Hal Clement - Luce di stelle

Здесь есть возможность читать онлайн «Hal Clement - Luce di stelle» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1993, Издательство: Mondadori, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Luce di stelle: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Luce di stelle»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Chi non ricorda il pianeta Mesklin e i suoi straordinari abitanti, costretti a vivere in condizioni di gravità proibitive per gli esseri umani? Gli eroi meskliniti di Hal Clement tornano in questo romanzo, in sé pefettamente autonomo, che è di fatto il secondo capitolo della saga iniziata con
(
), tenuto a battesimo in Italia proprio sulle pagine di URANIA. Ancora una volta la pazienza, il coraggio e le straordinarie caratteristiche fisiche dei meskliniti permetteranno loro di avere ragione di un mondo in cui la forza di gravità è così schiacciante da rappresentare da sola il più terribile e immediato dei pericoli. Senza contare le numerose incognite di questa nuova e inedita missione nello spazio, scritta da un maestro della tecnologica…

Luce di stelle — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Luce di stelle», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

— Davvero? — domandò Mersereau. — Pensare che se riuscissimo a stabilire un contatto con i nativi come abbiamo fatto su Mesklin, sarebbe un gran bene per il progetto. Non dovremmo dipendere così strettamente da…

— Aucoin sorrise con una smorfia di soddisfazione.

— Esattamente — disse. — Ora anche lei ha trovato un buon motivo per dubitare della sincerità di Barlennan. Per carità, non sto dicendo che è solo un politico dal cuore di ghiaccio che non ha esitato a sacrificare la vita di tanti dei suoi per mantenere una sorta di egemonia sulle operazioni, ma l’equipaggio della Esket ha dovuto aspettare per molto tempo la sua decisione di non inviare il Kalliff a soccorrerli.

— Ma c’è anche un altro punto.

— aggiunse Ib pensieroso.

— Quale?

— Non so se vale la pena parlarne, dato che non siamo in grado di dare il giusto peso a certe cose, ma la Kwembly è comandata da Dondragmer, cioè da un compagno di lunga data di Barlennan e, per estensione, un suo caro amico. Può darsi allora che il fatto di sentirsi coinvolto in prima persona spinga Barlennan a comportarsi in modo diverso dal solito, magari ordinando a una squadra di soccorso di partire immediatamente? Tra di loro, i mescliniti non si comportano da freddi calcolatori, e dietro quel suo aspetto da bruco Barlennan ha il sangue caldo di qualche antico corsaro.

— Mi sono chiesto la stessa cosa anch’io — ammise Aucoin — e debbo dire che sono rimasto molto sorpreso quando mesi fa Barlennan ha consentito a Dondragmer di partire con la Kwembly. Ho avuto l’impressione che non volesse fargli correre dei rischi. Ma certamente nessuno di noi conosce abbastanza bene la psicologia dei mescliniti da potervi ragionare sopra. Ma c’è qualcuno che li conosce meglio di tutti, ed è la signora Hoffman, che però rifiuta sempre di spiegarci quello che capisce o crede di capire sulla loro personalità. Come dice Ib, immagino non si possa partire da questo rapporto di amicizia per comprendere le decisioni di Barlennan. Limitiamoci dunque ad aggiungerla alla lista delle questioni aperte. Bene, ci sono altre idee? Nessuno ha niente da dire riguardo quei due mescliniti imprigionati nel ghiaccio? Forza, tra poco dobbiamo veramente andare.

— Un generatore a fusione potrebbe venir usato per alimentare una serpentina di grandi dimensioni, capace di sviluppare un certo calore, e dei resistori non sono poi tanto complicati da ottenere — disse Mersereau. — Dei dispositivi di riscaldamento non suonano poi così irragionevoli su Dhrawn. Se solo…

— Ma noi non abbiamo… — lo interruppe Aucoin.

— Noi abbiamo, se mi lascia finire. Sulla Kwembly vi sono abbastanza generatori da sollevarla dalla superficie del pianeta se solo la loro energia venisse applicata a questo scopo. Ci deve essere del metallo a bordo che possa venir arrangiato in modo da funzionare da resistore o arco elettrico. Non saprei dire però se i mescliniti sanno maneggiare questo genere di equipaggiamento. Deve esistere un limite anche alla loro tolleranza per le temperature… in ogni caso, possiamo sempre chiedere a Dondragmer se ha pensato a qualcosa del genere.

— Le do subito torto su un punto. Sono certo che nella struttura della Kwembly e tra il materiale stivato si trova pochissimo metallo, e rimarrei di stucco se una delle funi che loro usano per governare lo scafo si rivelasse valida come conduttore. Non sono un fisico, ma qualsiasi cosa possa venire attorcigliata tanto stretta come le loro fibre deve avere tutti gli elettroni ben saldi al loro posto. Comunque, se proprio vuole chieda pure a Dondragmer. Immagino che Easy si trovi ancora nel salone e senz’altro sarà lieta di aiutarla se dovessero sorgere problemi linguistici. La riunione è terminata.

