Hal Clement - Strisciava sulla sabbia

Здесь есть возможность читать онлайн «Hal Clement - Strisciava sulla sabbia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Strisciava sulla sabbia: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Strisciava sulla sabbia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Strisciava sulla sabbia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Strisciava sulla sabbia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Poi, quando ebbe tempo di occuparsene, si accorse che il rumore della risacca era diventato più forte, ma il suo scafo improvvisato però si muoveva solo su e giù. La cosa non gli dava noia, ma lui voleva un movimento in avanti, verso la spiaggia e questo veniva solo dalle onde che s’incaricavano però anche di riportare indietro lo squalo. Comunque la tempesta stava diminuendo d’intensità, e quando alla fine spuntarono le prime luci dell’alba l’uragano si era placato. Ma c’erano ancora raffiche di vento.

Dal punto in cui si trovava, il Cacciatore poté spaziare sui dintorni. Da una parte c’era la spiaggia che si stendeva uniforme sino a una fila d’alberi alti e sottili, con un gran ciuffo di foglie frastagliate sulla cima. Non riuscì a vedere cosa ci fosse dietro gli alberi perché il suo punto di vista era troppo basso, vide però che tra un albero e l’altro c’era un certo spazio. Nell’altra direzione la spiaggia si protendeva nell’acqua, e poi probabilmente rientrava perché lui sentiva il rumore delle onde venire da dietro quella protuberanza di terra. Non riusciva a vedere l’oceano, ma era ovvio che fosse alle sue spalle. Sulla destra aveva una polla d’acqua che adesso si stava vuotando lentamente nell’oceano. La tempesta doveva averla riempita abbastanza per richiamare lo squalo. Ecco dunque perché il pesce si era trovato tanto vicino alla riva. In seguito l’alta marea l’aveva portato fin lì, e lì l’aveva lasciato quando si era ritirata.

Sentì numerose grida rauche, e guardando in su vide parecchi uccelli. La cosa gli piacque perché dimostrava che sul pianeta c’erano forme di vita più evolute dei pesci. Un essere intelligente sarebbe stato ancora meglio per lui, perché una creatura intelligente è più portata a salvaguardarsi. Inoltre gli sarebbe servita molto meglio per ritrovare il pilota dell’altra astronave. Però avrebbe incontrato qualche difficoltà a insinuarsi in una creatura intelligente non abituata a vivere in simbiosi.

In ogni caso bisognava che aspettasse un’occasione. Anche ammesso che sul pianeta esistessero creature intelligenti, poteva darsi che non si avvicinassero mai al punto dove stava lui, e se l’avessero fatto, poteva darsi che lui non le riconoscesse come tali in tempo per trarre vantaggio dalla situazione. Meglio aspettare, magari per parecchi giorni, e osservare quali forme di vita frequentavano il posto. In seguito avrebbe studiato un piano per invadere l’ospite più adatto alle sue necessità. In fondo il tempo non era di importanza vitale. Come lui, anche la sua preda non era assolutamente in grado di lasciare il pianeta, e finché stava lì, il lavoro di ricerca sarebbe stato decisamente noioso. Quindi, il tempo passato a fare piani accurati avrebbe senza dubbio offerto i suoi vantaggi.

Quindi attese, mentre il sole saliva più alto e il vento diventava brezza. Faceva caldo. Il Cacciatore si accorse subito dei lievi mutamenti di natura chimica che si verificavano nella carne dello squalo. Erano cambiamenti tali da dare la certezza che, se qualche creatura abitante quel pianeta possedeva il senso dell’olfatto, presto ci sarebbero state visite. Il Cacciatore avrebbe facilmente potuto rallentare il processo di decomposizione del pesce mangiando i batteri che la causavano, ma non aveva fame, e non era contrario alle visite. Anzi!

2

I primi ad arrivare furono i gabbiani. Planarono a uno a uno, attirati dalla vista e dall’odore. Il Cacciatore si ritrasse nella parte più bassa del corpo e non fece niente per mandarli via, nemmeno quando uno beccò gli occhi del grande pesce privandolo del mezzo di vedere all’esterno. Se fossero arrivate altre forme di vita se ne sarebbe accorto ugualmente. Se non ne arrivavano, avere a tiro i gabbiani diventava utile.

