Tim Powers - Mari stregati

Здесь есть возможность читать онлайн «Tim Powers - Mari stregati» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Roma, Год выпуска: 1994, ISBN: 1994, Издательство: Fanucci, Жанр: Фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Mari stregati: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Mari stregati»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Una fantasy orrorifica con i pirati, uno spadaccino voodoo? Chi potrebbe mai mescolare il mondo del pirata Barbanera con la magia nera se non Timothy Powers, il creatore di Le Porte di Anubis, l’autore più originale e geniale prodotto dal mondo fantascientifico e fantastico negli ultimi decenni. Lo scenario di questo eccezionale romanzo è il Mar dei Caraibi del 1718, periodo di grandi cambiamenti per i pirati, un tempo strumento dell’Impero Britannico, libera forza mercenaria che non riveste più nessuno scopo strategico per gli inglesi. È su questo scenario in evoluzione che compare il giovane John Chandagnac, ex burattinaio orfano alla ricerca di vendetta su uno zio malvagio. Ciurme di Zombie, magia nera, riti voodoo, giungle infestate da spettri: fra mille pericoli il protagonista inizierà una sorta di viaggio iniziatico che lo porterà in un luogo ignoto al di là del tempo e dello spazio, in un luogo mitico e terribile dove si cela la vagheggiata fonte della vita eterna. Partito per vendicarsi di un torto subito, Chandagnac andrà incontro al suo destino e troverà a sbarrargli la strada nientemeno che… il pirata Barbanera!

Mari stregati — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Mari stregati», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Con un enorme sforzo di volontà la costrinse ad essere ancora quella bella fanciulla con la lunga veste, costrinse la stanza ad espandersi nuovamente fino alle sue dimensioni regali… e lo fece appena in tempo, perché sapeva che suo padre, il marito di sua madre, sarebbe entrato ben presto nella stanza, e lui dubitava davvero di riuscire a rivivere quella scena, così come si era realmente svolta.

Bene, si disse incerto, sto ricreando qui la realtà. Entro pochi minuti quel ricordo intollerabile non sarà quello che è realmente stato.

Un rumore di passi che salivano rimbombò pesantemente sulle scale. Friend si concentrò, e il rumore diminuì di volume al punto che avrebbe potuto essere un bambino a salire quelle scale. C’era una lampada sul pianerottolo sottostante, e un’ombra enorme e setolosa oscurò la porta aperta e cominciò a intorbidire la camera… ma di nuovo Friend la ridimensionò, rendendola insignificante — ora un’ombra curva e minuscola crebbe nel vano della porta, indistinta, come se la cosa che la proiettava non fosse solida.

Un uomo piccolo come un ratto dritto sulle zampe posteriori, in calzoni cascanti, entrò nella stanza con passo strascicato, chiaramente non pericoloso per nessuno, a dispetto del suo squittire e accigliarsi. «Cosa…» cominciò con un brontolio assordante, ma Friend tornò a concentrarsi e la sua voce divenne stridente e petulante: «Cosa sta succedendo qui?» Il respiro della creatura puzzava di liquore e tabacco. La creatura-padre ora avanzò, grottesca, sul pavimento di mattonelle verso Leo Friend, e in questa versione della realtà il colpo che gli sferrò fu una pacca leggera e tremante.

La madre fronteggiò l’intruso, e il suo semplice sguardo bastò a far ritrarre la creatura dal ragazzo. «Tu, animale ignorante,» gli disse piano, con la sua voce bassa e musicale che echeggiava dalle pareti pannellate e si mescolava al casuale tintinnio delle fontane e delle campanelle decorative all’esterno. «Tu, sudicia cosa di sudore e attrezzi di fatica. La bellezza e lo splendore sono al di là della tua percezione bacata. Vattene.»

La cosa arretrò vacillante e confusa verso la porta, coi suoi odori disgustosi, anche se frammenti del suo informe pastrano nero e degli stivali di cuoio caddero in fiocchi, deturpando le mattonelle del pavimento.

Hurwood cadde per un altro piede; era quasi giunto al livello del ponte ormai. Il sudore gli incollava i capelli bianchi sulla fronte e lui stava respirando con aspri rantoli. I suoi occhi erano chiusi — ma per un momento uno si aprì, solo una fessura, e parve esserci in esso uno scintillio di astuzia, di trionfo quasi perfettamente celato.

Questo fece sobbalzare Friend, e per un momento vacillare il suo controllo; e nella camera da letto ritornatagli alla mente il padre cominciò ad ingigantire e ad arretrare con maggiore lentezza. La stanza stava decomponendosi e ritornando alla sua forma originaria, e la madre di Friend stava balbettando, «Perché hai colpito Leo, lo picchi sempre…» e il padre cominciò a girarsi per fronteggiarla.

In alto sul cassero di poppa Leo Friend strinse i pugni ardenti e usò tutta la sua forza di volontà; e, lentamente, il padre fu di nuovo respinto, e finalmente i pannelli ridivennero in parte visibili sui muri…

Allora Hurwood smise di fingersi sconfitto, e scoppiò a ridere, e colpì.

