Anne Rice - Intervista col vampiro

Здесь есть возможность читать онлайн «Anne Rice - Intervista col vampiro» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Firenze, Год выпуска: 1977, Издательство: Salani, Жанр: Ужасы и Мистика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Intervista col vampiro: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Intervista col vampiro»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In una stanza d’albergo Louis racconta la sua vita ad un esterrefatto giornalista, la lunghissima, estenuante vita di un vampiro. Duecento anni assieme al suo maestro Lestat ed alla piccola Claudia, duecento anni in giro per il mondo, nascondendosi dalla luce e succhiando sangue…

Intervista col vampiro — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Intervista col vampiro», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«‘Tu inganni te stesso. Il palazzo non significa niente per te’ disse. ‘La porta che vedi conduce a me, ora. Al fatto che tu venga a vivere con me, così come sono. Io sono il male, con infinite sfumature e senza colpa’.

«‘Sì, esattamente’ mormorai.

«‘E questo ti rende infelice’ proseguì. ‘Tu, che sei venuto a trovarmi nella mia cella e hai detto che resta un solo peccato, la soppressione volontaria d’una vita umana innocente’.

«‘Sì…’ ammisi. ‘Chissà come avrai riso di me…’

«‘Non ho mai riso di te. Non posso permettermi di ridere di te. È attraverso di te che posso salvarmi dalla disperazione che ti ho descritto come la nostra morte, attraverso di te che devo crearmi un legame con questo diciannovesimo secolo, arrivare a capirlo in un modo che mi rivitalizzi, cosa di cui ho un disperato bisogno. È per aspettare te che sono rimasto al Teatro dei Vampiri. Se avessi conosciuto un mortale con la tua sensibilità, il tuo dolore, la tua lucidità, ne avrei fatto immediatamente un vampiro. Ma capita assai di rado. No, ho dovuto aspettare il tuo arrivo. E ora mi batterò per averti. Vedi quanto sono spietato in amore? È questo che intendevi per amore?’

«‘Oh, ma commetteresti un terribile errore’ replicai, guardandolo negli occhi. Le sue parole si stavano imprimendo nella mia mente a poco a poco. Non avevo mai sentito la mia frustrazione devastatrice con tanta evidenza. Non era pensabile che potessi soddisfarlo. Non ero capace di soddisfare Claudia. Non ero mai stato capace di soddisfare Lestat. E il mio fratello mortale, Paul: con che meschinità, che mortale meschinità l’avevo deluso!

«‘No. Io devo entrare in contatto con quest’epoca’ insistette con tono calmo. ‘E posso farlo grazie a te… non per imparare da te delle cose che posso vedere in una galleria d’arte o leggere nei libri più densi… tu sei lo spirito, tu sei il cuore’.

«‘No, no’. Levai di scatto le mani. Ero sul punto di scoppiare in una risata amara, isterica. ‘Non capisci? Io non sono lo spirito di nessuna epoca. Sono in lotta contro tutto e lo sono sempre stato. Non ho mai avuto legami con nessun posto, con nessuno, in nessun momento!’ Era troppo penoso, troppo vero.

«Ma per tutta reazione il suo viso s’illuminò d’un sorriso irresistibile. Sembrava che stesse per ridermi in faccia, poi le sue spalle si scossero di questa risata. ‘Ma Louis’ disse piano. ‘E proprio questo lo spirito del tuo tempo. Non capisci? Tutti provano quello che provi tu. La tua caduta dalla grazia e dalla fede è la caduta di un secolo’.

«Fui così colpito da quest’osservazione che rimasi immobile con lo sguardo fisso sul fuoco. Aveva quasi consumato il legno, e covava sotto un deserto di cenere un paesaggio grigio e rosso che sarebbe crollato al tocco dell’attizzatoio. Ma era ancora molto caldo e mandava una luce potente. Vidi in un attimo tutta la mia vita.

«‘E i vampiri del teatro…’ domandai a voce bassa.

«‘Riflettono l’epoca in un cinismo che non può comprendere la morte delle possibilità; un fatuo, sofisticato indulgere alla parodia del miracoloso; una decadenza il cui estremo rifugio è la presa in giro di se stessi; una manierata disperazione. Li hai visti; li conosci da sempre. Tu rifletti la tua età in modo diverso. Tu rifletti il suo cuore spezzato’.

«‘Ma questa è infelicità. Un’infelicità che non puoi neanche immaginare’.

«‘Non ne dubito. Dimmi cosa provi adesso, cosa ti rende infelice. Dimmi perché per sette giorni non sei venuto da me, sebbene ardessi dal desiderio di farlo. Dimmi che cosa ti trattiene ancora con Claudia e con l’altra donna’.

