Helen Nielsen - Notturno per la morte

Здесь есть возможность читать онлайн «Helen Nielsen - Notturno per la morte» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1954, Издательство: Mondadori, Жанр: Криминальный детектив, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Notturno per la morte: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Notturno per la morte»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Casey Morrow, un giovane intento ad annegare nel whisky i suoi dispiaceri, viene abbordato nel bar da una bella sconosciuta che gli chiede di sposarla offrendogli in compenso una cospicua somma.
L’indomani Casey si sveglia con la sensazione di aver sognato, ma i cinquemila dollari che si trova in tasca gli dicono che il ricordo è reale. E su un quotidiano trova una notizia sensazionale: “Finanziere ucciso! Ereditiera scomparsa!”, con una foto dell’ereditiera in prima pagina: è proprio la ragazza del bar!

Notturno per la morte — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Notturno per la morte», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Come?

— … compresa la mancia. Sarei potuta restare a casa mia a mangiare minestra in scatola. Su, datemeli.

— Vada per un dollaro e sessantacinque.

Uno strano indirizzo, quello che Maggie riportò dal suo incarico pomeridiano; strano soprattutto per un uomo che faceva affari da centomila dollari. Casey sentiva l’orgasmo salire. Le cose cominciavano ad assumere forma, prendevano proprio la piega da lui auspicata. Lasciò libera Maggie, che brontolava come sempre, e si avviò a piedi lungo la Madison Street.

Circa due isolati oltre il fiume, si fermò. Collimava perfettamente. Il numero sbiadito sulla porta a vetri corrispondeva a quello scarabocchiato da Maggie sull’assegno, e non si trattava certamente di un albergo di lusso. Su un lato un bar-ristorante, sull’all’altro una sala da gioco, e in mezzo l’alberghetto modesto, con l’ingresso grande come una scatola di fiammiferi e le scale strette, che salivano in direzione di una luce giallastra. Casey andò dritto verso il piccolo banco del portiere, da cui un vecchio con una sporca maglia marrone lo stava fissando.

Alle sue domande questi non si fece più cordiale e ripeté: — Vanno?

— Victor Vanno — confermò Casey.

— Chi lo vuole?

— Io, ve l’ho già detto.

— Non c’è.

Dopo una rapida occhiata tutt’attorno, Casey intravide una porta aperta che conduceva al bar, e decise che quel tipo d’indagine dava davvero una bella sete.

— Aspetterò — disse.

— Non so quando tornerà.

— Aspetterò ugualmente.

Il whisky non era di buona qualità, ma se non altro dissetava. Dopo circa venti minuti di attesa a un capo del bancone, notò con stupore di avere le mani umide di sudore e concluse che fosse dovuto all’orgasmo, in previsione non sapeva neppure lui di che cosa. Ordinò un altro whisky e lo sorseggiò lentamente, ansioso che le cose cominciassero a mettersi in moto. Chi era questo Victor Vanno? Che aspetto avrebbe avuto? Che cosa avrebbe detto? Il barista pareva poco loquace, ma Casey aveva deciso che valeva comunque la pena di tentare, quando la porta che dava sulla strada si aprì, e una donna grassoccia dagli arruffati capelli rossi si accostò al bancone. Non era sbronza, ma neanche del tutto lucida, se parlava tra sé.

— Fuori dai piedi, mi ha detto, non mi seccare. Vi pare il modo di parlare, dico io?

Non ottenne risposta, ma era previsto, in quanto non si rivolgeva a nessuno in particolare, e il barista si limitò a riempire un bicchiere di birra facendolo poi scivolare verso di lei con un gesto che denotava l’abitudine.

— Arie da granduca! Vi dico io… — Tacque il tempo sufficiente per ingollare la birra con un’unica sorsata, che lasciò Casey stupefatto, quindi si asciugò la bocca con il dorso della mano. — Non permetto a nessuno di maltrattarmi — riprese. — No davvero. Adesso vado a dire a quel figlio di…

Il barista fece: — Ehi!

Stava già avviandosi verso l’ingresso dell’albergo e ristette per volgere il capo, urlando: — Pagherà Vanno. Pagherà ben altro, prima che io abbia finito con lui. Non permetto a nessuno di maltrattarmi.

Vanno. A Casey non occorreva altro. Si lasciò scivolare giù dallo sgabello e seguì la donna nell’ingresso, ma lei non si diede la pena di accostarsi al banco del portiere. Sapeva dove andare, e Casey le stava alle calcagna. Le scale conducevano a un corridoio stretto e buio, e la donna, dopo aver sorpassato tre porte, si fermò e prese a girare violentemente la maniglia della quarta. L’uscio non si apri.

— Vanno! — chiamò allora.

Quindi, con voce fattasi improvvisamente melata: — Vanno, tesoro, aprimi.

