Parpaiola Franco - IL CANTIERE
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“Condivido totalmente quello che ha detto l’assessore Rotondo. Sono d’accordo con l’assessore non solo per quanto concerne la stampa ma anche per le TV, perché ritengo che bisogna, non tanto metterle in riga, ma quando dicono delle falsità sul conto di chiunque devono essere ripresi. Anche quando mandano determinati programmi sul computer che ci sono, diciamo dei battibecchi, mandano solo ed esclusivamente quello che dicono loro e questo è fare politica. Ma questo significa anche non mantenersi nella loro deontologia politica di giornalisti che è quella di dare le notizie veritiere e quelle che sono. Purtroppo l’Italia, specialmente in questi ultimi tempi, viaggia così.
Io non riesco a capire gli interventi quando sono ambigui. Prima ho ascoltato gli interventi dei consiglieri Ciaccia o Tamborrino. Non ho capito se stanno dando uno schiaffo o una lisciata. Non sanno neanche loro di cosa stanno parlando. Non bisogna essere ambigui. Avrei preferito che quella interpellanza fosse stata così : vogliamo vedere a che grado di inquinamento le aziende monopolitane stanno portando la città?
Si fa un’interpellanza su un’azienda dove tempo addietro vi è stato un accordo con l’azienda. L’assessore è andato a controllare. Nulla toglie, caro Tamborrino, ad andare a controllare anche tu di persona. Purtroppo la politica è questa. Andare ad insinuare nella popolazione la paura. Come creare la paura nella popolazione? Si dice : cosa viene bruciato dall’Ital Green? Non ho capito. Lo ha detto l’assessore, lo ha detto l’Ital Green che non brucia CDR. Cos’altro volete sentire?
La verità è che ci sono troppi falsi ambientalisti in giro. Portano una bandiera che non possono portare perché sono falsi. Il vero ambientalista è quello che cura veramente l’ambiente.
Il consigliere Ciaccia voleva addirittura dei benefici dall’azienda.
Non si parla della differenziata perché è un merito dell’assessore.
Poiché la gente non segue la politica, funziona così. Io lancio delle falsità e un 20% di quelle persone abboccano. Noi non facciamo così!”.
Abbiamo riportato fedelmente quando dichiarato dal consigliere Spinosa in aula al fine di non violare la “nostra deontologia politica di giornalisti” ( per usare il linguaggio del consigliere Spinosa).
VOX POPULI, VOX DEI. NON DI CERTO IN ITALIA!!!
Quando le voci del passato ci spiegano il nostro presente e ci ammoniscono per il nostro futuro.
Commenti dei lettori dI: www.monopolitube.it sulla mia iintervista.
scritto da un monopolitano, 01 marzo 2010 alle ore 23:49:22
E pensare che facendosi un giro da quelle parti, è facile vedere le eco(?)balle stipate lungo la strada... basterebbe anche un giro di elicottero... Il sig. Parpaiola lo dice chiaro: lì si bruciano rifiuti senza controllo, col rischio che ci sia anche amianto. Che fare?
scritto da IL CAVALIERE MASCHERATO, 02 marzo 2010 alle ore 08:07:08
Adesso immagino che i “monopolitani” si scateneranno contro le affermazioni del signor Franco Parpaiola. E’ molto meglio prendersela con il petrolio e lo “straniero” che con le aziende presenti sul territorio monopolitano e che danno da “mangiare” a molti monopolitani. E’ ora di essere più coerenti sulle battaglie ambientaliste e di ribellarsi anche di fronte agli “scempi” creati da queste aziende. Le affermazioni del signor Parpaiola sono dure ma vere...ripeto vere! Sono testimonianze di una persona che ha lavorato lì dentro ed è consapevole di quello che stava succedendo e che succede. E’ ora di di dire NO all’ Ital Green e non solo NO al Petrolio!! Ma come al solito..siamo a Monopoli...e quasi sempre è meglio difendere certi interessi “interni” ....
Speriamo bene!
