UN ROMANZO DELLA SICUREZZA DI JUSTICE
T. M. Bilderback
Traduzione Di
Tomaso Bonavita
Copyright © 2020 by T. M. Bilderback
Disegno di copertina di Christi L. Bilderback
Foto di copertina © Can Stock Photo / prg0383
Tutti i diritti riservati.
La città descritta in queste pagine è immaginaria. Il racconto è frutto della fantasia, e qualsiasi somiglianza delle persone raccontate in questa storia con le persone reali è un autentico inconveniente.
INDICE
Informazioni sul Copyright Copyright © 2020 by T. M. Bilderback Disegno di copertina di Christi L. Bilderback Foto di copertina © Can Stock Photo / prg0383 Tutti i diritti riservati. La città descritta in queste pagine è immaginaria. Il racconto è frutto della fantasia, e qualsiasi somiglianza delle persone raccontate in questa storia con le persone reali è un autentico inconveniente.
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
A proposito dell’Autore
Altre opere T. M. Bilderback
Titolo Pagina
Copyright Pagina
Copyright Pagina
Capitolo Uno
Capitolo Due
Capitolo Tre
Capitolo Quattro
Capitolo Cinque
Capitolo Sei
Capitolo Sette
Capitolo Otto
Capitolo Nove
Capitolo Dieci
Capitolo Undici
Altre opere di T.M.Bilderback | Nicholas Turner
La Sicurezza di Justice
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Il Capitano Baker fu completamente irremovibile. “Tu andrai a questo seminario. Ci porterai Tanner. Presterai attenzione e mi risponderai con ’Sì, signore’. Sono stato chiaro su questo punto?"
I raggi laser che lo colpivano dai miei occhi infine si spensero e le cose divennero chiare.
A denti stretti, risposi: "Sì, signore." Ciò ebbe sicuramente lo stesso tono e la stessa enfasi di "vaffanculo".
Devo aver espresso il mio pensiero, perché il capitano disse: "Sono sorpreso. Consiste nell’essere ospitati da alcuni tuoi vecchi amici. Pensavo che saresti stata felice di andarci."
Guardai Baker, con il sospetto che mi scorreva dagli occhi. "Quali vecchi amici?"
"La Sicurezza di Justice."
Mi chinai sulla sedia che occupavo, e pensai all'ultima volta che avevo visto Joey Justice e la Sicurezza di Justice. Il cartello messicano della droga guidato dal generale Esteban Fernandez aveva tentato di prendere il controllo del traffico di droga a Chicago. La Sicurezza di Justice era venuta in città e mi aveva arruolato insieme al capitano Baker e Sam Tanner nel tentativo di fermarlo. Poiché si era trattata di una situazione concernente la Sicurezza Nazionale, a nessuno di noi fu permesso parlarne. Avevamo tutti ricevuto encomi presidenziali per l'aiuto... compreso il mio borioso ex-collega, Manny Salazar, cui era successo di salvare la vita di Joey Justice.
Avevo anche conosciuto il capo dell’FBI Marcus Moore, il collegamento dell'FBI con la Sicurezza della Giustizia. Avevamo sviluppato un rapporto particolare al di fuori del caso.
A Baker dissi: "Non verranno di nuovo a Chicago, vero?"
Baker sorrise. "No, grazie a Dio. Tu andrai lì. Su richiesta speciale."
Abboccai l’amo. "Richiesta speciale?"
Baker annuì, sorridendo ancora. "L'e-mail è arrivata stamattina. Richiede che tu e Sam andiate a questo seminario su un argomento top-secret."
Dopo un attimo chiesi: "Chi ha inviato l'e-mail?”
Baker rispose: "Joey Justice."
Merda.
"C'è altro?"
Baker sorrise ancora di più. "Diceva che voi dovete considerarla una richiesta della Sicurezza Nazionale, e di non pensare neanche a rifiutarla."
Joey, bastardo! Pensai tra me e me.
Ad alta voce, dissi: "Quel bastardo!"
***
"Oui, chere. Accetterò la vostra offerta di lavoro. Non c'è niente da fare. Un altro lavoro e me ne vado."
"Bueno. Ma, senor, la prego di ricordare che non sono una persona che accetta il fallimento di buon grado."
La voce al telefono rise. "Chere, io non fallisco mai. Ce n’est rien."
La voce che ne seguì fu fredda. "Forse non è niente per voi, senor, ma è tutto per me." La pausa fu loquace. “E per tutti.”
***
TIRAI VIA SAM DALLA scatola di ciambelle che si era ingoiate e lo trascinai nel mio ufficio. Una volta lì, chiusi la porta.
"Cosa c'è che non va, Mickey?" chiese Sam
Esplosi. "Joey Justice! Ecco cosa c'è che non va!"
Sam trasalì.
Schiaffai diversi dossier sulla mia scrivania. "Abbiamo tutti questi omicidi su cui dobbiamo lavorare, e Justice ci richiama all’ordine! Ci ha ordinato di andare a uno stupido seminario che sta tenendo in quella sua orribile città calda!”
Sam stringeva le labbra per evitare di ridere. Alla fine disse: "Quando si parte?"
"Il maledetto Venerdì!"
Sam mi guardò. "Mickey, andiamo. Sai che sarà divertente."
Guardai il mio partner mentre un sorriso si affacciava agli angoli della mia bocca. “Forse.”
Sam mi sorrise mentre dava un altro morso a una ciambella di gelatina. Il desktop del mio computer segnalò con un "bip" la sua notifica dell’e-mail.
Era da parte di Joey Justice.
Cara Mickey,
ormai il capitano Baker vi avrà parlato del "seminario" al quale voglio che tu e Sam partecipiate.
Scommetto anche che ti stai mangiando le unghie per come ho formulato la richiesta.
Non c'è nessun seminario.
Mi dispiace, ma ho bisogno di voi due qui. Abbiamo intercettato delle chiacchiere. Non posso parlarvene in una mail non protetta. Ovviamente, dovete tenere questo fatto tra te e Sam.
Tony Armstrong verrà a prendervi all'aeroporto venerdì. Sarete nostri ospiti, con le vostre suite al quinto piano, e Sam avrà accesso alla nostra caffetteria. È aperta 24 ore su 24, e può preparargli tutto quello che vuole.
È urgente, Mickey... non ti farei venire qua se non lo fosse.
Il tuo amico,
Joey
Post.Scriptum. Marcus non sa del vostro arrivo. Ho intenzione di sorprenderlo con te. Forse voi due potreste fare qualche “effusione” per conto vostro!
Stavo sorridendo da un orecchio all'altro e lessi l'e-mail a Sam. Tranne che per il P. S., naturalmente. Una signora deve avere qualche segreto, anche per il suo collega.
Sam smaniava. "Che cosa intendeva con tutto quello che voglio?"
“La Sicurezza di Justice ha la sua caffetteria interna," spiegai. “I cuochi lavorano ventiquattro ore il giorno. Il cibo è gratuito per i dipendenti che vogliono mangiare lì. Joey fa in modo che il suo staff non debba mai chiedersi da dove verrà il loro prossimo pasto. A quanto pare, l'ha esteso a te... ma non credo che si renda conto di quello che ha fatto."
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