Jack Williamson - Il figlio della notte

Здесь есть возможность читать онлайн «Jack Williamson - Il figlio della notte» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1952, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Il figlio della notte: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il figlio della notte»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Il ritorno dalla Mongolia della spedizione del celebre professor Mondrick segnerà forse l’inizio di un’era nuova nella storia dell’umanità. Perchè in una certa cassa che gli esploratori portano dal deserto di Gobi sono contenute le prove di una guerra spietata e segreta, che si combatte da innumeri millenni. E il campo di battaglie è il subcosciente stesso della razza umana, dove il Maligno sembra sferrare i suoi colpi più mortali e insidiosi. Perchè il genere umano, ha scoperto Mondrick, è un ibrido: il sangue dell’Homo sapiens è, ormai, contaminato da quello dell’Homo lycanthropus, l’antichissima razza caina… Ma la scoperta di Mondrick esige le sue vittime e un orrendo pericolo minaccia di nuovo l’umanità. Le forze del male sono scatenate e gli angeli ribelli tentano ancora una volta di rialzare il capo. Metapsichica e psicocinesi sono le strane scienze a cui questo romanzo senza precedenti nella letteratura del “soprannaturale” sembra ispirarsi. E’ un romanzo che non si dimentica!

Il figlio della notte — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il figlio della notte», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

«Precisamente», disse April con dolcezza. «Il giorno in cui quella ragazza avrebbe dovuto ricevere la borsa di studio, si svegliò in preda a uno strano malessere. Volle recarsi all’università lo stesso, ma svenne lungo la strada. Appendicite acuta, dissero i medici. Fu sul punto di morire... Un’altra coinci­denza, dirai tu. Era quello che volevo pensare anch’io, Barbee, a quell’epoca. Perché non odiavo davvero quella ragazza, ed ero disperata, finché i medici non dissero che si sarebbe salvata. Ma non fu questo il solo incidente. Altre cose accaddero, più o meno di questa portata. Alla fine, cominciai ad avere paura di me.»

La sua voce scese a un bisbiglio quasi impercettibile.

«Capisci, Barbee?» I suoi occhi lo imploravano di comprendere. «Indipen­dentemente dalla mia volontà, il potere entro di me continuava ad agire. È questo che ho bisogno che almeno tu capisca; io non ho mai desiderato es­sere una strega: sono nata così.»

Barbee si mise a tamburellare nervosamente con le dita sulla tavola. Veden­do arrivare il cameriere, lo allontanò con un gesto impaziente della mano. Inghiottì a fatica e disse:

«Scusami, April, mi permetti di farti qualche altra domanda?».

Le bianche spalle di lei si alzarono, in muta e disillusa stanchezza.

«Ormai», disse, «che importanza vuoi che abbia?»

«Ci sono cose che possono ancora avere molta importanza... per te, per me», rispose lui. La faccia della ragazza esprimeva soltanto una tristezza in­finita, ma questa volta April gli permise di prenderle una mano, mentre le chiedeva con appassionato fervore: «Hai mai parlato di queste cose a qualcu­no che potesse capire, non so, uno psichiatra, o uno scienziato come il pove­ro Mondrick?».

Lei assentì con apatia.

«Ho un amico che sa tutto di me... conosceva mia madre e credo che ci abbia molto aiutato, quando abbiamo passato momenti difficili. Un paio d’anni or sono mi convinse ad andare dal dottor Glenn, Archer Glenn, quel­lo giovane, sai, qui a Clarendon.»

Barbee cercò di soffocare l’istintivo bisogno geloso di chiedere maggiori informazioni su quell’amico, e le sue dita si strinsero sulla mano fredda e inerte di April, ma poi riuscì ad annuire con un’espressione di placida rifles­sività.

«Conosco Glenn», disse. «L’ho intervistato una volta, quando suo padre lavorava ancora con lui; dovevo preparare un servizio per lo Star su Glennhaven, che molti considerano la migliore clinica psichiatrica degli Stati Uni­ti... E che cosa ti disse Glenn?»

«Oh, Glenn non crede alle streghe», rispose lei con la sua aria beffarda. «Cercò di psicoanalizzarmi. Per quasi un anno sono andata ogni giorno a coricarmi per un’ora su un divano del suo studio, a Glennhaven, e a raccon­targli i fatti miei. Ho fatto del mio meglio per collaborare... a quaranta dolla­ri l’ora! Gli ho detto tutto quanto ho raccontato a te, ma lui continua a non credere alle streghe.»

Emise un piccolo riso soffocato.

«Glenn pensa che nell’universo tutto si possa spiegare in base al concetto che due e due fanno quattro. Mi ripeteva che, se si getta una specie di in­cantesimo su qualunque cosa e poi si ha la pazienza di aspettare, qualcosa prima o poi dovrà accadere. Insomma, voleva dire che io cercavo inconscia­mente d’ingannare me stessa. Era convinto che io sia un po’ squilibrata, una paranoica, per chiamare le cose col loro nome. Ma che fossi una strega, non voleva nemmeno lasciarmelo dire.»

