Giacomo Casanova - Il Duello
Здесь есть возможность читать онлайн «Giacomo Casanova - Il Duello» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Классическая проза, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Il Duello
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:5 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 100
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Il Duello: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il Duello»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Il Duello — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il Duello», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Entrato nella slitta in virtù di un zecchino che diede al paesano che la guidava, si sdrajò e si fece coprire da una stuoja, più per ripararsi dalla neve che il trotto de' cavalli facea saltar dentro, che per nascondersi. Buon fu per lui il trovarsi così coperto e non esposto alla vista di alcuno, poiché non avea ancora fatto un miglio che incontrossi col Bissinscki, che a cavallo di carriera aperta con la sciabola sfoderata correa, sperando d'incontrarlo per tagliarlo in minuti pezzi con tanto buon core, con quanto l'amoroso pastore dà un'archibugiata al lupo che incontra traendo seco sul collo l'agnella, che gli uccise e rubò. Il Bissinscki avrebbe eseguito il suo polacco progetto senza né pure idearsi che creatura ragionevole avesse potuto chiamare la sua azione men che onesta, non che spacciarla per un tradimento; tanto sembra eroica oggidì ancora a' polacchi la vendetta. Egli non poté mai immaginarsi ch'ei fosse sotto quella stuoja, onde seguitò a correre verso l'osteria, dove l'amico suo ferito stava aspettando ristoro, e 'l veneziano giunse in Varsavia, dove, non avendo trovato alcuno alla casa del principe Adamo Czartoryski, si determinò a ricoverarsi nel convento de' zoccolanti.
Essendosi egli presentato, il portinaio, che nol conoscea, vedendolo tutto sporco di sangue e supponendolo perciò un malfattore, era per chiudergli la porta in faccia, ma il veneziano non gli diede tempo; entrò a forza gettandolo con le gambe all'aria. Accorsero molti frati allora, e 'l guardiano istesso, il quale si determinò a dargli una stanza. Non passò mezz'ora che quella stanza si vide piena de' primi signori della corte e de' più accreditati, poiché il Postòli in sostanza, quantunque intrepido e valorosissimo, era considerato come il maggior nemico della nazione, e favorito del re, avea la maledizione che hanno tutti i favoriti, era temuto ed odiato o invidiato da tutti. I più cospicui tra magnati si affrettarono dunque di accorrere al convento, chi per udire la storia del fatto, chi per assicurar il ferito di protezione, chi per offrirgli danaro che non accettò e che se fosse stato saggio avrebbe accettato; ma trovavasi troppo in que' momenti in preda del demone dell'eroismo. La necessità però il costrinse ad accettare cento zecchini dal principe palatino di Russia, e dal figlio principe Adamo il trattamento intero della tavola giornaliera, non per lui che fu tosto condannato alla dieta, ma per chi portavasi all'ora di pranzo ad onorarlo. Un chirurgo francese accorse tosto ad aver cura di lui, il quale dopo avergli cacciato sangue, gli aprì il di sopra della mano presso al pollice, gli estrasse la palla, gli passò nella ferita un cordone di seta, gliela fasciò, e poi gli ordinò un medicamento, perché dicea che sgombro da ogni materia dovea essere lo stomaco di un ferito e che dovea poi esser lasciato senza nutrimento alcuno, eccettuato quello di semplice brodo; al qual ordine il veneziano non osò opporsi, come avrebbe desiderato, quando udì quel chirurgo, che pregiavasi d'intendere il latino, fulminargli l'aforismo: Vulnerati fame crucientur. L'operazione che il chirurgo gli fe' per trargli dall'interno della mano la palla, fu dolorosissima; ma egli imparò che non v'è dolore materiale che un animo risoluto non possa dissimulare: mentre il chirurgo oprava, egli narrava il fatto al palatino di Calich Tuardouski e ad altri magnati astanti, e poté, malgrado il dolore che sentia, né dar segno di sentirlo, né interrompere il suo racconto. Il non posso è troppo di frequente sulle labbra dei mortali; per l'uomo che vuole, vi si trova assai di raro.
