Ma Shandy si fermò di nuovo un momento dopo, perché aveva rammentato qualcos’altro. Il vecchio aveva detto qualcosa del tipo «quando arrivi a quel geyser.» La Fontana della Giovinezza era una sorta di geyser. E quando Shandy aveva fatto quel primo spettacolo di marionette, e Sawney lo aveva interrotto con i suoi vaneggiamenti, non aveva detto, «facce nello spruzzo… almas de los perdidos…»? Facce nello spruzzo, anime dei dannati…
Sawney era stato là, una volta?
Se era così, avrebbe dovuto avere più di duecento anni. E ciò, in verità, non sarebbe stato sorprendente. Sebbene sia sorprendente il fatto che lui si trovi in così pietose condizioni. Mi domando, pensò mentre riprendeva ancora una volta a trascinare la barca, in che cosa abbia sbagliato.
Di nuovo si fermò. Beh, ora, se c’è qualcosa, pensò, qualche effetto, che può fare di uno stregone — che è abbastanza potente da raggiungere l’Erebo e acquisire un secolo o due di vita aggiuntiva — un idiota ciarlante, è una cosa che farei dannatamente bene a sapere… se stavolta voglio fare qualcosa di più che essere sollevato e scaraventato nell’oceano.
Lentamente all’inizio, poi più rapidamente mentre ricordava altre cose sconcertanti riguardo al vecchio Sawney — il suo spagnolo perfetto ma arcaico, la sua familiarità con la magia — Shandy risalì il pendio fino alla tenda.
«Hai visto il governatore da queste parti, oggi?» chiese a un ex-pirata vecchio e smilzo. «Sawney, intendo… non Rogers.»
Shandy stava sorridendo e aveva cercato di mantenere il suo tono noncurante, ma l’uomo aveva visto la parte conclusiva della sua conversazione col giovane guardiamarina, per cui fece un passo indietro e sollevò le mani, conciliante, mentre rispondeva, «Sicuro, Jack, sta in quella sua tenda, su verso l’insenatura. Stai calmo, huh?»
Ignaro del borbottio e dello scuotimento di testa dietro alle sue spalle, Shandy fece uno scatto di corsa sulla sabbia, superò con un salto la fossa del fuoco per cucinare, ormai fredda, e rimbalzò via in direzione dell’insenatura dove, sei mesi prima, aveva dato una mano a riparare il Carmichael. E si fermò per sogghignare e riprendere fiato quando vide il vecchio Sawney accovacciato di fronte alla vela che era diventata la tenda in cui viveva, alternativamente bevendo sorsi e scrutando in una bottiglia di rum piena per metà.
Il vecchio indossava dei calzoni cascanti, di un giallo sgargiante, e una giacca di seta ricamata, e se portava qualche specie di cravatta questa stava nascosta sotto la barba arruffata, che aveva il colore delle vecchie ossa imbiancate.
Shandy discese lentamente il pendio e si sedette vicino a lui. «Vorrei parlare con te, governatore.»
«Ah?» Sawney lo guardò di sbieco. «Non hai di nuovo la febbre, no? Stai lontano dai polli.»
«No, governatore. Voglio sapere… dei bocor, dei maghi. Specialmente di quelli che sono stati alla Fontana della Giovinezza.»
Sawney bevve un altro sorso, e diede una sbirciata nella bottiglia. «Un mucchio di bocor in giro. Io non lo sono.»
«Ma tu sai cosa voglio dire quando parlo di Fontana della Giovinezza? Il… geyser.»
L’unica risposta del vecchio fu di far girare il liquore nella bottìglia e di cantare, con voce alta e incrinata:
Mas molerà si Dios quisiere —
Cuenta y pasa, que buen viaje faza.
Shandy fece una traduzione approssimativa nella sua mente — Di più fluirà se Dio vorrà — conta e lascia che accada, e il viaggio passerà più in fretta — e decise che la cosa non gli era di aiuto. «Molto bene,» disse, controllando la sua impazienza, «cominciamo da un’altra parte. Ricordi gli indiani caraibici?»
