelaire" è una ricchissima raccolta di ricette e di ricordi non solo culinari, di aneddoti divertenti, di convinte opinioni su questioni gastronomiche ma anche artistiche, di viaggi tra Francia e America, di pranzi e cene a casa di artisti bohémien ma anche di ricchi e famosi.
Un libro che si legge non solo per consultare le ricette e catturare i sapori amati da artisti e scrittori, ma soprattutto per rivivere l'atmosfera di un tempo e di un ambiente davvero speciali.
E così ecco i piatti, le idee, gli spunti di ricette che Alice condivideva con gli amici: il branzino di Picasso, per esempio, decorato con uova sode, tartufi ed erbe tritate, le uova alla Francis Picabia, le mele glassate di Cecil Beaton, la crema di Josephine Baker, la minestra di alloro di Dora Maar, il caffé di James Joyce e quegli incredibili biscotti di Baudelaire...

I biscotti di Baudelaire — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «I biscotti di Baudelaire», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

A Natale, la moglie inglese di uno dei più importanti cittadini di Nîmes organizzò, con l’aiuto degli altri inglesi e delle governanti residenti a Nîmes, una cena con ballo per gli ufficiali convalescenti e i militari inglesi di stanza ad Arles. Dopo cena danzammo a turno con gli uomini. Era la serata più allegra che fossimo riusciti a organizzare, ma l’esercito britannico non era in gran forma. Qualche giorno dopo ricevetti la visita della più carina delle giovani governanti inglesi. Mi confidò che dopo la festa c’era stato uno spiacevole incidente. Proprio mentre stava per spegnere la luce in camera sua, aveva sentito battere un colpo alla porta comunicante con la stanza vicina e una voce aveva chiesto, Senta, Miss L., posso venire ad accenderle il fuoco? No, grazie, non ne ho bisogno, aveva risposto lei. Naturalmente non mi è stato possibile riconoscere la voce, disse alla fine, e così non saprò mai di chi si trattava.

Improvvisamente, un giorno, venne dichiarato l’Armistizio e arrivò un telegramma del Comité : Se sapete parlare tedesco, chiudete immediatamente il deposito e venite ad aiutarci con i civili alsaziani . Ci eravamo perse lo spontaneo scoppio di gioia a Parigi il giorno dell’Armistizio, ma adesso saremmo andate nell’Alsazia liberata. Di prima mattina, il cielo ancora pieno di stelle, partimmo a bordo di zia Pauline, con l’intenzione di percorrere i seicento e più chilometri che ci separavano da Parigi prima di notte. Gertrude Stein mangiò la sua parte di pane, burro e pollo arrosto al volante. Parigi era ancora in festa, e le strade cominciavano a riempirsi di soldati francesi diretti verso la Germania occupata, oltre che di parecchi militari e ufficiali alleati.

Ci procurammo un vocabolario tedesco-francese, giubbotti da aviatore foderati di pelliccia, e guanti, pesanti ma caldi, e ci rimettemmo in strada. L’esercito francese si muoveva nella stessa direzione in cui ci stava portando zia Pauline. Vicino a Tulle i muli che trainavano la cucina del reggimento si agitarono, si spostarono verso sinistra e urtarono la povera zia Pauline: un parafango ammaccato, la cassetta degli attrezzi rovesciata e il suo contenuto sparpagliato sulla strada e dentro il fosso. Naturalmente non riuscimmo a recuperare nulla. Quando ripartimmo Gertrude Stein si rese conto che, con il volante così malconcio, guidare sulla strada ghiacciata diventava non solo difficile ma addirittura pericoloso. Arrivammo a Nancy esauste, troppo tardi per la cena, ma molto gentilmente Dorothy Wilde ci procurò due uova d’anatra sode, un cibo del tutto nuovo per noi ma molto soddisfacente. Il giorno dopo, mentre zia Pauline veniva riparata al garage del Comité , potemmo finalmente gustare un pasto senza restrizioni. Come prima portata ci venne servita la QUICHE DE NANCY

La sera prima preparare la pasta con 1 tazza e 2 cucchiai di farina, 5 cucchiai di burro, un pizzico di sale, 4 cucchiai di acqua. Lavorare il burro e la farina con molta delicatezza, fino a ottenere briciole piccole come chicchi di riso. Impastare su un’asse leggermente infarinata fino a formare una palla, coprire di carta oleata e lasciar riposare per almeno 12 ore. Poi stendere la pasta e sistemarla in una teglia profonda del diametro di circa 30 cm. Mettere sulla pasta mezza tazza di prosciutto tagliato a cubetti. Togliere la pelle a un pezzo di maiale magro salato, tagliarne a cubetti circa 150 gr e metterlo nella teglia dopo averlo cotto in acqua bollente per 10 minuti, scolato e asciugato. Sbattere 3 uova, pepe e sale, con mezza tazza di panna. Versare sul prosciutto e sulla carne di maiale nella teglia. Cospargere con 12 pezzettini di burro. Cuocere nel forno a 230 gradi per 15 minuti, ridurre la temperatura a 150 e cuocere per altri 20 minuti. Togliere dal forno ma lasciare nella teglia per altri 10 minuti.

