Fritz Leiber - Il grande tempo

Здесь есть возможность читать онлайн «Fritz Leiber - Il grande tempo» весь текст электронной книги совершенно бесплатно (целиком полную версию без сокращений). В некоторых случаях можно слушать аудио, скачать через торрент в формате fb2 и присутствует краткое содержание. Город: Milano, Год выпуска: 1975, ISBN: 1975, Издательство: Nord, Жанр: Фантастика и фэнтези, на итальянском языке. Описание произведения, (предисловие) а так же отзывы посетителей доступны на портале библиотеки ЛибКат.

Il grande tempo: краткое содержание, описание и аннотация

Предлагаем к чтению аннотацию, описание, краткое содержание или предисловие (зависит от того, что написал сам автор книги «Il grande tempo»). Если вы не нашли необходимую информацию о книге — напишите в комментариях, мы постараемся отыскать её.

Il Grande Tempo è uno dei più strani e affascinanti romanzi di fantascienza moderni. Alla sua pubblicazione, la XVII Convention mondiale di Science-Fiction gli assegnò il premio Hugo per il miglior romanzo dell’anno. Il concetto su cui si basa è grandioso: una guerra di viaggiatori nel tempo, che si muovono nel passato e nel futuro, mescolandosi alle battaglie di tutte le epoche, lungo un arco di miliardi di anni. Gli stessi protagonisti provengono dai tempi e dai luoghi più disparati, e per alcuni di loro il corso stesso della storia è diverso dal nostro: è il caso del comandante tedesco che proviene da un mondo dove il nazismo ha vinto la seconda guerra mondiale e il Reich si estende da Chicago agli Urali, o del gentleman americano proveniente da un Sud che non ha conosciuto la guerra di secessione.
Strappati alle loro “linee di vita” poco prima della morte, e reclutati per combattere contro un avversario che vuole cambiare il corso della Storia su tutti i mondi della Galassia, i protagonisti entrano in una nuova dimensione di vita, dove più nulla può essere certo, e dove la loro stessa vita è sottoposta a forze cosmiche che continuano a plasmarla e ad alterarla senza fine.
Un romanzo insolito ed estremamente originale, che fin dal suo apparire è stato salutato come un classico della narrativa di fantascienza.
Vincitore del premio Hugo per il miglior romanzo in 1958.

Il grande tempo — читать онлайн бесплатно полную книгу (весь текст) целиком

Ниже представлен текст книги, разбитый по страницам. Система сохранения места последней прочитанной страницы, позволяет с удобством читать онлайн бесплатно книгу «Il grande tempo», без необходимости каждый раз заново искать на чём Вы остановились. Поставьте закладку, и сможете в любой момент перейти на страницу, на которой закончили чтение.

Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Ma come sapevo vomitevolmente bene, c’era un secondo modo per rivoltare gli oggetti; oggetti, per esempio, come gli esseri umani. Bastava posarli sul tavolo dell’Invertitore, in Ambulatorio, e azionare l’interruttore dell’Inversione completa.

Oppure, azionando quello dell’Inversione parziale, si poteva trasformarli in una perfetta immagine speculare, tridimensionale, di quel che erano prima: così come un guanto sinistro è l’immagine speculare di un guanto destro. Una rotazione lungo la quarta dimensione, così la chiamano i nostri tecnici; so che viene usata a scopi chirurgici sui Marziani, che sono creature assai asimmetriche, oppure per dare un’impeccabile mano destra a un uomo che l’ha persa, trasformando in braccio destro un braccio sinistro amputato a qualche cadavere.

Di solito, in Ambulatorio si Invertono soltanto gli organismi viventi: a nessuno verrebbe in mente di invertire un oggetto inanimato, soprattutto in un Locale come il nostro, dove il dottore è sempre ubriaco e l’Ambulatorio non viene usato per centinaia di sonni.

Ma quando una persona ama, le vengono in mente le cose più pazze da presentare al suo innamorato. Ubriaca d’amore, Lili aveva portato in Ambulatorio uno dei due guanti sinistri di Bruce, l’aveva sottoposto a un’Inversione parziale, e si era così procurata un guanto destro da offrirgli.

