Nell’oscurità s’udì un lungo singhiozzo. Per un istante, Ruiz pensò che fosse Liu. Ma non era Liu: era Mike.
— Quando potremo vedere di nuovo — disse la voce del conte, — propongo che, infilatici gli scafandri, si esca tutti. C’è una nova da osservare.
Non era che una manovra diversiva da parte del conte… un atto di bontà. Sapeva bene che quella nova non poteva essere visibile a occhio nudo fino al prossimo Anno Santo, di là a cinquant’anni; e sapeva che essi lo sapevano.
Tuttavia, quando il Padre Ramon Ruiz-Sanchez, già Chierico Regolare della Compagnia di Gesù, poté vedere ancora, gli altri lo avevano lasciato solo col suo Dio e il suo dolore.
Appendice. Il pianeta Lithia
Lithia è il secondo pianeta della stella di tipo Sole Alpha arietis, nella costellazione dell’Ariete, e dista dal Sole approssimativamente 50 anni luce. (Il valore precedente, 40 anni luce, spesso citato nella letteratura scientifica, derivava dall’applicazione della cosiddetta costante cosmologica.)
Ruota intorno al suo primario a una distanza media di 178.000.000 km, e il suo anno dura approssimativamente 380 giorni terrestri. L’orbita è ellittica, con un’eccentricità di 0,51, cosicché l’asse principale dell’ellisse è circa del 5 per cento più lungo dell’altro.
L’asse del pianeta è sostanzialmente perpendicolare all’orbita, e il pianeta ruota intorno al proprio asse con un giorno di circa 20 ore terrestri. Perciò l’anno lithiano è costituito di 456 giorni lithiani. L’eccentricità dell’orbita produce stagioni miti, con lunghi inverni relativamente più freddi, e brevi, calde estati.
Il pianeta ha una sola luna, con diametro di 2060 km, che ruota intorno al suo primario a una distanza di 535.000 km, dodici volte ogni anno lithiano.
I pianeti esterni del sistema non sono ancora stati esplorati.
Lithia ha un diametro di 14.148 km, e la gravità, alla superficie, è 0,82 volte quella terrestre. La bassa gravità del pianeta si spiega con la sua densità, relativamente bassa, che a sua volta deriva dalla composizione. Quando il pianeta si formò, alla sua formazione prese parte una percentuale di elementi pesanti (con numero atomico superiore al 20) molto inferiore che nel caso della Terra. Inoltre, gli elementi con numero atomico dispari che vi compaiono in buona quantità sono soltanto idrogeno, azoto, sodio e cloro. Il potassio è piuttosto raro, e gli elementi dispari pesanti (oro, argento, rame) vi compaiono soltanto in quantità elementari, e sempre sotto forma di composti chimici. In realtà, l’unico metallo che si trova allo stato di elemento sul pianeta è il ferro di qualche meteorite.
Il nucleo metallico del pianeta è considerevolmente più piccolo di quello della Terra, e lo strato basaltico è corrispondentemente più spesso. I continenti, come sulla Terra, sono costituiti fondamentalmente di granito, su cui giace uno strato di sedimenti.
La scarsità di potassio ha portato a una geologia estremamente statica. La radioattività naturale del potassio-40 è la massima fonte del calore interno della Terra, e il contenuto di potassio-40 di Lithia è meno di un decimo di quello terrestre. Di conseguenza, l’interno del pianeta è molto più freddo, l’attività vulcanica è rara, e le rivoluzioni geologiche ancora più rare. Il pianeta pare essersi definitivamente assestato in un periodo agli inizi della sua vita, e da allora non gli è successo nulla di veramente spettacolare. La maggior parte di questa storia geologica priva di avvenimenti importanti può essere soltanto oggetto di congetture, perché la scarsità di elementi radioattivi comporta gravi difficoltà nella datazione degli strati.
