Luis Sepulveda - Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Здесь есть возможность читать онлайн «Luis Sepulveda - Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Жанр: Детская проза, Сказка, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Luis Sepulveda ha pubblicato Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare nel 1996. Il romanzo, dato il suo valore educativo, è stato poi proposto agli alunni di scuola elementare e media inferiore riscuotendo un grande successo.
“Promettimi che non mangerai l’uovo” stridette aprendo gli occhi.
“Prometto che non mi mangerò l’uovo” ripetè Zorba.
“Promettimi che ne avrai cura finchè non sarà nato il piccolo” stridette sollevando il capo.
“Prometto che avrò cura dell’uovo finchè non sarà nato il piccolo”.
“E promettimi che gli insegnerai a volare” stridette guardando fisso negli occhi il gatto.
Allora Zorba si rese conto che quella sfortunata gabbiana non solo delirava, ma era completamente pazza.
“Prometto che gli insegnerò a volare. E ora riposa, io vado in cerca di aiuto” miagolò Zorba balzando direttamente sul tetto.
Queste sono le promesse che la gabbiana Kengah riesce a strappare in fin di vita ad un grosso gatto nero di nome Zorba. Kengah si era poco prima tuffata nell’oceano per acchiappare qualche aringa insieme ai suoi compagni, ma quando aveva tirato fuori la testa si era ritrovata sola in quell’immensità. Il resto dello stormo era volato via e il mare era una distesa di petrolio che presto l’avrebbe asfissiata penetrando tra le piume e tappandole tutti i pori. Con enorme fatica spicca il volo, raggiunge la terra ferma, ma precipita su un balcone di Amburgo. Ed è proprio qui che incontra il gatto Zorba cui affida l’uovo che sta per deporre. Ma come potrà Zorba tenere fede alle tre promesse fatte, in particolare a quella di insegnare a volare? Avrà certamente bisogno dell’aiuto dei suoi amici Diderot, Colonnello e Segretario, ma anche quello di qualcun altro…
Lo scrittore cileno, attraverso questo racconto-fiaba tocca temi a lui molto cari: parte dall’amore per la natura minacciata dagli atteggiamenti distruttori e menefreghisti dell’uomo e prosegue con la solidarietà e la generosità di esseri disinteressati e altruisti. Ma forse la cosa che maggiormente colpisce è il messaggio di speranza che trapela attraverso il riconoscere all’uomo non solo il ruolo di inquinatore e responsabile di disastri , ma anche quello di aiuto e contributo indispensabile all’equilibrio della natura in pericolo.
Un racconto dolce e forte allo stesso tempo, adatto certamente a bambini e ragazzi, ma in grado di catturare l’attenzione anche di adulti sensibili alle tematiche della natura e a quelle della solidarietà. Una solidarietà priva di confini e barriere. O forse sarebbe più corretto parlare di barriere che possono essere valicate con un pizzico di impegno e buona volontà.
A volte imparare a volare è un insegnamento che viene da chi meno ti aspetti. E non dimentichiamo:“Vola solo chi osa farlo”.

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

<>

I gatti accettavano le sue spiegazioni, e tutta la loro attenzione si concentrava su Fortunata, che a ogni tentativo fallito diventava sempre più triste e malinconica.

Dopo l'ultimo insuccesso, Colonnello decise di sospendere gli esperimenti, perché la sua esperienza gli diceva che la gabbianella iniziava a perdere fiducia in se stessa, e questo era molto pericoloso se davvero voleva volare.

<> dichiarò Segretario. <>.

<> ribatté Diderot.

<> esclamò Sopravento. <<���È una gabbiana e i gabbiani volano!>>

<> ripeté Zorba.

<> ricordò Colonnello.

<> suggerì Zorba.

<> domandò serio Colonnello.

<> dichiarò Zorba guardando negli occhi i suoi compagni.

<> miagolarono i gatti tirando fuori gli artigli e rizzando i peli sul dorso.

'Miagolare l'idioma degli umani è tabù'. Così recitava la legge dei gatti, e non perché loro non avessero interesse a comunicare. Il grosso rischio era nella risposta che avrebbero dato gli umani. Cosa avrebbero fatto con un gatto parlante? Sicuramente lo avrebbero rinchiuso in una gabbia per sottoporlo a ogni genere di stupidi esami, perché in genere gli umani sono incapaci di accettare che un essere diverso da loro li capisca e cerchi di farsi capire. I gatti sapevano, per esempio, della triste sorte dei delfini, che si erano comportati in modo intelligente con gli umani e così erano stati condannati a fare i pagliacci negli spettacoli acquatici. E sapevano anche delle umiliazioni a cui gli umani sottopongono qualsiasi animale che si mostri intelligente e ricettivo con loro. Per esempio i leoni, i grandi felini, obbligati a vivere dietro le sbarre e a vedersi infilare tra le fauci la testa di un cretino; o i pappagalli, chiusi in gabbia a ripetere sciocchezze. Perciò miagolare nel linguaggio degli umani era un grandissimo rischio per i gatti.

<> ordinò Colonnello.

