Lois Bujold - L'eroe dei Vor
Здесь есть возможность читать онлайн «Lois Bujold - L'eroe dei Vor» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1992, ISBN: 1992, Издательство: Nord, Жанр: Космическая фантастика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:L'eroe dei Vor
- Автор:
- Издательство:Nord
- Жанр:
- Год:1992
- Город:Milano
- ISBN:88-429-0234-9
- Рейтинг книги:3 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 60
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
L'eroe dei Vor: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «L'eroe dei Vor»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
L'eroe dei Vor — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «L'eroe dei Vor», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
Questi scosse il capo e sollevò alcune dita.
– Lassù hanno accumulato un ritardo di circa sei minuti nelle operazioni di scarico – replicò.
– Dunque – proseguì Miles, tornando a girarsi verso Tris ed Oliver, – voglio che risaliate entrambi con quest'ondata e su navette separate, imbarcandovi ciascuno su uno dei due trasporti. Una volta lassù, comincerete ad accelerare le operazioni di scarico della vostra gente. Il tenente Murka vi indicherà le navette a cui siete assegnati – concluse, indicando il tenente, che venne avanti e li portò entrambi con sé.
Beatrice indugiò però accanto a Miles.
– Io sono incline al panico – gli comunicò in tono distaccato, disegnando con il piede nudo cerchi concentrici nella polvere sempre più umida.
– Non ho più bisogno di una guardia del corpo – replicò Miles, con un sorriso, – ma forse mi servirebbe un custode…
Negli occhi di lei affiorò un sorriso che però non si estese alle labbra. Più tardi, si ripromise Miles, più tardi avrebbe fatto ridere quelle labbra.
La seconda ondata di navette cominciò a decollare mentre ancora quelle della prima ondata stavano atterrando e Miles pregò fra sé che tutte avessero i sensori in stato di perfetto funzionamento nell'incrociarsi in quella nebbia, perché da quel momento in avanti i tempi avrebbero potuto soltanto diventare ancora più serrati. Intanto la nebbia si stava trasformando in una gelida pioggia che sferzava la pelle come aghi d'argento.
Adesso il punto focale dell'operazione si andava restringendo rapidamente, ridotto com'era ad una questione di macchine, di numeri e di tempi più che di fedeltà, di anime e di spaventosi obblighi; pensando che una mente patologica dal punto di vista emotivo, del tutto priva di amore e di paura, avrebbe perfino potuto definirla divertente, Miles prese a tracciare nella polvere con la mano sinistra numeri relativi alle persone trasportate, in transito e da prelevare… ma il terreno polveroso era ormai ridotto ad un nero fango appiccicaticcio che non conservava a lungo i suoi segni.
– Dannazione – sibilò improvvisamente Tung, mentre l'aria davanti alla sua faccia si faceva indistinta per il rapido susseguirsi di informazioni proiettate olograficamente che i suoi occhi seguivano con la velocità derivante dalla pratica; al tempo stesso, la mano destra del commodoro si contraeva e si serrava come se lui fosse stato tentato di strapparsi dalla testa la cuffia e di calpestarla per dare sfogo alla propria frustrazione. – Questo taglia la testa al toro: abbiamo appena perso due navette nel corso della seconda ondata.
Quali navette? urlò la mente di Miles. Oliver? Tris?
– In che modo? – si costrinse però a chiedere innanzitutto. Giuro che se sono andate a sbattere una contro l'altra andrò a cercare un muro per picchiarvi contro la testa fino a stordirmi…
– Una navetta da combattimento cetagandana ha infranto il nostro cordone. Il suo obiettivo erano le navi da trasporto, ma per fortuna l'abbiamo bloccata in tempo… o quasi.
– Hai l'identificazione delle due navette distrutte? Erano a pieno carico o stavano tornando qui?
– A-4 a pieno carico – rispose Tung, ripetendo le informazioni che gli venivano fornite, – B-7 di ritorno vuota. Perdita totale del carico, nessun superstite. La navetta da combattimento 5 della Triumph è stata danneggiata dal fuoco nemico e il recupero del pilota è ancora in corso.
Non aveva perso i suoi due comandanti: i successori del Colonnello Tremont, che lui aveva scelto e allevato con tanta cura erano al sicuro. Nel riaprire gli occhi, che aveva serrato per l'angoscia, Miles si accorse che Beatrice… per la quale i numeri di identificazione delle navette non avevano nessun significato… stava aspettando con ansia una sua decifrazione.
