Oswald inquadrò il volto dell’uomo. Agì sullo zoom fintanto che i contorni rimasero nitidi. Confrontò l’immagine con le altre che aveva salvato in precedenza. Ormai non aveva più dubbi: adesso sapeva con certezza chi si celava dietro al terrorista assassino che si faceva chiamare il Giusto in nome di Dio.
‹COME STAI, OSWALD?› digitò Sara dal suo laboratorio romano.
‹ADESSO CHE TI SENTO MOLTO MEGLIO, SARA.›
‹GALANTE COME SEMPRE. INTENDEVO LA TUA SALUTE. SONO STATA MOLTO IN PENA PER TE. QUANDO LA SMETTERAI DI FARCI STARE SULLE SPINE, OSWALD?›
‹C’È UN SOLO MODO PER FARLO, PICCOLA MIA, E MI AUGURO CHE CIÒ AVVENGA IL PIÙ TARDI POSSIBILE. COMUNQUE VA BENE, TUTTO BENE. TRA POCO SARÒ IN GRADO DI RIPRENDERE LA MIA VITA NORMALE.›
‹PER INTENDERCI, LA TUA VITA «NORMALE» SIGNIFICA USCIRE DA UN TOMBINO CON UNA BIMBA IN SPALLA MENTRE UN INTERO ISOLATO TI STA CROLLANDO SULLA SCHIENA?›
‹QUASI, CON UNA SOLA PRECISAZIONE: NON MI È CROLLATO SULLA SCHIENA, MI SONO SOLO RITROVATO UNA SCHEGGIA DI FERRO IN UN FIANCO.›
‹VEDO CHE IL BUONUMORE NON TI MANCA, MA PASSIAMO AD ALTRO. VOLEVO CHIEDERTI UN CHIARIMENTO: C’È UN SOLO ANELLO DEI RE, NON È VERO?›
‹SÌ, CERTO, SARA, E TU E IO LO CONOSCIAMO BENE. SI TRATTA DI QUELLO CHE TI CADDE DALLE MANI QUANDO, FUORI DAL PALAZZO DELLE NAZIONI UNITE, UN PAZZO A BORDO DI UN ELICOTTERO CI STAVA SPARANDO ADDOSSO.›
‹RICORDO OGNI MINIMO PARTICOLARE, OSWALD. MA SE NON MI SBAGLIO QUELL’ANELLO MI GIUNSE IN OMAGGIO DALL’ESTREMO ORIENTE.›
‹GIÀ, PARE CHE NICOLAE CEAUSESCU NE AVESSE FATTO DONO ALL’ULTIMA DELEGAZIONE UFFICIALE CHE FECE VISITA AL SUO PAESE: SI TRATTAVA DELLA DELEGAZIONE CINESE. GUARDA CASO ERA PROPRIO LA CINA IL PAESE NEL QUALE IL DITTATORE RUMENO AVREBBE VOLUTO RIFUGIARSI, UNA VOLTA CADUTO IL SUO REGIME. PROBABILMENTE LO AVREBBE ANCHE FATTO, SE NON FOSSE INCAPPATO IN QUALCHE ERRORE.›
‹CHE GENERE DI ERRORI, OSWALD?›
‹NON APPENA CI VEDREMO TI RACCONTERÒ ALCUNE COSE SUGLI INCREDIBILI ULTIMI MOMENTI DI LIBERTÀ DEL CONDUCATOR E DI SUA MOGLIE ELENA PETRESCU. DIMMI TU PIUTTOSTO, COME PROCEDONO LE ELS?›
‹NON TI NEGO CHE L’INCIDENTE E LA TUA CONVALESCENZA HANNO DIROTTATO I MIEI INTERESSI SU ALCUNI CAPOLAVORI DELLA PITTURA CHE GIACEVANO DA MESI ACCATASTATI NEL MIO STUDIO. COMUNQUE, PRIMA DI CONTATTARTI, HO PORTATO A TERMINE I MIEI COMPITI: SNAGOV NON DISTA VENTINOVE CHILOMETRI DA BUCAREST, MA UNA QUARANTINA. HO QUINDI PENSATO CHE QUELLA FOSSE LA CHIAVE DI UNA ELS E HO APPLICATO I NUMERI 2 E 9 SULLO SCRITTO DI TUO PADRE: A PARTIRE DALLA SECONDA LETTERA DEL TESTO, NE HO TRASCRITTA UNA OGNI NOVE. LA FRASE CHE VIENE FUORI È LA SEGUENTE: LA SESTA STAZIONE.›
‹MI FARESTI UNA CORTESIA, SARA? HO ANCORA QUALCHE LAVORETTO DA SBRIGARE QUI IN AMERICA, POI CREDO CHE DOVRÒ RECARMI IN MEDIO ORIENTE. TI POTRESTI TENERE LIBERA VERSO LA FINE DI GENNAIO? TI PROMETTO ESPERIENZE UNICHE IN TERRA DI ROMANIA.›
‹CONOSCENDOTI, BREIL, SO CHE I TUOI «LAVORETTI» CORRISPONDONO A CATACLISMI DI PORTATA PLANETARIA›, digitò Sara. Il suo pensiero non si discostava troppo dalla realtà.
