Hal Clement - Strisciava sulla sabbia
Здесь есть возможность читать онлайн «Hal Clement - Strisciava sulla sabbia» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.
- Название:Strisciava sulla sabbia
- Автор:
- Жанр:
- Год:неизвестен
- ISBN:нет данных
- Рейтинг книги:4 / 5. Голосов: 1
-
Избранное:Добавить в избранное
- Отзывы:
-
Ваша оценка:
- 80
- 1
- 2
- 3
- 4
- 5
Strisciava sulla sabbia: краткое содержание, описание и аннотация
Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Strisciava sulla sabbia»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.
Strisciava sulla sabbia — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком
Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Strisciava sulla sabbia», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.
Интервал:
Закладка:
«Papà aprirà il cancello per noi!» annunciò Rice allegro. «Si è preso un paio d’ore di libertà dal cantiere.»
«Farei qualsiasi cosa pur di non averti attorno tutta la giornata!» commentò il signor Rice. «Adesso voi, ragazzi, andate avanti con le biciclette. Anche tu, Kenny. Io mi incarico della dinamite.»
«Ma non c’è pericolo, signor Rice» protestò Bob.
«Tu stai zitto. Se al mio posto ci fosse tuo padre ti legherebbe all’estremità opposta dell’isola e verrebbe a liberarti solo dopo aver fatto saltare le cariche!»
Era vero, o quasi, e Bob non protestò più. Alla casa di Norman Hay si fermarono tutti. Bob e Malmstrom s’incaricarono di portare i cavi, mentre il signor Rice volle portare personalmente i candelotti di dinamite e i detonatori, per quanto Bob non avesse tutti i torti nel dire che, volendo essere prudenti, era meglio tenere le due cose separate. Poi si avviarono tutti a piedi verso la spiaggia, proseguendo fino all’estrema punta sud dell’isola. Lì c’era quello che Rice chiamava il cancello: un tratto di barriera che si spingeva talmente vicino alla riva da mettere in pericolo persino il passaggio di una barca. Sul lato verso la spiaggia una formazione corallina aveva proliferato sino a raggiungere il diametro di due metri. Eliminare quel corallo avrebbe permesso di raggiungere la baia sud senza dover fare tutto il giro dell’isola.
Il signor Rice fu abbastanza generoso da permettere a Colby di andare a piazzare le cariche dopo avergli dato istruzioni dettagliate, ma poi obbligò tutti ad andare con lui dietro il riparo offerto dalle palme, prima di passare alla seconda parte dell’operazione. I risultati furono soddisfacenti. Nell’aria si levò una colonna di frammenti corallini e di spruzzi, accompagnata da una detonazione smorzata. Quando la pioggia di frammenti cessò, i ragazzi si precipitarono a controllare. Non occorreva una seconda carica. Un quarto della formazione originale fluttuava nell’acqua, staccato dalla sua spina dorsale. Il resto era sparito, polverizzato. Adesso c’era spazio più che sufficiente per il passaggio della barca. Dopo aver aiutato il signor Rice a riportare l’equipaggiamento fino alla jeep, i ragazzi cominciarono a discutere: Norman Hay e Kenneth Malmstrom volevano tornare a lavorare all’acquario, Bob e Rice preferivano approfittare subito della pulizia fatta sulla barriera per esplorare gli scogli a sud. Colby, come al solito, fece da spettatore.
Se non fosse stato per l’ultimo colloquio avuto con il Cacciatore la sera precedente, Bob avrebbe insistito maggiormente per sostenere la sua preferenza, proprio per permettere al Cacciatore di completare l’esplorazione della probabile zona d’atterraggio del suo fuggitivo. La sera prima lo straniero aveva informato il ragazzo sulla natura dell’oggetto metallico che aveva indirettamente causato l’incidente di Rice. Alla fine vinsero Norman e Kenneth.
Per l’ora di cena, nel cemento che otturava il buco c’era già un foro notevole. Durante il viaggio di ritorno al canale i ragazzi discussero continuamente se quel foro fosse o non fosse sufficiente a permettere un normale e costante afflusso d’acqua marina. Si salutarono senza essere ancora arrivati a una decisione.
Appena solo Bob cominciò a chiacchierare con il Cacciatore.
«Hai sempre detto che non avresti mai lasciato il mio corpo, o non vi saresti mai rientrato mentre ero sveglio, per non farti vedere. Io sono convinto che il tuo aspetto non cambierebbe niente, ma non intendo rimettere in tavola questa discussione. Però, io potrei mettere vicino al mio letto una scatola o una latta, o qualcosa del genere, e appena sono addormentato, e di questo te ne puoi accorgere, tu esci e ti infili nella scatola o che altro sarà. Se vuoi, ti giuro che non ci guarderò. Poi, quando mi sveglio, vado a metterti accanto alla casa di chi vuoi ispezionare. Tu esci, vai a controllare tutto quello che vuoi, e per la mattina ti fai ritrovare nella scatola. Posso anche fare un’altra cosa: sistemare sulla scatola un indicatore mobile con il quale tu puoi segnalarmi, stando nascosto, se vuoi tornare indietro o se preferisci passare subito alla casa di un altro sospetto.»
