Robert Heinlein - La Luna è una severa maestra
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- Название:La Luna è una severa maestra
- Автор:
- Издательство:Mondadori
- Жанр:
- Год:1966
- Город:Milano
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Ci scaricarono su un palco con Prof, gli altri membri del governo e alcuni pezzi grossi. Le nostre ragazze piansero fra le braccia di Prof e lui mi abbracciò alla latina, con il bacio sulle guance, mentre qualcuno mi piazzava sulla testa un Berretto della Libertà. Scorsi la piccola Hazel fra la folla e le mandai un bacio.
Alla fine si calmarono e Prof prese la parola.
— Amici — disse, e fece una pausa in attesa di silenzio. — Amici — ripeté a voce bassa. — Amati compagni, finalmente siamo radunati qui, nel giorno della libertà, e abbiamo con noi gli eroi che hanno combattuto l’ultima battaglia per la Luna, da soli. — Scrosciarono gli applausi e di nuovo Prof attese il silenzio. Era stanchissimo, le mani gli tremavano, e si appoggiava al parapetto. — Voglio che siano loro a parlarvi, vogliamo sapere quello che hanno fatto. Ma, per prima cosa, ho un annuncio felice da farvi. La Cina ci ha appena comunicato che costruirà sull’Himalaia una colossale catapulta, capace di lanciare carichi sulla Luna a buon prezzo e con la stessa facilità con cui inviamo il grano dalla Luna alla Terra.
S’interruppe per gli applausi, poi riprese: — Ma questo appartiene al futuro. Oggi… oh, giorno felice!, il mondo ha finalmente riconosciuto la sovranità della Luna. Liberi! Avete conquistato la vostra libertà…
Prof si interruppe, un’espressione di sorpresa gli apparve sul volto. Non era spavento, era perplessità. Barcollò lievemente.
Poi morì.
27
Lo trasportammo in un negozio dietro il palco d’onore. Anche con l’intervento di dodici medici non ci fu niente da fare. Il vecchio cuore aveva ceduto. Lo riportarono fuori e io lo seguii lentamente.
Stu mi toccò ii braccio: — Signor Primo Ministro…
Risposi: — Eh? Oh, maledizione!
— Signor Primo Ministro — ripeté con fermezza — devi parlare alla gente, dire che tornino a casa. Poi ci sono molte cose da fare. — Parlava con voce calma, ma sulle guance gli scorreva il pianto.
Tornai sul palco, confermai quello che tutti avevano già intuito e li invitai a tornare a casa. Poi ci ritrovammo nella stanza L del Raffles dove era nata la rivoluzione, per una riunione d’emergenza del governo. Ma prima mi precipitai al telefono, tirai il paravento e composi il numero Mycroft XXX.
Il numero non rispondeva. Provai di nuovo, stesso risultato.
Spostai il paravento e chiesi a Wolfgang, che era il più vicino: — I telefoni non fuzionano?
— Dipende — rispose. — Quel bombardamento di ieri ha sconvolto le linee. Se devi chiamare fuori città, sarà bene farlo tramite centralino.
— Quale bombardamento?
— Non te l’hanno detto? Hanno concentrato l’attacco sulle Centrali sotterranee dell’Ente. Ma i ragazzi di Brody hanno colpito la nave. Nessun grosso danno, in realtà, niente di irreparabile.
Non tentai più di telefonare. Mi aspettavano. Io non sapevo che cosa fare ma Stu e Korsakov avevano le idee chiarissime. A Sheehan fu ordinato di preparare un bollettino da diramare alla Terra e al resto della Luna, e io mi trovai ad annunciare un mese di lutto nazionale, ventiquattro ore di quiete in tutta la Luna con interruzione di tutte le attività non indispensabili. Disposi perché il corpo di Prof fosse esposto pubblicamente. Tutte parole che mi furono messe in bocca: io ero abulico, il mio cervello si rifiutava di funzionare. D’accordo, riunione del Parlamento al termine delle ventiquattro ore. A Novylen? Sì, d’accordo.
Sheehan portò alcuni dispacci dalla Terra. Wolfgang scrisse a mio nome che, a causa della morte del Presidente, avremmo risposto solo dopo ventiquattro ore.
Infine riuscii ad andarmene, accompagnato da Wyoh. Un corpo di guardia di ragazzi ci scortò fino alla porta stagna numero tredici per proteggerci dalla folla. Appena a casa mi precipitai nella mia officina con la scusa che dovevo cambiare braccio. — Mike?
