— Il che equivale a dire che hai avuto una specie di scontro con Latourette. Lui vuole fare una cosa, e tu vuoi farne un'altra.
Hawks insistette, ostinato: — Gli individui in preda a tensione emotiva fanno sempre ricorso alla violenza. Non è necessario che la violenza significhi sparare con una pistola: può essere una svista della matita su un foglio di carta, o una decisione di poco conto che basta a far fallire un intero programma. Nessun supervisore può sorvegliare continuamente i suoi collaboratori. Se potesse farlo, non avrebbe bisogno di aiuto, nel suo lavoro. Finché Latourette fa parte del progetto, non posso avere la certezza di avere il pieno controllo della situazione.
— E devi averlo? Un controllo totale?
— Devo averlo.
— Quindi Latourette se ne deve andare. Così. Sei mesi fa doveva restare. Così.
— È l'uomo più adatto per quel lavoro. Lo conosco meglio di quanto conosca Gersten. È per questo che adesso voglio Gersten… non è mio amico da dieci anni, come Sam.
Cobey si strinse tra i denti il labbro inferiore e lo liberò lentamente, alleviando la pressione. Si sporse per battere la penna su un blocco per appunti. — Senti, Hawks — disse — così non si può andare avanti. È cominciato tutto con un semplice contratto di ricerca per conto della Marina. Noi fornivamo soltanto gli apparecchi anche se eri stato tu ad avviare le trattative. Poi il governo ha scoperto quella cosa sulla Luna, e da allora non ci sono stati altro che guai: e di colpo ci siamo trovati non più a lavorare su un sistema per trasmettere gli esseri umani, ma a funzionare come una vera e propria installazione, a pasticciare con la telepatia, ci siamo ritrovati tra le braccia uomini morti e uomini impazziti, e tu ci sei dentro fino alle orecchie.
«Una mattina sono entrato qui e ho trovato sulla scrivania una lettera con cui venivo informato che tu eri diventato di colpo ufficiale di Marina e responsabile del funzionamento e della manutenzione dell'installazione. Il che significa che tu sei nella posizione di pretendere da noi, come ufficiale della Marina, tutto ciò che, come nostro ingegnere, consideri necessario all'installazione. Il Consiglio d'Amministrazione non vuol dirmi perché ha stanziato i fondi. La Marina non mi dice niente. Tu dovresti essere un dipendente della Con-El, e io non so neppure a che punto si arresta la tua autorità… so soltanto che si tratta di danaro della Con-El, spesso in attesa del giorno in cui la Marina, probabilmente, ci ripagherà, se il Congresso non taglierà il bilancio delle Forze Armate in modo che la Marina non possa pagarci, il tutto ai sensi del contratto di ricerca che, a quanto ne so, è stato superato grazie a non so che oscuro paragrafo delle leggi per la difesa nazionale. Io so soltanto che se continuo a mandare avanti la Continental in passivo, in modo che non possa venirne fuori, gli azionisti saranno felicissimi di sbarazzarsi di me.»
Hawks non disse nulla.
— Non sei stato tu a creare il sistema con cui sono costretto a lavorare — disse Cobey. — Ma, sicuro come l'inferno, ne hai approfittato. Non oso più darti un ordine diretto. Sono maledettamente certo che non potrei licenziarti, se lo volessi. Ma il mio compito è mandare avanti questa società. Se decido che non posso dirigerla finché ci sei dentro tu, e non posso licenziarti, sarò costretto a combinare qualche sporco tiro per obbligarti ad andartene. Magari lo farò anch'io, un bel discorsetto sulla violenza emotiva. — Si voltò di scatto e disse: — Guardami in faccia , accidenti a te! Sei tu che hai combinato questo guaio… non io!
Hawks si alzò e gli voltò le spalle. Si avviò lentamente alla porta. — Allora, posso o no prestare Sam a Waxted e promuovere Gersten?
Cobey scarabocchiò un appunto sul blocco, a secchi colpi di penna. — Sì!
Hawks riabbassò le spalle. — Benissimo, allora — disse. E chiuse la porta.
