Edgar Pangborn - La compagnia della gloria

Здесь есть возможность читать онлайн «Edgar Pangborn - La compagnia della gloria» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1977, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La compagnia della gloria: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La compagnia della gloria»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

La compagnia della gloria

La compagnia della gloria — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La compagnia della gloria», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

A occidente il mare si incontrava con l’orizzonte, sebbene a sud dì quell’arco, un rialzo di azzurro nebuloso suggerisse la presenza della terraferma. Il sole splendeva, dalle nostre spalle, su quell’isola appena accennata, perché eravamo arrivati in quel luogo a metà mattina. Vedemmo la luce forte toccare qualcosa che poteva essere una scogliera a picco o una cascata, e Demetrios la descrisse ad Angus. Poi si allontanarono, e io li vidi fermarsi proprio al limite delle piccole onde. Demetrios parlava ancora, ma a voce troppo bassa perché potessi udirlo, con il braccio sinistro intorno alle spalle di Angus, e l’altra mano, che impugnava il bastone, indicava qua e là… ma era con turbamento e tenerezza; ed è vero che quell’isola a sud era così lontana da noi che si sarebbe detto che solo un sogno potesse raggiungerla.

In precedenza, quel mattino, eravamo passati davanti a un vecchio tabellone indicatore con parecchi nomi, seguiti da numeri che indicavano le distanze, e mi sembra che uno di essi fosse Aberedo. Eppure Demetrios non ne parlava, e guardava le rovine di quella città senza mostrare di riconoscerla o di soffrirne; e chiese a Garth — forse all’inizio soltanto per scherzo — se sapeva costruire una barca.

— No, uomo Demetrios, — disse Garth, serio come sempre, — ma se tu mi dici come si fa, e se è di legno e nessuno mi fa fretta, credo di poterci riuscire.

— Settembre si sta avviando verso l’inverno, — disse Bosco. — Un paio di mesi, è probabile. Il riparo d’una casa, anche una di quei ruderi, farebbe comodo, se per costruire la vostra barca ci vorrà tempo fino ai grandi freddi.

— Si potrebbe riparare una casa per viverci, — disse Nod. — Caso mai fossimo ancora qui quando viene freddo, e adoperare le altre come legname per costruire la nostra barca.

Egli disse «nostra»; Bosco aveva detto «vostra»; probabilmente lo notò tutta la Compagnia.

Discutemmo tranquillamente l’idea, durante il pranzo allietato dalle mele colte nel frutteto di qualcuno morto da tanto tempo, dove ci eravamo seduti, protetti contro il forte vento umido dell’oceano. Sembrava una buona idea: pratica, ragionevole, e abbastanza folle da risultare interessante. — Se il mio bambino nasce in mare, — disse Eve che era stata Solitaire, — vivrà a lungo e non correrà mai pericoli nella tempesta. È una vecchia superstizione di Lowelltown, no?

— Di’ quanto è antica, — disse Wynken.

— Di un giorno. Me l’ha inventata Blynken ieri, mentre cucinavamo la pancetta e confrontavamo le nostre pance.

— Tante, tante ore fa, — disse Blynken. — La mia è più grossa della tua.

— Pooh!

— Non posso farne a meno, — disse Nod. — Amo tutte queste donne. Bene, sono favorevole alla barca. Avremo bisogno di carne affumicata. Io andrò a caccia, mentre Garth costruisce.

— Abbiamo bisogno di un’isola. Demetrios e io ne stavamo parlando quando Frankie ha fatto scappare i puma.

— E ha cavalcato quello grosso, facendogli fare tre volte il giro del prato, — disse Frankie. — Non dimenticarti questo particolare.

— L’isola che vediamo da qui, — disse Demetrios, — non è molto lontana. Forse ce ne servirebbe una ancora più in là. Se deve essere un’altra repubblica… un altro tentativo di creare una repubblica, avrà bisogno di crescere per un po’, senza che gli estranei, preoccupati, cerchino di distruggerla. — Guardò il Professore, che di solito era pronto a confermare o a smentire il buon senso delle sue osservazioni; il Professore annuì. — La nostra isola non deve essere troppo facile da scoprire, — disse Demetrios, — e abbastanza grande da sostentare alcune centinaia o migliaia d’anime con il gusto per l’amore e il gusto per l’intimità.

Così fu deciso — sebbene Bosco ci tenesse a dichiarare che non gliene importava niente in nessun caso — di costruire una barca.

