Frederik Pohl - Il lungo ritorno

Здесь есть возможность читать онлайн «Frederik Pohl - Il lungo ritorno» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1996, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Il lungo ritorno: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il lungo ritorno»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Sono gli Hakh’hli. Sono alieni. Si nutrono di carne umana. Il lungo viaggio nello spazio era alla fine. Sandy, l’umano cresciuto su un’astronave degli extraterrestri Hakh’hli, era pronto al ritorno sulla Terra. Gli alieni erano animati dalle migliori intenzioni.. Solo la scienza Hakh’hli poteva risolvere il problema di trasformare i pianeti. I terrestri avevano bisogno di quel contatto. Ma c’era da fidarsi?

Il lungo ritorno — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il lungo ritorno», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Marguery tentò quasi di togliere le labbra, ma solo quasi. — Dico sul serio, sai… — continuò, ma a quel punto Sandy la stava baciando di nuovo.

Marguery lo baciò a sua volta, poi gli gettò improvvisamente le braccia al collo. Era piuttosto forte per un essere umano, e Sandy rimase meravigliato dalla potenza della sua stretta.

— Che diavolo — gli sussurrò Marguery in un orecchio. — In fondo, perché no?

Non aveva nulla a che vedere con l’anfilassi degli hakh’hli. Tanto per iniziare c’era molto più movimento, proprio come promesso dalle scene televisive in cui si vedevano solo le lenzuola che si agitavano misteriosamente in maniera convulsa.

E non era nemmeno come la masturbazione. Era decisamente molto meglio. Era talmente meglio che nel momento culminante Sandy si ritrovò a ululare come un hoo’hik quando viene macellato. La stessa Marguery non rimase certo in silenzio. Alla fine, rimasero entrambi sdraiati, esausti, sul vecchio divano che puzzava di stantio, anche se per Sandy sembrava ricoperto di petali di rose.

Sentendosi finalmente felice e in pace con il mondo, Sandy si girò per guardare la donna con la quale aveva appena fatto con successo l’amore. Osservò attentamente il suo volto. Non avendo mai visto in precedenza un essere umano di sesso femminile immediatamente dopo un rapporto sessuale completo, non sapeva assolutamente come leggere la sua espressione. Il volto di Marguery era meno sudato di quanto non si fosse aspettato (certamente molto meno sudato del suo) però vi era una macchia che non gli sembrava di aver notato in precedenza.

Sandy frugò disperatamente fra le sue scarne conoscenze alla ricerca di una frase adatta. — È stato bello per te? — domandò infine con tono ansioso.

Marguery lo sorprese. Prima gli rivolse uno sguardo penetrante, come per capire se stesse prendendola in giro o meno. Poi, quando capì che non era così, scoppiò a ridere sguaiatamente.

— Caro ragazzo — disse con tono affettuoso — quando mi senti muggire come una mucca, è come se stessi dicendo “sissignore, è stato favoloso”. Solo che la prossima volta faresti meglio a stare un po’ più attento a non stringermi così forte. — Detto questo, si girò per guardarsi la spalla in cerca di eventuali lividi.

Nell’enfasi del momento, Sandy si era evidentemente dimenticato della differenza di forza e di stazza fisica che vi era fra lui e la media degli abitanti della Terra. Effettivamente, sulle spalle e sulle braccia di Marguery vi erano diversi lividi. Ed era tutta colpa sua! — Mi dispiace — disse.

— Sandy, ti prego, smettila. — Marguery si alzò in piedi, barcollando leggermente, e allungò una mano per prendere un asciugamano. — Passami la bombola — ordinò.

Sandy la prese, e si rese conto che non emetteva più alcun sibilo. Marguery gliela tolse dalle mani, diede un’occhiata all’indicatore e la scosse con espressione contrariata. Trovò subito l’altra bombola, da cui usciva ancora aria.

Chiuse la valvola con un sorriso. — Probabilmente abbiamo fatto bene a lasciarle aperte — disse con filosofia. — Credo che abbiamo consumato un bel po’ di ossigeno. Comunque sia, posso trattenere il fiato quanto basta per uscire di qui.

— Trattenere il fiato? — chiese Sandy preoccupato.

— L’ho già fatto altre volte — disse Marguery. Poi tornò a sedersi, fissando Sandy negli occhi. — Anche se è stato molto bello — sussurrò — non era per questo che ti ho portato qui. Volevo parlarti.

Sandy la fissò a sua volta. Nella luce soffusa la macchia sul viso di Marguery sembrava essere diventata più grande ed evidente. — Ma se non abbiamo fatto altro che parlare per giorni e giorni… — obiettò.

