Luigi Gualdo - La gran rivale

Здесь есть возможность читать онлайн «Luigi Gualdo - La gran rivale» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: foreign_antique, foreign_prose, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

La gran rivale: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «La gran rivale»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

La gran rivale — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «La gran rivale», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Ella era un novello astro sorto nel mondo elegante (come dicono i giornalisti), e non tardò molto ad attirare gli sguardi. Tutti aspirarono al piacere di conoscerla, e in breve ebbe ogni giorno dopo le quattro la visita d’un certo numero di uomini che tutti si credevano in obbligo di farle la corte o di far credere che gliela facessero. Qualche signora dell’altissima società si degnò di accordarle la sua amicizia; fu di tutte le feste, di tutti i divertimenti. Cominciò per lei quella vita che comincia per tutte le donne in simile posizione; fece parlare di sè in modo vago senza però che nè le dicerie nè i pettegolezzi potessero appoggiarsi su alcun che di sicuro, suscitò qua e là qualche passione, eccitò molte rivalità che riuscirono dolci al suo orgoglio muliebre, divenne di una certa abilità nella diplomazia femminile.

Quando ella conobbe Alberto, qualche anno era passato e le cose erano in parte cambiate. Finanziariamente eransi piuttosto abbassati, poichè O*** sul principio aveva speso un po’ troppo, e aggiungendosi a ciò qualche speculazione fallita, era stato necessario restringere le spese. Inoltre un vero dolore l’aveva colpita, la perdita del suo bambino, morto a due anni, e ciò faceva sì che la vita relativamente ritirata ch’era ora costretta di condurre, non le riusciva gravosa; cominciava a sentire un po’ di quella stanchezza che si sente quando manca uno scopo alla vita e quando all’istesso tempo si ha conosciuto l’amarezza. Ella amava quel suo bimbo con tutte le prepotenze dell’amore materno, sì che fu per lei un intenso dolore quando con la calma desolante di quell’età se ne ritornò d’onde era venuto.

Altre ragioni di minor peso, e composte di una tal quantità di piccoli incidenti da rendere malagevole il particolareggiarle, vennero a rattristarla. Sul principio, appena maritata, il poter sodisfare la maggior parte dei suoi capricci, l’accoglienza benevola e quasi festosa che le venne fatta da ogni parte, i divertimenti molteplici a cui era stata fin allora così poco abituata, tutte insomma le piacevoli novità del suo nuovo stato valsero a renderle la vita lieta ed occupata; poi vi erano state le gioie della maternità; ma quando queste l’erano state tolte crudelmente, quando i capricci era stato forza moderarli, quando la società si era occupata meno di lei, e i divertimenti avevano perduto a poco a poco il brio della novità, la vita l’era apparsa vuota e triste. – Si trovava sola, con un marito che non amava e che si curava poco di lei, a cui ora le preoccupazioni di danaro e le difficoltà toglievano l’allegria, con molte frivole conoscenze e quasi senza amici, un po’ abbandonata dalla sua famiglia, e sentendosi calare addosso lentamente il peggiore dei nemici, il più stupido dei mali – la noia. Vi era però, come si potrà ben credere, nell’anima sua una corda che non aveva ancor vibrato e che chiedeva di vibrare; quella voce segreta ed insistente che tutti ne commove a un momento o l’altro, ella l’udiva, e comprendeva che vi è qualcosa di più di quello che le veniva concesso. Per una donna che trovandosi nella posizione di Emilia finisce col cedere al desio di cui sentesi ricolma e che cade, tutto è complice della sua caduta; dovrebbero i moralisti accusarne tutto e tutti, incominciando pure dalle leggi sociali, ma annoverando perfino la brezza della sera che le accarezza i capelli. Pur troppo, spinta dalla brama di bere qualcosa di più saporito che la tazza insipida della vita abituale, correndo pazzamente alla ricerca di quella dolcezza sublime e sconosciuta, molte volte scambia l’apparenza per la realtà, la copia abbietta per l’originale fulgente, e si accorge più tardi con una fitta terribile al cuore, causa di guai infiniti, che ciò ch’ella ha cercato non lo ha trovato ancora, e allora le restano più violente che mai e meno pure le aspirazioni di prima, con le illusioni di meno, e spesso il rimorso di più.

È presso a poco lo stato d’animo in cui ella si trovava quando conobbe Alberto. Avvolta nella tristezza di una vita vuota ed annoiata, aveva tentato fare come le altre che parevano trovare la felicità nell’amore, ma subito aveva rigettata la prova, scoraggita.

