Anne Rice - Intervista col vampiro

Здесь есть возможность читать онлайн «Anne Rice - Intervista col vampiro» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Firenze, Год выпуска: 1977, Издательство: Salani, Жанр: Ужасы и Мистика, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Intervista col vampiro: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Intervista col vampiro»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

In una stanza d’albergo Louis racconta la sua vita ad un esterrefatto giornalista, la lunghissima, estenuante vita di un vampiro. Duecento anni assieme al suo maestro Lestat ed alla piccola Claudia, duecento anni in giro per il mondo, nascondendosi dalla luce e succhiando sangue…

Intervista col vampiro — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Intervista col vampiro», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Sentendo quel nome il ragazzo emise un suono basso, brusco.

«Sì, è così che mi chiamo», fece il vampiro, e proseguì.

«Be’, mi ritrovai, ancora una volta, impotente di fronte alla mia viltà e fatuità. Forse, confrontandomi direttamente con l’idea, avrei trovato col tempo il coraggio di togliermi veramente la vita, e avrei smesso di piagnucolare che lo facessero gli altri; mi vidi languire in una sofferenza quotidiana che ritenevo necessaria come la penitenza della confessione, e sperare sinceramente che la morte mi cogliesse ignaro, rendendomi degno del perdono eterno. Mi vidi anche in cima alle scale, fermo, nel punto esatto in cui s’era trovato mio fratello; poi il mio corpo precipitava, sfracellandosi sui mattoni.

«Ma non c’era tempo per il coraggio. O meglio, non c’era tempo nel piano di Lestat per nient’altro che non fosse il suo piano. ‘Ora ascoltami, Louis’ disse, e si sdraiò accanto a me sui gradini, con un movimento così aggraziato e così sensuale da farmi subito pensare a un amante; io mi ritrassi, ma lui mi circondò col braccio destro e m’attirò a sé. Mai prima d’allora eravamo stati così vicini, e in quella luce fioca vidi lo splendido fulgore dei suoi occhi e quella maschera innaturale della pelle. Come cercai di muovermi, mi premette le dita sulle labbra e disse: ‘Stai fermo. Adesso ti succhierò il sangue fino a portarti alla soglia della morte, ma voglio che tu stia calmo, tanto calmo da sentire il sangue scorrere nelle tue vene, tanto calmo da sentire lo stesso sangue scorrere nelle mie. È la tua coscienza, la tua volontà, che deve tenerti in vita’. Io tentavo di divincolarmi, ma lui premeva così forte con le dita da bloccare tutto il mio corpo prostrato; e quando mi arresi, Lestat mi affondò i denti nel collo».

Gli occhi del ragazzo divennero immensi. Mentre il vampiro parlava, s’era rattrappito sempre più sulla sedia, e ora il suo volto appariva contratto, lo sguardo teso come se si preparasse a resistere a un colpo.

«Ti è mai capitato di perdere molto sangue?» chiese il vampiro. «Conosci quella sensazione?»

Le labbra del ragazzo formarono la parola no, ma non ne uscì alcun suono. Si schiarì la gola. «No».

«Nel salotto al piano di sopra, dove avevamo progettato la morte del sorvegliante, ardevano delle candele. Una lanterna a olio oscillava nella brezza della veranda. Tutta questa luce si fuse e cominciò a tremolare, come se una presenza dorata volteggiasse sopra di me, sospesa sul pozzo delle scale, impigliata dolcemente nella ringhiera, salendo in spire e contorcendosi come fumo. ‘Ascolta. Tieni gli occhi ben aperti’ mi sussurrò Lestat, con le labbra contro il mio collo. Ricordo che il movimento delle sue labbra mi fece rizzare i peli in tutto il corpo, trasmettendomi una scossa paragonabile a un orgasmo…»

Si fermò a riflettere, con le dita della mano destra quasi avvolte a spirale sotto il mento e l’indice che lo carezzava leggermente. «Il risultato fu che in pochi minuti divenni debole fino alla paralisi. Scoprii, in preda al panico, che non avevo nemmeno la forza di parlare. Lestat continuava a tenermi stretto, il suo braccio pesava come una sbarra di ferro. Sentii i suoi denti ritrarsi, e le due punture mi sembrarono enormi ferite solcate dal dolore. Si piegò sul mio capo immobile, mi tolse di dosso la mano destra e si morse il polso. Il sangue mi scorreva sulla camicia e sulla giacca: Lestat lo osservava con occhio attento e brillante. Avevo l’impressione che lo stesse guardando da un’eternità, e intanto quel tremolio di luce si librava dietro la sua testa come la scia di un’apparizione. Credo di sapere cosa stava per fare ancora prima che lo facesse, e aspettavo, nella mia impotenza, come se avessi aspettato per anni. Premette il suo polso sanguinante sulla mia bocca e disse, con tono fermo e un po’ impaziente: ‘Louis, bevi’. E io bevvi. ‘Forza, Louis’ e ‘Presto’ mi mormorò più volte. Bevevo, succhiando il sangue dai fori, provando per la prima volta dai tempi dell’infanzia quel particolare piacere che dà succhiare il nutrimento, col corpo e l’anima concentrati su un’unica risorsa vitale. Poi accadde qualcosa». Il vampiro, appena accigliato, si appoggiò allo schienale della sedia.

