Hal Clement - Coesistenza pacifica
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«Capisco. Quanto tempo ci vorrà per ottenere il gas sufficiente a farci partire?»
«Non saprei dirlo; non conosciamo la conduttività dell’atmosfera. Una volta iniziato il procedimento, lei potrà vedere i dati relativi a ogni singola cella, che appariranno su una fila di manometri; se mi leggerà questi dati, potrò calcolare il periodo approssimativo.»
«Molto bene. Dove sono… Oh, ecco qui, li avete contrassegnati bene. In alto a destra, una fila di dodici commutatori, con un interruttore centrale e una leva?»
«Esatto. Lei può vedere gli indicatori su ognuno. Abbassi la leva, sollevi l’interruttore, e mi fornisca i dati.»
«Va bene.» Il braccio sottile si sollevò e la mano uscì dal campo visivo, e tutti poterono udire lo scatto dei commutatori. Easy si mise di nuovo la mano in grembo, tornò a distendersi al suo posto, sotto il peso che le gravava addosso, guardò gli indicatori uno dopo l’altro, e disse: «Gli indicatori segnano tutti zero. Cosa devo fare adesso?»
5. PEREGRINAZIONE; CONSIDERAZIONE; ESTIVAZIONE
Nick aveva scelto un fuoco dalla parte della collina rivolta alla terraferma, così fu il primo a dover prendere in considerazione il problema del livello del mare. Nella valle natale, naturalmente, l’acqua di notte non era mai salita a un livello superiore ai trenta o quaranta piedi; lento com’era il processo della pioggia, parte della precipitazione scendeva sempre verso valle, e il villaggio restava costantemente all’asciutto. Lui sapeva, dalle lezioni di Fagin, che l’acqua che fluiva verso il basso doveva alla fine raggiungere qualcosa di simile a un lago o a un mare; ma neppure Fagin si era fermato a riflettere su quanto sarebbe allora accaduto… e questo era abbastanza naturale; la superficie degli oceani della Terra paragonata al volume delle precipitazioni medie giornaliere non corrispondeva davvero a un aumento del livello del mare, per dirla in termini blandi.
Su Tenebra, la situazione è piuttosto diversa. Qui non si trova un singolo bacino oceanico di proporzioni planetarie, solo il letto dei laghi, sempre di moderate dimensioni, e che è ancora meno permanente di quello dei laghi terrestri. Il significato di questa differenza nei termini di «livello del mare» avrebbe potuto essere calcolato preventivamente, ma non certo dal gruppo di Nick.
Dapprima, non ci fu nulla di cui preoccuparsi. Le grandi gocce nebulose apparivano nel cielo, scendevano lentamente, e svanivano quando l’irradiazione dei fuochi le riscaldava. Poi scesero in basso, e ancora più in basso, finché non furono veramente al di sotto del livello della cima della collina, da tutti i lati.
A un certo punto una scossa violenta si verificò e durò per più di mezzo minuto, ma quando Nick vide che la striscia di terra che univa la collina alla terraferma c’era ancora, cessò di preoccuparsene. Qualcosa di assai più insolito stava cominciando a verificarsi. A casa, le gocce di pioggia che toccavano la superficie dopo che le precedenti avevano raffreddato il terreno, diventavano dei grossi emisferi oscuri che avanzavano strisciando finché un fuoco non li faceva dissipare; qui invece si comportavano in maniera del tutto diversa. Le gocce che colpivano la superficie del mare scomparivano sull’istante e, secondo gli usuali concetti di Nick, con inusitata violenza. La differenza di pressione e di temperatura rendeva la reazione tra sostanza chimica e acqua assai meno percepibile di quanto non sarebbe stato in un laboratorio terrestre, ma per gli standard di Tenebra il fenomeno era piuttosto evidente.
Dopo ogni incontro del genere, si poteva notare che le altre gocce che cadevano nella stessa zona sparivano per alcuni minuti un po’ più in alto del consueto; Nick giudicò, e non a torto, che la reazione provocasse una forma particolare di calore.
