Tu incontrerai i gruppi di comando. Sperimenterai il PENSIERO UNIVERSO.
— È troppo per me. Ho ancora paura.
PAURA è impossibile senza le risposte ormonali del BERNARD in scala macroscopica. Hai veramente PAURA?
Lui cerca in sé i sintomi della paura e non li trova.
— No, ma dovrei averla.
Tu hai espresso interesse per la gerarchia. Regola i tuoi processi su °°°°°°°°°°°°
Il messaggio, incanalato nella biologia del gruppo di noociti, è incomprensibile per la sua mente umana, ma il gruppo lo capisce e si prepara a ricevere pacchetti di dati specifici.
Mentre entrano i dati — fini catene elicoidali di RNA e compatti grovigli di proteine — sente le sue cellule assorbirli e incorporarli. Non c’è modo di sapere quanto tempo gli occorra, ma ha l’impressione di capire all’istante le esperienze delle cellule che corrono via nel capillare. Si nutre delle esperienze-memorie di cui si sono appena liberate.
Quelle in numero di gran lunga maggiore non sono noociti maturi, ma normali cellule somatiche di poco alterate per prevenire interferenze con l’attività dei noociti stessi, o cellule di servizio con funzioni limitate alle semplici costruzioni biologiche. Alcune di queste sono messaggeri dei gruppi di comando, altre trasportano esperienze e memorie in forma di frammenti polimerizzati da una località all’altra. Molte adempiono a nuove funzioni corporali, impossibili per le cellule somatiche non modificate.
Ancora più in basso nella scala sociale vi sono i batteri domestici, progettati per compiere una funzione o due. Alcuni di tali batteri (non c’è modo di classificarli o paragonarli con quelli a cui la scienza ha dato un nome) sono vere e proprie colture che fluttuano nel sangue con le molecole necessarie ai noociti.
E al fondo della scala, ma non per questo indegni d’importanza, ci sono virus fagociti modificati. Qualche tipo di virus funge da trasporto ad alta velocità per le informazioni cruciali, o da rimorchio per batteri flagellati e linfociti particolari, altri tipi vagano liberamente nel sangue, circondando le cellule più grosse come nubi di pulviscolo. Se le cellule somatiche, o quelle di servizio, o taluni noociti — ribelli o malfunzionanti — abbandonano il loro posto nella gerarchia, i virus li attaccano iniettando in loro un RNA di carattere distruttivo. Le cellule così colpite esplodono in breve, liberando una quantità di virus dello stesso genere, e i detriti vengono spazzati via sia dai noociti sia da plasmoidi — divoratori di rifiuti.
Ogni genere di cellule preesistenti nel suo corpo — amiche o nemiche — è stato studiato e utilizzato dai noociti.
Spostati e segui la traccia del gruppo di comando. Sarai intervistato.
Bernard sente il suo gruppo indietreggiare nel capillare. Le pareti si stringono forzandolo ad allungarsi in una linea sottile, e le sue comunicazioni intercellulari si riducono fino a dargli quello che per i noociti è l’equivalente della soffocazione. Poi oltrepassa la parete e si trova immerso nel fluido interstiziale. La traccia è molto nitida. Può assaggiare la presenza di noociti maturi, in gran numero.
Improvvisamente gli sovviene che lui, di fatto, è ancora vicino al suo cervello, forse sempre dentro il suo cervello, e che sta per incontrare uno dei ricercatori responsabili della sua discesa dal mondo macroscopico.
Passa attraverso una folla di cellule-serventi, flagellati che trasportano informazioni, noociti in attesa di istruzioni.
— Sto per essere condotto alla presenza del Grande Lunare — dice a se stesso. Il pensiero e la risatina mentale che lo accompagna sono quasi subito trasformati in dati chimici, estrusi verso le cellule-serventi, recuperati e portati al gruppo di comando. Ancora più rapidamente gli arriva una risposta.
BERNARD ci paragona a un MOSTRO.
— Niente affatto. Sono io il mostro, qui. O questo, oppure è la situazione a essere mostruosa.
Siamo lontani dal capire le sottigliezze del tuo pensiero. Hai trovato informativa la tua °discesa°?