Casey le diede trenta secondi prima di accostarsi a sua volta per dire: — Andiamo Vanno, aprite.

Dall’altro lato dell’uscio si udirono dei passi avvicinarsi alla porta e soffermarsi indecisi. Quando l’uscio si socchiuse, Casey ebbe l’impulso di farsi da parte, perché contro la luce si stagliava un uomo gigantesco. Vedendo le sue spalle, provò un formicolio alla nuca. Il volto gonfio per il sonno e per le troppe libagioni gli era ignoto, ma avrebbe riconosciuto quelle spalle ovunque. Casey Morrow non era tipo da dimenticare un aggressore, che lo aveva accarezzato con uno sfollagente.

— Ti ho già detto di levarti dai piedi — brontolò Vanno, lanciando un’occhiataccia oltre Casey e cioè in direzione della donna, che adesso esitava in un angolo a bocca aperta. — Chi ti sei tirato dietro? Che trucchi stai tentando? — Non fece neppure caso al bofonchiare di lei e indietreggiò di qualche passo, in modo che la luce proveniente dalla stanza illuminasse in parte il corridoio. Casey sentì di essere stato riconosciuto e intanto cercava di ricostruire come erano andate le cose. Gorden e il suo domestico si erano riferiti a vicenda una chiara descrizione dei loro misteriosi visitatori, e l’amico Vanno aveva avuto l’incarico di fare la spedizione alla Erie Street. Ora Vanno stava ricordando e la faccenda potevano complicarsi.

— Salve — fece, entrando nella stanza. — Vi secca se entro?

Non è che si sentisse molto coraggioso, anzi, cominciava ad apprezzare la bibita rincorante bevuta al bar. La donna entrò alle sue calcagna, e non appena Vanno ebbe richiuso la porta, la stanza apparve di colpo molto affollata.

— Il vostro alloggio mi delude — osservò Casey. — Ma forse al giorno d’oggi anche centomila dollari fanno poca strada.

— Che cosa volete? — chiese l’altro. — Chi vi manda?

— Nessuno, è stata un’idea mia.

— Dovreste stare più attento alle idee che vi vengono.

Vanno non doveva possedere un’intelligenza spiccata, ma gli avevano detto che l’uomo dall’impermeabile e dal cappello marrone significava guai, e tanto gli bastava. Attraverso la giacca sbottonata, Casey intravedeva la fondina sotto l’ascella.

“Con tutti quei muscoli che bisogno ha di essere armato?” disse tra sé. “Sta’ a vedere che non sono io l’uomo più spaventato del mondo.”

— Non so come mai voi laviate i panni sporchi di Gorden — osservò — ma si direbbe che non vi paghi poi tanto.

— Chi sarebbe Gorden?

— Un tizio un po’ nervoso, anzi nervosissimo. Personalmente non mi garberebbe di trattare affari con uno dai nervi tanto poco solidi. Secondo me ha un complesso di colpa, e non mi stupirebbe se parlasse nel sonno, soprattutto quando la temperatura scotta. La donna dai capelli rossi chiese: — Caro, chi è questo tipo?

— Sono la Fortuna — spiegò Casey. — Ho trovato il nome di Vanno in un concorso d’indovinelli. Se risponderà bene a tutte le domande vincerà il premio.

— Che risposte volete? — brontolò Vanno.

— La più difficile: che cosa è successo a Carter Groot?

Era davvero la più difficile. Fino a quel momento, l’altro era stato incerto, ma ora aveva capito, e portò la mano alla fondina. Non ebbe il tempo. Nel Pacifico, s’impara a stare con gli occhi aperti, s’impara subito, o mai più. Aveva appena abbozzato il gesto, quando si trovò steso a terra, un’espressione sciocca sul volto rubizzo. La mano con cui aveva tentato di sfilare l’arma era vuota.

— Così va bene — approvò Casey. — Mi piace la gente che sa prendersela con serenità.

— Ti sei fatto male, tesoro? — chiese la donna.

— Zitta, tu — ringhiò Vanno.

— È un poliziotto, te lo dico io. È un poliziotto, per forza!

— Ti ho detto di chiudere il becco.

— Sei in trappola un’altra volta!

Ecco, dunque. Gorden conosceva i suoi polli, essendo un avvocato, sapeva tutti i precedenti di Vanno.

— Inflazione — ribatté Casey ad alta voce. — Un giorno ottenete un’opzione su una proprietà in cattivo stato, in procinto di essere venduta per pagare le tasse, e, sei mesi più tardi, la signora Brunner l’acquista per centomila dollari. Un affare davvero eccellente. Quando lo scoprì il vecchio Brunner?

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Notturno per la morte»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Notturno per la morte» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Notturno per la morte»

Обсуждение, отзывы о книге «Notturno per la morte» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x