Garth esaminò la sparuta struttura grigia che ci riparava dal vento del mare, e Frankie gli stava vicino, nel caso che avesse bisogno dell’Accetta. Prese a calci le tavole, bussò alle pareti. — Qui ci si può vivere, — disse. — E qui e altrove troveremo il materiale per la barca. — Poi egli e Frankie entrarono per studiare travi, sostegni, pavimenti, le condizioni del tetto, mentre noi esploravamo la città.

Demetrios fu attratto da un mucchio di rifiuti, dove scorse su un cartello carbonizzato le lettere FERRAMENTA. Lo smosse con il bastone di noce, scoprendo un martello arrugginito ma non rovinato, con il manico metallico, ancora fasciato di una stoffa a noi sconosciuta. Il negozio di ferramenta doveva essere bruciato prima che finisse il saccheggio, e il suo tesoro era rimasto sepolto sotto l’intonaco, le macerie e il legno carbonizzato. Bosco e Nod ci aiutarono. Ci sporcammo tra quelle macerie, ma trovammo due seghe a mano ancora coperte di cera, alcuni barili di chiodi, un’ascia a doppio taglio, un succhiello con una scorta di punte, una pialla. Naturalmente c’erano anche utensili molto più complicati; Demetrios disse che erano elettrici e li buttammo da parte.

Tornando alla nostra casa con giardino, trovammo Garth e Frankie già impegnati nei lavori. La stanza d’ingresso aveva un’enorme finestra di vetro molto spesso, sorprendentemente intatta. Altre finestre, sventrate e desolate, potevano venire chiuse con qualche tavola, per difesa contro i venti invernali, e dalla grande finestra del Tempo Antico potevamo guardare l’oceano che cambiava al calar del sole. Il comignolo era solido, il camino nella stanza principale era abbastanza grande per poterci far cucina, e lì c’era posto anche per dormire. Notammo tracce di ratti, ma dopo che Brand ebbe passato un paio di notti a correre per la casa, non sentimmo più fruscii nelle pareti.

Garth, quando ebbe il bottino che gli avevamo procurato nel negozio di ferramenta, fu un uomo felice. La sua felicità si irradiava attorno a lui, come una luce, investendo Blynken d’una particolare radiosità. — Con questa roba si può far molto, — disse Garth. — Quando costruisco, sono contento di me stesso. — Più tardi, quando si fu fissato un programma di lavoro, e il mite inverno portò giorni di pioggia durante i quali non poteva lavorare alla barca, Garth ci fece altre piccole sculture, che a lui non sembravano affatto meravigliose. Per Blynken scolpì un cigno con le ali sollevate, ed ella disse, quella stessa ora, di sperare che Garth sarebbe stato il padre di un suo altro bambino. Noi siamo così: spero che la nostra disinvoltura continui quando il modo di vivere diventerà più complicato, come immagino debba essere.

Anche Frankie splendeva di soddisfazione, quel primo giorno nella città che probabilmente non era Aberedo, quando fu deciso che certi ganci fissati alle pareti della cucina del Tempo Antico venissero consacrati ai preziosissimi utensili, e che proprio lui dovesse diventare il custode, autorizzato a strillare con quelli che avessero dimenticato di rimetterli a posto dopo averli adoperati… e ben puliti. Angus posò le mani sulle spalle di Frankie e anche se intendeva farlo per scherzo, lo disse in tono solenne: — Da oggi voi siete Custode degli Utensili.

… E quello è più o meno il modo in cui da allora abbiamo usato l’antico «voi»… per enfasi, o in speciali eventi solenni come quello, o in quelle occasioni sorprendenti in cui due o tre persone (magari anche di più, ma non so se sia mai successo), non spinte dal desiderio o dall’egoismo, possono entrare le une nelle vite delle altre, sia pur brevemente, facendolo con amore e senza paura. Può succedere anche senza parole, ma non con grande profondità, perché le parolele parole adatte, che si sentono di rado — sono diverse da ogni altro tipo di abbraccio. È per questo che il Professore mi turba, sebbene lo ami teneramente; ma sull’isola di Peranelios (che abbiamo chiamato cosi perché l’invenzione viene dalle storie di Demetrios) noi non violiamo mai l’intimità di un altro con suggerimenti sul modo in cui dovrebbe fare questo e quello. Sì, la vostra romanziera è corsa avanti di parecchi passi, anche se è una cosa puerile. Chiedo scusa. Avevo solo cominciato a dire che quella di Custode degli Utensili non è una posizione di poco conto, e nessuno avrebbe potuto occuparla, negli anni, meglio di Frankie.che deve ancora scrivere il suo primo libro; ma aspettate un po’.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La compagnia della gloria»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La compagnia della gloria» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «La compagnia della gloria»

Обсуждение, отзывы о книге «La compagnia della gloria» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x