Il gatto atterrò morbidamente al suolo come se lei glielo avesse ordinato.
«Mallory, leggendo il romanzo ho compreso una cosa. La protagonista non sembra avere alcun coinvolgimento emotivo nei confronti dell'uomo. Il bambino è tutto ciò che conta per lei.»
Mallory assentì. «Il bambino potrebbe essere di Harry Kipling o del giudice Heart. Sono entrambi in grado di procreare. Forse dovrei eliminare il cieco dall'elenco.»
«Davvero sospetti un cieco?»
«Ha perso la vista in un incidente di lavoro. Al tempo lavorava per un giornale… ha ricevuto un risarcimento enorme.»
«Capisco la tua propensione a privilegiare il movente economico.» Era l'influenza di Markowitz che si faceva sentire. «Ma quell'uomo ha perso la vista.»
«Charles, ho sempre creduto che fossi un tipo politically correct. Spero che tu non intenda suggerire che i ciechi non sono in grado di uccidere come il resto dell'umanità.»
«Un cieco non sarebbe mai tornato sul luogo del delitto. Non avrebbe avuto modo di verificare l'assenza di testimoni.»
«Immagina che si sia fatto prendere dal panico e che abbia ucciso, e poi un complice sia tornato a pulire al suo posto.»
«Stai parlando sul serio?»
«No. Non credo che sia stato un cieco. Sei un esperto di talenti speciali. Parlami di quelli che si sviluppano quando un uomo perde la vista.»
«Si ritiene che sia così» disse Charles. «Ma i ciechi non hanno un odorato o un udito più fine. Semplicemente, privati del senso della vista, fanno i conti con un minor numero di distrazioni. Sono costretti ad affidarsi agli altri quattro sensi, così tendono a prestare loro più attenzione. Il tuo cieco ha un cane guida?»
«Sì. Quasi tutti in quell'edificio hanno un cane.»
«È più facile che un vedente piuttosto che un cieco finisca contro una vetrata… il bastone o il cane avvertono il cieco della presenza dell'ostacolo. Lo stesso vale per le macchine.»
«È possibile che un soggetto si adatti con particolare efficacia alla sua condizione?»
«Alcuni ne fanno un'arte. Ti guardano in faccia quando parli, cercano di creare l'illusione di vedere.»
«Eric Franz non lo fa. Ma si atteggia a Sherlock Holmes della domenica e dichiara di godere di sensi acutissimi. E sa attraversare una stanza piena di gente senza toccare nessuno col bastone.»
«Interessante.»
«Lo credo anch'io. Per questo il suo nome è ancora sulla mia lista. Insieme a quello di un giudice che maltratta la moglie, e a quelli del Bello e della Bestia.»
Charles guardò la propria immagine riflessa accanto a quella di Mallory nello specchio antico accanto al divano. Già, la Bella e la Bestia.
Si girò verso di lei, e agito una mano in direzione della porta. «Ti spiace aprire la porta a Henrietta?»
In quel momento suonò il campanello.
Mallory lo fissò. «Un giorno devi dirmi come fai.»
«Quando lavora, Henrietta è puntuale quasi come te. Pranzerà con noi.»
Mallory aprì la porta alla psichiatra dell'appartamento numero 3A. Quel giorno Henrietta indossava la sua tenuta da lavoro, un completo di buon taglio e una camicetta chiara.
Charles lasciò le due donne a discutere dell'omicidio nel parco e andò in cucina. Il gatto lo seguì, sapendo che quello era il luogo da cui proveniva il cibo. Mallory aveva riempito il frigo con ogni tipo di provviste.
Henrietta entrò in cucina mentre Charles porgeva al gatto un pezzo di carne affumicata.
«Nose, come stai?» chiese Henrietta.
Dieci minuti più tardi, Charles ed Henrietta erano seduti al tavolo della cucina, sorseggiando caffè. Mallory era in piedi al bancone e affettava del formaggio su un tagliere. Il gatto faceva le fusa seduto a pochi centimetri da lei.
Charles si rivolse a Henrietta. «Riesci a spiegarti perché il gatto sia così attaccato a Mallory? Nose per me non balla, eppure sono io a dargli da mangiare.»
