Robert Silverberg - Ali della notte

Здесь есть возможность читать онлайн «Robert Silverberg - Ali della notte» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1973, ISBN: 1973, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Ali della notte: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Ali della notte»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In una Terra del lontano futuro una spaventosa catastrofe ecologica ha provocato lo sprofondamento delle Americhe e la decadenza della potenza terrestre nello spazio. La società del Terzo Ciclo si è strutturata in corporazioni feudali ed attende l’arrivo degli invasori, gli alieni che hanno salvato l’umanità dall’estinzione e che verranno a reclamare il possesso del pianeta.
Quando l’invasione arriva le misere forze della Terra vengono sconfitte, e gli invasori occupano con facilità quello che considerano un loro dominio.
L’affascinante vicenda si svolge in tre città, Roum (Roma), Perris (Parigi) e Jorslem (Gerusalemme), seguendo le avventure e gli incontri di Tomis, una Vedetta il cui lavoro, proiettare la mente negli spazi per avvertire dell’arrivo degli invasori, diventerà senza senso dopo l’invasione.
La rottura dell’equilibrio della società feudale porterà gli uomini a stabilire nuovi rapporti umani e ad incrementare i loro poteri mentali, sino ad arrivare a dominare gli invasori, che non verranno combattuti con le armi ma con l’amore e la fratellanza, contribuendo a formare una società di impensabile ricchezza.
Un romanzo leggibile su più livelli e pieno di idee, un premio Hugo più che meritato.

Ali della notte — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Ali della notte», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Il Chirurgo disse addio al suo amico Diverso, che ci precedette tutto solo, e fece un’ultima visita al villaggio cristallizzato. Restammo ad attenderlo, dato che per noi era inutile farvi ritorno. Quando ricomparve, il suo viso era molto cupo. — Quattro nuovi casi — disse. — Il villaggio andrà completamente distrutto. Sulla Terra non c’è mai stata un’esplosione del genere tanto concentrata.

— Qualcosa di nuovo, allora? — chiesi. — Si spargerà dappertutto?

— Chi lo sa? Nei villaggi vicini, nessuno ha contratto il morbo. È una situazione strana: un intero villaggio contaminato, e nient’altro nei paraggi. Questa gente la considera una punizione divina per qualche peccato sconosciuto.

— E che mai potrebbero aver fatto dei contadini — chiesi — per meritare una tale ira della Volontà?

— Se lo chiedono anche loro — rispose il Chirurgo.

Olmayne intervenne: — Se ci sono nuovi casi, la nostra visita di ieri è stata inutile. Abbiamo messo a repentaglio la vita e non abbiamo concluso nulla.

— No — le disse il Chirurgo. — Questi casi erano già in incubazione quando siete giunti voi. Possiamo sperare che la malattia non si estenda a coloro che godono di buona salute.

Ma non ne pareva molto sicuro.

Olmayne prese a esaminarsi di giorno in giorno per scorgere eventuali sintomi del morbo, ma non ne apparvero. Diede molto fastìdio al Chirurgo con quella storia, obbligandolo a frettolose diagnosi di infiammazioni vere o presunte della pelle, mettendolo in imbarazzo col togliersi la maschera in sua presenza per sapere se una macchia sulla guancia fosse o non fosse il primo segno della cristallizzazione.

Il Chirurgo prese tutto ciò con buona grazia, perché, mentre lo straniero era solo una nullità che trotterellava al nostro fianco, egli era un uomo serio, paziente, e dalla personalità complessa. Era nativo dell’Afrik ed era stato destinato dal padre alla sua Corporazione, poiché la cura dei corpi era tradizione di famiglia. Viaggiando continuamente, aveva visto quasi tutto, del nostro mondo, e poco aveva dimenticato. Ci parlò di Roum e di Perris, dei campi di fiordibrina di Stralya, del mio stesso luogo di nascita, nell’arcipelago occidentale dei Continenti Scomparsi. Ci interrogò con molto tatto sulle pietre di stella e sugli effetti che producevano (e io capivo benissimo che era roso dal desiderio di provare la pietra, ma ciò, naturalmente, era vietato a chi non si facesse Pellegrino); quando seppe che in precedenza ero stato Vedetta, mi chiese molte informazioni sugli strumenti con cui scandagliavo i cieli, per sapere che cosa percepivo e come, secondo me, si verificava la percezione. Gli risposi il più esaurientemente possibile, ma in realtà sapevo ben poco di quell’argomento.

Di solito ci muovevamo sulla verde striscia di terreno fertile che delimita il lago, ma una volta, dietro insistenza del Chirurgo, ci spostammo nel deserto infuocato per vedere una cosa che doveva essere molto interessante, a quanto ci disse lui. Non volle dirci di che si trattava. In quei giorni viaggiavamo su una carromobile presa a nolo, senza tettuccio di protezione, e il vento tagliente ci sbatteva sul viso soffi di sabbia. La sabbia si attaccava agli occhi dello straniero, vidi; e vidi che, molto efficacemente, un fiotto di lagrime blu scendeva ogni pochi istanti a detergerli. Noi tre ci stringevamo nella veste e chinavamo il capo ogni volta che il vento s’alzava.

