Antonio Ghislanzoni - Racconti e novelle

Здесь есть возможность читать онлайн «Antonio Ghislanzoni - Racconti e novelle» — ознакомительный отрывок электронной книги совершенно бесплатно, а после прочтения отрывка купить полную версию. В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: foreign_antique, foreign_prose, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Racconti e novelle: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Racconti e novelle»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Racconti e novelle — читать онлайн ознакомительный отрывок

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Racconti e novelle», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Il mio debut al teatro di Arona fu abbastanza fortunato, ma avendo dovuto respingere venticinque giornali che mi erano stati inviati da varie città d'Italia con invito all'abbonamento, nessuno fece parola di me, e se alcuno parlò, fu per dire che io era un cane della peggiore specie. In ogni modo la campagnata si chiuse colla solita catastrofe. A metà della stagione l'impresario si assentò dalla piazza e si rese irreperibile – io perdetti l'ultimo quartale, e dovetti tornare a Milano colle mie gambe, lasciando in ostaggio al padrone di casa la barba ed i sandali del profeta Zaccaria.

Per una decina di anni venni sobbalzato da teatro a teatro. Le estorsioni dei corrispondenti, i ricatti del giornalismo, le frodi degli impresari cooperarono siffattamente al perfetto equilibrio delle mie finanze, che al finire di ogni stagione non mai ebbi ad inquietarmi per l'impiego de' miei sopravanzi. Le scritture del carnevale e dell'autunno pagavano regolarmente gli arretrati della disponibilità precedente – la perdita di uno più quartali, già preveduta nel bilancio, frenava i miei appetiti, e mi imponeva la più rigida soppressione delle superfluità. L'unico rimorso che ancora mi pesa sull'anima è quello di aver sprecato una piccola parte del mio peculio nello sfamare quattro o cinque giornalisti teatrali, non saprei dirvi se più scimuniti o bricconi. Una tale debolezza era frutto di inesperienza; ma dacchè a Firenze mi avvenne di applicare una dozzina di nerbate sul grugno di un certo Montâsino fabbricatore di riviste, ebbi a convincermi non esservi miglior espediente di questo per insegnare ai bèceri del giornalismo la morbidezza dello stile.

Vi fu un'epoca nella quale, per un bagliore inusitato di promesse, io credetti di aver finalmente afferrate le chiome della fortuna. Dopo quattro lunghi mesi di disponibilità, mi venne offerta una scrittura pel teatro di Lima. Il mandatario dell'impresa, un personaggio tutto fulgido di diamanti e d'altre pietre inqualificabili, si faceva chiamare Don Diego y Gonzalez y Caballero Radamonteros Pordodios de las Quercás. – Il di lui nome non mancava di sonorità e le paghe ch'egli offriva agli artisti non erano meno sonanti. Vi basti sapere che l'emolumento a me fissato si traduceva nella somma di franchi cinquantamila all'anno, più due serate di benefizio, assicurate in diecimila franchi cadauna.

Innanzi di salpare pel nuovo mondo, scrissi una lettera al sindaco del paese annunziandogli la mia buona fortuna e assicurandolo al tempo stesso che le mie intenzioni a riguardo del campanile non erano punto cangiate.

Ci imbarcammo a Genova in un pessimo legno da vela, e dopo tre mesi ai navigazione disastrosa, toccammo la meta. Il rappresentante dell'impresa ci aveva accompagnati fino a Lima, ma all'indomani dello sbarco, non si ebbero più traccie di lui. Immaginate quale scompiglio, quale sgomento nella compagnia lirica! Eravamo circa sessanta, fra cantanti, suonatori e ballerine – e spremendo le nostre tasche non ne sarebbero usciti tanti spiccioli da formare un marengo —

Dopo una settimana di ansie inenarrabili, un certo Arnaldo Sesini, negoziante di gomma elastica, si presenta al nostro albergo, e dopo aver biasimato col più energico accento la condotta di Don Diego y Caballero Radamonteros Pordodios de las Quercás, si annunzia disposto ad assumere l'impresa in sua vece ed a sborsare immediatamente il primo mensile a tutti gli artisti, purchè rinnovino le scritture, assentendo al ribasso del sessanta per cento sulle paghe stabilite. Non era il caso di fare delle obiezioni. Il nome di Arnaldo Sesini ispirava poca fiducia; ma a qual nome affidarci, dacchè un Don Diego y Gonzalez y Caballero Radamonteros Pordodios de las Quercás ci aveva così ignobilmente abbandonati? Noi piegammo la fronte alla necessità; le transazioni vennero accetate, e di là a poche settimane il teatro di Lima si aperse a spettacolo d'opera e ballo.

