Hawks si soffregò gli occhi. — Si dava il caso — continuò senza alzare la voce — che alcuni anni prima la Marina avesse firmato un contratto con la Continental Electronics, per quanto riguardava il mio lavoro con l'analizzatore di materia. Quando il razzo trasmise questa foto dalla Luna, era già stato costruito l'impianto sperimentale che lei ha visto in laboratorio, e nonostante le sue clamorose imperfezioni, era arrivato al punto di poter trasmettere regolarmente un volontario, dal trasmettitore al ricevitore del laboratorio, senza danni apparenti. Perciò, mentre cominciavamo a pensare a trasmissioni sperimentali, a un ricevitore nelle Sierras, il governo istituì un programma urgentissimo per mandare dei volontari sulla Luna.
«Furono spese somme enormi per l'equipaggiamento e il personale, e dopo una serie di insuccessi e semi-insuccessi, il team missilistico dell'Esercito riuscì a lanciare una torre di collegamento sulla faccia visibile della Luna, vicino all'orlo. Poi un ricevitore molto rudimentale venne lanciato, un po' a caso, nei pressi di questa…» Hawks batté con le dita sulla carta, con aria frustrata. — Di questa formazione. E un volontario, un tecnico, venne trasmesso mediante la torre di collegamento al ricevitore, che era appena abbastanza grande da contenerlo. Riuscì a raggiungere il razzo che conteneva la torre di collegamento, la sistemò su una base stabile, ed eresse una mimetizzazione di plastica e uno schermo per assorbire l'urto delle meteoriti. Servendosi dei pezzi che gli venivano trasmessi, costruì poi il ricevitore e il trasmettitore di ritorno, che stiamo usando adesso. Eresse anche degli alloggi rudimentali per se stesso e poi, a quanto sembra, cominciò ad esaminare la formazione ignota, nonostante avesse ricevuto l'ordine di attendere l'arrivo degli specialisti della Marina, che oggi sono insediati nell'avamposto.
«L'uomo venne ritrovato solo poche settimane fa. Era sua, la seconda fotografia che le ho mostrato. Il suo corpo era dentro alla cosa, e secondo i chirurghi dell'autopsia sembrava che fosse precipitato da un'altezza di diverse migliaia di metri, in condizioni di gravità terrestri.»
Barker contrasse la bocca per un attimo. — Ma era possibile?
— No.
— Capisco.
— Io non riesco a capire, Barker, e non ci riesce nessun altro. Non sappiamo neppure come chiamare quel posto. L'occhio non riesce a seguirlo, e le fotografie ne danno un'impressione molto approssimativa. Abbiamo motivo di sospettare che esista in più di tre dimensioni spaziali. Nessuno sa cos'è, perché è ubicato lì, quale potrebbe essere la sua vera funzione, o che cosa lo abbia creato. Non sappiamo se è animale, vegetale o minerale. Non sappiamo se è naturale o artificiale. Grazie alla geologia dei numerosi crateri lasciati dalle meteoriti che hanno ammucchiato detriti contro i suoi fianchi, sappiamo che è lì da almeno un milione di anni. E sappiamo che cosa fa: uccide gli esseri umani.
— Più e più volte e in modi incredibili, dottore?
— Tipicamente e ostinatamente, in modi incredibili. E noi abbiamo bisogno di conoscerli tutti. Dobbiamo determinare, senza margini per errori od omissioni, cosa può fare esattamente agli uomini quella formazione. Dobbiamo avere una guida completa dei suoi limiti e delle sue capacità. Quando l'avremo, allora potremo finalmente correre il rischio di farvi entrare tecnici esperti che la studino e la smontino. Saranno le squadre di tecnici che apprenderanno da quella cosa tutto ciò che possono impararne gli esseri umani, e incorporeranno queste informazioni nella massa generale dello scibile umano. Ma questo è solo ciò che i tecnici fanno sempre. Prima dobbiamo avere un cartografo. È mio compito preciso fare in modo che la formazione, come spero, la uccida più e più volte.
— Beh, ecco un onesto avvertimento, anche se non ha senso. Non posso dire che non mi abbia messo in guardia.
— Non era un avvertimento — disse Hawks. — Era una promessa.
Barker scrollò le spalle. — Lo chiami come preferisce.
— Non mi capita spesso di scegliere le parole su questa base — ribatté Hawks.