— A questo punto, molto informativa. Ammetto di sentirmi molto umile qui.
Non come un supremo gruppo di comando?
— No. Io non sono un dio.
Noi non comprendiamo DIO.
Il gruppo di comando è assai più numeroso di un normale gruppo di noociti. Bernard calcola che ne facciano parte almeno diecimila cellule, e che abbia una capacità intellettuale grande in proporzione. Ha l’impressione d’essere mentalmente un nanerottolo, anche se è difficile formulare simili paragoni nel regno dei noociti.
— Avete accesso ai ricordi di H.G. Wells?
Una pausa, poi: Sì. Sono abbastanza vividi per non essere pure esperienze di memorie riflesse.
— Sì. Direi che provengono dai suoi libri, codificazioni di esperienze irreali.
Ci è familiare il concetto di °fantascienza°.
— Mi sento come Cavour nel Primo Uomo Sulla Luna. Mentre parla col Grande Lunare.
Il paragone può essere appropriato, ma noi non lo comprendiamo. Noi siamo molti diversi, BERNARD, troppo diversi da ciò che suggerisce il tuo paragone con un’esperienza irreale.
— Sì, ma come Cavour io ho migliaia di domande. Forse non desiderate rispondere a nessuna di esse.
Impedire ai tuoi compagni UMANI del mondo macroscopico di sapere ciò che possiamo fare, e di tentare di fermarci.
Il messaggio è poco chiaro quel tanto che basta a mostrare a Bernard che il gruppo di comando è ancora incapace di comprendere per intero la realtà del mondo macroscopico.
— Siete in contatto con i noociti del Nord America?
Siamo consapevoli che ci sono altri, una concentrazione molto più °potente°, in circostanze molto più favorevoli.
— E…
Nessuna risposta.
Poi: Sei consapevole che il tuo °spazio chiuso° è in pericolo?
— No. Che specie di pericolo? Vi riferite al laboratorio?
°Il laboratorio° è circondato da tuoi compagni in °relazione gerarchica incerta°.
— Non capisco.
Loro desiderano distruggere °il laboratorio° e probabilmente tutti noi.
— Come lo sapete?
Noi possiamo ricevere TRASMISSIONI DI FREQUENZE RADIO in parecchie LINGUE °codificate°. Tu puoi impedire quel tentativo? Sei in una posizione di INFLUENZA gerarchica?
Bernard s’interroga su quella richiesta.
Noi abbiamo registrazioni delle TRASMISSIONI.
— Fatemele ascoltare.
Può assaporare il passaggio di un flagellato che va a intercettare il messaggero del gruppo di comando e ritorna con un pacchetto di dati. Il gruppo di Bernard assorbe i dati.
Adesso ascolta le trasmissioni memorizzate. Non sono della migliore qualità e per la maggior parte sono in tedesco, lingua che lui traduce male. Ma ne capisce abbastanza da rendersi conto del perché il morale di Paulsen-Fuchs era sceso sempre più in basso.
Le istallazioni della Pharmek sono circondate da un accampamento di manifestanti. Ce ne sono su tutta la campagna fra lì e l’aeroporto; il loro numero ammonta a circa mezzo milione e ogni giorno ne arrivano altri, in automobile, in autobus o a piedi. L’esercito e la polizia non osano disperderli con la forza; l’umore della gente in Germania Ovest e in quasi tutta l’Europa è molto ostile, fra non ho il potere di fermarli.
PERSUASIONE?
Un’altra risatina interiore. — No. Ciò che loro vogliono distruggere sono io. E voi.
Nella tua terra tu sei molto meno influente di quanto lo sei qui.
— Oh, sì, naturalmente.
Per un lungo periodo dal gruppo di comando non giunge nessun messaggio. C’è ancora meno tempo. Adesso ti trasferiremo.
Avverte una lieve diversità nella voce che gli arriva mentre si allontana tra i flagellati. Seguici. Capisce che molte cellule si sono separate dal gruppo di comando. Stanno comunicando con lui e la loro voce gli sembra stranamente familiare, più diretta e accessibile.
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