Era rimasto a osservare questo fenomeno per qualche tempo, interrotto per due volte dalla necessità di riaccendere il suo fuoco, soffocato da una goccia particolarmente vicina, quando notò che la collina non era per nulla una isola. Questo lo stupì alquanto, ed egli rivolse tutta la sua attenzione alla nuova scoperta. Non era stata la scossa a provocarlo; ricordava benissimo di avere visto intatto il promontorio, subito dopo la fine del terremoto. Non gli occorse troppo tempo per concludere che se la terra non stava affondando, evidentemente il mare doveva sollevarsi; e un’osservazione attenta della linea costiera, dopo qualche minuto gli provò che qualcosa del genere stava effettivamente verificandosi. Chiamò allora gli altri, per dire loro quello che aveva visto, e dopo pochi minuti essi ammisero che la medesima cosa stava succedendo su tutti i lati della collina.
«Quanto salirà, Nick?» La voce di Betsey era comprensibilmente ansiosa.
«Non vedo come potrebbe salire fin quassù,» rispose Nick. «Dopotutto, il livello dell’acqua è salito meno di quanto non sarebbe accaduto nella nostra valle, a questa ora di notte, e questa collina è alta come il villaggio. Siamo quasi certamente al sicuro.»
Fu più difficile appigliarsi a questa convinzione, man mano che le ore passarono e il livello del mare continuò a crescere. Videro che le fosse della spiaggia si colmavano e rovesciavano il loro contenuto nel grande serbatoio naturale; e con il trascorrere del tempo, più di un grande fiume naturale si formò, trasportando acqua da chissà quali regioni. Alcuni dei fiumi erano impressionanti, alti al centro come e più della collina, e si frantumavano precipitando nella grande massa del mare. A questo punto, la violenza dello scontro tra acido e acqua si era placata, visto che il mare, nelle vicinanze della spiaggia, era abbastanza diluito.
Naturalmente, «vicino alla spiaggia» era un’affermazione un po’ troppo vaga. Nessuno di coloro che si trovavano in cima alla collina sarebbe stato in grado di affermare con certezza il punto in cui ora si trovava la spiaggia. La strada che avevano percorso era bene al di sotto del mare di acido, e l’unica prova tangibile dell’esistenza della terraferma era fornita dai fiumi che continuavano tuttora ad apparire al di sopra del livello del mare.
L’isola che era stata una collina continuò ad affondare costantemente. Il bestiame pareva più che tranquillo, ma in via prudenziale fu condotto all’interno dell’anello formato dai fuochi. Poi l’anello dovette essere ritirato… o piuttosto, bisognò accendere altri fuochi più vicini alla vetta della collina; e alla fine uomini e animali si strinsero al centro di un estremo anello di fuochi, mentre il mare si protendeva verso l’alto, cercando di raggiungere la loro precaria posizione. Le gocce di pioggia erano chiarissime, adesso; erano cadute da livelli abbastanza alti da permettere loro di perdere ogni traccia di ossigeno sospeso, e inevitabilmente gli ultimi fuochi si arresero. Il loro calore aveva per diversi minuti mantenuto un buco sulla superficie del mare; e quando essi si raffreddarono, l’oceano fece valere i suoi diritti. Qualche secondo dopo che l’ultima scintilla si fu spenta, ogni essere vivente che si trovava sulla superficie delle acque indicò ancora per poco il luogo in cui si era trovata la cima della collina, ancora leggermente più calda. L’ultimo pensiero di Nick fu dedicato alla certezza di essere per lo meno al sicuro dagli animali; sarebbero riemersi molto prima di poter essere raggiunti da qualsiasi predatore.
Apparentemente, le sue ragioni non erano molto valide. Quando il mattino dopo si destarono e si tolsero i sottili cristalli di quarzo dalle scaglie, trovarono che gli uomini c’erano ancora tutti, ma che il gregge pareva diminuito di qualche unità. Una rapida verifica confermò questa impressione; dieci capi di bestiame spariti, che avevano lasciato solo poche scaglie. Fortunatamente gli animali erano di una specie la cui armatura di scaglie era piuttosto fragile, e che contava soprattutto sulla rapidità di riproduzione onde sopravvivere; altrimenti i mangiatori di carne che erano venuti durante la notte avrebbero potuto fare una scelta differente. La comprensione del fatto che nel mare vivevano delle creature colpì con violenza quasi fisica l’intero gruppo. Ne sapevano abbastanza di scienze fisiche per domandarsi in qual modo quelle creature fossero in grado di procurarsi l’ossigeno.
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