«Maledizione!» commentai.
«Qualche volta sono così geniale che mi spavento», osservò Morelli.
«Abbastanza da non finire in prigione.»
Lui prese un pezzo di pizza, seminando pepe verde e cipolla durante l’operazione e raccogliendo il tutto con le dita. «Sono stato prosciolto da tutte le accuse e reintegrato nel dipartimento, con gli arretrati. La pistola era nel bidone con Carmen. Era rimasta congelata per tutto il tempo, così le impronte erano chiare e quelli della scientifica hanno trovato tracce di sangue sull’arma. Non abbiamo ancora i risultati del DNA, ma i primi test di laboratorio indicano che si tratta del sangue di Ziggy, e provano che lui era armato quando gli ho sparato. Evidentemente la pistola si è inceppata quando Ziggy mi ha sparato, proprio come sospettavo. Quando lui si è accasciato sul pavimento, la pistola gli è caduta di mano e Louis l’ha raccolta, portandola via. Poi l’amico deve aver deciso di liberarsene.»
Tirai un profondo sospiro e rivolsi a Joe la domanda che più mi martellava nella mente negli ultimi tre giorni. «E Ramirez?»
«È in stato di fermo senza cauzione, in attesa della perizia psichiatrica. Ora che Alpha è uscito di scena, numerose donne si sono presentate per testimoniare contro il pugile.»
Il senso di sollievo era quasi doloroso.
«Che progetti hai?» s’informò Morelli. «Continuerai a lavorare per Vinnie?»
«Non lo so ancora», risposi mangiando un po’ di pizza. «È probabile. Quasi certo.»
«Giusto per sgombrare il terreno dall’incomprensione», riprese Morelli, «mi dispiace di aver scritto quei versi sul muro dello stadio, quando eravamo alla scuola superiore.»
Mi sentii mancare. «Sul muro dello stadio?»
Silenzio.
Morelli era arrossito. «Credevo che lo sapessi.»
«Io sapevo delle scritte al Mario’s Sub Shop !»
«Oh.»
«Stai dicendo che hai scritto una poesia sul muro dello stadio? con i particolari di ciò che era successo dietro la vetrina dei cannoli, in pasticceria!?»
«Servirebbe se ti dicessi che era una poesia lusinghiera nei tuoi confronti?»
Avrei voluto picchiarlo, ma lui era già in piedi e saltellava lontano da me. «Accidenti, Stephanie, non è bene serbare rancore.»
«Sei un farabutto, Morelli. Un vero bastardo.»
«È probabile», ammise lui, «ma ti ho portato una buona… pizza.»
FINE