Nessuna risposta.
Cercai di chiamarlo con il telefono di casa: ancora niente. Decisi che sarei andato a trovarlo il giorno dopo. Ora che Prof era morto, avevo bisogno di Mike più che mai.
Ma il giorno dopo non potei andare, la Metropolitana del Mare delle Crisi era interrotta a causa del bombardamento. Passando da Torricelli e Novylen si poteva arrivare fino a Hong Kong, ma le Centrali sotterranee dove si trovava Mike, a due passi da Luna City, erano isolate, e ci si poteva arrivare solo viaggiando in superficie. Non avevo il tempo per farlo: il governo ero io.
Riuscii a liberarmi dei miei incarichi due giorni dopo. Una risoluzione del Parlamento decise che il vicepresidente (Finn) sarebbe succeduto a Prof nella presidenza e io e Finn decidemmo che l’uomo più adatto per fare il Primo Ministro era Wolfgang. Anche questa nomina fu approvata e io tornai a fare il deputato che non partecipava alle riunioni del Parlamento.
Ormai i telefoni erano stati riparati quasi tutti e si poteva comunicare con la Centrale dell’Ente. Composi il numero di Mike: ancora nessuna risposta. Allora andai in rolligon. Dovetti scendere sotto la superficie e percorrere a piedi l’ultimo chilometro della galleria della Metropolitana. La Centrale non sembrava danneggiata.
Anche Mike pareva intatto.
Ma quando gli parlai non rispose.
Non ha più risposto. E sono passati molti anni, ormai.
Gli si possono fare domande… in Loglan… e risponde pure in Loglan. Funziona bene come prima… come calcolatore. Ma non vuole parlare, o non sa più parlare.
Wyoh tentò con tutte le arti femminili. Poi smise. Anch’io rinunciai, alla fine.
Non riesco a capire come sia successo. Molte parti periferiche di Mike furono distrutte dal bombardamento, evidentemente diretto, ne sono convinto, a mettere fuori uso il nostro calcolatore balistico. Forse cadde al di sotto di quel livello critico necessario per avere un’autocoscienza? È solo un’ipotesi. Oppure la decentralizzazione a cui si era sottoposto prima del bombardamento lo aveva ucciso ?
Non lo so. Se fosse stata solo una questione tecnica, tutto si sarebbe risolto con le riparazioni che feci in breve tempo. E invece no. Perché non si risveglia più?
Una macchina può spaventarsi o rimanere offesa al punto da cadere in una forma di catalessi e rifiutarsi di rispondere? Con il suo io compresso all’interno, cosciente, ma deciso a non rischiare un’altra volta? No, non poteva essere così: Mike non conosceva la paura.
Passarono gli anni, la vita si trasformò lentamente. Mimi si è ritirata molto tempo fa dalla direzione della famiglia, Anna è diventata Mum e Mimi sogna alla televisione. Slim ha convinto Hazel a cambiare il suo nome in Stone, ora hanno due figli e Hazel studia ingegneria. Grazie alle nuove droghe antigravità ora i Terrestri stanno anche tre o quattro anni sulla Luna e tornano a casa senza inconvenienti. Poi ci sono quegli altri medicinali che fanno altrettanto bene a noi. Alcuni nostri ragazzi vanno a scuola sulla Terra, ora. E funziona la catapulta del Tibet, ci sono però voluti diciassette anni per costruirla, invece dei dieci previsti. È stata inaugurata prima quella del Kilimangiaro.
Una piccola sorpresa… Quando venne l’occasione, Lenore propose che fosse optato Stu, mentre io pensavo che sarebbe stata Wyoh a proporlo. Non ci fu nessuna differenza perché votammo tutti sì. Un’altra novità (ma non una sorpresa, perché ce ne occupammo Wyoh e io quando ancora contavamo qualcosa nel governo): nel mezzo della piazza della Vecchia Cattedrale c’è un cannone di bronzo e sopra di esso sventola, mossa dalle bocche dell’aria condizionata, una bandiera… Sfondo nero punteggiato di stelle, due sbarre da galera incrociate in campo rosso sangue, e sopra, ricamato, un cannone di bronzo, fiero e gioioso, con il motto Transtaafl! È in quella piazza che ogni anno celebriamo il nostro Quattro di Luglio.
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