Marguery scosse il capo. — Certo, abbiamo parlato parecchio — disse con tono sconsolato — solo che ogni singola parola che ci siamo detti è stata registrata dall’InterSec. In tutti i luoghi in cui siamo stati. In qualsiasi momento, a prescindere da ciò che stavamo facendo. Ebbene, è proprio per questo che ci tenevo a parlare con te in privato, senza nessuno che ci ascolti. Tanto più che ci sono delle cose che non sarei nemmeno autorizzata a riferirti.

Allarmato da questa rivelazione, Sandy aprì la bocca per dire qualcosa, ma Marguery lo bloccò appoggiandogli un dito sulle labbra. — Mi hanno già rimproverata per averti riferito che avevamo individuato la vostra nave fin dall’inizio — aggiunse — e non ti ho nemmeno raccontato tutto in proposito.

Sandy continuò a fissarla. Marguery continuò, un po’ paonazza in volto ma evidentemente determinata. — Non appena i primi osservatori hanno rilevato le emissioni gamma dei motori della vostra nave, tutti quanti si sono messi subito a controllare le loro vecchie fotografie del cielo e sono riusciti a stimare che vi trovavate, non so, a circa 300 U.A. (unità astronomiche) di distanza. Sì sono resi conto immediatamente del fatto che non poteva essere altro che una nave. A quel punto hanno iniziato ad analizzare lo spettro dei residui di carburante. Sappiamo perfettamente con che tipo di carburante viene alimentata la nave hakh’hli; si tratta di ciò che gli scienziati chiamano “materia anomala”. Sapevamo questo, conoscevamo la massa della nave, le sue dimensioni esatte e tutto il resto. Inoltre, eravamo anche pronti a ricevere il modulo di atterraggio, non appena avesse toccato terra. Se abbiamo impiegato dieci ore invece di mezz’ora per arrivarci, è stato solo per via della tempesta.

La sensazione di esuberanza post-amplesso stava dissipandosi rapidamente. — Non ci avete detto tutto questo.

— No. Non ve l’abbiamo detto. Abbiamo deciso di tenervi sotto osservazione. Sei sempre stato osservato e registrato, Sandy, fin dal momento in cui sei arrivato alla fattoria.

— Ma io credevo di piacerti ! — piagnucolò Sandy.

— Maledizione, Sandy, possibile che tu non ti renda conto che mi piaci veramente? Credi forse che farei l’amore con una persona che non mi piacesse? Non sono mica una specie di Mata Hari, sai?

— Mata…

— Oh, lascia perdere — disse Marguery con impazienza. — Cerchiamo di essere seri. Lascia che ti faccia una domanda. Hai riferito a Polly qualcosa a proposito di quanto ti ho detto?

— Vuoi dire come il motivo per il quale non mi ricordo niente di Alfa Centauri? — Sandy assunse un’espressione sconcertata e risentita allo stesso tempo, ma alla fine rispose. — Sì, l’ho detto a Polly. Lei mi ha detto di parlarne con ChinTekki-tho, ma io non l’ho fatto.

— Ah — Marguery assunse un’espressione compiaciuta. — E perché non l’hai fatto?

Quella magnifica sensazione di poco prima si era ormai del tutto dissipata, e Sandy reagì con stizza. — Devo per forza avere un motivo per non averlo fatto? Non l’ho fatto e basta.

Marguery annuì, gratificata. — Sono contenta che tu non lo abbia fatto, Sandy.

— Se non volevi che glielo dicessi, perché non me l’hai chiesto fin dall’inizio? — domandò Sandy.

— Volevo vedere come ti saresti comportato tu, autonomamente. Perché… — Ebbe un attimo di esitazione e cambiò posizione con fare nervoso sul divano. — Perché c’è anche un’altra cosa di cui vorrei parlarti — aggiunse infine con evidente riluttanza.

Sandy la guardò con espressione preoccupata. Per quel che ne sapeva lui del sesso fra esseri umani, Marguery in quel momento avrebbe dovuto sentirsi perfettamente rilassata e a suo agio. Invece, sembrava nervosa e a disagio. — Sei sicura di stare bene? — le domandò.

— Certo che sto bene! Perché mai non dovrei stare bene? È solo che… — Sorrise. — Forse è solo per via del fatto che tu sei un po’ più forte di quanto non mi aspettassi… Non so se mi capisci…

Sandy lo accettò come un complimento e si permise addirittura di pavoneggiarsi per un istante, ma anche quella gradevole sensazione scemò rapidamente. — Veramente — disse dispiaciuto — non c’era bisogno che ci spiaste. Bastava che domandaste…

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il lungo ritorno»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il lungo ritorno» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Il lungo ritorno»

Обсуждение, отзывы о книге «Il lungo ritorno» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x