«Scossi la testa. ‘Tu non sai che cosa domandi. Vedi, per me è stato immensamente difficile trasformare Madeleine in vampiro. Ho dovuto rompere un giuramento con me stesso che mai l’avrei fatto, che la mia solitudine non m’avrebbe mai spinto a farlo. Non vedo la nostra vita come poteri e doni. La vedo come una maledizione. Non ho il coraggio di morire. Ma creare un altro vampiro! Allargare a un altro questa sofferenza, condannare a morte tutti quegli uomini e quelle donne che il vampiro dovrà uccidere. Ho rotto un grave giuramento. E nel fare questo…’

«‘Ma se ti può consolare… avrai capito di sicuro che ho avuto la mia parte in questa decisione’.

«‘Che l’ho fatto per liberarmi da Claudia, per essere libero di venire da te… sì, questo lo so. Ma io ne ho la responsabilità ultima!’

«‘No. Voglio dire, direttamente. Sono io che te l’ho fatto fare! Io ero vicino a te quella notte. Esercitai tutto il mio potere per persuaderti a farlo. Non lo sapevi?’

«‘No’.

«Chinai il capo.

«‘Avrei fatto io un vampiro di questa donna’ mormorò. ‘Ma pensavo che fosse meglio farlo fare a te. Altrimenti non avresti mai rinunciato a Claudia. Dovevi sapere di volerlo…’

«‘Aborrisco ciò che ho fatto!’

«‘Allora aborrisci me, non te stesso’.

«‘No. Non hai capito. Hai quasi distrutto quello che stimi in me. Ti ho resistito con tutte le mie forze senza neppure sapere ch’era il tuo potere ad agire su di me. Qualcosa in me per poco non è morta. La passione è quasi morta. Fui quasi distrutto quando Madeleine fu creata!’

«‘Ma questa cosa non è più morta, questa passione, questa umanità, comunque tu voglia chiamarla. Se non fosse viva, ora non ci sarebbero lacrime nei tuoi occhi. Non ci sarebbe collera nella tua voce’.

«Per un istante non potei rispondere. Riuscii solo ad annuire. Poi mi sforzai di parlare nuovamente. ‘Non devi mai costringermi a fare qualcosa contro la mia volontà! Non devi mai esercitare un simile potere…’ balbettai.

«‘No’ convenne immediatamente. ‘Non devo. Il mio potere si arresta a un certo punto dentro di te, a una certa soglia. Di lì in poi non ho più alcun potere. Comunque… questa creazione di Madeleine è fatta. Tu sei libero’.

«‘E tu sei soddisfatto’ ribattei io, riprendendo il controllo su me stesso. ‘Non intendo essere duro. Tu mi hai. Io ti amo. Ma sono sconcertato. Sei soddisfatto?’

«‘Come potrei non esserlo? Sono soddisfatto, certo’.

«Mi alzai e andai alla finestra. L’ultima brace stava morendo. La luce cominciava a ingrigire il cielo. Armand mi seguì al davanzale. Sentivo la sua presenza accanto a me; i miei occhi si abituavano sempre più alla luminosità del cielo, e ora riuscivo a vedere il suo profilo e il suo occhio contro la pioggia che cadeva. Il suono della pioggia era dappertutto e ovunque diverso: scorreva nella grondaia sotto il tetto, picchiettava sulle assicelle, cadeva dolcemente attraverso gli strati scintillanti dei rami degli alberi, schizzava sul davanzale di pietra davanti alle mie mani. Un dolce miscuglio di suoni che inzuppava e colorava tutta la notte.

«‘Mi perdoni… per averti forzato, con quella donna?’ mi domandò.

«‘Non hai bisogno del mio perdono’.

«‘Ne hai bisogno tu’ ribattè. ‘E perciò anch’io’. Sul suo viso regnava una calma assoluta.

«‘Si prenderà cura di Claudia? Resisterà?’ domandai.

«‘È perfetta. Pazza; ma per questi giorni è perfetta. Si prenderà cura di Claudia. Non è mai vissuta da sola neppure un secondo della sua vita; le è naturale essere devota ai suoi compagni. Non ha bisogno di ragioni particolari per amare Claudia. E poi, al di là dei suoi bisogni, le ragioni particolari ci sono. La bellezza di Claudia, la sua tranquillità, il suo controllo. Stanno perfettamente insieme. Ma io penso… che al più presto dovrebbero lasciare Parigi’.

«‘Perché?’

«‘Il perché lo sai: Santiago e gli altri vampiri le guardano con sospetto. Tutti i vampiri hanno visto Madeleine: la temono perché lei sa di loro e loro non sanno niente di lei. Non lasciano mai in pace chi sa di loro’.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Intervista col vampiro»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Intervista col vampiro» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Intervista col vampiro»

Обсуждение, отзывы о книге «Intervista col vampiro» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x