Con quelle parole: “Inversciamo… cascia” Doc aveva cercato di dire “Invertiamo la cassa”, cioè ci aveva consigliato di prendere il baule di bronzo, metterlo sul tavolo dell’Ambulatorio e sottoporlo a un’Inversione completa, per potere giungere fino alla bomba e così disarmarla. Doc aveva avuto questa idea vedendo ciò che Lili aveva fatto al guanto. Quanto poi all’aspetto che avrebbe assunto un’atomica tattica sottoposta a Inversione, io non lo conoscevo, né del resto m’interessava molto conoscerlo. Ma compresi che tra poco l’avrei visto con i miei occhi.

Comunque, i miei pensieri non si fermarono lì. Dopo la prodezza del guanto, Lili doveva avere capito, come me, del resto, che il suo innamorato rischiava di venire abbandonato dai suoi ascoltatori: occorreva dunque costringerli ad ascoltarlo… e forse, già allora, le era venuta in mente l’idea di crearsi il nido per i figli di Bruce, e tutte le altre belle cose che ci avevano sedotto per un breve periodo. Così, aveva preso il Mantenitore Maggiore, e aveva pensato a come aveva trattato il guanto: pochi istanti dopo, aveva posato su uno scaffale della Galleria d’Arte un oggetto che nessuno avrebbe certamente notato… salvo una persona che conoscesse a memoria il contenuto della Galleria stessa.

Fissai la scultura astratta, un palmo davanti al mio naso: l’ammasso di sfere grige, grandi come palle da golf. Sapevo che l’interno del Mantenitore era costituito di molecole giganti, molto robuste e molto dure, ma non avevo mai pensato che potessero essere così grandi.

Dissi a me stessa: “Greta, questa faccenda ti condurrà alle soglie della pazzia, ma sei l’unica persona che può farlo, poiché nessuno vorrà certo ascoltare le tue deduzioni, in un momento in cui la loro vita è praticamente un conto alla rovescia”.

Mi alzai con la stessa clandestinità con cui mi sarei alzata da un letto diverso dal mio (ecco: in cose come queste noi Intrattenitori siamo abili), mentre Kaby stava dicendo: “Altrimenti diventeresti pazza entro cinquanta battiti del cuore”. Tutti quelli che erano in piedi tenevano gli occhi puntati su Lili. Sid pareva essersi mosso, rispetto alla posizione che occupava in precedenza, ma non avevo il tempo di badare a lui: mi limitai a sperare che non facesse nulla che richiamasse su di me l’attenzione.

Mi levai le scarpe e mi diressi in punta di piedi verso l’Ambulatorio (c’è un aspetto positivo, nel nostro pavimento duro come il diamante: non scricchiola). Superai il paravento dell’Ambulatorio, che è simile a una parete di fumo di sigaretta, opaco e senza odore, cercai di ricordarmi le vecchie lezioni, al tempo della mia cacciata dal corso di infermiera, e prima ancora di avere il tempo di allarmarmi, la scultura era già in posizione sul tavolo lucente dell’Inversione.

Trasalii quando la mia mano toccò l’interruttore dell’Inversione: mi tornò alla mente l’altra volta, e cercai di ricordare cosa mi avesse tanto sconvolto nel fatto che il cervello umano, rivoltato, è assai più grande, e non ha occhi. Poi, facendo uno sberleffo all’indirizzo dell’incubo che così a lungo mi aveva perseguitato (o dando definitivamente l’addio alla mia salute mentale, non saprei quale delle due cose), azionai l’interruttore… ed ecco apparire davanti a me, in tutta la sua bellezza, il Mantenitore Maggiore e la sua radiosa luce intermittente, di color azzurro, che lampeggiava tre volte al secondo.

Aveva continuato a fare con esattezza il proprio dovere per tutto il tempo in cui era rimasto Invertito, salvo che per un particolare: essendo rivoltato su se stesso, aveva fatto impazzire gli indici dei Comunicatori da polso.

15

Ragni dalle zampe nere, dai rossi cuori infernali.

Il Marchese
LORD RAGNO

— Gesù! — udii esclamare. Mi voltai, e scorsi la faccia di Sid: sporgeva dal paravento di fumo, come un bassorilievo colorato e appeso a una parete grigia, ed ebbi l’impressione che avesse inavvertitamente sbirciato, dalla fessura di un arazzo, nella stanza da bagno della regina Elisabetta.

