Orson Card - Il settimo figlio

Здесь есть возможность читать онлайн «Orson Card - Il settimo figlio» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1991, ISBN: 1991, Издательство: Longanesi, Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Il settimo figlio: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il settimo figlio»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Alvin Miller è venuto al mondo in un’America in cui bianchi e indiani vivono in pace e George Washington è stato decapitato dagli inglesi. Magie, incantesimi e misteriose potenze negative sono presenze quotidiane e normali in questo “mondo alternativo” Ma Alvin è protetto da tutte le energie positive del Creato, perché, secondo un’antica profezia, “il settimo figlio di un settimo figlio avrà in sé poteri tali da far tremare il mondo”.

Il settimo figlio — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il settimo figlio», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«Chi è?» chiese Thrower. «Chi siete?»

«Sono io».

«Corazza-di-Dio».

«Sto lavando le pareti. Questa è una chiesa, non un mattatoio».

Naturale che ci fosse sangue dappertutto. «Mi spiace» mormorò Thrower.

«Lo faccio volentieri» disse Armor. «Penso di avervi tolto dal braccio tutti i pezzi di vetro».

«Siete nudo» disse Thrower.

«La mia camicia ce l’avete voi, attorno al braccio».

«Dovete avere freddo».

«Forse prima, ma ora ho sistemato la finestra e ho caricato ben bene la stufa. Voi, piuttosto, siete così pallido che sembrate morto da una settimana».

Thrower cercò di mettersi a sedere, ma non ci riuscì. Era troppo debole; il braccio gli faceva troppo male.

Armor lo costrinse a restare disteso. «Cercate di stare giù, reverendo Thrower. Giù. Ve la siete vista brutta».

«Sì».

«Spero che non ve la prendiate, ma quando siete entrato ero già qui. Mi ero addormentato accanto alla stufa… mia moglie mi ha buttato fuori di casa. Oggi mi hanno buttato fuori due volte». Rise, ma senza allegria. «Così vi ho visto».

«Visto?»

«Era una visione, vero?»

«L’avete visto?»

«Non molto. Più che altro ho visto voi. Qualche barlume, se capite quel che voglio dire. Qualcosa che correva lungo le pareti».

«L’avete visto» disse Thrower. «Oh, Armor, è stato terribile, è stato meraviglioso».

«Avete visto Dio?»

« Dio? Dio non ha corpo e non può apparire a occhi umani, Armor. No, ho visto un angelo, un angelo vendicatore. Sicuramente lo stesso che vide anche il Faraone; l’angelo della morte che attraversò le città d’Egitto uccidendo tutti i primogeniti».

«Oh» fece Armor, perplesso. «Volete dire che avrei dovuto lasciarvi morire?»

«Se fosse stato scritto che dovevo morire, non avreste potuto salvarmi» replicò Thrower. «Il fatto che mi abbiate salvato, che vi trovaste qui nel momento della mia disperazione, è segno certo che debbo vivere. Sono stato punito, ma non annientato, Corazza-di-Dio. Mi è concessa un’altra possibilità».

Armor annuì, ma Thrower vedeva ch’era turbato da qualcosa. «Che cosa c’è? Che cosa vorreste chiedermi?»

Armor sgranò gli occhi. «Riuscite a udire ciò che penso?»

«Se potessi, non avrei bisogno di chiedervelo».

Armor sorrise. «Credo di no».

«Chiedete pure, e vi dirò tutto ciò che posso».

«Vi ho udito pregare» disse Armor. Quindi tacque, come se quella fosse stata la sua domanda.

Non sapendo dove l’altro volesse andare a parare, Thrower non sapeva bene che cosa rispondere. «Ero disperato, perché ero venuto meno alla volontà del Signore. Mi era stata affidata una missione, ma nel momento supremo il mio cuore era stato assalito dal dubbio». Così dicendo tese la mano sana per afferrare Armor inginocchiato accanto a lui, riuscendo solo a sfiorare la stoffa dei pantaloni. «Corazza-di-Dio» balbettò, «non permettete mai al dubbio di fare ingresso nel vostro cuore. Non dubitate mai della verità di ciò in cui credete. In questo modo spalanchiamo la porta a Satana perché s’impadronisca di noi».

Ma non era la risposta che Armor si aspettava.

«Chiedetemi quel che volete» insisté Thrower. «Se posso, vi dirò la verità».

«La vostra preghiera parlava di uccidere qualcuno» disse Armor.

Thrower non aveva pensato di dover rivelare a nessuno quale fardello il Signore gli avesse assegnato. D’altra parte, se il Signore avesse voluto tenere Armor all’oscuro del suo segreto, non gli avrebbe permesso di entrare in chiesa e udire le sue parole. «Sono fermamente convinto che sia stato il Signore Iddio a portarvi da me» disse finalmente. «Io sono un debole, Armor, e sono venuto meno a ciò che il Signore mi aveva chiesto. Ma adesso so che Egli ha voluto inviarmi voi, uomo di fede, per sostenermi e aiutarmi».

