Ben Bova - La vendetta di Orion

Здесь есть возможность читать онлайн «Ben Bova - La vendetta di Orion» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1989, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La vendetta di Orion: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La vendetta di Orion»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Ormai non ci sono dubbi: sotto le spoglie umane di John O’Ryan si nasconde una figura mitica, il leggendario cacciatore Orion. A crearlo è stato l’essere di un lontanissimo futuro che ha scelto di farsi chiamare Ormazd, e che con il suo aiuto intende condurre nel tempo e nello spazio una guerra spietata contro il più acerrimo nemico dell’umanità, Ahriman. Il primo scontro (in Orion, Urania 1038) sembra essersi concluso vittoriosamente, ma in realtà l’intervento di Orion ha causato una frattura nel continuum spazio-temporale, concedendo ad Ahriman e ai suoi neandertaliani un cosmo tutto per loro. Ormazd non ha affatto gradito la cosa e ha deciso di punire Orion strappandogli ciò che ha di più caro, per costringere il cacciatore a riprendere la sua battuta. Questa volta lo scenario-sarà il passato e la posta in gioco il salvataggio di Troia… perché Ormazd è deciso a cambiare addirittura la trama del tempo pur di distruggere definitivamente il suo nemico.

La vendetta di Orion — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La vendetta di Orion», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Io annuii comprensivo.

— Ti aspetterò qui e pregherò Amon per il tuo destino, e per la salvezza del principe Aramset.

Lo ringraziai e, dopo aver acceso una delle lampade dell’altare con la sua, mi avviai per la ripida scala serpeggiante.

Ci impiegai credo più di un’ora anche se avevo perso il senso del tempo arrancando sugli scalini, girando in tondo ancora e ancora. I gradini sembravano tagliati direttamente nelle pareti, e alcuni erano più stretti delle fessure della roccia originaria. La mia lampada forniva una piccola sorgente di luce irregolare contro il buio pesto, e mentre salivo avevo la sensazione di non stare andando da nessuna parte, come se fossi stato sulla ruota di una mola, destinato ad arrampicarmi dolorosamente, penosamente, per sempre. Mi sentivo quasi privo di percezione sensoriale: nessun suono tranne quello del mio respiro e lo stropiccio dei miei stivali sui gradini di pietra; niente da vedere tranne i muri polverosi alla fioca luce della lampada. Il mondo esterno poteva essersi dissolto o trasformato in ghiaccio o bruciato sino a diventare un tizzone, e io non l’avrei mai saputo.

Ma continuai ad arrancare, e infine arrivai a destinazione.

Salii attraverso un buco del pavimento e mi ritrovai in una camera spaziosa. Un grande feretro di pietra sorreggeva un magnifico sarcofago, lungo almeno cinque metri, fatto di cipresso stupendamente lavorato e intarsiato d’avorio, oro, lapislazzuli, porfido, turchese e dio sa cos’altro. Splendidi manufatti riempivano la stanza: ciotole di grano, e vasi che, ne ero sicuro, erano pieni di ottimo vino e di acqua limpida. Probabilmente venivano sostituiti ogni anno durante la cerimonia di cui mi aveva detto Hetepamon. Attrezzi e armi erano allineati ordinatamente contro le pareti. Alcune scalinate conducevano in alto ad altre stanze. Tutto quello di cui il re aveva bisogno in vita era lì o nelle vicinanze, pronto perché potesse usarlo nell’altra vita.

Ma non c’era alcun segno del Radioso.

43

Davanti al sarcofago abbagliante di Khufu, circondato dagli oggetti più belli che mano umana avesse potuto fare, strinsi i pugni in un’ira impotente.

Lui non c’era! Mi aveva mentito!

Nella ricca camera funeraria non c’era né il Radioso né il corpo di Atena. Volevo urlare. Volevo spaccare tutto, aprire il sarcofago del re, buttare a terra l’intera piramide, pietra per pietra.

Invece rimasi semplicemente lì, muto come un qualunque animale, ingannato e sconfitto.

Ma la mia mente era al lavoro. Il Radioso aveva fatto di quella piramide la sua fortezza, proteggendola con energie che nemmeno gli altri Creatori potevano penetrare. Ci voleva un comune mortale, che entrasse fisicamente, attraverso i passaggi costruiti dall’uomo, contro il quale le barriere di energia non avrebbero funzionato.

Allora perché il Radioso la difendeva? Come copertura? Forse.

O forse la piramide era in realtà un punto di partenza per il vero luogo in cui si nascondeva. La stava proteggendo perché conteneva qualche indizio sulla sua reale posizione. Qualche indizio, o qualche dispositivo di trasferimento.

I Creatori non erano dèi. Non si muovevano da un punto del continuum all’altro per afflato mistico. Non generavano energia per forza di volontà divina. Usavano macchine, congegni, tecnologie che avevano del divino per la loro potenza, ma frutto di cervelli e mani umane, proprio come gli utensili e le armi di quella tomba.