Barker sogghignò. — Lei e Sam Latourette dovreste proprio recitare in coppia.
Hawks lo scrutò attentamente, a lungo. — La ringrazio di avermi dato qualche altro motivo per preoccuparmi. — Prese un altro fascicolo e lo mise nelle mani di Barker.
— Le guardi bene. — E si alzò. — C'è una sola entrata. Non si sa come, il primo tecnico la trovò, probabilmente pasticciando alla periferia, fino a quando la varcò per caso. Non può essere descritta come un'apertura. È un posto dove la natura di questa formazione permette il passaggio di un essere umano, non si sa se di proposito o per caso. Non si può spiegare in termini più precisi, e non può essere scorta dall'occhio né, sospettiamo, valutata dal cervello umano. Tre uomini sono morti per fare la pianta che ora permette ad altri, i quali la seguono alla cieca, come in una nebbia impenetrabile, di entrare nella formazione. Altri uomini dovranno morire, per dirci quanto segue sull'interno:
«Un uomo che vi è dentro si può scorgere, molto vagamente, se sappiamo dove guardare. Nessuno sa cosa vede, se non nei termini più incoerenti. Nessuno né è mai uscito; nessuno ha potuto mai trovarne l'uscita; l'entrata non può venire utilizzata per questo scopo. Dall'interno si può fare passare all'esterno della materia non vivente, come una fotografia o un cadavere. Ma l'atto del farla passare è invariabilmente fatale all'uomo che lo compie. La foto del primo volontario è costata la vita a un altro uomo. Inoltre, la formazione non permette di irradiare dall'interno spegnali elettrici: e questo include anche un uomo che parla intelligibilmente dentro il casco, abbastanza forte perché il suo radiomicrofono ne capti la voce. I colpi di tosse, i borbottii, e gli altri suoni non informativi passano. Ma un tentativo di tradurre un messaggio in un codice del genere è fallito.
«Lei non potrà mantenere le comunicazioni, né per radio né via cavo. Potrà rivolgere segnali molto limitati con le mani agli osservatori dell'avamposto, e scriverà appunti su una tavoletta legata a una corda, che la squadra degli osservatori tenterà di ritirare dopo che lei sarà morto. Se questo sistema fallirà, l'uomo che effettuerà il prossimo tentativo dovrà entrare e passare a mano la tavoletta, se potrà, e se sarà decifrabile. Altrimenti, cercherà di ripetere le azioni compiute da lei, prendendo appunti, fino a quando scoprirà quella che l'ha uccisa. Abbiamo un diagramma delle pose e dei movimenti non pericolosi, che sono stati accertati in questo modo, oltre che delle pose e dei movimenti fatali. Per esempio, è fatale inginocchiarsi su un ginocchio solo mentre si è rivolti verso il Nord lunare. È fatale alzare la mano sinistra oltre l'altezza della spalla, in qualunque posizione ci si trovi. È fatale, oltre a un certo punto, portare un'armatura con i tubi dell'aria disposti a cerchio sopra le spalle. In un altro punto, è fatale indossare un'armatura le cui bombole d'aria compressa alimentano direttamente la tuta senza l'uso dei tubi. Si subiscono menomazioni, se si indossa un'armatura le cui dimensioni variano notevolmente rispetto a quelle che usiamo ora. È fatale usare movimenti della mano necessari per scrivere la parola 'sì', con la mano destra o con la sinistra.
«Il perché non lo sappiamo. Sappiamo soltanto ciò che un uomo può fare o non può fare entro quella parte della formazione che è stata esplorata. Finora, abbiamo il diagramma del percorso e dei movimenti non pericolosi per la distanza di una dozzina di metri. Il tempo della sopravvivenza di un uomo all'interno della formazione è ora di tre minuti e cinquantadue secondi.
«Si studi le carte, Barker. Le porterà con sé, quando andrà, ma non possiamo sapere se il portarle non si riveli fatale, oltre il punto che misurano attualmente. Se ha qualche altra domanda da fare, cerchi le risposte in queste trascrizioni dei rapporti. Le dirò tutto ciò che deve sapere quando scenderà in laboratorio. L'aspetto là fra un'ora. Si sieda alla mia scrivania» concluse Hawks, avvicinandosi a passo svelto alla porta. — C'è un'ottima lampada da tavolo.
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