Il principe Stanislao Lubomirski allora Strasnik, ora gran maresciallo della corona, dotto e dolcissimo signore, portossi alla stanza del veneziano al cominciar della notte, e narrogli la scena ancor più tragica avvenuta dopo il duello. Il furioso Bissinscki quando, giunto a Vola, vide l'amico in quello stato, e seppe che il veneziano se n'era andato, diè nelle smanie; rimontò a cavallo determinato di andarlo a cercare ne' più cupi ripostigli, non già per isfidarlo a duello, ma per ucciderlo di presenza in qualunque luogo fosse per ritrovano. S'immaginò dunque, tornando in Varsavia, ch'egli si fosse ricoverato in casa del conte Tomatis, italiano anch'esso, del quale sapea che il veneziano era amico. Si figurò anzi che dal Tomatis medesimo poteva il veneziano esser stato spronato a chiamare il Postòli in duello, per vendicarlo di una vilissima ingiuria che avea dovuto soffrire dal Postòli poco tempo avanti, e per la quale avrebbe meritato che il Tomatis l'avesse ucciso sul fatto. Ma se anche il Bissinscki non avesse pensato a ciò, egli dovea certamente credere che gratissimo fosse riuscito al Tomatis il modo con cui il veneziano avea abbassata e punita l'insolenza del troppo ardito cavaliere, onde gli parve indegno di vivere ed andò determinato di uccider lui, se in di lui casa non ritrovasse l'altro.
Scese da cavallo nella corte, montò furibondo le scale, e, trovato il Tomatis in bella compagnia di donne e di cavalieri, dimandò che gli si desse subito tra le mani il veneziano, alla qual dimanda avend'egli risposto che non sapea dove la persona ch'egli volea si trovasse, l'altro si trasse di tasca una pistola e gliela sparò alla testa. Il colpo andò a vuoto. Il conte Mozinski, Stolnik della corona, amabile, dotto, generoso e vigorosissimo, che trovavasi là presente, corse ad afferrare a traverso il furioso per gettarlo dalla finestra; ma avend'egli per disgrazia libero il braccio dritto, lanciò al Mosinski due fendenti, con uno de' quali gli ferì il braccio sinistro, e con l'altro tagliogli la faccia imprimendogli una lunga ferita che dall'alto della guancia sinistra scendevagli fin sotto la bocca alla destra, avendogli tagliato il labbro e quattro denti con grave ferita nelle gingive. Fatto ciò, rapidamente corse sul principe Stanislao Lubomirski che trovavasi parimenti in quella compagnia e, presentandogli al petto una pistola, il prese pel braccio e 'l minacciò di morte, se nol conducea subito salvo fino al suo cavallo, che avea lasciato nella corte. Era colui un diavolo determinato, di cui non era permesso eludere i cenni; il principe il condusse a salvamento al suo cavallo, e lasciò che egli andasse alla malora. Grande intanto era divenuto lo strepito e lo spavento in Varsavia. Erasi sparsa la voce che il veneziano avea ucciso il Postòli, onde correvano a cavallo gli Ulani ed i suoi ben affetti per tutte le strade cercando l'uccisore, che non conosceano, e lanciando colpi di sciabola a tutti quelli che incontravano non vestiti alla polacca. Avevan presto tutti i mercadanti chiuse le loro botteghe, come se avessero temuto un armata di turchi, che fosse per entrar vittoriosa e dare il sacco alla città. Fortunata fu la combinazione che la notte non tardasse molto a sopraggiungere.
Questo fu il racconto che al veneziano, cagione di tutti questi accidenti, fe'
il principe che, in virtù d'una pistola al petto, fu quello che aiutò l'assassino ad uscir salvo dalla casa del conte Tomatis. Giunse allora nella stanza un frate, che venne a dire che il convento era tutto circondato da guardie. Disse il principe che ciò erasi fatto per ordine del gran maresciallo della corona, che temea a ragione che non andassero gli Ulani a forzare il convento per impadronirsi della persona del veneziano e vendicar, facendone strage, l'ucciso loro colonnello.
Il tribunale del gran maresciallo della corona, cui compete tutto il criminale e che, non soggetto ad appellazione, condanna i malfattori a morte, padrone di negar la grazia della vita di qualcuno anche allo stesso re, pubblicò contro il Bissinski, che andò a ricoverarsi a Kônigsberg, un severo bando sotto pena capitale e con taglia, con confiscazione di beni e degradamento di nobiltà.
Giunse in quegl'istanti un uffiziale del principe Czartoryski palatino di Russia, che consegnò al veneziano un biglietto nel quale trovavasene incluso un altro. Quello del principe dicea così: Lisez, mon ami, ce que le roi m'écrit, et mettez votre esprit en repos: leggete, amico, ciò che il re mi scrive, e ponetevi l'animo in calma. L'incluso biglietto era del re, e dicea: J'ai donné ordre, mon cher oncle, a mes chirurgiens d'avoir grand soin de Braniski, mais j'ai su toute l'affaire, et je n'ai pas oublié le pauvre C……. Vous pouvez lui faire savoir que je lui fais grâce. - Ordinai, mio caro zio, ai miei chirurghi di aver gran cura di Braniski, ma ho saputo tutto l'affare, e non dimenticai il povero C……. Voi potete fargli sapere che gli accordo grazia.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Il Duello»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il Duello» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Il Duello» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.