Pensai tra me: “Se il Radioso ha nascosto una macchina del genere in questo mucchio di pietre, deve emettere un qualche tipo di energia. Posso percepirla?”.

Chiusi gli occhi e cercai di escludere la mia mente cosciente. Con uno sforzo di volontà che mi fece torcere le viscere, disinserii i cinque sensi normali: divenni cieco, sordo, totalmente solo in un universo di nulla.

Per quanto tempo rimasi in quello stato, non ne ho idea. Ma infine un filo sottile di sensibilità si fece strada nella mia coscienza. Un bagliore, un rivolo di calore, un sibilo debolissimo simile al ronzio di un’apparecchiatura elettrica in lontananza.

Aprii gli occhi molto lentamente e richiamai gli altri sensi, cautamente per non spezzare il legame con la fonte di energia che avevo scoperto. Mi diressi, quasi come un sonnambulo, verso un pannello scolpito nel muro. Si aprì alla mia pressione e rivelò un altro passaggio serpeggiante verso l’alto. Salii.

Attraversai numerose altre camere e percorsi oscuri corridoi, guidato solo dalla debole emissione.

E localizzai la fonte: una piccola stanza vicino all’estremità della piramide, così bassa e stretta che fui costretto a chinarmi per entrarci. La mia mano sollevata incontrò il metallo liscio; era caldo e vibrante di energià. La punta della piramide, di elettro: un buon conduttore di elettricità e, mi resi conto, di altre forme di energia.

Al centro della minuscola camera, occupandola quasi tutta, c’era una cupola di nero metallo opaco, abbandonata lì come l’uovo di qualche gigantesco uccello meccanico. Emetteva un ronzio. Toccai la sua liscia superficie. Era calda.

Sentii la mano leggermente appiccicaticcia mentre la tiravo indietro, come se avessi toccato della vernice non ancora asciutta. Toccai di nuovo la cupola; spinsi leggermente e sentii che cedeva. Premetti con più forza, e la mia mano sembrò penetrare la superficie, affondarci. Era fredda, dolorosamente fredda.

Ma non riuscii a ritirare la mano. Qualcosa dentro la cupola mi stava trascinando in avanti, risucchiandomi nel suo interno gelato. Gridai e lasciai cadere la lampada che ancora reggevo, mentre tutto il mio corpo annegava nel freddo mortale della cupola.

Riconobbi la morte, un alito che portava l’agonia a ogni mia cellula, a ogni nervo. Stavo cadendo, cadendo in un buio assoluto mentre il mio corpo si congelava e gli ultimi lampi di vita del mio cervello soccombevano al dolore e all’oscurità. I miei ultimi pensieri furono d’amore e di odio: amore per la mia Atena e odio per il Radioso, che mi aveva battuto ancora una volta.

Ma quando aprii gli occhi, ero sdraiato su un soffice prato. Un sole caldo splendeva su di me. Soffiava una piacevole brezza. O era il respiro dei miei stessi polmoni?

Mi misi a sedere. Il cuore mi batteva nel petto. I miei occhi osservarono. Quella non era la Terra. Il cielo era di un vivido color arancio. Brillavano due soli, uno grande abbastanza da coprire metà del cielo, l’altro come una capocchia di vivido diamante che sfavillava in trasparenza, dietro la distesa arancione del suo gonfio compagno. L’erba su cui ero seduto era di un cupo color mattone, sfumato di marrone nerastro. Il colore del sangue secco. Era spugnosa, cedevole, più simile a muffa o a carne che non all’erba vera. Scorsi delle colline in lontananza, alberi dalla forma strana, e un ruscello.

— Ci incontriamo di nuovo, Orion.

Mi voltai e vidi il Radioso ritto davanti a me. Saltando in piedi dissi: — Credevi di poterti nascondere?

— No, certamente no. Tu sei il mio Cacciatore. Sono stato io a darti questi istinti.

Portava una camicia dorata morbida e sciolta, con le maniche rigonfie, e un paio di pantaloni scuri che gli fasciavano la cintura e le gambe, infilate in stivali alti sino alla coscia. Sembrava più rilassato che mai, con un sorriso fiducioso, la folta criniera di capelli dorati scompigliata dal vento. Ma, quando lo guardai negli occhi fulvi, vidi strane luci, segni di emozioni e tensioni che stava cercando severamente di controllare.

— Ho consegnato Elena agli Egiziani. Ho fatto cadere le mura di Gerico per te. Agamennone, Ulisse e la maggior parte degli altri guerrieri achei sono stati spazzati via. Nuovi invasori stanno conquistando le loro terre. Hanno pagato per la caduta di Troia.

I suoi occhi luccicarono. — Ma tu no.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La vendetta di Orion»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La vendetta di Orion» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «La vendetta di Orion»

Обсуждение, отзывы о книге «La vendetta di Orion» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x