Comunque, non ebbe il tempo di analizzare le proprie emozioni, neppure se avesse voluto farlo: un braccio cerchiato di rame penetrò nel paravento e lo colpì alle costole; era Kaby, che portava Lili, tenendola per il collo. Dietro di loro venivano Erich, Marcus e Illy. Scorsero la luce azzurra del Mantenitore e s’immobilizzarono stupefatti alla vista del loro lungamente perduto. Erich mi rivolse un’occhiata che pareva dirmi: “Ah, sei stata tu; ma la cosa non ha importanza”. Poi si chinò, lo prese, se lo cacciò saldamente sotto il braccio sinistro, nell’incavo formato da dita, braccio e fianco, e tese la mano destra verso l’interruttore dell’Introversione con la stessa aria soddisfatta con cui l’avrebbe tesa verso una bottiglia di whisky.

La luce azzurra si spense, e i Venti del Cambio mi colpirono come il primo sorso di una bevanda robusta che avesse tardato molto, moltissimo tempo ad arrivare, o come una squillante nota di cornetta scaturita dal nulla.

I Passati Cambiati soffiarono attraverso di me, e i dubbi scivolarono via, sibilando; la realtà, che prima era rigida come una lastra di ghiaccio, si ammorbidi e perse i suoi doveri, le sue necessità impellenti, e i piccoli ricordi svanirono lontano, ridotti a brandelli, e se ne andarono ondeggiando come foglie d’autunno, senza lasciarsi alle spalle neppure il proprio fantasma, e tutti i più pazzi atteggiamenti mentali si riversarono in me come al calar del sole la folla festante, la sera del Martedì Grasso, nelle vie cittadine, e qualcosa dentro di me ebbe il coraggio di affermare che non aveva importanza che la morte di Greta Forzane cavalcasse su quei Venti: erano così piacevoli…

E posso garantirvi che anche gli altri venivano colpiti nello stesso modo. Perfino Lili, muta e tartassata, pareva dire: “Mi costringete a bere questa robaccia, e io vi odio, ma la amo”. Credo che ciascuno di noi avesse temuto che neppure il ritrovamento del Mantenitore e la restituzione dell’interruttore dell’Introversione alla sua posizione normale ci avrebbero permesso di rimetterci in contatto col cosmo e di riavere i Venti che tanto odiamo e amiamo.

La cosa che per prima ci colpì, mentre, immobili, riassaporavamo la nostra condizione, non fu tanto il pensiero della bomba — che però, entro pochi secondi, ci avrebbe nuovamente colpito — quanto la voce di Sid. Sid era ancora fermo in corrispondenza del paravento, ma adesso la sua faccia era rivolta dall’altra parte. Potevamo vedere soltanto la sua schiena; ma, naturalmente, il suo “Gesù” giunse alle nostre orecchie come se non ci fosse stato nessun paravento.

Читать дальше
Тёмная тема
Сбросить

Интервал:

Закладка:

Сделать

Похожие книги на «Il grande tempo»

Представляем Вашему вниманию похожие книги на «Il grande tempo» списком для выбора. Мы отобрали схожую по названию и смыслу литературу в надежде предоставить читателям больше вариантов отыскать новые, интересные, ещё непрочитанные произведения.


Fritz Leiber - L'ingegner Dolf
Fritz Leiber
Fritz Leiber - De zwerver
Fritz Leiber
Fritz Leiber - Scacco al tempo
Fritz Leiber
Fritz Leiber - L'alba delle tenebre
Fritz Leiber
Fritz Leiber - Ombre del male
Fritz Leiber
Fritz Leiber - Our Lady of Darkness
Fritz Leiber
Fritz Leiber - The Big Time
Fritz Leiber
Fritz Leiber - The Green Millennium
Fritz Leiber
Отзывы о книге «Il grande tempo»

Обсуждение, отзывы о книге «Il grande tempo» и просто собственные мнения читателей. Оставьте ваши комментарии, напишите, что Вы думаете о произведении, его смысле или главных героях. Укажите что конкретно понравилось, а что нет, и почему Вы так считаете.

x