Joanne Rowling - Harry Potter e la camera dei segreti

Здесь есть возможность читать онлайн «Joanne Rowling - Harry Potter e la camera dei segreti» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1999, ISBN: 1999, Издательство: Salani, Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Harry Potter e la camera dei segreti: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Harry Potter e la camera dei segreti»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Continuano le avventure dell’apprendista stregone più famoso del mondo. Lo avevamo lasciato alla bizzarra Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove aveva sconfitto il terribile Lord Voldemort. Lo ritroviamo ora alle prese con alcuni insegnanti come il severissimo professor Piton o come il vanesio professor Allock. Ma, soprattutto, alle prese con una serie di strani episodi che cominciano a capitare nella scuola. Molti studenti cadono vittime di un incantesimo che li trasforma in pietra: la causa sembra essere una terrificante creatura che si nasconde nella misteriosa Camera dei Segreti…

Harry Potter e la camera dei segreti — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Harry Potter e la camera dei segreti», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Nella fretta di rispondere, per poco Harry non rovesciò la boccetta dell’inchiostro.

Tutto si sta ripetendo in questo momento. Ci sono stati tre attentati e sembra che nessuno sappia chi c’è dietro. Chi è stato l’ultima volta?

Posso fartelo vedere, se vuoi giunse pronta la risposta di Riddle. Non devi credermi per forza. Posso portarti dentro al mio ricordo della notte in cui presi il colpevole.

Harry esitò, con la penna d’oca sospesa a mezz’aria, sopra il diario. Che cosa voleva dire Riddle? Come poteva essere trasportato dentro ai ricordi di un’altra persona? Lanciò un’occhiata nervosa alla porta del dormitorio, dove il buio si stava facendo sempre più fitto. Quando tornò a posare gli occhi sul diario, vide che si stavano formando nuove parole.

Lascia che ti mostri.

Harry rimase incerto per una frazione di secondo, poi scrisse due parole.

Va bene.

Le pagine del diario cominciarono a sfogliarsi come al soffio di un vento forte e si fermarono a metà del mese di giugno. Con la bocca spalancata per lo stupore, Harry vide che il riquadro della data del 13 giugno sembrava essere diventato un minuscolo schermo televisivo. Con mani tremanti, sollevò il libro per mettere l’occhio sulla piccola finestra e prima ancora di sapere cosa stesse accadendo si trovò piegato in avanti verso la finestra che si allargava. Sentì il proprio corpo lasciare il letto, poi fu scaraventato a capofitto nella pagina, in un turbinio di luci e ombre.

A un tratto sentì i piedi poggiarsi sulla terraferma; rimase immobile, tremante, mentre le sagome dapprima sfocate acquistavano contorni precisi.

Seppe immediatamente dove si trovava. Quella stanza circolare con i ritratti addormentati alle pareti era l’ufficio di Silente… ma quello seduto dietro alla scrivania non era Silente. Un mago grinzoso e dall’aria fragile, calvo tranne che per qualche raro ciuffo di capelli bianchi, stava leggendo una lettera al lume di candela. Harry non l’aveva mai visto prima.

«Mi spiace» disse con voce incerta, «non era mia intenzione disturbare…»

Ma il mago non alzò lo sguardo. Continuò a leggere, aggrottando leggermente la fronte. Harry si avvicinò alla scrivania e balbettò: «Ehm… che faccio, me ne vado?»

Il mago continuò a ignorarlo. Sembrava non lo avesse neanche sentito. Pensando che fosse sordo, Harry alzò la voce.

«Mi scusi se l’ho disturbata, ora me ne vado» disse quasi gridando.

Il mago ripiegò la lettera con un sospiro, si alzò in piedi, gli passò davanti senza degnarlo di uno sguardo e andò a tirare le tende della finestra.

Fuori il cielo era di un rosso rubino; sembrava il tramonto. Il mago tornò alla scrivania, si sedette e si girò i pollici, fissando la porta.

Harry si guardò intorno. Niente fenice Fanny; niente strani congegni d’argento. Questa era Hogwarts come l’aveva conosciuta Riddle, e ciò significava che il Preside era quel mago sconosciuto e non Silente, e che lui, Harry, era poco più di un fantasma, invisibile per la gente di cinquant’anni prima.

Qualcuno bussò alla porta.

«Avanti» disse il vecchio mago con voce flebile.

Entrò un ragazzo di circa sedici anni, togliendosi il cappello a punta. Sul petto gli brillava il cartellino d’argento da Prefetto. Era molto più alto di Harry, ma anche lui aveva capelli neri come l’inchiostro.

«Ah, Riddle!» fece il Preside.

«Voleva vedermi, professor Dippet?» chiese Riddle. Sembrava nervoso.

«Siediti» disse Dippet. «Ho appena letto la lettera che mi hai mandato».

«Oh!» disse Riddle. Si sedette, stringendosi forte le mani.

