Margaret Weis - La guerra dei gemelli

Здесь есть возможность читать онлайн «Margaret Weis - La guerra dei gemelli» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La guerra dei gemelli: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La guerra dei gemelli»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

La guerra dei gemelli — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La guerra dei gemelli», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

La voce gli venne meno, ma lo sguardo dei suoi occhi febbricitanti era fisso su Caramon con un’espressione così evidente di preoccupazione che perfino Crysania parve sorpresa. Borbottando qualcosa d’inintelligibile, l’omone lasciò cadere il libro e cominciò a cercare intorno alla scrivania.

Crysania vide gli occhi di Raistlin chiudersi per il sollievo.

«Ecco. Sembrano delle... lettere,» disse Caramon dopo aver scorso per un momento le carte sul pavimento. «Andranno... andranno bene?» chiese, arcigno.

Raistlin annuì senza parlare e, nel giro di pochi istanti, Crysania sentì il crepitio del fuoco. Rivestita di lacca, la legna dei mobili fracassati prese rapidamente fuoco, e ben presto le fiamme arsero d’una luce viva e confortante. Fissando le ombre, Crysania vide quei pallidi volti che si ritraevano, ma non se ne andarono.

«Dobbiamo spostare Raistlin vicino al fuoco,» disse, alzandosi in piedi. «E ha detto qualcosa a proposito d’una pozione...»

«Sì,» rispose Caramon con voce piatta. Fermandosi accanto a Crysania, abbassò lo sguardo su suo fratello. Poi scrollò le spalle. «Lascia che ci arrivi con la sua magia, se è questo che vuole.»

Gli occhi di Crysania avvamparono di collera. Si girò verso Caramon con parole roventi sulle labbra ma, a un debole gesto di Raistlin, si morse il labbro inferiore e rimase zitta.

«Hai scelto un momento assai poco opportuno per maturare, fratello mio,» bisbigliò il mago.

«Forse,» disse Caramon lentamente, con la faccia colma d’ineffabile dolore. Scuotendo la testa, tornò indietro, accanto al fuoco. «Forse non ha più nessuna importanza.»

Crysania, osservando Raistlin che seguiva suo fratello con lo sguardo, fu sorpresa nel vederlo uscire in un rapido, segreto sorriso, annuendo soddisfatto. Poi, quando sollevò lo sguardo su di lei, il sorriso subito scomparve. Sollevando un braccio, le fece segno di avvicinarsi a lui.

«Posso reggermi in piedi,» bisbigliò, «con il tuo aiuto.»

«Ecco, avrai bisogno del tuo bastone,» disse Crysania, tendendo la mano per prenderlo.

«Non toccarlo! » le intimò Raistlin, bloccandole la mano. «No,» ripetè con maggior gentilezza, tossendo fino a rischiare di soffocare. «Se altre mani... lo toccano... la luce viene meno...»

Rabbrividendo involontariamente, Crysania lanciò una rapida occhiata intorno alla stanza. Raistlin, facendo passare lo sguardo da Crysania alle forme tremolanti che si libravano appena all’esterno del bagliore del Bastone, scosse la testa.

«No, non credo che ci attaccherebbero,» disse con voce sommessa, mentre Crysania lo cingeva con le braccia e lo aiutava ad alzarsi. «Sanno chi sono.» A quelle parole le sue labbra si arricciarono in un sorriso di scherno, e quasi soffocò.

«Sanno chi sono,» ripetè con maggiore fermezza, «e non osano mettersi contro di me. Ma...» tossì di nuovo, e si appoggiò pesantemente a Crysania, con un braccio intorno alla sua spalla, e stringendo il Bastone con l’altra mano, «... saremo più al sicuro se la luce del Bastone continuerà ad ardere.»

Il mago barcollò mentre parlava e fu quasi sul punto di cadere a terra. Crysania si fermò un momento per permettergli di riprendere fiato. Anche il suo respiro era più veloce del normale, rivelando il groviglio confuso delle sue emozioni. Sentendo l’aspro martellare del respiro affaticato di Raistlin, si sentì consumare dalla pietà per la sua debolezza. Però, poteva sentire il calore bruciante del corpo premuto così vicino al suo. C’era l’odore intossicante dei componenti del suo incantesimo: petali di rosa, spezie, e le sue vesti nere erano morbide al tatto, più morbide della tenda alle sue spalle. Lo sguardo di Raistlin incontrò il suo mentre se ne stavano là, immobili; per un istante la superficie simile a uno specchio dei suoi occhi si spezzò, e lei vide calore e passione. Di riflesso, il braccio che la circondava si strinse di più, attirandola più vicina con un gesto che sembrava distratto.