L’ariete d’acciaio nelle mani degli agenti delle squadre speciali abbatté la porta al secondo colpo. Quindi gli uomini, con casco, giubbotto antiproiettile e pettorina con la scritta bianca FBI fecero irruzione nella casa di Jordan Cruner.
Dell’anchorman non c’era traccia.
Malgrado non si fosse ancora del tutto ripreso, Oswald aveva comunque voluto essere presente.
Lui e Cassandra erano entrati immediatamente dopo che gli uomini delle squadre speciali avevano dato il via libera.
Cassandra indicò l’ordine maniacale che regnava all’interno della casa: «All’accademia ci insegnano che l’ordine ossessivo è uno dei primi segni rivelatori di un serial killer. Tutto come da manuale».
«Già, tutto come da manuale, ma ciò non ha impedito a migliaia di innocenti di lasciarci la pelle. E sono convinto che la mente del Giusto-Cruner stia cercando di far saltare in aria altri seguaci del Profeta.»
«Abbiamo passato al setaccio la vita del presentatore televisivo: in realtà non si chiama Cruner, ma Kreutznaer. Di origine ebraica, era rimasto gravemente ferito nel corso dell’attentato all’ambasciata americana a Beirut nell’aprile del 1983, dove Cruner si trovava per far visita alla madre, impiegata presso l’ambasciata. Nell’attentato la donna rimase uccisa insieme ad altre sessantadue vittime, di cui diciassette statunitensi. All’epoca Jordan aveva ventidue anni, era un SEAL della marina e si trovava in Medio Oriente per una delle tante missioni speciali a cui vengono assegnati gli incursori dei corpi scelti. I commilitoni lo chiamavano ‘Mani di fata’, perché possedeva mani femminee e una capacità unica di assemblare esplosivi, bombe a tempo, mine e altro. Nell’attentato lo stesso Jordan fu gravemente ferito e gli venne amputata la gamba destra dopo venti giorni di sofferenze. I medici in un primo tempo disperarono di salvarlo. Jordan Kreutznaer invece riuscì a sopravvivere, ma la grave menomazione lo obbligò ad abbandonare la vita militare e da allora in lui cominciò a maturare l’odio che lo ha portato a trasformarsi nel Giusto in nome di Dio.»
«Già, benché abbia lavorato per pochi anni nei corpi speciali, la sua abilità era indiscussa. Con la pratica che ha maturato, per lui deve essere stato piuttosto semplice minare lo scafo di una nave o le fondamenta di un palazzo. La sua esperienza di guerra tecnologica gli ha consentito altresì di intercettare linee telefoniche e di addentrarsi nelle frequenze utilizzate dal Pentagono per teleguidare i Predator. Dal camion regia della K.C. News nel quale si rifugiava, Cruner aveva potuto catturare segnali provenienti da qualsiasi satellite e rimandarli dopo averli distorti a suo piacimento. Così ha fatto con il Predator nel corso dell’ultimo attentato che ha portato a termine con successo. Per quanto mi riguarda, una sola domanda è ancora senza risposta: chi gli poteva fornire quantità così cospicue di esplosivo?»
«Ti dice niente il nome di Tom Farrader, apparentemente morto suicida alla base di Camp Lejeune?»
«Mi sembra di ricordare qualche cosa. Vai avanti», disse Oswald.
«Tom Farrader era il responsabile delle scorte di munizioni e di esplosivi di una delle maggiori basi militari del mondo. Abbiamo disposto la riapertura del caso, ma crediamo che Farrader e Cruner si conoscessero e che molte volte il primo abbia ceduto al secondo delle partite clandestine di esplosivo. I denari per sponsorizzare la sua attività parallela non gli mancavano certo: osserva il lusso che regna in questa casa. Kreutznaer-Cruner è uno dei più popolari giornalisti televisivi americani. Come tale poteva scegliere ogni destinazione per i suoi servizi, e le sue destinazioni coincidevano sempre con quelle di Deidra Blasey e del sergente Kingston. Aveva pensato a tutto, anche al capro espiatorio che avrebbe sviato le indagini. Sono contenta che siano stati scarcerati il giorno seguente l’attentato a Pasadena. Ci servono comunque altre prove per inchiodarlo definitivamente. Ricordati: il Giusto ha annunciato un nuovo attentato per il prossimo 21 gennaio.»
Breil aprì l’armadio a muro, osservò i titoli della libreria alla sua destra. Posò le dita sopra uno dei volumi e lo tirò a sé con gesto sicuro.
Cassandra e gli uomini dell’FBI restarono a guardare ammutoliti la parete di fondo dell’armadio che scivolava di lato, mettendo allo scoperto il locale nel quale il Giusto confezionava le sue bombe, i suoi avvertimenti e le sue folli rivendicazioni.
L’Anello dei Re era sulla scrivania, di fianco al computer. Poco distante trovarono un Corano, ancora aperto al versetto centonovantasette della seconda sura. Oswald lesse a alta voce: « Il Pellegrinaggio avviene nei mesi ben noti. Chi decide di assolverlo, si astenga dai rapporti sessuali, dalla perversità e dai litigi durante il Pellegrinaggio. Allah conosce il bene che fate. Fate provviste, ma la provvista migliore è il timor di Allah, e temete Me, voi che siete dotati di intelletto » .
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