Mersereau annuì dirigendosi verso la porta senza perdere un secondo e la riunione terminò. Aucoin lo seguì qualche istante dopo. Gli altri uscirono più lentamente. Solo Ib rimase seduto al tavolo.

I suoi occhi non guardavano nulla di particolare, ma l’espressione del volto lo faceva sembrare molto più maturo dei suoi quarant’anni compiuti.

Gli piaceva Barlennan ma ancora di più gli piaceva Dondragmer, proprio come sua moglie. Non poteva lamentarsi sotto nessun aspetto di come procedeva l’esplorazione di Dhrawn, soprattutto considerando che tante volte la colpa di approssimazione e confusione nel progetto erano solo ed esclusivamente umane e di nessun altro. Nessuna ragione per lagnarsi, tranne forse quello scherzetto di cinquant’anni prima. Che Barlennan facesse di tutto per nascondere l’esistenza di una razza intelligente autoctona pareva un’ipotesi incredibile. No, non poteva essere. Dopotutto, dimenticare quanto fatto finora con i mescliniti e incaricare un’altra razza, ancora da addestrare, di includere il lavoro avrebbe ritardato lo svolgimento del progetto più di qualsiasi altra cosa, come Barlennan senz’altro immaginava.

I casi di disaccordo tra gli esploratori e i loro committenti erano rari e circoscritti. Con i drommiani sarebbe successo dieci volte su dieci. No, non c’era alcun motivo di credere che i mescliniti coltivassero idee proprie su cosa fare di Dhrawn.

Tuttavia Barlennan aveva rifiutato gli elicotteri e solo dopo molte insistenze si era convinto ad accettarli. Era lo stesso Barlennan che aveva costruito e fatto volare un pallone aerostatico come primo esercizio di scienze applicate.

Non aveva insistito più di tanto per inviare i soccorsi alla Esket, ben sapendo che tutti i ricognitori di terra erano necessari all’esplorazione e che un centinaio dei suoi rischiavano di trovare un’orribile fine.

Aveva rifiutato l’uso di radio a onde corte, nonostante la loro evidente utilità, con argomentazioni accademiche quanto quelle che un insegnante di filosofia irrigidito usa per rispondere alle domande della classe; solo che questo non era un gioco e il rischio poteva trovarsi dietro ogni angolo.

E infine, cinquant’anni prima Barlennan non si era mostrato solo ansioso di imparare dagli alieni, ma aveva operato in modo da costringerli a insegnargli tutto quello che potevano con l’astuzia e il ricatto.

E lui, Ib Hoffman, non poteva evitare di pensare che stava per succedere di nuovo. Barlennan aveva in mente qualcosa, qualcosa di segreto.

Si chiese cosa ne pensasse mai sua moglie, l’esperta in mescliniti.

7

Trappola gelata

Beetchermarlf e Takoorch furono presi di sorpresa come il resto dell’equipaggio quando la pozza gelò. Non avevano avuto occasione di guardarsi intorno per molte ore, dato che il groviglio di funi su cui dovevano lavorare era molto più intricato del previsto. Entrambi sapevano perfettamente cosa fare e quindi i motivi di conversazione scarseggiarono. Anche se il loro sguardo avesse divagato dal lavoro, non potevano vedere molto. Si trovavano sotto la grande mole del veicolo e la vista era impedita in parte dalle ruote, in parte dall’oscurità della notte di Dhrawn che sembrava ingoiare tutto al di là dell’area illuminata dalle loro piccole torce elettriche.

E quindi i due non si accorsero dei sottili cristalli che rapidamente prendevano forma sulla superficie dello specchio d’acqua per dare origine in breve tempo a una solida distesa lucente.

Avevano assicurato la corda alla serie di ruote numero uno sul lato di prua del portello e si erano portati a poppa per connettervi la serie numero due quando si accorsero di essere intrappolati.

La batteria della pila di Takoorch stava cominciando a esaurirsi e il mesclinita si diresse verso il più vicino generatore a fusione, cioè quello della serie numero uno, per ricaricarla. Con enorme sorpresa si rese conto che qualcosa gli sbarrava la via, qualcosa di invisibile che gli impediva addirittura di vedere le ruote che sapeva trovarsi a pochi metri. Dopo qualche secondo di agitazione e incredulità, Takoorch chiamò Beetchermarlf. Passarono dieci minuti buoni prima che si arrendessero all’evidenza: erano completamente circondati da un muro opaco di ghiaccio impenetrabile anche alla loro forza. Il ghiaccio aveva riempito gli spazi tra le ruote e si elevava dal fondo alla superficie del lago e cioè, calcolarono, circa un metro. Solo sotto la pancia della Kwembly potevano ancora muoversi.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Luce di stelle»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Luce di stelle» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Hal Clement - Space Lash
Hal Clement
Hal Clement - Hot Planet
Hal Clement
Hal Clement - Still River
Hal Clement
Hal Clement - Ocean on Top
Hal Clement
Hal Clement - The Nitrogen Fix
Hal Clement
Hal Clement - Star Light
Hal Clement
Отзывы о книге «Luce di stelle»

Обсуждение, отзывы о книге «Luce di stelle» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x