Alberto era un giovane com’ella non ne aveva conosciuto ancora – abituata a non vedere altro che i soliti tipi d’uomini di società, come si trovano dappertutto. Egli era solo al mondo; non avendo quasi conosciuta sua madre ed essendo il padre morto prematuramente, gravissima perdita per lui. Appena incominciati, aveva abbandonato gli studi classici per darsi alla pittura, sentendosi da fortissima vocazione spinto verso quell’arte. Frequentò assiduamente le scuole, studiò, ebbe l’illusione prodotta da una facilità sorprendente di esecuzione che viene molte volte scambiata con l’ingegno – ma la riuscita non fu proporzionata all’attesa. – Si ostinò, lottò gagliardamente, ma fallì e dovette persuadersi che ciò ch’egli aveva creduto ispirazione era soltanto prestezza di mano, che la via che gli pareva gli venisse additata dalla forza, del genio non era più sua che un’altra, che la vocazione reputata irresistibile e profonda era una vocazione falsa. Dovette convincersi ch’egli era uno dei centomila illusi che inciampano tutti i giorni e si staccano e spossano sulla via ch’essi avevano sperato potere percorrere correndo e quasi volando. – Eppure spesse volte qualcosa si ribellava in lui contro a questo crudele giudizio ch’egli aveva avuto il coraggio di pronunziare; sentiva che malgrado tutto egli era artista, sentiva che se non riesciva a concretare i sogni che gli passavano per la mente, però erano suoi ed unicamente suoi; che se non sapeva tradurre sulla tela i sentimenti, i pensieri, le fantasie, avrebbe forse potuto estrinsecarli in qualche altro modo; ma questo modo non lo trovava. La realtà gli stava intanto amaramente, inesorabilmente davanti; non poteva in alcun modo negare che i suoi progetti giovanilmente ambiziosi fossero sogni e nulla più. Egli era naturalmente di un carattere vivace, sempre tentato di guardare le cose dal loro lato più ridente; ma quel primo disinganno che gli era piombato addosso sul mattino della vita, aveva fatto una forte impressione sul suo carattere e lo aveva modificato. Egli dipingeva ancora, ma piuttosto per il bisogno di un lavoro qualunque che per altro, non lo faceva più con quella speranza dolce ed acre ad un tempo di chi si sente chiamato a creare, con quella febbre per cui l’artista è innamorato dell’arte più che di qualunque donna; l’ambizione, la sete sublime di gloria, l’invidia salutare dinanzi alle opere dei maestri, tutto questo era distrutto in lui, come cadono le spighe dorate della larga messe a terra sotto la sferza spietata della grandine. Lavorava ora piuttosto con la mano che con la mente; egli che aveva sperato un istante di poter rivaleggiare con gli altissimi, si accontentava ora del mediocre; ma la lode che le sue tele – in cui certo l’ingegno non mancava – attiravano, non riesciva che a fargli spuntar sul labbro un sorriso ironico pieno di amarezze. Fortunatamente non doveva lottare con la povertà, suo padre avendogli lasciato un piccolo capitale, modicissimo per molti, ma sufficiente per lui. Il suo cuore era giovane e largo, il suo spirito buono e vivace, il suo sorriso franco; aveva un’anima squisita d’artista, una mente aperta a tutte le grandi idee. La sua conversazione era simpatica, allegra, saltellante, varia, talora profonda, talora pazza, sempre vera: si vedeva che diceva ciò che pensava, e che pensava ciò che sentiva. Ispirava la confidenza e l’abbandono; ognuno capiva che si poteva dirgli tutto; che ridendo così fragorosamente per nulla, non avrebbe però mai sorriso beffardamente dinanzi a un sentimento vero, di qualunque natura esso fosse. Emilia lo vide subito e dopo qualche volta che gli ebbe parlato, si sentì attirata verso di lui, perchè lo giudicava migliore e diverso da quelli che aveva conosciuto fino allora. Dopo qualche tempo comprese che aveva in lui un amico – e un giorno incominciò il capitolo che le donne amano tanto, il capitolo delle confidenze che non finisce mai, ma in cui non si dice mai tutto. Era una di quelle giornate che invogliano il cuore ad aprirsi e le parole recondite ad uscire dal labro, uno di quei giorni in cui le simpatie si ritrovano, in cui involontariamente una lagrima che pare senza causa spunta nell’occhio. Il cielo era grigio, l’aria pesante, si soffocava fisicamente e moralmente; ed era impossibile non essere invogliati, dopo aperte le finestre, a socchiudere il cuore. – Nell’uscire, Alberto sentì qualcosa che non aveva sentito ancora e la conseguenza fu che pensò ad Emilia tutta la notte – e che non l’andò più a trovare per un mese.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «La gran rivale»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «La gran rivale» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «La gran rivale»

Обсуждение, отзывы о книге «La gran rivale» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x