C'è a scommettere che di quella colonia di artisti italiani ben pochi ebbero la fortuna di rivedere la patria. Molti morirono di febbre gialla trasmigrando ad altre coste degli Stati Uniti – i suonatori si sbandarono per suonare nei caffè e in altri luoghi di pubblica ricreazione; le coriste e le ballerine sopravvissute alle febbri e ad altre epidemie, non trovando più adoratori, si procacciarono dei mariti. Io corsi l'America per dodici anni, sempre intento ad economizzare su' miei scarsi stipendi onde mettermi in grado di far ritorno in Italia. E Dio sa quanto avrei dovuto attendere prima di adunare il capitale occorrente, se la prepotenza della nostalgia non mi avesse spinto ad un partito… americano.

Mi recai ad una grossa borgata del litorale in compagnia di una corista e di un pessimo accompagnatore di pianoforte – feci affiggere dei cartelloni dov'era annunciato che il celebre Mario e la insuperabile Grisi avrebbero dato un concerto, cantando una quindicina di pezzi a scelta del pubblico. – Quei buoni borghesi accorsero in massa, applaudirono ai miei ruggiti, si estasiarono ad ogni strillo della mia audace compagna, e raccolta una buona messe di dollari, io mi imbarcai felicemente il giorno appresso sovra un legno mercantile genovese.

Dalle mie lunghe e disastrose pellegrinazioni io non riportavo in Italia che un centinaio di lire, due papagalli ed una scimia. – Rientrando al mio albergo a Genova per levare i bagagli onde proseguire il viaggio, trovai la gabbia rovesciata. – I due papagalli si erano svincolati, e, profittando della libertà, avevano preso il volo per ignota direzione.

Giunto a Milano, mi recai al palazzo della contessa Bavoso per offrirle la scimia, ma la contessa era morta da un pezzo. Tornato al paese, venni a sapere che il sindaco, il veterinario, la Savina, l'organista, tutte infine, o quasi tutte le persone di mia conoscenza, avevano cessato di esistere. Mio padre istupidito dagli anni, appena mi riconobbe – e quando gli mostrai la piccola scimia ch'io teneva fra le braccia, mi chiese da quanto tempo ero ammogliato, e se quello fosse il mio primogenito.

Sono scorsi dieci anni dacchè tornai al paese. Ho ereditato da mio padre una casuccia ed un orto, e campo la vita in qualche modo, accordando i pianoforti nelle ville dei signori e cantando qualche mottetto nelle chiese. I miei compaesani mi vogliono bene e cercano di aiutarmi; ma ogni qual volta nel Consiglio Comunale torna in campo il progetto di erigere un nuovo campanile, la discussione viene troncata con questo tratto di spirito: Aspettiamo il denaro di Pirletta .

Daniel Nabaäm De-Schudmoëken

A quei tempi, che sotto molti aspetti somigliavano ai presenti, io sedeva una mattina con altri pochi visitatori nel salotto di una amabile contessa, assai celebre in Milano pel suo talento di pianista non meno che per la sua bellezza e le sue prodigalità di ogni genere.

Come al solito, si parlava di musica; ed era in campo una discussione sulla supremazia dei maestri tedeschi, in fatto di composizioni istrumentali. La contessa, tuttochè italianissima nel senso politico, in arte si professava tedesca.

La conversazione venne interrotta dal servo di anticamera, il quale, presentando alla contessa una carta di visita, annunciava l'arrivo di un nuovo personaggio.

– Entri pure! – disse la contessa sfavillante di gioia. – E quella espressione del volto pareva dinotasse l'intervento di un alleato inatteso.

Il cameriere poco dopo ricomparve sulla porta, introducendo, con uno sforzo di pronunzia visibile, il signor Daniel Nabaäm De-Schudmoëken.

Era un uomo dai trentacinque ai quarant'anni, abbigliato con quella eleganza alquanto caricata, che contraddistingue gli artisti. Nel suo modo di presentarsi c'era la disinvoltura e la franchezza di chi ha fatto l'abitudine alla curiosità del pubblico ed all'applauso dei teatri.

Si inchinò leggermente ai circostanti, baciò la mano alla contessa, e, tratta dal portafogli una lettera, gliela porse col garbo più distinto.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Racconti e novelle»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Racconti e novelle» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


libcat.ru: книга без обложки
Dino Buzzati
Antonio Ortuño - Antonio Ortuño
Antonio Ortuño
Juan Moisés De La Serna - Racconti Di Habbaassi III
Juan Moisés De La Serna
Antonio Ghislanzoni - Libro segreto
Antonio Ghislanzoni
Antonio Ghislanzoni - L'arte di far debiti
Antonio Ghislanzoni
Antonio Ghislanzoni - Racconti politici
Antonio Ghislanzoni
Vittorio Bersezio - Tre racconti
Vittorio Bersezio
Отзывы о книге «Racconti e novelle»

Обсуждение, отзывы о книге «Racconti e novelle» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x