«Il romanzo dice come è stato addestrato il gatto?»
«No, ma immagino che l'assasino abbia usato del cibo come ricompensa.»
«Nose potrebbe essere stato addestrato attraverso il dolore. Oppure la reazione del ballo potrebbe essere innescata da un particolare stimolo visivo. Cosa gli è successo all'orecchio?»
«Non sono stata io» disse Mallory appoggiando sul tavolo un piatto con quattro varietà di formaggio. «È successo quando Nose è rimasto per strada, dopo l'omicidio. Il veterinario dice che a parte questo veniva trattato bene.»
Charles assentì. «Se il personaggio femminile del romanzo è l'alter ego di Amanda Bosch, non credo proprio che avrebbe permesso che il gatto fosse torturato.»
«Il suo amante ha insegnato al gatto a ballare in quattro giorni» disse Mallory.
Charles servì dell'altro caffè a Henrietta. «Il romanzo è stato iniziato più di un anno fa. Eventuali segni di violenza potrebbero essere spariti.»
«Quindi è verosimile che il gatto balli per evitare il dolore» disse Henrietta, mentre farciva il suo sandwich con la carne affumicata. «È come la violenza sui bambini. Il bambino può sviluppare un forte attaccamento emotivo nei confronti del genitore violento. Per questo chiedevo dell'orecchio di Nose. Mallory somiglia in qualche modo alla vittima. Probabilmente lei gli sta sollecitando un ricordo.»
Charles afferrò una strisciolina di carne dal suo sandwich e la fece cadere nella bocca aperta di Nose. «Anche se certamente il gatto sa distinguere la sua padrona da Mallory.» Il gatto riprese la sua occupazione preferita: spargere peli sui jeans di Mallory.
«Alcuni animali sono molto sensibili agli stimoli visivi» disse Henrietta. «Il mio gatto proviene da un rifugio per randagi. Passavo accanto alla gabbia e il gatto ha avuto una crisi di frenesia, le zampe allungate attraverso la rete metallica, gemeva ininterrottamente. Mi dissero che lo faceva ogni volta che vedeva una donna con i capelli lunghi e scuri. Così ho deciso di prenderlo. È stato amore a prima vista. Come tra Mallory e Nose.»
«Cos'altro c'è nel romanzo?» chiese Mallory, allontanando il gatto dalla gamba, come a sottolineare che nel loro caso l'amore era a senso unico.
«Niente che ci permetta di isolare uno dei tre sospetti» rispose Charles. «Non gli piacciono in modo particolare le donne, sebbene desideri andare a letto con loro. Non credo che questo aiuti molto. Non ho idea di quale bugia possa aver raccontato alla vittima. Nel dattiloscritto non ci sono indizi in proposito.»
«Il profilo del bugiardo è calzante per tutti e tre i sospetti» disse Mallory. «E tutti hanno qualcosa da perdere nel caso in cui venissero scoperti. Il giudice Heart ha la carriera. Più di una nomina non è andata a buon fine a causa di qualche spinello fumato in gioventù o di una governante senza permesso di soggiorno. Harry Kipling ha una moglie ricca e un contratto prematrimoniale spietato. Eric Franz era con la moglie la notte in cui lei morì travolta da una macchina. Potrebbe avere qualcosa a che fare con l'incidente.»
«In definitiva cosa abbiamo?» chiese Charles. «Un romanzo che non possiamo usare in tribunale e nessuna prova materiale. Dal parco è venuta fuori qualche altra cosa?»
«Heller è il migliore. Se non riesce a trovare altri dettagli lui, non può farlo nessun altro.»
«Naturalmente il gatto conosce l'assassino» disse Charles. «Ma a meno che tu non pensi di riuscire ad addestrarlo a mordere la gamba del sospetto in tribunale, non ci sarà gran che utile.»
«Già.» Mallory fissava l'animale con un'espressione particolarmente sinistra. «Posso usare il gatto e il libro per stanarlo. Il problema è trovare un modo per far sì che si incrimini da solo.»
«Qualunque confronto con quell'uomo è pericoloso per te» disse Henrietta. «Se la tua teoria è corretta, ha già dimostrato la sua volontà di uccidere per proteggere se stesso.»
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