Riker alzò la voce. «Ha lo sguardo più freddo che abbia mai visto. Alla gente normale da i brividi, anche se non bevono quanto me. Porta una pistola enorme, e tu no. È una tiratrice perfetta, mentre tu non sai nemmeno come si carica una pistola.»
Riker si abbandonò contro lo schienale della sedia e appoggiò i piedi sulla scrivania, osservando Charles che lottava contro il terrore di essersi innamorato di Kathy Mallory. Riker si chiese se lei fosse consapevole dei sentimenti che Charles nutriva per lei. Era propenso a credere che lei lo fosse, e se ne servisse.
Con un tono di voce più morbido disse: «Sono contento che tu sia venuto, Charles. Spero che questa chiacchierata ti aiuti a vedere le cose nella giusta prospettiva».
Charles parcheggiò di fronte alla casa di Robin Duffy. La vista delle luci della menorah e dell'albero di Natale nella casa di fronte lo commosse: era lì che un tempo avevano abitato Louis e Helen Markowitz.
Robin, che era stato vicino di casa di Louis per più di vent'anni, lo accolse nella calda luce dell'ingresso. Prima che Robin richiudesse la porta, Charles si girò per dare un ultimo sguardo alla casa addobbata con le luci della festa.
«Non riesco a convincere Mallory a venderla» disse Robin, mentre il dottor Edward Slope si alzava dal tavolo da gioco per dare una pacca sulla spalla a Charles.
«Kathy è l'unica abitante della Upper West Side con una casa per le vacanze a Brooklyn» disse Edward. «Credo che le piaccia passare per un'eccentrica.»
«Ma non ci viene mai» disse Robin. «Così metto gli addobbi per godermi l'illusione che sia ancora abitata. Lou faceva l'albero di Natale ogni anno da quando Kathy era andata a vivere con loro.»
Comparve il rabbino Kaplan. Lui e Charles si salutarono.
«Ho decorato l'albero con gli addobbi originali del primo Natale di Kathy» disse Robin.
«Gli stessi che la piccola rubò ai grandi magazzini?» chiese Edward Slope mentre mischiava il mazzo di carte.
«Be'» disse Robin, che era stato l'avvocato di Louis Markowitz oltre a essere un suo amico, «Helen tornò a pagarli, perciò tecnicamente…»
«Lascia perdere» disse Edward. «Avvicinate le sedie, signori. Robin, digli cos'altro hai fatto in quella casa.»
I quattro uomini erano seduti attorno al tavolo da gioco, a raccogliere e ordinare le carte distribuite, a passarsi la mostarda e la maionese, la carne e i sottaceti, fette di pane bianco e la birra.
«Ho istallato delle luci ad accensione automatica, regolate da timer» disse Robin scartando una carta nella speranza di riceverne un'altra migliore. «Si accendono e si spengono da sole a ore diverse. Ho programmato la luce della cucina perché si spenga ogni sera alle sette e quarantacinque, l'ora in cui di solito Helen finiva di mettere a posto.»
«Robin si sta davvero lasciando prendere da questa cosa» disse il medico legale, servendo una carta a Robin e due al rabbino.
«La mia preferita è la luce che si accende nello studio di Louis dopo il notiziario della sera. E quella finestra sotto il timpano» disse Robin, indicandola attraverso la vetrata prima di raccogliere la sua carta.
Charles si chiese se Robin avesse migliorato la sua mano. Il suo volto non lasciava trasparire nulla. Chissà perché tutti i giocatori sembravano sapere sempre perfettamente che cosa avesse in mano. Edward scoppiò a ridere quando Charles rimase vittima di un suo bluff. Chiudendo le carte, umiliato, Charles guardò fuori dalla finestra le file di luci colorate intermittenti che decoravano il portico della casa di Louis Markowitz. «Sai, per un momento ho pensato che potesse essere opera di Mallory.»
«Le luci? Non è certo il tipo da lasciarsi andare a certi gesti sentimentali.»
Edward osservò la faccia di Charles al di sopra delle carte.
«Charles, te lo dico da amico, devi abbandonare questa strana idea della pistolera dal cuore d'oro. Sono un dottore, puoi fidarti di quello che ti dico. Se cercassi di misurarle la pressione riscontrerei l'assenza di battito cardiaco.»