L’atmosfera è pressappoco simile a quella della Terra. La pressione atmosferica è 815,3 mm-Hg a livello del mare, e la composizione dell’aria secca è la seguente:
Azoto 66,26% in volume
Ossigeno 31,27% in volume
Argo ecc. 2,16% in volume
CO 20,31% in volume
La concentrazione di anidride carbonica, relativamente alta (la pressione parziale è circa 11 volte quella dello stesso gas nell’atmosfera terrestre) porta a un clima di tipo serra, con differenze di temperatura relativamente piccole dal polo all’equatore. La temperatura media estiva al polo è circa 30° C, all’equatore circa 38° C, mentre le temperature invernali sono inferiori ad esse di circa 15 gradi. L’umidità è generalmente molto elevata; è presente una forte foschia; la pioggia è quasi ininterrotta.
Ci sono stati pochi cambiamenti nel clima del pianeta negli ultimi 700 milioni di anni. Poiché l’attività vulcanica è scarsa, il contenuto di anidride carbonica dell’atmosfera non sale apprezzabilmente per tale causa, e la quantità assorbita dai processi di fotosintesi della rigogliosa vegetazione del pianeta viene compensato dalla rapida ossidazione dei vegetali morti, prodotta dall’alta temperatura, dall’elevata umidità e dal notevole contenuto di ossigeno dell’atmosfera. In effetti, il clima del pianeta è in equilibrio da più di 500 milioni di anni.
Come il clima, così è in equilibrio da 500 milioni di anni la geografia del pianeta. Ci sono tre continenti: il più grande è il continente australe, il quale si estende, pressappoco, da 15 a 60 gradi Sud, e occupa circa due terzi della circonferenza del pianeta. I due continenti boreali hanno forma all’incirca quadrata, e la loro estensione è simile. Si estendono da 10 a circa 70° N; da est a ovest, ciascuno di essi misura circa 80 gradi. Il primo è situato a nord dell’estremità occidentale del continente australe, l’altro all’estremità orientale. Sull’altra faccia del pianeta c’è un arcipelago di grandi isole, vaste come Inghilterra e Irlanda, che si stendono da 20 a 10° S dell’Equatore. I mari, o oceani, sono dunque cinque: i due mari polari; il mare equatoriale che separa il continente australe dai due continenti boreali; il mare centrale, tra questi due, che unisce il mare equatoriale col mare polare del nord; e l’oceano principale, che si stende da un polo all’altro. Questo è interrotto soltanto dall’arcipelago, e la sua larghezza è un terzo della circonferenza del pianeta.
Il continente australe ha soltanto una bassa catena montana (vetta più alta: 2263 metri) che corre parallelamente alla sua costa meridionale e che frena i forti venti del sud. Il continente di nordovest ha due catene: una parallela al mare occidentale, una a quello orientale; i venti polari possono correre liberamente, e danno a questo continente un clima più variabile di quello del continente australe. Il continente di nordest ha una piccola catena lungo la costa meridionale. Le isole dell’arcipelago hanno poche alture, e hanno un clima di tipo oceanico. I venti sono molto simili a quelli della Terra, ma hanno velocità minore, a causa della minor differenza di temperatura tra le varie parti del pianeta. Il mare equatoriale è quasi privo di venti.
Ad eccezione delle poche catene montuose, i continenti sono prevalentemente piani, soprattutto nei pressi delle coste, e i fiumi hanno il tipico decorso a meandri, fiancheggiato da paludi e da basse pianure che vengono inondate per chilometri ad ogni primavera.
Ci sono maree, più basse di quelle della Terra, che producono apprezzabili correnti di marea nel mare equatoriale. Poiché il terreno è molto piatto, eccetto dove le catene montane sorgono dal mare, lunghi bassifondi separano le spiagge dal mare aperto.
L’acqua è simile a quella dei mari terrestri, ma molto meno salata. La vita lithiana cominciò nel mare, e la sua evoluzione ha attraversato delle tappe molto simili a quelle della vita terrestre. C’è una ricca varietà di vita marina microscopica, con tipi che ricordano la forme delle alghe e delle spugne; inoltre ci sono molte forme simili ai crostacei e ai molluschi. Questi sono molto evoluti e ben diversificati, soprattutto le forme mobili. Forme di vita a noi familiari, simili ai pesci, dominano i mari di Lithia come quelli della Terra.
Читать дальше