Crysania arrossì, bramando insieme, disperatamente, di fuggire e di rimanere per sempre in quel caldo abbraccio. Abbassò velocemente lo sguardo, ma era troppo tardi. Sentì Raistlin irrigidirsi.

Con rabbia lui ritrasse il braccio. Spingendola da parte, ghermì il Bastone per sorreggersi.

Ma era ancora troppo debole. Barcollò e cominciò a cadere. Crysania si mosse per aiutarlo, ma d’un tratto un corpo gigantesco s’interpose fra lei e il mago. Forti braccia sollevarono Raistlin come se fosse soltanto un bambino. Caramon trasportò suo fratello fino a una poltrona sgangherata e annerita, pesantemente imbottita, che aveva trascinato accanto al fuoco. Per qualche istante Crysania non riuscì a muoversi da dove si trovava, appoggiata alla scrivania. Fu soltanto quando si rese conto di trovarsi sola, al buio, fuori dalla luce sia del fuoco che del Bastone, che si affrettò anche lei a raggiungere il fuoco.

«Siediti, Dama Crysania,» la sollecitò Caramon, tirando accanto al camino un’altra poltrona e battendola con le mani per ripulirla meglio che poteva dalla polvere e dalle ceneri.

«Grazie,» mormorò Crysania, tentando, per qualche ragione, di evitare lo sguardo dell’omone.

Lasciandosi sprofondare nella poltrona, si rannicchiò accanto al fuoco, fissando le fiamme fino a quando non le parve di aver recuperato parte della sua compostezza.

Quando fu in grado di guardarsi intorno, vide Raistlin abbandonato sulla sua poltrona, gli occhi chiusi, il respiro irregolare. Caramon stava scaldando dell’acqua in una pentola di ferro tutta ammaccata che, a vederla, doveva aver tirato fuori dalla cenere del caminetto. Era in piedi davanti ad essa, lo sguardo intento sull’acqua. La luce delle fiamme traeva riflessi dalla sua armatura dorata, riluceva sulla sua pelle liscia e abbronzata. I suoi muscoli s’increspavano mentre fletteva le grosse braccia per tenersi caldo.

È un uomo dalla corporatura davvero magnifica, pensò Crysania, poi rabbrividì. Ancora una volta lo vide entrare in quella stanza sotto il Tempio condannato, con la spada insanguinata in pugno, la morte negli occhi...

«L’acqua è pronta,» annunciò Caramon, e Crysania tornò alla Torre con un sussulto.

«Lasciami preparare quella pozione,» lei si affrettò a rispondere, grata di poter fare qualcosa.

Raistlin aprì gli occhi quando lei gli si avvicinò. Guardando dentro di essi, Crysania vide soltanto un riflesso di se stessa, pallida, smunta, scarmigliata. Senza parlare, lui le porse una piccola borsa di velluto. Mentre Crysania la prendeva, indicò con un gesto suo fratello, poi riaffondò nella poltrona, esausto.

Crysania prese la piccola borsa, si voltò e vide Caramon che la guardava, un’espressione di perplessità mista a tristezza dava al suo volto una gravità insolita. Ma tutto quello che disse, fu:

«Metti un po’ di queste foglie in quella tazza, poi riempila con l’acqua calda.»

«Cos’è?» domandò Crysania, incuriosita. Quando aprì la borsa il suo naso si arricciò allo strano, amaro odore delle erbe. Caramon versò l’acqua nella tazza che lei reggeva in mano.

«Non lo so,» disse Caramon, scrollando le spalle. «Era sempre Raist quello che raccoglieva le erbe e le mischiava. Par-sallian gli ha dato la ricetta dopo... dopo la Prova, quando stava così male. Certo,» le sorrise, «so che ha un odore orribile e deve avere un sapore ancora peggiore.» Lanciò un’occhiata quasi amorevole a suo fratello. «Ma l’aiuterà.» La sua voce divenne aspra, raschiarne.

D’un tratto voltò la testa dall’altra parte.

Crysania portò la pozione fumante a Raistlin, il quale strinse la tazza con mani tremanti portandola avidamente alle labbra. Sorseggiandola, dette in un sospiro di sollievo e, ancora una volta, riaffondò tra i cuscini della poltrona.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La guerra dei gemelli»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La guerra dei gemelli» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «La guerra dei gemelli»

Обсуждение, отзывы о книге «La guerra dei gemelli» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x