Dopodiché zia Pauline ci portò, attraverso la terra di nessuno, fino a Strasburgo, dove ancora imperversavano i festeggiamenti per la liberazione. Quella notte c’era una fiaccolata di militari e civili, con le ragazze nei loro bei costumi (l’acconciatura di nastri neri che indossavano dal 1870 era diventata di tutti i colori dell’arcobaleno) e le bande militari. Sembrava un sogno. Eravamo entrate nella terra dell’abbondanza.

La mattina dopo il direttore dell’organizzazione per gli aiuti alla popolazione civile ci mandò a Mulhouse, il centro della zona devastata. Il materiale era già arrivato e ci mettemmo subito al lavoro. Passammo parecchi giorni ad aprire le casse, e a incontrare sindaci, preti cattolici e protestanti provenienti dai villaggi distrutti verso i quali i profughi stavano tornando a piedi, in camion e con qualunque altro mezzo di fortuna. Era tutto molto triste. La loro decisione e il loro coraggio, comunque, ci rincuorarono. Ci preparammo all’inverno che avremmo trascorso distribuendo materiale nei vari villaggi. A Mulhouse trovammo una buona sistemazione, prima nel grande albergo, poi, quando questo fu requisito per gli ufficiali, in un’autentica locanda alsaziana. C’era cibo in abbondanza, caffè vero, grossi prosciutti, latte fresco. C’era sempre gente in coda a guardare e a comprare. Le pâtisseries erano piene di specialità alsaziane e delle classiche torte francesi. I soldati francesi ne mangiavano quantità illimitate e ne mandavano perfino agli amici e ai familiari rimasti in Francia. Nella nostra locanda preparavano una stupenda MINESTRA DI SCALOGNI E FORMAGGIO

Dorare nel burro su entrambi i lati 1 fetta di pane per persona. Metterle in una zuppiera, cospargerle con 1 cucchiaio di formaggio grattugiato e tenere in caldo. Cuocere a fuoco lento 4 scalogni affettati in 1 cucchiaio di burro, aggiungere 1 cucchiaino di farina. Mescolare con un cucchiaio di legno, aggiungere 1 tazza e mezza di bouillon bollente, coprire e cuocere a fuoco bassissimo, aggiungendo sale e pepe, per mezz’ora. Passare al setaccio, aggiungere 2 cucchiai di panna. Versare sul pane e formaggio nella zuppiera e servire ben caldo.

Gli ingredienti erano di qualità eccellente, ma non c’era una gran varietà di verdure. Erano tutte della famiglia dei cavoli, sauerkraut , verze, cavolini di Bruxelles e cavolfiori. E poi le patate, naturalmente, e la salsa di mele, che veniva considerata una verdura.

A Cernay trovammo un aiutante per la distribuzione del materiale nell’esile abbé Hick, che era tornato dopo l’Armistizio solo per trovare la sua chiesa ridotta a un cumulo di macerie e la canonica, con l’eccezione di una sola stanza, in rovina. Comunque, quando tornammo a distribuire materiale nel suo circondario, ci invitò a colazione da lui. Ci venne incontro sulla porta della sua stanza e disse, Benvenute, accomodatevi in salotto, vi scalderete un po’. Scusate un attimo, vado in camera da letto a lavarmi le mani. E si diresse all’altra estremità della stanza, oltre la tavola imbandita. Poi tornò e disse, Adesso passiamo in sala da pranzo a far colazione. Tutto questo senza la minima traccia d’ilarità. Un profugo aveva preparato la colazione, semplice ma succulenta. La madre dell’ abbé aveva mandato del buon vino bianco da Riquewehr, dove viveva.

La domenica facevamo spesso colazione con gli ospitali abitanti di Mulhouse, che, poco alla volta, stavano tornando alla vita e alle abitudini d’anteguerra. Tutto alla francese, con grande lusso ed eleganza. In realtà avevano mantenuto le tradizioni di prima del 1870, rifiutando ogni cosa tedesca. Era il ricordo del modo di vivere dei nostri amici francesi di San Francisco ridiventato realtà.

Da Monsieur B. gustammo, con mia grande gioia, una TARTE CHAMBORD

Sbattere fino a ottenere un composto denso e schiumoso, con un frullino, 8 uova e 1 cucchiaio di zucchero, poi aggiungere, mescolando lentamente e con molta delicatezza, 3 cucchiai di farina passata tre volte al setaccio. Aggiungere 1 tazza e 1 cucchiaio di burro fuso non salato. Cuocere in una tortiera alta e spolverata di farina nel forno portato a 180 gradi per 30 minuti. Togliere dal forno, lasciar riposare per 10 minuti, togliere dalla tortiera, mettere sulla griglia. Quando la torta si sarà raffreddata, tagliarla orizzontalmente quattro volte, formando cinque strati.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «I biscotti di Baudelaire»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «I biscotti di Baudelaire» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Charles Baudelaire - Le Spleen De Paris
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire - Hygiène
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire - Fusées
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire - Baudelaire - I fiori del male
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire - Die Blumen des Bösen
Charles Baudelaire
libcat.ru: книга без обложки
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire - Die kunstlichen Paradiese
Charles Baudelaire
Charles Baudelaire - Fusées (Journaux Intimes)
Charles Baudelaire
Отзывы о книге «I biscotti di Baudelaire»

Обсуждение, отзывы о книге «I biscotti di Baudelaire» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x