Durò ore e ore la riunione dei gatti. Ore e ore durante le quali Zorba rimase sdraiato accanto alla gabbianella, che non nascondeva la sua tristezza per non saper volare.

Era ormai notte quando terminarono. Zorba si avvicinò per conoscere la decisione.

<> dichiarò solennemente Colonnello.

CAPITOLO NONO: La scelta dell'umano

Non fu facile decidere con quale umano avrebbe miagolato Zorba. I gatti fecero una lista di quelli che conoscevano, ma li scartarono tutti uno dopo l'altro.

<> dichiarò Colonnello.

<> commentò Diderot.

<> spiegò Segretario.

<> concluse Sopravento.

<> miagolò Zorba.

<> brontolò Colonnello.

<> spiegò Zorba. <>.

Bubulina era una bella gatta bianca e nera che passava lunghe ore tra i vasi di fiori di una terrazza. Tutti i gatti del porto passavano lentamente davanti a lei sfoggiando l'elasticità dei loro corpi, la lucentezza delle loro pellicce accuratamente pulite, la lunghezza dei loro baffi, l'eleganza delle loro code erette nel tentativo di impressionarla, ma Bubulina rimaneva impassibile, e accettava solo l'affetto di un uomo che si piazzava sulla terrazza davanti a una macchina da scrivere.

Era un umano strano, che a volte rideva dopo aver letto quello che aveva appena scritto, e a volte appallottolava i fogli senza nemmeno guardarli. La sua terrazza era sempre inondata da una musica dolce e malinconica che faceva assopire Bubulina e suscitava profondi sospiri nei gatti che passavano da lì.

<> chiese Colonnello.

<> ammise Zorba. <>.

<<���È un poeta! Si chiama poesia quello che fa. Sedicesimo volume, lettera P, dell'enciclopedia>> dichiarò Diderot.

<> volle sapere Segretario.

<> rispose Zorba.

<> ordinò Colonnello.

E fu così che lo autorizzarono a miagolare con il poeta.

CAPITOLO DECIMO: Una gatta, un gatto e un poeta

Zorba prese la via dei tetti fino alla terrazza dell'umano prescelto. Quando vide Bubulina sdraiata fra i vasi, sospirò prima di miagolare.

<>.

<> domandò allarmata la gatta.

<>

La gatta gli fece cenno di sì con la testa.

Zorba saltò sulla terrazza e si sedette sulle zampe posteriori. Bubulina si avvicinò per annusarlo.

<> approvò la gatta.

<> la avvertì Zorba.

Una dolce melodia arrivava fino sulla terrazza.

<> commentò Zorba.

<<���È Vivaldi. Le quattro stagioni. Cosa vuoi da me?>> chiese Bubulina.

<> rispose Zorba.

<> rispose la gatta.

<> implorò Zorba.

<> chiese Bubulina con diffidenza.

<> rispose Zorba deciso.

<> miagolò Bubulina con il pelo ritto. <>

<>

Dentro casa l'umano batteva sui tasti della macchina da scrivere. Si sentiva felice perché stava per finire una poesia e i versi nascevano con stupefacente facilità. All'improvviso dalla terrazza gli arrivarono i miagolii di un gatto che non era la sua Bubulina. Erano dei miagolii stonati, che però sembravano avere un certo ritmo. Un po' seccato un po' incuriosito, uscì sulla terrazza, e dovette strofinarsi gli occhi per credere a quello che stava vedendo.

Bubulina si tappava le orecchie con le zampe anteriori e davanti a lei un gatto nero grande e grosso, seduto sul fondoschiena e col dorso appoggiato a un vaso, si teneva la coda con una delle zampe davanti come se fosse un contrabbasso, mentre con l'altra fingeva di suonare le corde, lanciando contemporaneamente dei miagolii snervanti.

Una volta riavutosi dalla sorpresa, non riuscì a soffocare l'ilarità, e appena si piegò in due premendosi la pancia per le troppe risate, Zorba ne approfittò per intrufolarsi dentro casa.

Quando l'umano, continuando a ridere, si voltò, vide il gatto nero grande e grosso seduto su una poltrona.

<> disse l'umano.

<> ribatté Zorba nel linguaggio degli umani.

L'umano aprì la bocca, si tirò un ceffone e appoggiò la schiena alla parete.

<> esclamò l'umano.

<> lo esortò Zorba.

<> disse l'umano lasciandosi cadere sul divano.

<> spiegò Zorba.

L'umano si portò le mani alla testa e si tappò gli occhi ripetendo 'è la stanchezza, è la stanchezza'. Ma quando tolse le mani, il gatto nero grande e grosso era ancora sulla poltrona.

<> chiese l'umano.

<> assicurò Zorba. <>.

<> chiese incredulo l'umano.

<> propose Zorba.

<> disse l'umano.

<> lo corresse Zorba.

<> insisté l'umano.

<> tornò a correggerlo Zorba.

<> gridò l'umano.

<> chiese Zorba.

<> rispose l'umano.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare»

Обсуждение, отзывы о книге «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x