Giacomo Casanova - Il Duello
Здесь есть возможность читать онлайн «Giacomo Casanova - Il Duello» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Классическая проза, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Il Duello
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:5 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 100
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Il Duello: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il Duello»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Il Duello — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il Duello», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Questa riflessione è quella che porta certuni a chiamar in duello chi li insultò ed a farsi anche spesso da' medesimi uccidere.
Rousseau il moderno a questo proposito ne dice una delle sue: dice che i veri vendicati non sono già quelli che uccidono, ma quelli che costringono i loro offensori ad ucciderli. Confesso di non aver lo spirito abbastanza elevato per esser in questo del parer del sublime ginevrino, quantunque il pensiero sia peregrino, nuovo e suscettibile, per chi volesse giustificarlo, di sottili ed assai eroici ragionamenti; di quelli de' quali vanno in traccia i pensatori moderni, che propriamente sono beati quando possono con sofismi fare che paradossi diventino aforismi. - O il Postòli, discorrea il veneziano, accetta la mia sfida, o la rifiuta; se l'accetta, eccomi risarcito, qualunque sia per essere la sorte del duello; se la rifiuta, sono ciò non ostante vendicato, poiché sfidandolo gli dimostro che non lo temo e che chiudo in seno un core intrepido ed un animo che m'induce a non far più caso della propria vita, dopo che fu ottenebrata da un insulto; e con tal passo lo sforzo a stimarmi ed a pentirsi di aver oltraggiato un uomo ch'egli non può più spacciare per vile, perché il vede pronto ad immolarsi al proprio onore. Si aggiunga che, se il Postòli rifiutava il duello, il veneziano divenia padrone di accusarlo di poltroneria e di dire apertamente che non si credea più macchiato da quell'ingiuria, dacché avea scoperto che l'ingiuriatore era un vil poltrone, dal quale un uomo d'onore non può mai essere offeso, poiché il disprezzo lo pone nella linea de' pazzi.
Lo sfidar a duello chi offese è un natural impulso di un animo, che l'educazione seppe rendere moderato e padrone di frenar la brutalità de' primi moti. Un animo barbaro, che una nobil educazione non avvezzò a reprimere i primi impulsi, rispinge offesa con offesa, e tenta, condotto dalla sua passione e da natural disio di vendetta, di privar di vita chi il vilipese, senz'esporsi al rischio di divenir esso medesimo la vittima del suo proprio diritto.
In conseguenza di questo ragionamento, fondato sulla conoscenza del core umano e sulla forza de' dominanti pregiudizi, egli si dispose senza frapporre tempo alcuno a scrivere al cavaliere un biglietto, il quale in fatti lo sfidasse, ma che di tal tempra non potesse essere giudicato dalla giustizia, in ogni caso che potesse sopraggiungere, in un paese nel quale sotto pena di morte erano vietati i duelli. Questo è quanto contenea il biglietto, di cui la fedel copia originale esiste tra le mani di chi ora scrive questo fatto.
Monseigneur,
Hyer au soir, sur le théâtre, Votre Excellence m'a insulté de gaieté de coeur, et elle n'avoit ni raison, ni droit d'en agir ainsi vis-à-vis de moi. Cela étant, je juge, Monseigneur, que vous me haïssez; et que par conséquent vous voudriez me faire sortir du nombre des vivants. Je puis et je veux contenter Votre Excellence.
Ayez la complaisance, Monseigneur, de me prendre dans votre équipage, et de me conduire où ma défaite ne puisse pas vous rendre fautif vis-à-vis des lois de la Pologne, et où je puisse jouir du même avantage, si Dieu m'assiste au point de tuer Votre Excellence.
Je ne vous ferais pas, Monseigneur, cette proposition, sans l'idée que j'ai de votre générosité.
J'ai l'honneur d'être, Monseigneur, de Votre Excellence le très humble et très obéissant serviteur.
G.C.
ce mercredi, 5 mars 1766, à la pointe du jour.
Eccellenza,
Jeri sera dietro alla scena Ella mi offese senza motivo e senza dritto alcuno di procedere verso di me in simil guisa. Ciò essendo, giudico che V. E. mi odj e che, per conseguenza, brami di farmi uscire dal numero de' vivi. Posso e voglio contentarla.
V. E. si compiaccia di prendermi seco nella sua carrozza e di condurmi in luogo nel quale, uccidendomi, Ella non abbia a divenir reo violatore delle leggi della Polonia, e nel quale io possa goder dello stesso vantaggio, se con l'assistenza di Dio mi riuscisse di uccider Lei.