«Già, cannibali. Li spazzammo via. Li uccidemmo tutti nella spedizione di Cordoba nel ’17 e nel ’18 li uccidemmo o li portammo a Cuba come schiavi, che significa la stessa cosa. Avevano tutti la magia; tenevano recinti per gli indiani Arawak, nella maniera in cui si tengono recinti per il bestiame. Per mangiarli, sicuro… ma sai cos’era ancora più importante? Il sangue, sangue fresco. I caraibici tenevano in vita quegli Arawak come tu terresti asciutta la polvere da sparo.»
«Conoscevano quel posto nella foresta pluviale della Florida? La Fontana nel luogo dove sembra che il suolo sia… troppo solido?»
«Ah, Dios… sì,» sussurrò Sawney, lanciando un’occhiata al porto illuminato dal sole come se qualcosa nel mare potesse origliare. «Non era così buio laggiù, ho sentito, prima che essi venissero… dannato buco nell’inferno…»
Shandy si sporse un poco in avanti e parlò piano. «Quando sei stato laggiù?»
«1521,» disse Sawney, con chiarezza. Bevve un’incredibile sorsata di rum. «Sapevo dove si trovava… potevo leggere i segni, nonostante i padri con la loro acqua santa e le preghiere… vi entrai, e tenni lontani gli sciami di spettri finché non la trovai; l’aceto può liberare il corpo dai pidocchi, ma c’è bisogno di semi di tabacco nero per scacciare gli spettri… e versai il sangue là, vicino alla Fontana… spuntò quella pianta. Lo feci giusto in tempo… non appena uscii dalla palude ci fu una scaramuccia con gli indiani, mi beccai una freccia, e la ferita suppurò… mi assicurai che un po’ del mio sangue cadesse in mare. Sangue e acqua di mare, e vivrò per sempre, continuerò a vivere, finché quella pianta sarà ancora laggiù…»
Shandy improvvisamente rammentò quell’arboscello secco e morto che aveva visto nell’Erebo, e comprese che quella probabilmente sarebbe stata l’ultima delle vite di Sawney. «Com’è potuto accadere,» chiese con gentilezza, «che uno abbastanza potente da far germogliare il sangue laggiù, e da usare il sangue e l’acqua di mare qui per acquistare molte vite, possa invecchiare? Le grandi magie possono sciuparsi, possono diventare… semplici?»
Sawney sorrise e sollevò un sopracciglio bianco. «Come me, vuoi dire, eh? Ferro.»
Anche se imbarazzato perché il vecchio lo aveva capito con quella chiarezza, Shandy insistette. «Ferro? Cosa intendi dire?»
«Devi averne sentito l’odore. La magia puzza, lo sai? Come una casseruola lasciata sul fuoco. Il ferro si sveglia. E anche il sangue fresco ha quell’odore, e la magia necessita di sangue fresco, così, ovviamente, c’è ferro in essa. Mai sentita la storia che gli dei sono giunti qui dal cielo come schizzi di ferro incandescente? No? Accidenti, gli antichi scrittori affermano che le anime delle stelle erano in quella roba, perché era l’ultima cosa che una stella esalava prima di cominciare a morire.»
Shandy ebbe paura che il vecchio avesse perso nuovamente la sua lucidità, poiché ovviamente non c’era ferro nel sangue o nelle stelle, ma decise di rischiare un’altra domanda in quella direzione. «Come può questo danneggiare i maghi?»
«Hm?» Sawney soffiò sulla bocca della bottiglia, producendo un basso fischio. «Oh, non è così.»
Shandy picchiò un pugno nella sabbia. «Maledizione, governatore, ho bisogno di sapere…»
«È il ferro freddo che li confonde… il ferro solido. È una cosa finita, capisci, e tu non puoi fare una magia vicino ad esso poiché anch’essa finisce, anche prima che tu cominci. Hai mai fatto il vino?»
Shandy roteò gli occhi. «No, ma so tutto sull’aceto e i pidocchi, grazie. Io…»
«Conosci il vino de Jerez? Sherry, lo chiamano gli inglesi. O il porto?»
«Sicuro, governatore,» disse Shandy, spazientito, domandandosi se il vecchio stesse per chiedergli di procurargli una bottiglia.
«Bene, sai come li fanno? Sai perché alcuni sono così dolci?»
«Uh… vengono rinforzati. Mescolano al vino il brandy che blocca la fermentazione, così in esso può restare un po’ di zucchero, senza trasformarsi in alcol.»
Читать дальше