Gli uccelli grigiastri rimasero indisturbati sulla carcassa sino alle prime ore del pomeriggio, per quanto la durezza della pelle del pescecane resistesse in diversi punti ai loro becchi. Ma erano uccelli tenaci, e quando volarono via di colpo il Cacciatore capì che lì vicino doveva succedere qualcosa di interessante. Fece uscire dalla carcassa abbastanza tessuto per formare un occhio e guardò attorno con prudenza. Vide subito quello che aveva causato la fuga dei gabbiani. Dalla zona alberata si avvicinavano diverse creature assai più grandi degli uccelli. Erano bipedi. Più vicino a lui correva invece un piccolo quadrupede che lanciava nell’aria secchi suoni acuti. Il Cacciatore stimò il peso del quadrupede in circa diciotto chili, e quello del bipede più grande in sessanta chili. I bipedi erano quattro, e correvano anche loro ma non così in fretta come il quadrupede. L’osservatore nascosto li esaminò attentamente, sempre più soddisfatto. Potevano muoversi abbastanza velocemente, le loro teste erano di dimensioni tali da assicurare una buona intelligenza (ammesso che quella razza avesse il cervello nella testa), la loro pelle era quasi completamente senza protezione, cosa che permetteva un facile accesso attraverso i pori. Quando i bipedi si fermarono accanto al corpo del pesce martello, il Cacciatore ebbe un’altra prova della loro intelligenza: le creature si scambiarono suoni articolati che avevano tutte le caratteristiche di un linguaggio. Il Cacciatore era, a dir poco, felice. Non aveva affatto sperato di imbattersi così presto in un ospite ideale.

Restavano ancora da risolvere diversi problemi. Il Cacciatore era pronto a scommettere che quegli esseri non praticavano la simbiosi, e certamente non avevano mai visto uno della sua specie. Perciò, se lo vedevano accostarsi a loro si sarebbero immediatamente allontanati per evitare ogni contatto. E lui non voleva penetrare di forza in una di quelle creature, per non creare precedenti che avrebbero compromesso la futura collaborazione del suo ospite. Bisognava agire con prudenza e diplomazia.

I quattro bipedi restarono accanto al corpo dello squalo per parecchi minuti a parlare, poi si ritirarono di qualche metro sulla spiaggia. Il quadrupede si fermò più a lungo, ma non notò lo strano occhio che seguiva tutti i suoi movimenti. Poi qualcuno lo chiamò, e lui corse via in direzione del richiamo.

I bipedi nuotavano con facilità. Entrarono tutti nell’acqua e si misero a nuotare agevolmente, con grande stupore dello straniero. Il Cacciatore lo considerò un altro punto favorevole, unito al particolare che, nonostante la mancanza di branchie, potevano restare a lungo sott’acqua. Questa considerazione lo portò a pensare che forse avrebbe potuto avvicinarli più facilmente nel mare. Era evidente, dal loro comportamento, che le creature non vedevano molto bene sott’acqua, ammesso che qualcosa vedessero, perché a intervalli alquanto frequenti sollevavano la testa sopra la superficie per orientarsi. Il quadrupede poi aveva ancora meno probabilità di vederlo avvicinarsi, perché teneva costantemente la testa sopra il pelo dell’acqua.

L’azione seguì subito il pensiero. Uno pseudopodo partì all’avanguardia diretto verso l’acqua, due o tre centimetri sotto la sabbia. L’occhio venne mantenuto in funzione finché la maggior parte del corpo gelatinoso ebbe percorso i quattro metri di spiaggia, poi il Cacciatore ne formò un altro, proprio sul limite dell’acqua, e raccolse tutto il corpo dietro l’occhio. Trascinarsi fra i granelli di sabbia era stato alquanto seccante, e c’erano voluti parecchi minuti per percorrere pochi metri.

L’acqua era limpida e ci si poteva vedere bene attraverso. Il Cacciatore si modellò nella forma di un pesce e nuotò verso i ragazzi il più in fretta possibile, sperando che il suo contatto venisse scambiato per uno spruzzo d’acqua. Ma loro erano molto più svelti di lui, e il Cacciatore non riuscì ad avvicinare nessuno. Riflettendo su questa difficoltà il Cacciatore cercò un altro mezzo d’approccio, e notò allora una medusa che si lasciava dondolare nell’acqua secondo un’abitudine della sua razza. A quanto pareva, i bipedi non consideravano pericolose le meduse perché lì attorno ce n’erano altre e i ragazzi non se ne curavano.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Strisciava sulla sabbia»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Strisciava sulla sabbia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Hal Clement - Fossil
Hal Clement
Hal Clement
Hal Clement - Unternehmen Merkur
Hal Clement
Hal Clement
George Martin - Re della sabbia
George Martin
George Martin
Hal Clement - Answer
Hal Clement
Hal Clement
Hal Clement - Nati dall'abisso
Hal Clement
Hal Clement
Отзывы о книге «Strisciava sulla sabbia»

Обсуждение, отзывы о книге «Strisciava sulla sabbia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x