«Andiamo» disse Harry in tono asciutto, «dammi una mano, non credo che sappia nuotare bene».
Trascinarono la sorellina di Fleur nell’acqua, verso la riva dove i giudici erano schierati a guardare, con venti tritoni che li scortavano come una guardia d’onore, cantando le loro terrificanti canzoni stridule.
Harry vide Madama Chips affannarsi attorno a Hermione, Krum, Cedric e Cho, tutti avvolti in pesanti coperte. Silente e Ludo Bagman rivolsero a Harry e Ron un gran sorriso dalla riva mentre questi si avvicinavano a nuoto, ma Percy, che era molto pallido e sembrava in qualche modo molto più giovane del solito, venne loro incontro schizzando acqua. Nel frattempo Madame Maxime cercava di trattenere Fleur Delacour, che era pressoché isterica e lottava con le unghie e con i denti per tornare in acqua.
«Gabrielle! Gabrielle! È viva? È ferita? »
«Sta bene!» cercò di dirle Harry, ma era così sfinito che riusciva a stento a parlare — figuriamoci a gridare.
Percy afferrò Ron e lo trascinò a riva («Mollami, Percy, sto benissimo!»); Silente e Bagman rimisero in piedi Harry; Fleur si liberò dalla presa di Madame Maxime e abbracciò la sorella.
«Sono stati gli Avvinscini… mi agredivano… oh, Gabrielle, credevo… credevo…»
«Venite qui, voi» disse Madama Chips; afferrò Harry e lo spinse verso Hermione e gli altri, lo avvolse così stretto in una coperta che gli parve di trovarsi dentro una camicia di forza, e lo costrinse a trangugiare una dose di pozione bollente. Un fiotto di vapore gli uscì dalle orecchie.
«Harry, sei stato grande!» gridò Hermione. «Ce l’hai fatta, hai trovato il modo, da solo!»
«Be’…» cominciò Harry. Le avrebbe voluto dire di Dobby, ma aveva appena notato che Karkaroff lo stava osservando. Era il solo giudice a non essersi alzato dal tavolo; il solo giudice a non dar segno di soddisfazione e sollievo per il fatto che Harry, Ron e la sorellina di Fleur erano tornati sani e salvi. «Sì, proprio cosi» concluse Harry, alzando appena la voce in modo da farsi sentire da Karkaroff.
«Tu ha scarabeo per la testa, Herr-Mioni» disse Krum.
Pareva che Krum cercasse di attirare l’attenzione di Hermione, forse per ricordarle che l’aveva appena salvata dal lago, ma lei scacciò bruscamente lo scarabeo e disse: «Però hai superato il tempo massimo, Harry… Ci hai messo un secolo a trovarci?»
«No… vi ho trovati facilmente…»
Harry si sentiva sempre più stupido. Ora che era fuori dall’acqua, gli pareva perfettamente chiaro che le misure di sicurezza di Silente non avrebbero consentito la morte di un ostaggio solo perché il suo campione non si era fatto vedere. Perché non aveva preso Ron, e via? Sarebbe stato il primo a tornare su… Cedric e Krum non avevano perso tempo a preoccuparsi degli altri; non avevano preso sul serio la canzone delle sirene…
Silente era accovacciato accanto all’acqua, immerso in una fitta conversazione con quella che sembrava la leader del popolo delle sirene, una femmina dall’aria particolarmente selvaggia e feroce. Stava facendo lo stesso tipo di rumori stridenti che emettevano i tritoni sott’acqua; era chiaro che Silente sapeva parlare sirenesco. Alla fine si rialzò, si rivolse ai colleghi giudici e disse: «Credo che sia necessario un consulto prima di assegnare i punteggi».
I giudici presero a confabulare. Madama Chips era andata a salvare Ron dagli abbracci convulsi di Percy; lo condusse da Harry e dagli altri, gli diede una coperta e un po’ di Pozione Pepata, poi andò a recuperare Fleur e la sorellina. Fleur aveva parecchi tagli sul viso e sulle braccia, e la veste strappata, ma non gliene importava, e non voleva che Madama Chips glieli disinfettasse.
«Pensi a Gabrielle» le disse, e poi si rivolse a Harry. «Tu hai salvata» disse, senza fiato. «Anche se non era il tuo ostagio».