Se non sapessi quanto sia grande la sua generosità, non farei a V. E. questa proposizione.
Ho l'onor d'essere, oggi mercordì 5 Marzo allo spuntar del giorno, Di V. E.
L'umil. dev. oss. Servitore G. C.
Copiato e sigillato questo biglietto, egli scosse dal sonno un cosacco, che dormia sempre vestito sulla soglia della sua stanza, ed il mandò portatore del biglietto alla Corte, all'appartamento del Postòli, e gli ordinò di consegnarlo senza nominare chi lo mandava e di ritornar subito a casa. Così ei fece. Non passò mezz'ora che un paggio del Postòli venne a consegnare nelle proprie mani del veneziano la seguente risposta, scritta di sua mano, sigillata con le sue armi.
Monsieur,
l'accepte votre proposition, mais vous aurez la bonté, Monsieur, de vouloir bien m'avertir quand j'aurai l'honneur de vous voir. Je suis très parfaitement, Monsieur,
Votre très humble et très obéissant
Serviteur Branicki P.
5 mars 1766.
Signore,
Accetto la vostra proposizione, ma avrete la bontà, Signore, di voler bene avvertirmi quando avrò l'honore di vedervi. Sono perfettissimamente, Signore, Vostro Um. ed Obbed. Servitore.
Dal nobile laconismo di questo biglietto si conosce che il Postòli non esitò neppur un minuto ad accettare la sfida, e che fu anzi un piacere per lui quello di riceverla. Scorgendo in un attimo di aver offeso un uomo che nol teme, gli venne un pensiero che gli trafisse il core: ebbe timore che lo sfidatore potesse immaginarsi di aver a fare con un poltrone, e forse di atterrirlo. Rifletté che l'uomo che lo sfidò si crede forse più bravo di lui, e se ne rise. Gli venne poi in pensiero che ebbe forse la disgrazia d'insultare un uomo intrepido, e quindi riconobbe per suo religioso dovere quello di risarcirlo, anche uccidendolo se abbisognasse, ma onorandolo nel medesimo tempo e compiangendolo poi che abbia voluto farsi uccidere per non saper soffrire da lui una picciola ingiuria; non indifferente in questa riflessione al piacere di un nuovo trionfo. Quindi si affrettò ad accettar la sfida, acciò l'altro, supponendolo timoroso, non avesse tempo di accrescersi il coraggio. Gli venne anche un altro pensier maligno.
S'imaginò che lo sfidatore, sfidandolo, abbia sperato ch'egli non accetti la sfida. Accettò dunque, e si lusingò ch'ei fosse per inciampare in qualche poltroneria, la quale poi potesse giustificar lui, dimostrando al mondo che alfine non avea insultato che un vile. Desiderò però nel fondo del suo core che lo sfidatore fosse uomo valoroso, poiché non avviene mai che un bravo stimi un altro più bravo di lui, onde prevede la sua vittoria sempre più gloriosa, e della vittoria nel suo core è sicuro. Questi sono i pensieri che in simili occasioni albergano nell'animo dell'uomo veramente nobile. L'uomo nobile, che ha offeso, non va in traccia di sotterfugi per esimersi dal dare all'oltraggiato tutte le soddisfazioni. Quelli che non sono pronti a darle sono infingardi, se pure non dimostrino che le persone che offesero meritavano d'esserlo, o erano in debito d'essere anime vili insensibili ad ogni affronto; ovvero tenuti dall'umiltà della loro condizione o dalla doverosa subordinazione a dissimularlo.
Contento il veneziano di avere condotta a buon termine la faccenda, rispose sul fatto così:
Je me rendrai, Monseigneur, demain matin jeudi, à l'antichambre de V. E.; j'attendrai votre réveil, et j'aurai toute la journée libre. Vous ne sauriez penser, Monseigneur, combien je me crois honoré par la réponse que V. E. m'a faite. J'ai l'honneur, etc.
Domani mattina giovedì aspetterò nella sua anticamera che V. E. si svegli, ed avrò libero tutto il giorno. V. E. non può figurarsi quanto io mi senta onorato dalla sua risposta. Ho l'onore d'essere, etc.
Egli consegnò la risposta al medesimo paggio, il quale ritornò un quarto d'ora dopo con questo biglietto dell'impaziente Postòli: Je ne consens pas à transporter à demain une affaire qu'on doit terminer aujourd'hui. Je vous attends chez moi d'abord. Marquez-moi, en attendant, les armes et le lieu, etc.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Il Duello»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il Duello» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Il Duello» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.