Un sorriso malizioso le illuminò debolmente il bel viso.

«Neanche quando glielo dimostrai.»

«Glielo dimostrasti? E in che modo?»

«I cani di solito non hanno simpatia per me, e ogni volta che andavo a Glennhaven, che come sai è in aperta campagna, i cani delle fattorie mi veni­vano incontro sulla strada, pieni di odio, abbaiando frenetici, e mi persegui­tavano così dalla fermata dell’autobus fino alla clinica. Un giorno che ne avevo veramente abbastanza, decisi di dare una piccola dimostrazione a Glenn. Portai un po’ di creta umida e la mescolai alla polvere presa ai piedi d’una panchina all’angolo, dove i cani erano soliti sostare. Nell’ufficio di Glenn, modellai con la creta le figure di cinque di quei cani. Mormorai una delle mie filastrocche, sputai sopra i modellini e infine li spaccai gettandoli a terra. Quindi invitai Glenn a guardare dalla finestra.»

Una luce strana brillava ora negli occhi obliqui della ragazza.

«Aspettammo una decina di minuti. Io gli indicai i cani, che come al solito mi avevano inseguito fin sulla porta della clinica e ora stavano abbaiando alla nostra finestra. Improvvisamente si gettarono tutti all’inseguimento d’una ca­gnetta, una terrier ,che doveva essere in calore. Si erano spinti in gruppo in mezzo alla strada, quando una macchina lanciata a grande velocità sbucò dalla curva. L’uomo al volante cercò di sterzare, ma non ne ebbe tempo. La macchina investì in pieno i cani, prima di rovesciarsi sul margine della strada. Tutti i cani rimasero uccisi, e con mio sollievo seppi che l’automobilista era rimasto miracolosamente illeso.»

«E Glenn, che disse?»

«Ne parve deliziato.» April Bell sorrise enigmaticamente. «Appresi poi che la cagnetta apparteneva a un chiroterapista con lo studio in fondo alla stra­da. Glenn non ama né i cani né i seguaci della chiroterapia, ma anche quella volta non si lasciò convincere all’esistenza delle streghe. Secondo lui, i cani erano morti perché la cagnetta s’era liberata del guinzaglio e non a causa di qualche mia “fattura”. Disse poi ch’era evidente come io non volessi rinun­ciare alla mia psicosi e che pertanto non avremmo fatto progressi fino a quando non avessi cambiato atteggiamento. Il mio presunto dono sopranna­turale, secondo Glenn non era che autoillusione di origine paranoica. Mi addebitò altri quaranta dollari per quell’ora supplementare e iniziammo la seduta di psicanalisi.»

Barbee esalò un getto di fumo azzurro nella nebbia rossastra della sala e si mosse a disagio nella sua poltroncina triangolare. Vide il cameriere spiarlo imperiosamente, ma non aveva più voglia di bere, e riportò lo sguardo su April Bell. La ragazza ora sembrava al colmo della stanchezza. Lentamente, trasse la mano fredda di sotto alle dita del giornalista.

«E tu sei convinto che avesse ragione lui, Barbee.»

«Santo Cielo», esclamò il giornalista, «non ci sarebbe troppo da stupirsi se tu rivelassi qualche tendenza alla follia, dopo tutto quello che hai passato!»

E si sentì sommergere da un’onda di compassione per tutte le sue sofferen­ze, per l’ignoranza e il fanatismo d’un padre crudele, che l’avevano spinta a credere a tali assurde fantasie. L’aria soffocante lo fece tossire. Cercò di nascondere sotto quella tosse i suoi sentimenti: temeva che una pietà troppo palese potesse offenderla.

Con molta calma April disse:

«So benissimo di non essere pazza».

Tutti i pazzi dicono così, pensò Barbee. E s’accorse di non avere più niente da dire. Aveva bisogno di tempo per riflettere, per analizzare quelle straordi­narie confessioni e verificarle alla luce della morte di Mondrick. Guardò l’o­rologio e accennò col capo alla sala da pranzo:

«Vogliamo mangiare?», propose.

Lei assentì con entusiasmo.

«Ho una fame da lupo», disse.

La frase frenò Barbee, ricordandogli la spilla di giada. La ragazza stava già allungando il braccio verso la pelliccia, ma Barbee ricadde pesantemente sul­la sua scomoda poltroncina.

«Beviamo un ultimo cocktail.» Chiamò il cameriere con un cenno e ordinò altri due dacquari, prima che April si volgesse a guardarlo con un’espressio­ne d’imbronciato stupore. «Lo so che è tardi», le disse in tono di scusa, «ma vorrei chiederti ancora una cosa.» Esitò, vide di nuovo quella pericolosa ten­sione immobilizzare il corpo della ragazza in un’attesa elettrica, e con rilut­tanza le chiese: «Sei stata tu, vero, ad ammazzare quel gattino?».

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il figlio della notte»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il figlio della notte» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Il figlio della notte»

Обсуждение, отзывы о книге «Il figlio della notte» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x