«Com’è patetico tentare di descrivere cose che davvero non si possono descrivere!» mormorò, quasi in un sussurro. Il ragazzo sedeva rigido come un pezzo di ghiaccio.

«Mentre succhiavo il sangue non vedevo nulla tranne quella luce… e subito dopo sentii un… suono: dapprima un cupo mormorio, poi come dei colpi di tamburo sempre più forti, come se qualche gigantesca creatura si avvicinasse lentamente attraverso una foresta oscura e sconosciuta percuotendo un enorme tamburo. Poi giunse il suono d’un altro tamburo: un altro gigante che avanzava qualche metro dietro di lui; e pareva che ogni gigante, concentrato sul suo tamburo, non badasse affatto al ritmo dell’altro. Sentii il suono crescere sempre più, fino a riempirmi non solo l’udito ma tutti i sensi, a pulsarmi nelle labbra e nelle dita, nelle tempie, nelle vene. Soprattutto nelle vene; un tamburo e poi l’altro; poi Lestat liberò improvvisamente il suo polso, io aprii gli occhi e sentii subito l’impulso di riafferrarglielo e riportarmelo di forza alla bocca, a tutti i costi; mi frenai perché mi resi conto che quel tamburo era il mio cuore, e che l’altro tamburo era il suo». Il vampiro sospirò. «Capisci?»

Il ragazzo scosse la testa. «No… cioè, sì… voglio dire, io…»

«Naturalmente» fece il vampiro, guardando lontano.

«Aspetti, aspetti!» esclamò eccitato il ragazzo. «Il nastro è quasi finito. Devo girarlo». Il vampiro osservò pazientemente la sostituzione.

«E poi?» Il viso del ragazzo era imperlato di sudore; si asciugò frettolosamente col fazzoletto.

«Vidi con gli occhi di un vampiro» ricominciò il vampiro in tono lievemente distaccato. Sembrava quasi distratto. Poi si drizzò sulla schiena. «Lestat era di nuovo ritto in fondo alle scale, e io lo vidi come mai avrei potuto vederlo prima. Prima mi era sembrato bianco, d’un bianco assoluto, tanto che nella notte era quasi luminoso; ora lo vedevo pieno della sua stessa vita e del suo stesso sangue: era splendente, non luminoso. E m’accorsi che non soltanto Lestat, ma tutto era cambiato.

«Era come se solo allora, per la prima volta, riuscissi a vedere colori e forme. Ero talmente affascinato dai bottoni della giacca nera di Lestat che non guardai nient’altro per molto tempo. Poi Lestat cominciò a ridere e io percepii quella risata come un suono completamente nuovo. Sentivo ancora il battito del suo cuore come il suono di un tamburo, ed ecco che ora giungeva quella risata metallica. Era sconcertante: un suono confluiva nell’altro, come gli echi confusi delle campane, finché non imparai a separarli; poi si accavallavano, ciascuno basso ma distinto, crescente ma discreto, come scoppi di risa». Il vampiro sorrise deliziato. «E scampanii… «‘Smettila di guardare i miei bottoni’ disse Lestat. ‘Vai laggiù, tra gli alberi. Liberati di quel che di umano è rimasto del tuo corpo e non innamorarti così follemente della notte da smarrire la strada! ‘

«Era un saggio avvertimento. Quando vidi la luna sul selciato, ne rimasi a tal punto incantato che restai lì un’ora, credo. Passai accanto alla cappella di mio fratello senza dedicargli neppure un pensiero e, mentre stavo tra le piante di cotone e le querce, la notte mi apparve come un coro di donne sussurranti che mi invitavano tutte al loro seno. Quanto al mio corpo, non aveva ancora subito la completa trasformazione e non appena mi abituai a tutti quei suoni e a quelle visioni cominciò a dolermi. Tutti i fluidi umani venivano espulsi dal mio corpo. Morivo come creatura umana, eppure come vampiro ero pieno di vita; e con i miei risvegliati sensi dovetti assistere alla morte del mio corpo con un certo disagio e, alla fine, con terrore. Di corsa risalii le scale fino al salotto, dove Lestat, già al lavoro sulle carte della piantagione, ispezionava i costi e i profitti dell’anno precedente. ‘Sei un uomo ricco’ mi disse quando entrai. ‘Mi sta succedendo qualcosa’ gridai.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Intervista col vampiro»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Intervista col vampiro» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Intervista col vampiro»

Обсуждение, отзывы о книге «Intervista col vampiro» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x