«Cos’è che vi aveva chiesto, il Signore?»

«Non certo di commettere un assassinio, fratello mio. Il Signore non mi avrebbe certamente chiesto di uccidere un essere umano. È un diavolo che sono stato mandato a uccidere. Un diavolo che vive in forma umana in quella casa».

Armor strinse le labbra, immerso nei suoi pensieri. «Volete dire che quel ragazzo non è semplicemente posseduto? Che non si tratta di qualcosa che si possa scacciare con un esorcismo?»

«Ho tentato, ma si è preso beffe del Libro e ha deriso le mie parole. Non è posseduto, Corazza-di-Dio. È la progenie stessa del demonio».

Armor scosse la testa. «Mia moglie non è un demonio, eppure è sua sorella».

«Vostra moglie ha rinunciato alla stregoneria, e per questo è stata purificata».

Armor rise amaramente. «Lo pensavo anch’io».

Thrower adesso capì perché Armor fosse venuto a rifugiarsi in chiesa, nella dimora di Dio: la sua stessa casa era stata contaminata.

«Corazza-di-Dio, vuoi aiutarmi a purificare questa terra, questa città, quella casa, quella famiglia , dall’influenza malefica da cui sono state corrotte?»

«Questo potrà salvare mia moglie?» chiese Armor. «Potrà porre fine alla sua insana passione per la stregoneria?»

«È possibile» rispose Thrower. «Forse il Signore ha voluto che c’incontrassimo proprio per purificare ambedue le nostre case».

«Per tutto ciò che è in mio potere» disse Armor, «sono insieme a voi, contro il demonio».

XV

PROMESSE

Il fabbro ascoltò Scambiastorie leggere la lettera dall’inizio alla fine.

«Ricordate quella famiglia?» chiese Scambiastorie.

«Certo» disse Makepeace Smith. «Quella del loro primogenito è stata una delle prime tombe del nostro cimitero. Sono stato io a ripescarne il corpo dal fiume, con queste stesse mani».

«Allora siete disposto a prenderlo come apprendista?»

Un ragazzo di circa sedici anni entrò nella fucina con un secchio di neve. Gettata un’occhiata al visitatore, chinò la testa e si diresse verso il barile della tempra accanto alla fornace.

«Come vedete un apprendista ce l’ho già» disse il fabbro.

«Ormai grandicello, mi pare» osservò Scambiastorie.

«Sì, più o meno ci siamo» assentì il fabbro. «Che ne dici, Bosey? Sei pronto a metterti in proprio?»

Bosey abbozzò un sorriso, si controllò, annuì. «Sissignore» rispose.

«Come maestro, non ho un buon carattere» disse il fabbro.

«Alvin è un bravo ragazzo. Lavorerà sodo».

«Ma obbedirà? A me piace essere obbedito».

Scambiastorie guardò nuovamente Bosey, impegnato a spalar neve nel barile.

«Ho detto che è un bravo ragazzo» disse. «Se lo trattate secondo giustizia, vi obbedirà».

Il fabbro lo guardò negli occhi. «Non sono tipo da commettere ingiustizie. Ai ragazzi che prendo con me non torco mai nemmeno un capello. Ti ho mai torto un capello, Bosey?»

«Mai, signore».

«Vedete, Scambiastorie, l’apprendista può obbedire per paura, come può obbedire per avidità. Ma se sono un buon maestro, mi obbedirà perché capisce che solo così potrà imparare».

Scambiastorie gli sorrise. «Niente retta» disse. «Il ragazzo dovrà guadagnarsela col suo lavoro. E bisognerà che vada a scuola».

«Un fabbro non ha bisogno di saper tenere la penna in mano».

«Non trascorrerà molto tempo prima che il territorio dell’Hio diventi parte degli Stati Uniti» disse Scambiastorie. «Il ragazzo dovrà votare, penso, e leggere i giornali. Chi non sa leggere, sa soltanto quello che gli dicono gli altri».

Makepeace Smith guardò Scambiastorie con un sorriso celato solo per metà. «Davvero? Non siete forse voi a dirmelo? Sicché non saprei quello che so, solo perché a dirmelo è qualcun altro, cioè voi?»

Scambiastorie rise e annuì. Il fabbro aveva fatto centro. «Io stesso mi guadagno da vivere raccontando storie» disse Scambiastorie, «per cui so quanta strada si possa fare a forza di parlare. Alvin sa già leggere meglio della maggior parte dei suoi coetanei. Perdere un po’ di scuola non gli farebbe gran danno. Ma sua madre vuole che impari a scrivere e far di conto come un professore. Promettetemi soltanto che non vi opporrete a che lui vada a scuola, se vuole andarci, e mi riterrò soddisfatto».

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il settimo figlio»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il settimo figlio» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Il settimo figlio»

Обсуждение, отзывы о книге «Il settimo figlio» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x