«Sì» disse Harry, che al momento desiderava con tutto il cuore di aver lasciato tutte e tre le ragazze legate alla statua.
Fleur si chinò, baciò Harry due volte su ciascuna guancia (lui si sentì bruciare la faccia, e non si sarebbe stupito se gli fosse uscito di nuovo il fumo dalle orecchie), poi disse a Ron: «E anche tu… tu hai aiutato lui…»
«Sì» disse Ron, molto speranzoso, «sì, un pochino…»
Fleur piombò anche su di lui e lo baciò. Hermione era semplicemente furiosa, ma proprio in quel momento la voce prodigiosamente amplificata di Ludo Bagman risuonò altissima, facendoli sobbalzare tutti e riducendo al silenzio la folla nelle tribune.
«Signore e signori, abbiamo preso una decisione. La Capitansirena Murcus ci ha raccontato che cosa è successo in fondo al lago, e di conseguenza abbiamo deciso di assegnare un punteggio su base cinquanta a ciascuno dei campioni, come segue…
«La signorina Fleur Delacour, anche se ha dimostrato una padronanza eccellente dell’Incantesimo Testabolla, è stata aggredita dagli Avvincini mentre si avvicinava all’obiettivo, e non è riuscita a recuperare il suo ostaggio. Le assegniamo venticinque punti».
Applausi dalle tribune.
«Mi meritavo zero» disse Fleur con voce roca, scuotendo la splendida chioma.
«Il signor Cedric Diggory, che a sua volta ha fatto uso dell’Incantesimo Testabolla, è stato il primo a fare ritorno col suo ostaggio, anche se è riemerso un minuto oltre il tempo massimo di un’ora». Fragorosi evviva dai Tassorosso in platea; Harry vide Cho scoccare a Cedric uno sguardo raggiante. «Quindi conquista quarantasette punti».
Il cuore di Harry sprofondò. Se Cedric era tornato fuori tempo massimo, figuriamoci lui.
«Il signor Viktor Krum ha usato una forma incompleta di Trasfigurazione, che nondimeno si è rivelata efficace, ed è stato il secondo a tornare col suo ostaggio. Gli attribuiamo quaranta punti».
Karkaroff applaudì molto forte, con aria decisamente altezzosa.
«Il signor Harry Potter ha usato l’Algabranchia con grande efficacia» continuò Bagman. «È tornato per ultimo, e ben oltre il tempo massimo di un’ora. Tuttavia, la Capitansirena ci informa che il signor Potter è stato il primo a raggiungere gli ostaggi, e che il ritardo nel suo ritorno è stato causato dalla sua decisione di riportare indietro tutti gli ostaggi, e non solo il suo».
Sia Ron che Hermione rivolsero a Harry uno sguardo un po’ esasperato, un po’ compassionevole.
«Quasi tutti i giudici» — e qui Bagman scoccò a Karkaroff un’occhiata molto torva — «ritengono che ciò sia prova di tempra morale e meriti il punteggio pieno. Tuttavia… il punteggio del signor Potter è di quarantacinque punti».
Lo stomaco di Harry sussultò: ora era primo alla pari con Cedric. Ron e Hermione, colti di sorpresa, lo fissarono sbigottiti, poi scoppiarono a ridere e presero ad applaudire forte con il resto della folla.
«E vai, Harry!» urlò Ron sopra il frastuono. «Allora non stavi facendo lo scemo: stavi dimostrando tempra morale!»
Anche Fleur batteva le mani con grande vigore, ma Krum non sembrava affatto contento. Cercò di nuovo di parlare con Hermione, ma lei era troppo occupata a festeggiare Harry per ascoltarlo.
«La terza e ultima prova avrà luogo il ventiquattro giugno al tramonto» riprese Bagman. «I campioni verranno informati su ciò che li attende con un mese esatto di anticipo. Grazie a tutti voi per il sostegno che avete dato loro».
Era finita, pensò Harry inebetito, mentre Madama Chips spingeva i campioni e gli ostaggi verso il castello per procurare loro degli abiti asciutti… era finita, ce l’aveva fatta… non doveva pensare a nulla, ora, fino al ventiquattro giugno…
La prossima volta che fosse andato a Hogsmeade, decise mentre risaliva la scalinata di pietra, avrebbe comperato a Dobby un paio di calzini per ogni giorno dell’anno.
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