Il Cacciatore pensò alcuni minuti a questa proposta. L’idea è buona , disse alla fine. Ottima. Ma mi pare che presenti due punti sfavorevoli. Primo: potrei esaminare una sola casa per notte. Secondo: mentre io procedo alle mie indagini tu resti senza protezione. Quest’ultima prospettiva non sarebbe da prendere in considerazione se non che adesso abbiamo il sospetto che la mia preda abbia identificato in te il mio ospite. Se lui decide di agire ai tuoi danni proprio mentre io non ci sono, i risultati potrebbero essere gravi.
«Ma se tu non ci sei, lui potrebbe convincersi di avere sbagliato!» obiettò Bob.
Il Cacciatore non rispose, e il ragazzo non insistette. Arrivato a casa. Bob scoprì che suo padre era già a tavola.
«Sono in ritardo?» chiese, sorpreso.
«No, sei puntualissimo. Ho anticipato io» rispose il padre. «Devo tornare al serbatoio. Vogliamo completare la parete questa notte, in modo che il cemento si indurisca durante la giornata di domani.»
«Posso venire con te?»
«Faremo un po’ tardi, ma forse per una volta non sarà un gran guaio. Sempre che tua madre non abbia obiezioni, e sia disposta a preparare doppia razione di panini imbottiti.»
Dalla cucina venne la voce della signora Kinnaird: «Per questa sera non ho niente in contrario, ma ricordati, Bob, che appena ricominci ad andare a scuola dovrai dimenticarti questi spassi. D’accordo?»
«D’accordo» rispose il ragazzo, e sedutosi di fronte al padre cominciò a chiedere particolari sul lavoro notturno. Il signor Kinnaird fece del suo meglio per rispondergli fra un boccone e l’altro.
All’ora fissata si sentì un colpo di clacson, e padre e figlio uscirono insieme, ma sulla jeep c’era posto solo per una persona: a bordo c’erano già i rispettivi padri di Colby, Hay, Malmstrom e Rice.
«Ah, già! Me n’ero dimenticato! Dovrai prendere la bicicletta, Bob. Sei ancora del parere di venire?»
«Certo!» rispose Bob, è sparì sotto il portico.
«Vuoi davvero portartelo appresso?» chiese il signor Malmstrom. «Potrebbe capitarti di doverlo ripescare dall’impasto di cemento!»
«È ora che impari a badare a se stesso» disse il padre di Bob, e salì accanto al signor Colby.
La jeep partì pilotata dal padre di Rice, con Bob al seguito che pedalava furiosamente nella sua scia. Appena imboccata la strada asfaltata la jeep guadagnò terreno e in un attimo seminò il ragazzo e la sua bicicletta, ma Bob non se ne preoccupò. Attraversò il villaggio, depositò il suo veicolo all’inizio della salita e proseguì a piedi per la stessa strada percorsa quel mattino con gli amici. Ormai era notte fonda, ma il cantiere era illuminato a giorno. Per un po’ Bob s’interessò dell’impianto che permetteva l’illuminazione, un generatore montato su un camion sistemato a un’estremità del terreno livellato accuratamente. Poi la sua curiosità fu attirata dal trasporto e la messa in opera delle parti prefabbricate, e fingendo di rendersi utile, il ragazzo s’intrufolò fra gli operai. Si scontrò spesse volte con il padre, ma il signor Kinnaird non approvò ne disapprovò, almeno apertamente, il suo comportamento.
Come tutti gli altri, il signor Kinnaird aveva troppo da fare per parlare. Il padre di Bob era ingegnere civile, ma lì sull’isola faceva tutto quello che capitava, anche il garzone. Quella sera stava facendo un lavoro quasi di sua competenza, e ce la metteva tutta per ottenere i risultati migliori.
Bob dunque andava e veniva, toccando tutto, ficcandosi dappertutto, avvicinandosi a tutti e a tutto. Il Cacciatore guardava e tremava, disperando di riuscire a insegnare al ragazzo a stare attento, dopo quasi quindici anni di inveterata abitudine a cacciarsi nei guai.
Читать дальшеИнтервал:
Закладка:
Похожие книги на «Strisciava sulla sabbia»
Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Strisciava sulla sabbia» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.
Обсуждение, отзывы о книге «Strisciava sulla sabbia» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.