Quando rientrò in laboratorio, Barker era già stato sistemato dentro alla prima delle sottotute ed era seduto sull'orlo del tavolo della vestizione, lisciandosi sulla pelle la seta porosa: la polvere di talco imbiancava i polsini e il girocolllo. La sottotuta era di un arancione vivo, e quando Hawks gli si avvicinò, Barker disse: — Mi sembra d'essere un acrobata da circo.
Hawks consultò l'orologio. — Saremo pronti per il sondaggio tra venti minuti circa. Tra cinque minuti voglio andare a parlare con la squadra del collaudo del trasmettitore. Faccia attenzione a quello che sto per dirle.
— Le è andato di traverso il pranzo, dottore?
— Concentriamoci sul nostro lavoro. Voglio dirle che cosa le faremo. Più tardi tornerò a chiederle se è disposto a starci, prima che incominciamo.
— Molto gentile.
— È necessario. Ora mi ascolti: il trasmettitore di materia analizza qualunque cosa viene sottoposta al sondaggio. Poi converte l'analisi in un segnale, che descrive l'esatta struttura atomica dell'oggetto esaminato. Viene quindi trasmesso a un ricevitore. Là, il segnale entra in una piattaforma risolvente, la struttura atomica viene riprodotta sfruttando gli atomi locali… mezza tonnellata di roccia basta e avanza. In altre parole, il trasmettitore di materia la smonterà e poi invierà al ricevitore un messaggio, spiegando come deve rimontarla.
— Il processo è indolore e, per quanto riguarda la sua conoscenza, è istantaneo. Si compie alla velocità della luce, e né gli impulsi elettrochimici che trasmettono i messaggi lungo i suoi nervi e tra le sue cellule cerebrali, né le singole particelle che costituiscono i suoi atomi, né gli atomi nei loro movimenti individuali si avvicinano a una simile velocità.
«Prima che lei abbia la possibilità di sentire dolore o di accorgersi che si sta dissolvendo, e prima che la sua struttura atomica abbia tempo di disorganizzarsi, lei avrà l'impressione di essere rimasto immobile e che sia stato l'universo a muoversi. All'improvviso si troverà nel ricevitore, come se qualcosa d'onnipotente avesse mosso la mano, e l'impulso elettrico che era un pensiero in corsa tra le due cellule cerebrali completerà il suo percorso così tranquillamente che lei, per un momento, faticherà a rendersi conto di essersi mosso. Non sto esagerando, e voglio che non lo dimentichi. Sarà molto importante, per lei.
«Un'altra cosa da ricordare è che in realtà lei il viaggio non l'avrà affatto compiuto. Il Barker che compare nel ricevitore non ha in corpo un solo atomo che faccia adesso parte del suo corpo. Mezzo secondo prima, quegli atomi facevano parte d'una massa di materiale inorganico situata accanto al ricevitore. Il Barker che compare è stato creato manipolando quegli atomi… togliendo particelle ad alcuni, aggiungendone ad altri, un po' come se qualcuno derubasse Pietro per dare a Paolo.
«Dal punto di vista funzionale non vi sono differenze, in teoria, lo ricordi, se il Barker che compare è soltanto un duplicato esatto dell'originale. È il corpo di Barker, completo di cellule cerebrali che riproducono l'organizzazione e le capacità elettriche di quelle originali. Il nuovo Barker ha i suoi ricordi, al completo, e persino il ricordo di quel pensiero completato a mezzo che conclude dopo il trasferimento. Ma il Barker originale è scomparso, per sempre, e i suoi atomi sono stati convertiti nell'energia che ha attivato il trasmettitore.»
— In altre parole — disse Barker — io sono morto. — Scrollò le spalle. — Bene, me l'aveva detto.
— No — fece Hawks. — No — ripeté lentamente. — Non è questo che le avevo detto. Teoricamente, il Barker che appare nel ricevitore non si potrebbe distinguere in nessun modo dall'originale. Come ho precisato all'inizio, le sembrerà che non sia successo niente. Quando capiterà a lei, le sembrerà di essere ancora se stesso. Il pensiero che una volta, altrove, c'era un Barker che non esiste più sarà puramente accademico. Lei lo saprà solo perché ricorderà quello che io le sto dicendo ora. Altrimenti, non se ne accorgerebbe neppure.
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