Voglio complimentarmi con il signor Parpaiola. Era ora che qualcuno dicesse la verità!!
scritto da arianna - monopoli, 02 marzo 2010 alle ore 08:48:50
una mia parente si reca sempre in quella zona (vicinanze polisportiva) a comperare frutta e verdura da coltivazione biologica, che senso ha tutto questo? e’ solo una truffa il biologico a biomasse! saluti
scritto da Donatella Lacitignola, 02 marzo 2010 alle ore 09:08:58
Buongiorno sig. Franco, Punto 1)Mi piacerebbe sapere cos’hanno importato precisamente dalle foreste subtropicali? Non mi e’ mai parso di vedere sul porto tronchi di vegetazione fitta proveniente da oltreoceano o addirittura la nostra agricoltura colpita da “INSETTI NOCIVI”. Punto 2) E’ molto comodo accorgersi , dopo aver incrementato i pasti e le birre (non mi sembra lei abiti in un posto dove la birra non e’ poi tanto gradita, quindi e’ piaciuto anche a lei berla qui)tornarsene al suo paesello..Punto 3) Con tutto il rispetto parlando, lei ora ha 70 anni, penso che quando ha iniziato la sua carriera era giovanissimo, esattamente come lo erano i “manager” dell’ Ital Green, quando i colossi della Siemens sbattevano questi principianti oltre le loro scrivanie. Punto 3) Questa bella lettera, se proprio ci teneva a salvare Monopoli, perche’ non l’ha inviata direttamente al sig. Marseglia o a chi per lui..vede col senno di poi tutti sanno puntare il dito, ma prima di arrivare al “poi” nessuno fa niente. Punto 4)Un consiglio a tutti ...provate a fare un po di Jogging costeggiando Pantano sino ad arrivare oltre la Giannoccaro se ci riuscite...e poi provate a farlo sulla zona Industriale...e fatemi sapere dove l’aria a dispetto di tutto e’ piu’ respirabile.Punto 5)
...
scritto da Donatella Lacitignola, 02 marzo 2010 alle ore 09:09:50
L’ambiente e’ il bene che tutti dobbiamo salvaguardare, ma non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca...bisogna solo, oggi come oggi limitare i danni.E se c’e’ qualcuno che vuole mettere in piedi un’azienda a discapito di unìalbero di ulivo...beh di alberi di ulivo ce ne sono tanti, di posti di lavoro no.
Con cio’ non voglio assolutamente dire che le parole del sig. Parpaiola siano fasulle, e’ il suo mestiere, chi meglio di lui, ma noto fra le sue righe un certo risentimneto nei confronti dei pezzi grossi della Ital Green e non sicuramente per quello che bruciano, altrimenti , come detto prima , avrebbe fatto notare questi suoi giustificati disappunti a chi di dovere.
Avevo detto gia’ ieri che non mi sarebbe piaciuta, e infatti puzza anche questa di bruciato.
Scusate la franchezza.
Saluti a tutti.
scritto da marco, 02 marzo 2010 alle ore 09:44:15
non ci organizziamo faremo la stessa fine di Taranto. La centrale può anche rimanere, ma serve una commissione permanente che controlli il materiale che si brucia.
scritto da cittadina stanca, 02 marzo 2010 alle ore 10:16:28
che fare? denuncia alla magistratura! ma chi la fa? il comune? si domani!!!!!!!!!!!!! a poveri noi!!!!!!Romani svegliati!!!!
scritto da astro, 02 marzo 2010 alle ore 10:26:07
E poi, con tutto il danno che da anni procura a Monopoli e dintorni, che cosa ha fatto per la città e il territorio l’azienda in argomento? NIENTE!!
scritto da Donatella Lacitignola, 02 marzo 2010 alle ore 11:00:55
Perche’ continuano a costruire case verso la zona industriale????Chi da le concessioni, non sa che quella e una zona ad “alto tasso d’inquinamento”??E chi ci va a vivere in queste case non sa del rischio che corre??Dimenticavo...noi ci lamentiamo sempre dopo che succedono le disgrazie..
scritto da Libero pensatore, 02 marzo 2010 alle ore 11:07:30
Per Donatella : Ti consiglio di leggere meglio l’intervista. Parpaiola non ha detto che bruciano legna da foreste tropicali ma solo che avevano pensato di bruciarla.
Ho letto e riletto l’intervista e mi sembra equilibrata. Non affetta dal misticismo ecologista ma neanche con il prosciutto sugli occhi. Del resto tra chi ci è stato dentro e chi parla senza sapere neanche di cosa parla, preferisco la testimonianza di chi ci ha lavorato.
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