E il padre di Friend, sebbene la sua schiena fosse ancora rivolta verso di lui, crebbe finché la piattabanda della porta era quasi troppo bassa e stretta per lui, e quando si voltò aveva la faccia sogghignante di Hurwood, e aprì la bocca enorme e aggredì i timpani di Friend con la frase che Friend aveva disperatamente cercato di asportare dalla realtà: «Cos’hai fatto a tua madre, mostriciattolo? Guarda, l’hai fatta vomitare per terra!»

Gemendo in preda a un miserevole orrore, Leo Friend si voltò verso sua madre, ma dal momento in cui l’aveva guardata l’ultima volta aveva subito un’orrenda metamorfosi, e adesso era una cosa simile a un cane grasso e glabro che si stava ritraendo da lui a quattro zampe, con lo stomaco che si sollevava mentre vomitava gli organi interni sul pavimento sudicio…

La stanza non solo era tornata alla sua originaria sozzura, ma stava diventando ancora più buia, l’aria più stantia. Friend cercò di fuggire tornando alla limpida aria di mare e alla Charlotte Bailey, o anche allo Strepitoso Carmichael, ma non riuscì a trovare una via d’uscita.

«Hai sprecato tutto, e troppo presto,» disse quella cosa terribile che era suo padre e Benjamin Hurwood e ogni altro adulto che in passato lo aveva disprezzato… e poi si avventò, mentre la stanza diventava totalmente buia, per divorarlo.

Un rombo di tuono percosse l’aria, e non solo assordò Shandy, che si era appena alzato in piedi, ma lo fece anche barcollare, cosicché si dovette aggrappare a una sartia per evitare di cadere, e quando si guardò intorno, tossendo nel tanfo metallico ancora più intenso, vide che la nave era tornata ad essere il familiare, vecchio Carmichael e che i combattenti resuscitati erano delle semplici ombre indistinte. Le braccia sulla sua giacca erano scomparse.

Alzò lo sguardo. Beth Hurwood stava sospesa immobile a mezz’aria, a venti piedi dal cassero di poppa, ma Friend stava sfrecciando verso l’alto nel cielo azzurro, e sebbene emanasse un bagliore anche più intenso di prima, quasi troppo intenso per guardarlo, si stava dimenando come un uomo attaccato dalle vespe, e anche al di sopra del ronzio nelle orecchie Shandy riusciva a sentirlo urlare. Finalmente, molto più in alto, ci fu un lampo che lasciò una chiazza rossa davanti agli occhi di Shandy, dovunque fossero puntati, e il cielo si riempì di una finissima cenere grigia.

Con grande delicatezza, Beth Hurwood fu fatta ridiscendere nella cabina, e alcune delle tavole che erano state strappate via strisciarono di nuovo su e si ricomposero negli squarci irregolari. Gli spettri dei marinai spagnoli e inglesi, che adesso era quasi impossibile vedere, scivolarono in tutte le direzioni sul ponte fino alle pozze di sangue dei membri uccisi della ciurma della Jenny, e sebbene sembrassero momentaneamente ricavare sostentamento dal sangue, un po’ della cenere che era stata Leo Friend vorticò in silenzio sul ponte e parve corromperli.

Il mucchio di legna continuò ad agitarsi anche dopo che le tavole animate erano scivolate via per fornire sbarre alla gabbia di Beth, e finalmente due figure umane insanguinate strisciarono fuori da sotto di esso. Shandy fece per gridare un allegro saluto… ma poi notò la testa sfondata e vuota di una, e il torace completamente schiacciato dell’altra. Dopodiché guardò i loro occhi e non rimase sorpreso per la loro vacuità.

Vicino a Shandy, il cadavere di Mr. Bird si alzò a sedere, si sollevò laboriosamente in piedi e raggiunse con passo strascicato i bozzelli che controllavano la scotta della vela maestra; uno per uno gli altri cadaveri si unirono a lui, e quando si furono tutti radunati, riuscendo in qualche modo ad apparire in attesa, a dispetto delle loro facce morte, Shandy ne contò quattordici.

«Non Davies,» disse, con voce indistinta, vedendo quel corpo in piedi in mezzo a loro e realizzando per la prima volta che il suo amico era stato ucciso.

Hurwood giunse sorvolando la battagliola, virando come un grosso uccello sopra le teste di Shandy e degli altri superstiti esausti, e atterrò sul cassero di poppa in prossimità dello squarcio ora parzialmente coperto dalle tavole. Fissò inespressivo Shandy per diversi secondi, poi scosse la testa. «Spiacente,» gli disse. «Non ho una ciurma sufficiente per poterlo risparmiare. Ora andatevene dalla mia nave.»

Shandy guardò verso la Jenny, il cui albero e le vele bruciacchiate erano visibili al di sopra della murata di tribordo. Il fiume che si era sollevato turbinando dopo che la palla di fuoco era caduta nel vascello in quel momento era ridotto a un filo e a pochi sbuffi — evidentemente gli uomini ancora a bordo erano riusciti a spegnere il fuoco.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Mari stregati»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Mari stregati» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Отзывы о книге «Mari stregati»

Обсуждение, отзывы о книге «Mari stregati» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x