«Mio caro ragazzo» disse il preside con voce gentile, «non ho la minima possibilità di farti rimanere a scuola per l’estate. Non vuoi tornare a casa per le vacanze?»

«No» rispose prontamente Riddle. «Preferirei molto di più restare a Hogwarts che tornare in quel… in quel…»

«Se non sbaglio, trascorri le vacanze in un orfanotrofio di Babbani» disse Dippet.

«Sì, signore» rispose il ragazzo arrossendo lievemente.

«Tu sei figlio di Babbani?»

«Sono un mezzosangue, signore» disse Riddle. «Padre Babbano e madre strega».

«E i tuoi genitori sono tutti e due…»

«Mia madre è morta appena sono nato, signore. All’orfanotrofio mi hanno detto che visse appena quanto bastava a darmi il nome: Tom, come mio padre, e Orvoloson, come mio nonno».

Dippet scosse il capo con aria comprensiva.

«Il fatto è, Tom» sospirò, «che si sarebbe anche potuto fare uno strappo alla regola per te, ma date le attuali circostanze…»

«Parla di tutti questi attentati, signore?» chiese Riddle. Il cuore balzò in petto a Harry, che si avvicinò per paura di perdere qualche battuta.

«Proprio così» disse il preside. «Mio caro ragazzo, devi capire quanto sarebbe irragionevole da parte mia lasciarti rimanere al castello, una volta terminato il trimestre. Specialmente alla luce della recente tragedia… la morte di quella povera ragazza… Sarai molto più al sicuro nel tuo orfanotrofio. Il Ministero della Magia sta parlando addirittura di chiudere la scuola. Non abbiamo fatto nessun progresso nell’individuare la… ehm… fonte di questa antipatica…»

Gli occhi di Riddle si erano fatti più grandi.

«Ma, signore… se la persona venisse presa… se tutto finisse…»

«Cosa vuoi dire?» chiese Dippet con una nota stridula nella voce, raddrizzandosi sulla sedia. «Riddle, tu sai qualcosa di questa storia?»

«No, signore» si affrettò a rispondere il ragazzo.

Ma Harry ebbe la certezza che quel ‘no’ assomigliasse molto a quello che lui stesso aveva detto a Silente.

Dippet tornò ad appoggiarsi all’indietro, con l’aria vagamente delusa.

«Puoi andare, Tom…»

Riddle si alzò e uscì dalla stanza. Harry lo segui.

Scesero la scala a chiocciola mobile e uscirono vicino al mascherone, nel corridoio ora sempre più buio. Riddle si fermò e altrettanto fece Harry, fissandolo. Avrebbe giurato che Riddle stesse pensando qualcosa di serio. Si mordicchiava le labbra e aveva la fronte aggrottata.

Poi, come se avesse finalmente preso una decisione, si allontanò in fretta, e Harry gli tenne dietro senza far rumore. Non incontrarono nessuno fino a che non furono nella Sala d’Ingresso; lì un mago molto alto dai lunghi capelli castani e dalla barba fluente chiamò Riddle dalla scalinata di marmo.

«Cosa fai in giro a quest’ora, Tom?»

Harry lo guardò. Era Silente, di cinquant’anni più giovane.

«Il preside ha voluto parlarmi, signore» disse Riddle.

«Be’, fila a letto» disse Silente, lanciandogli la stessa occhiata penetrante che Harry conosceva così bene. «In questi giorni è meglio non girovagare per i corridoi. Almeno da quando… »

Sospirò profondamente, augurò a Riddle la buonanotte e si allontanò. Riddle lo segui con lo sguardo finché non fu sparito, poi si diresse rapidamente verso la scala di pietra che portava ai sotterranei, sempre con Harry alle calcagna.

Ma con sua grande delusione Riddle non lo condusse in un passaggio nascosto o in un tunnel segreto, ma semplicemente nel sotterraneo dove Piton teneva le sue lezioni di Pozioni. Le torce non erano accese e quando Riddle entrò richiudendo la porta quasi del tutto Harry non vedeva più altri che lui, immobile, mentre sorvegliava il corridoio.

A Harry sembrò di essere rimasto lì almeno un’ora. L’unica cosa che riusciva a scorgere era Riddle, appostato vicino alla porta, immobile come una statua, spiare attraverso la fessura. La tensione dell’attesa si allentò, e proprio mentre Harry cominciava a desiderare di tornare al presente, udì qualcosa muoversi fuori della porta.

Qualcuno percorreva furtivo il passaggio. Chiunque fosse, lo udi oltrepassare il sotterraneo dove lui e Riddle erano nascosti. Quest’ultimo, silenzioso come un’ombra, sgattaiolò fuori e lo seguì. E Harry dietro di lui, in punta di piedi, senza pensare che non potevano udirlo.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Harry Potter e la camera dei segreti»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Harry Potter e la camera dei segreti» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Harry Potter e la camera dei segreti»

Обсуждение, отзывы о книге «Harry Potter e la camera dei segreti» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x