— Eccoci arrivati — annunciò finalmente il Chirurgo. — Quando viaggiavo con mio padre, molto tempo fa, ho visitato questo luogo per la prima volta. Entreremo, e voi, che siete stata Ricordatore, ci direte dove ci troviamo.

Era un edificio alto due piani, costruito con mattoni di vetro bianco. Le porte sembravano chiuse, ma cedettero con la massima facilità alla pressione delle nostre mani. Nel momento in cui entrammo, si ridestarono diverse luci.

Sotto lunghe navate, ricoperte alla base dalla sabbia, si trovavano dei tavoli su cui erano montati misteriosi strumenti. Non riuscivo a capire la loro funzione. C’erano oggetti a forma di guanto, in cui potevamo inserire la mano; condutture univano quegli strani guanti di metallo a lucidi stipi impenetrabili, e una serie di specchi trasmetteva immagini dall’interno degli stipi a giganteschi schermi posti più in alto. Il Chirurgo infilò le mani nei guanti e mosse le dita: gli schermi s’accesero, e vidi minuscole lancette muoversi per brevi archi. Poi si avvicinò ad altre macchine da cui sgorgavano gocce di liquidi ignoti: toccò minuscoli bottoni che producevano un suono armonioso; si muoveva con la massima libertà in quel labirinto di prodigi, chiaramente antico, che sembrava ancora in perfetto ordine, come in attesa di chi sapesse usarlo.

Olmayne era estasiata. Seguiva il Chirurgo di tavolo in tavolo, toccava ogni cosa.

— Ebbene, Ricordatore? — le chiese infine il Chirurgo. — Che cos’è questo posto?

— Una Clinica — rispose lei a voce bassa. — Una Clinica degli Anni della Magia!

— Esatto! Splendido! — Il Chirurgo sembrava stranamente eccitato. — Qui potremmo creare mostri straordinari! Potremmo fare miracoli! Alati, Nauti, Diversi, Torcitori, Focosi, Rampicanti; inventare nuove Corporazioni, modellare gli uomini secondo i nostri desideri! Ecco cosa facevano qui!

Olmayne disse: — Queste Cliniche mi erano state descritte. Ne rimangono ancora sei, se non mi sbaglio: una nell’Eyrop del nord, una a Palash, una qui, una molto più a sud, nell’Afrik Fonda, e una nell’Ais occidentale… — S’interruppe.

— E una in Ind, la più grande di tutte! — esclamò il Chirurgo.

— Sì, naturalmente, in Ind! La patria degli Alati!

Il loro entusiasmo era contagioso. Così chiesi: — È qui che veniva cambiata la forma degli uomini? Come si faceva?

Il Chirurgo scrollò le spalle. — Quell’arte è andata perduta. Gli Anni della Magia sono molto lontani, vecchio mio.

— Sì, sì, lo so. Ma visto che ci restano gli strumenti, non dovremmo poter capire…

— Con queste lame — disse il Chirurgo — tagliavamo i tessuti dei non nati, correggendo il seme umano. Il Chirurgo metteva qui le mani… muoveva i congegni… e in quell’incubatore le lame facevano il loro lavoro. È da qui che sono nati gli Alati e tutto il resto. Le caratteristiche erano ereditabili. Oggi alcune di queste specie sono estinte, ma i nostri Alati e i nostri Diversi devono la propria forma a Cliniche come questa. I Diversi, ovviamente, erano errori dei Chirurghi. Non gli si doveva permettere di vivere.

— Pensavo che quei mostri fossero il risultato di farmaci teratogeni ingeriti dalle madri, quando essi erano ancora nell’utero — dissi. — Adesso voi mi dite che i Diversi sono stati creati dai Chirurghi. Qual è la verità?

— Entrambe le informazioni sono vere — mi rispose. — Tutti i Diversi dei nostri giorni discendono da errori e da sbadataggini di Chirurghi degli Anni della Magia. Ma le madri di quegli infelici aumentano spesso la mostruosità dei figli con l’uso di farmaci, per così renderli più vendibili. È una razza orribile, non solo di aspetto. Non c’è da meravigliarsi che la loro Corporazione sia stata sciolta, e che essi siano stati spinti ai margini della società. Noi…

Qualcosa di luccicante volò nell’aria, mancando il suo viso per meno di una spanna. Il Chirurgo si gettò a terra, gridandoci di fare altrettanto. Mentre mi piegavo, vidi una seconda freccia sibilare nella nostra direzione. La creatura aliena, che continuava imperterrita a raccogliere dati su ogni cosa, studiò quella freccia con grande calma nei pochi momenti di vita che le restarono. L’arma lo colpì a due terzi della sua altezza, e gli tagliò nettamente il corpo in due tronconi. Altre frecce andarono a colpire il muro alle nostre spalle. Potei finalmente scorgere i nostri attaccanti: una banda di Diversi, feroci, spaventosi. Eravamo disarmati, e loro ci venivano addosso. Mi preparai a morire.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Ali della notte»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Ali della notte» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Ali della notte»

Обсуждение, отзывы о книге «Ali della notte» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x