– Duecento morti? – sussurrò la ragazza.
– Duecentosei – la corresse Miles, mentre i volti, i nomi e le voci dei sei Dendarii in questione gli affioravano nella memoria. Anche i 200 passeggeri dovevano aver avuto un volto, ma lui si rifiutò di pensarvi per non creare nella propria mente un pericoloso sovraccarico emotivo.
– Sono cose che succedono – mormorò ancora Beatrice, in tono stordito.
– Stai bene?
– È ovvio che sto bene. Sono cose che succedono, inevitabili, e non sono una piagnucolosa mezza cartuccia che si terrorizza sotto il fuoco del nemico. – La ragazza sbatté in fretta le palpebre e sollevò il mento di scatto. – Dammi… qualcosa da fare. Qualsiasi cosa.
In fretta , aggiunse tacitamente Miles, al suo posto. D'accordo.
– Raggiungi Pel e Liant – disse, indicando la parte opposta del campo, – dividi i loro restanti gruppi in blocchi di trentatré e aggiungili ai gruppi previsti per la terza ondata, che dovrà salire in sovraccarico, poi torna da me a fare rapporto. Va', presto, perché gli altri saranno di ritorno entro pochi minuti.
– Sissignore – rispose Beatrice, eseguendo un saluto… per se stessa, non per lui: ordine, struttura, razionalità erano adesso una corda di salvataggio. Miles ricambiò il saluto con espressione grave.
– Le navette erano già sovraccariche – protestò Tung, non appena la ragazza fu fuori portata di udito. – Con duecentotrentatré persone stipate a bordo voleranno con la leggerezza di altrettanti mattoni, senza contare che ci vorrà più tempo per caricare qui e per scaricare in orbita.
– Sì. Dio… – Miles rinunciò infine a cercare di tracciare numeri nella fanghiglia: – Analizza queste cifre al computer per me, Ky, perché in questo momento non mi fido di riuscire a sommare in maniera esatta neppure due più due. Quanto saremo in ritardo quando il grosso delle truppe cetagandane arriverà a portata di tiro? Per favore, dammi la valutazione più precisa possibile, senza addolcire la pillola.
Tung borbottò qualcosa nella propria cuffia, scandendo numeri, margini, tempi mentre Miles seguiva ogni dettaglio con l'intensa attenzione di un predatore.
– Alla fine della terza ondata – annunciò infine Tung, con brusca franchezza, – cinque navette staranno ancora aspettando di scaricare quando il fuoco dei Cetagandani comincerà a friggerci.
Mille uomini e donne…
– Signore, posso rispettosamente suggerire che è arrivato il momento di ridurre il più possibile le nostre perdite? – aggiunse l'Eurasiatico.
– Puoi suggerirlo, commodoro.
– Alternativa numero uno, che è anche la più efficiente: utilizzare soltanto sette navette per l'ultima ondata e lasciare a terra i prigionieri da caricare nelle ultime cinque. Saranno ricatturati ma almeno saranno vivi.
La voce di Tung assunse una sfumatura più suadente nel pronunciare quell'ultima frase.
– C'è un solo problema, Ky, e cioè che io non voglio restare qui.
– Potresti sempre risalire con l'ultima navetta, proprio come hai detto. A proposito, signore, ho già fatto notare che a mio parere questa decisione è stata una stupida smargiassata?
– Le tue sopracciglia lo hanno detto con estrema eloquenza, poco fa, e sebbene possa sentirmi incline ad essere d'accordo con te… ti sei accorto dell'attenzione con cui i prigionieri rimasti mi stanno fissando? Hai mai visto un gatto dare la caccia ad un grillo?
Nel rilevare il fenomeno che Miles aveva appena descritto Tung si agitò, a disagio.
– Non mi va' l'idea di dover abbattere gli ultimi mille prigionieri per poter far decollare la mia navetta – aggiunse questi.
– Con lo schema di volo irregolare che stiamo tenendo potrebbero rendersi conto che non arriveranno altre navette soltanto dopo che la tua sarà già decollata.
– Quindi dovremmo semplicemente lasciarli là ad aspettarci? – Le pecore guardano verso l'alto, ma non vengono sfamate. . .
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «L'eroe dei Vor»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «L'eroe dei Vor» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «L'eroe dei Vor» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.