«Amava Helen.» Il rabbino Kaplan lesse le sue carte e il suo sorriso dolce svanì sotto la maschera concentrata del giocatore di poker consumato.
«Okay, su questo ti do ragione. Amava anche Louis nel suo strano modo.» Edward chiuse le carte.
«Questo prova che ha un cuore» disse il rabbino appoggiando le carte sul tavolo accanto alla mano allargata di Robin, e contemporaneamente rastrellando il primo piatto della serata.
Robin distribuì un altro giro.
«Mallory è proprio un bel tipo» disse Edward, «recentemente mi ha chiesto di rubare per lei. Voleva mettere le mani sugli appunti dell'investigatore della scientifica e passarle a Charles. Sta cercando di scavalcare Jack Coffey.»
«Coffey dovrebbe rallegrarsi del fatto che lei non gli stia troppo attorno» disse Robin. «Molto meglio per lui non sapere quello che Mallory combina.»
Edward estrasse dei fogli dalla tasca posteriore dei pantaloni e li spinse attraverso il tavolo in direzione di Charles. «Sono gli appunti dell'investigatore. Neanche una richiesta da parte della polizia le avrebbe consentito di ottenerli. È un po' come chiedere di leggere un diario.»
Charles abbassò lo sguardo su un colore pieno. Gli altri seguirono l'esempio di Edward e chiusero le carte. Come diavolo facevano a sapere cosa aveva in mano? I quattro quarti di dollaro nel piatto rischiavano di rappresentare l'unica sua vincita della serata. «Questi appunti contengono qualcosa di interessante?»
«Mallory voleva un rapporto sulla morte della madre del giudice Heart. Le ho detto che non scomodiamo i nostri investigatori per una morte naturale, se c'è un medico di turno. Ha insistito perché verificassi. È saltato fuori che avevamo effettivamente spedito un investigatore a casa Heart, per errore. Ho trovato anche verbali del pronto soccorso a proposito di alcune ferite riportate dalla anziana signora. Due ossa rotte in un anno. Le ossa dei vecchi si rompono facilmente. Non chiederò la riesumazione della madre del giudice Heart finché non avrà in mano un indizio concreto del fatto che potrebbe trattarsi di omicidio. Diglielo, Charles.»
Robin Duffy appoggiò una busta sul tavolo accanto alla mano di Charles. «Ed ecco le informazioni su Eric Franz. È la trascrizione dell'udienza relativa all'incidente stradale in cui sua moglie è rimasta uccisa. I Franz stavano litigando al momento dell'impatto. Ma, secondo i testimoni, lui era ad almeno un metro di distanza da lei. Eric Franz non può aver dato una spintarella fatale alla moglie, come credo sospetti Mallory.»
«Pensavo che l'oggetto del suo interesse fosse l'incidente in cui Franz perse la vista» disse Charles.
«Infatti» disse il dottore. «Eric Franz perse la vista in un incidente tre anni fa. Ricevette un risarcimento miliardario. Subito dopo fu sottoposto a una delicata operazione, al termine della quale non fu riscontrato alcun miglioramento della vista. Cambiò dottore prima del controllo successivo. Non ho idea di chi fosse il nuovo dottore.»
«È possibile che la vista di Franz sia migliorata in seguito?»
«Il chirurgo prospettò un venti per cento di probabilità che questo avvenisse.»
«Non ha senso ipotizzare che si finga cieco» rilevò Robin. «Era certamente cieco all'epoca in cui il tribunale gli accordò il risarcimento. Se anche la chirurgia gli avesse restituito la vista, nessuno avrebbe toccato i suoi soldi. E il denaro dell'assicurazione sulla vita della moglie è stato devoluto in beneficenza. Per me il tizio è pulito al cento per cento. Mallory non arriverà da nessuna parte.»
«Dicci, Charles» disse Edward. «Sai perché Kathy non è venuta ad ascoltare di persona quanto abbiamo appena finito di raccontare?»
«Ha detto di non poter venire in quanto anni fa fu bandita dal poker settimanale.»
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